Brembo

Paul Ricard 1985: la svolta vincente della Pirelli

di Andrea Ettori
AndreaEttori
Pubblicato il 21 Giugno 2018 - 13:40
Tempo di lettura: 2 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Paul Ricard 1985: la svolta vincente della Pirelli

Partecipa al sondaggio su P300.it

Home  »  F1Storia

Il ritorno della Formula 1 dopo 28 anni dall’ultima gara al Paul Ricard ha ovviamente smosso nella mente degli appassionati tanti ricordi legati al circuito francese. Uno di questi è sicuramente quello dell’edizione 1985, entrata nella storia per il ritorno al successo della Pirelli in F1 grazie a Nelson Piquet e alla Brabham BT54 spinta dal fenomenale turbo BMW.

Era il Paul Ricard in versione lunga, con il lungo rettilineo del Mistral che lanciava i piloti probabilmente verso la Curva per antonomasia della storia della F1, ovvero la Signes. Una gara che la Pirelli aveva preparato minuziosamente durante l’inverno sapendo bene che il circuito particolarmente abrasivo e le alte temperature estive della provenza francese avrebbero permesso sicuramente di ottenere un grande risultato.

Oltre 20000km percorsi all’afa di Rio de Janeiro e di Kyalami avevano permesso alle gomme dure da gara denominate 105 di accumulare dati che poi si sarebbero rivelati vincenti nella prova francese. Un successo che non sarebbe arrivato se, come sottolineato dagli uomini Pirelli, non ci fosse stato un pilota come Nelson Piquet, da sempre a suo agio su circuiti velocissimi e pulitissimo nella guida, bravo a saper gestire le coperture italiane. Parte di merito andò anche alla BT54 disegnata da Gordon Murray, ultima vettura vincente nella storia della Brabham e al turbo BMW denominato M12 definito da molti addetti ai lavori come il motore più potente nella storia della Formula 1.

In quel 7 luglio del 1985 la Pirelli interruppe anche un digiuno di vittorie che durava dal GP d’Italia del 1957, quando Stirling Moss alla guida della Vanwall vinse a Monza con le gomme italiane. Facile quindi comprendere lo stato d’animo degli uomini Pirelli in quella gara al Paul Ricard, dove fu presente anche l’allora direttore generale del “Prodotto Pirelli”, Carlo Banchieri.

Significativo fu il gesto di Piquet sul gradino più alto del podio, davanti a Rosberg e Prost, che con il dito indice della mano destra andò ad indicare la scritta del “suo” fornitore di pneumatici sul cappellino. Le sue parole a fine gara furono significative:

“La macchina era perfetta, così come le gomme che mi hanno permesso di superare tutti in maniera semplice grazie a delle condizioni del circuito che sapevo che avrebbero messo nelle migliori condizioni le mie coperture”.

La Pirelli quindi torna su un circuito “amico”, che esattamente 33 anni fa gli permise di tornare ai vertici della Formula 1.

Immagine Internet (per segnalare il copyright scrivere ad info@passionea300allora.it)

Leggi anche

Partecipa al sondaggio su P300.it

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

#20 | GP CITTA DEL MESSICO
DATI E PREVIEWINFO SESSIONI E RISULTATI

25/27 ottobre | Citta del Messico
Autodromo Hermanos Rodriguez | 71 Giri

#mexicogp

LIBERE
FP1: Ven 20:30-21:30
FP2: Sab 00:00-01:00
FP3: Sab 19:30-20:30
QUALIFICHE
SKY: Sab 23:00-00:00
(TV8: )
GARA
SKY: Dom 21:00
(TV8: )

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)
SOCIAL
Iscriviti sui nostri canali social
per ricevere aggiornamenti live