Pagelle del GP di Gran Bretagna 2014

F1Le Pagelle
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Luglio 2014 - 09:10
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Anche quest’anno il GP di Gran Bretagna regala sorprese, spettacolo e fiato sospeso. Quello di tutti per le condizioni di Kimi Raikkonen, che ne esce malconcio ma sano. Quello per la lotta bellissima tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel che infiamma l’ultima parte di gara. Mentre Lewis Hamilton, solitario, va a vincere dopo il ritiro del compagno Rosberg.

IL VINCITORE

LEWIS HAMILTON: 8.0
Otto perchè vince a casa sua e si riporta a -4 da Rosberg, ma non bisogna dimenticare che, se Nico non si fosse ritirato, non è certo che l’avrebbe spuntata. E questo dopo un sabato in cui le aveva prese soprattutto moralmente dal compagno. Ottima la rimonta dalla sesta posizione e il recupero progressivo, ma a questo giro gli è andata bene. Un altro secondo posto e in casa sarebbe stato devastante.

I MIGLIORI

VALTTERI BOTTAS: 8.5
Stupisce ancora una volta. Partito dal fondo inanella una serie di sorpassi da paura dopo il rientro della Safety Car per il botto di Raikkonen. Si porta agevolmente in terza posizione dietro le Mercedes e il ritiro di Rosberg è un regalo tutto sommato meritato. La Williams sta facendo grandi cose e lui sfrutta ogni occasione al meglio.

FERNANDO ALONSO: 8.0
Il mezzo voto in meno rispetto a Bottas è per la sbavatura del sabato in qualifica, quando si gira e perde l’occasione (almeno lui) di un giro buono, e per la svista in griglia quando si trova con mezza macchina davanti rispetto alla sua piazzola. I 5 secondi di Stop and Go probabilmente non avrebbero cambiato nulla, ma la rimonta fatta e la lotta con Vettel (con macchina non a posto, dice lui) fanno di questa una delle sue gare migliori in Ferrari.

JENSON BUTTON: 8.0
E’ un otto emozionato quello che regalo a Jenson Button. Per la qualifica sensazionale del sabato grazie alla quale parte alle spalle del pole man Rosberg. Per la gara tutta cuore e sostanza che meriterebbe un podio che sfuma per 2 giri, quelli che sarebbero bastati a riprendere Ricciardo e passarlo. Miglior regalo in casa non poteva farlo a sè, ai suoi tifosi, alla figura di suo papà John che è nei pensieri di tutta la F1.

DANIEL RICCIARDO: 7.5
E’ indiscutibilmente la sorpresa dell’anno. Nonostante una qualifica non eccelsa, in gara recupera e va a prendersi l’ennesimo podio in una stagione in cui la Red Bull fatica a tenere il passo di chi sta davanti. E ancora una volta, arriva davanti al capo squadra, il che non fa mai male.

I POSITIVI

SEBASTIAN VETTEL: 7
Dopo una qualifica Monstre, che ne esalta le doti, arriva ancora dietro Ricciardo con una strategia rivedibile e sbaglia la partenza come Webber comanda, ma la caparbietà e la grinta del protagonista nella lotta con Alonso gli valgono una sufficienza piena. Ne vorremmo vedere di più, di lotte così.

JULES BIANCHI: 6.5
Il primo dei cenerentoli anche questa volta, con in più una qualifica che si conclude con il dodicesimo tempo. Certo, facilitato dal suicidio doppio Williams-Ferrari, ma questo no lo diciamo a nessuno, dai..

JEAN-ERIC VERGNE: 6.5
Qualifica in Q3 con il decimo tempo, stessa posizione in gara ma con più difficoltà visto il contatto con Perez ad inizio gara. Il duo Toro Rosso ormai è una presenza costante nella top ten e ne sono ben felice.

DANIIL KVYAT: 6+
Stesso discorso anche per lui, e stesso weekend. Ci ha abituati tutti bene. E quindi si merita anche a questo giro la sufficienza piena. Per aver portato la Toro Rosso in Q3 al sabato e per aver mantenuto la posizione alla domenica, raccogliendo altri due punti mondiali. Sempre meglio

SENZA INFAMIA E SENZA LODE

KEVIN MAGNUSSEN: 6+
Giunge al traguardo con una quindicina di secondi di distacco dal compagno Button. Ma in questa gara è stato Button a mettere quel + che arriva solo in determinate occasioni. La Mclaren è più quella di Magnussen che quella di Button, a Silverstone. Buonissima qualifica, gara un po’ peggio ma nel complesso sufficiente.

NICO HULKENBERG: 6
Dalla quarta posizione in griglia forse ci si aspettava qualcosa di più, ma tutto sommato una Force India a punti è pur sempre una bella notizia, soprattutto se appena dietro le vetture che comandano.

ROMAIN GROSJEAN: 6
Incredibile l’involuzione della Lotus ad un anno di distanza. Lui non può evidentemente farci più di tanto, se non cercare di tirare fuori il massimo da quel poco che ha sotto il sedere. Come arriva finisce, il sei è quasi di incoraggiamento.

ADRIAN SUTIL: 6
E’ probabilmente l’unico, tra lui e Gutierrez, ad avere le possibilità per portare la Sauber a punti, ma la macchina proprio non ce la fa. Anno disastroso anche per la scuderia svizzera. Il sei è assolutamente di incoraggiamento dopo una gara anonima che inizia e termina nella stessa posizione, la 13a.

KAMUI KOBAYASHI: 6
La battaglia delle cenerentole si gioca tra lui e Bianchi, che anche questa volta gli arriva davanti. All’inizio scampa per un pelo il botto quando Raikkonen esce di pista, il resto è la solita gara nelle solite posizioni.

MAX CHILTON: 6
La sufficienza è giusto per essere riuscito a portare la Marussia in Q2 nel casotto del sabato. Ma i limiti ci sono e anche stavolta è tocca a lui chiudere le danze in pista.

I RIMANDATI

ESTEBAN GUTIERREZ: 5.5
La penalità dopo l’incidente con Maldonado è, per me, troppo. La spettacolarità del contatto con la Lotus del venezuelano che decolla ha sicuramente inciso sulla sanzione. Lui, però, deve stare più calmo: un errore ci può stare, due (al sabato va a sbattere) un po’ meno.

SERGIO PEREZ: 5.5
Parte settimo, dopo due curve si tocca con Vergne, finisce in 19a piazza. Recupera poi fino alla 11 ma anche lui deve iniziare a stare attento alle continue toccate con i colleghi.

I PEGGIORI

MARCUS ERICSSON: 5
Se c’è proprio un peggiore da dichiarare è lui, per le continue uscite di pista durante il weekend con una Caterham che ok, non è di certo un fulmine di guerra, ma che almeno in pista si dovrebbe riuscire a tenere (chiedere a Koba, nel caso).

LA SFORTUNA

NICO ROSBERG: 8
Pole stratosferica al sabato, al comando alla domenica fino a quando la Mercedes ha retto il colpo. Di più. Nico, non poteva fare per mantenere la leadership in campionato, ma dato che non si era ancora ritirato una battuta d’arresto ci sta. Il Mondiale diventa interessante.

SUSIE WOLFF: 6
Un sei di incoraggiamento alla Signora Wolff, che dopo tanta attesa sale finalmente sulla Williams durante le prime prove libere e si ferma dopo pochissimi giri. Ci sarà un’altra occasione.

PASTOR MALDONADO: 6
Voto di incoraggiamento. Già la Lotus è quello che è, in più viene scaraventato in aria da Gutierrez, per finire ha un problema allo scarico e deve fermarsi a pochi chilometri dalla fine. Altro?

FELIPE MASSA: SV
Certamente non è, il suo, il modo migliore per festeggiare la ricorrenza dei 200 GP in F1. A suo favore c’è il riflesso fulmineo nel tentare, quanto meno, di schivare la Ferrari di Kimi Raikkonen una volta che esce dalla scia della Caterham di fronte a lui. Sfiga nera, comunque, ancora una volta.

KIMI RAIKKONEN: SV
Errore o meno, l’importante è che dopo un momento di choc iniziale Kimi sia uscito dai resti della sua Ferrari sulle sue gambe, anche se malconcio e sorretto dai commissari. Basta questo, davvero.

Prossimo appuntamento per le Pagelle del GP di Germania, tra due settimane.

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