Parlare dei singoli piloti non è mai facile, che siano su due o quattro ruote, e la cosa diventa ancora più complicata per quei piloti di media-alta classifica sì efficaci, ma sempre a un passo dai “grandi”. Il loro mancato passo nelle posizioni di testa è magari dovuto a un “momento no”, a una situazione difficile all’interno del team o con il proprio compagno, o molto spesso per la mancanza di un mezzo degno con cui combattere per il podio. Quando si parla di Formula 1, in questa particolare lista ci possiamo inserire figure come Hulkenberg, Wehrlein, Grosjean e se vogliamo anche gente del passato come Michael Andretti o Roberto Moreno ma soprattutto quello che, a parer mio, negli ultimi anni ha costituito un caso più unico che raro: Sergio “Checo” Pérez. Perché ho deciso di trattarlo? Di certo il mio tifo quasi sfegatato per lui è un motivo importante, ma la sua carriera nella massima categoria merita secondo me una visione più da vicino.
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