Pérez, Sargeant e Stroll: l’altra faccia della medaglia

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
26 Settembre 2023 - 15:00
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Sono tre i piloti sotto la lente d’ingrandimento per le prestazioni deludenti di questa stagione: Sergio Pérez, Logan Sargeant, Lance Stroll

La stagione 2023 vede tre nomi nella lista delle delusioni più grandi fino a questo punto del campionato. Quello più altisonante è ovviamente quello di Sergio Pérez. Il messicano, dopo aver vinto due delle prime quattro gare dell’anno, è sparito dai radar dal quinto appuntamento di Miami in poi. Tra prestazioni deludenti e qualche episodio sfortunato, il compagno di squadra di Max Verstappen ha commesso decisamente troppi errori e, soprattutto nelle ultime due gare di Singapore e Suzuka, ha collezionato una serie di sbagli davvero eclatanti.

Pérez non è lontanamente vicino al pilota che, nel 2021, ha anche dato una mano al suo compagno nella conquista del titolo iridato: oltre ad una Red Bull evidentemente forgiata sul talento dell’olandese, Checo soffre anche psicologicamente un ambiente dove non si sente, forse, più considerato come prima. Di certo non sono di aiuto le continue critiche da parte di Helmut Marko e le pressioni dei media su una sua possibile sostituzione. Il contratto di Pérez è in scadenza alla fine del 2024, ma non sono mancate voci che lo volevano pronto a lasciare il sedile già alla fine di questa stagione. Una situazione non ideale nella quale il pilota non può fare altro che rimboccarsi le maniche e reagire, se non vuole davvero rischiare un epilogo non così raro, come ha dimostrato l’uscita di Nyck De Vries da AlphaTauri.

Lance Stroll sta vivendo probabilmente la sua stagione più difficile da quando è arrivato in Formula 1. Ma, in generale, la sua avventura nel Circus è sempre stata condizionata dalla presenza di papà Lawrence, un’ombra ingombrante alle sue spalle e che spesso, nei momenti più difficili, ha costituito in modo anche automatico una sorta di giustificazione alla presenza di Lance.

Il 2023 è davvero un anno tremendo per il canadese. In realtà non era iniziato male: l’infortunio al polso prima dei test prestagionali, che l’ha costretto ad un recupero record, si era concluso con un debutto in Bahrain incredibile con il sesto posto finale. Progressivamente, però, Lance si è perso vedendo la forbice di prestazioni con Fernando Alonso allargarsi sempre di più. L’errore di una settimana fa nelle qualifiche di Singapore, con il botto allucinante che ha devastato la AMR23, ha consigliato di saltare la gara per prepararsi meglio per Suzuka, dove le cose non sono comunque andate bene; il cedimento dell’ala posteriore ha costretto, infatti, Lance al ritiro.

La classifica piloti parla chiaro: mentre Alonso si sta giocando il terzo posto con Lewis Hamilton, con 174 punti, il suo compagno di squadra è fermo ad appena 47 e questo è un problema soprattutto per la classifica Costruttori, dove Aston Martin si è plafonata in quarta posizione a quota 221, con Ferrari e Mercedes rispettivamente a 285 e 305. È evidente che, con prestazioni più in linea con quelle dello spagnolo, il team britannico sarebbe ancora in lotta con i team di Maranello e Brackley. Invece, il rischio è ora di essere ripresi da McLaren. Con il 2023 ormai da dimenticare, il pensiero deve già andare al 2024.

Logan Sargeant ha sicuramente la giustificazione di essere un rookie e questa ha un suo peso nel giudizio della sua stagione. Ma, in ogni caso, il pilota americano sembra essere stato gettato nella mischia troppo presto, non ancora sufficientemente pronto a calarsi in un abitacolo di F1 se non per il fatto di fare da “sponsor” agli States.

Sargeant ha faticato sin dall’inizio, ed era prevedibile, nei confronti di Alex Albon. Ma la sensazione è che gara dopo gara comunque non sia riuscito ancora ad avvicinarsi alle prestazioni del suo compagno di squadra, autore tra l’altro di un’ottima stagione. I 21 punti fin qui conquistati dal team guidato (bene) da James Vowles, sono tutti opera del thailandese.

Non è un caso che l’ultimo sedile ancora non confermato per il 2024 sia il suo. Se, come per Sergio Pérez, il fattore psicologico è impattante in situazioni come queste, gli errori degli ultimi due weekend potrebbero anche essere interpretati come una sorta di nervosismo legato al futuro. Di certo, da qui alla fine dell’anno, è necessaria una svolta da parte di Sargeant per poter essere confermato per la prossima stagione.

Immagini: Media Red Bull, Aston Martin, Williams

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