Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, ha respinto le critiche rivolte alle nuove gomme Pirelli in chiave 2013.
Mark Webber ha fatto intendere, infatti, che le gomme sono ormai il fattore dominante e più influente sulle performance in F1, con i piloti che in Malesia devono lottare per la maggior parte del tempo per farle funzionare a dovere.
Hembery respinge le critiche ricordando che “ad essere onesti, se si prendono in esame le dichiarazioni delle ultime due stagioni nelle prime tre gare, le critiche sono identiche a quelle rivolte quest’anno”, e che quindi è solo una questione di tempo affinchè team e piloti abbiano la conoscenza adatta a gestire le gomme nel migliore dei modi. Tendenzialmente dopo 6, 8 gare la situazione dovrebbe essere sotto controllo per tutti.
Nonostante le difficoltà incontrate dalle squadre durante le prime prove libere del Gp della Malesia, il Gran Premio di domenica dovrebbe mostrare un degrado inferiore. Potrebbero quindi non essere necessarie tre soste per tutte le squadre.
Hembery ha anche smentito le voci che darebbero la Pirelli costretta a cambiare le sue mescole se le performance dovessero diventare troppo imprevedibili.
“Non ne vediamo la necessità. Abbiamo avuto il Gp d’Australia più movimentato degli ultimi anni. Volete delle gare noiose?”
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le gomme devono permettere strategie diverse… prima con la possibilità di rifornimento era cosi… se fanno tutti la stessa strategia la gara diventa scontata..
L’ultima frase è agghiacciante…
Un pò di aurocritica sulla scelta delle Super Soft a Melbourne la poteva fare, ma solo arroganza.
Secondk Hembery le corse senza gomme saponette sarebbero noiose. Allora, basterebbe suggerire a H di andarsi a vedere i GP degli anni 70 e vedrebbe lotte e sorpassi veri con gomme che facevano una intera gara, senza degrado.
Dichiarazioni che lasciano poco spazio all’interpretazione…