Tutto sommato non poteva andare meglio il debutto in F1 di Alexander Rossi. L’attuale inseguitore di Stoffel Vandoorne nella classifica della GP2 (ormai in mano al belga) si è dimostrato subito valido al primo approccio con la massima categoria, considerate le molte difficoltà incontrate.
Prima di tutto è stato necessario operare un lavoro di fino per permettergli di adattarsi fisicamente all’abitacolo della Manor. Il sedile è stato ‘lavorato’ più e più volte per non costringerlo a girare il volante con le ginocchia… dato il suo quasi metro e novanta di altezza.
Nelle libere 1 la ricerca, subito, della confidenza con la vettura e l’errore con la Manor a muro a fine sessione, in un tracciato comunque difficile per debuttare in F1. Nonostante questo Rossi non si è scoraggiato e ha continuato con il suo apprendimento.
Partito dietro il compagno dopo una qualifica non esaltante, è giunto davanti a Stevens all’esordio di ben 15 secondi, considerate anche le due Safety Car e considerato, soprattutto, che ha corso la seconda parte della gara senza l’ausilio della radio. Questo si è notato durante il secondo periodo di Safety Car, quando Rossi non si è sdoppiato dal gruppo rimanendo pericolosamente in mezzo a chi lottava per le posizioni.
La qualità della sua gara è degna di nota: con tutte le difficoltà avute e la necessità di apprendere al volo i fondamentali e le informazioni della vettura, arrivare davanti al compagno non è scontato. Weekend assolutamente positivo per lui.
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