Pagelle fresche fresche del GP di Abu Dhabi, dove la Ferrari riesce a recuperare solo tre punti a Sebastian Vettel e tutto viene rimandato ad Austin.
Kimi Raikkonen: 9
Per come si è comportato in questa stagione, se la sarebbe meritata prima una vittoria. Ma meglio tardi che mai, questo successo è la ciliegina sulla torta di un anno di rientro ottimo per il finlandese. Sempre attento, concentrato, e sempre a modo suo. Un Campione.
Lewis Hamilton: 9.5
Fino al guasto che l’ha lasciato a piedi, questo è il voto che avrebbe meritato. Ma era destinato ad un 10 netto, perchè avrebbe sicuramente fatto l’en plein. Un Lewis così è un delitto vederlo ritirarsi per un guasto tecnico, e la signorilità con la quale torna a salutare nel box è un pregio assoluto. Sfortunatissimo, ma fortissimo a questo giro.
Fernando Alonso: 8
Partendo dal sesto posto fa il possibile per avanzare. Recupera di suo tre posizioni, quelle di Maldonado, Button, Webber. Una gliela regala il ritiro di Hamilton. Più di così non è proprio possibile fare e lui lo sa, ma forse non è stato abbastanza comunque. Doveva essere l’occasione per sferrare un colpo decisivo, è arrivato solo un round vinto ai punti.
Sebastian Vettel: 9,5
Probabilmente avrebbe firmato per un risultato del genere. Rimane fermo nelle libere 3 quasi tutta l’ora per problemi ai freni, viene rispedito in fondo al gruppo dopo le qualifiche per quantitativo insufficiente di benzina, parte in gara dalla pit senza provare l’auto. Rimonta, deve tornare ai box a cambiare l’ala davanti durante la prima Safety, riparte in fondo al gruppo e anche grazie alla seconda Safety recupera fino al terzo posto. Si voleva la prova definitiva di quanto vale in mezzo al gruppo. Ecco servito il piatto.
Jenson Button: 5.5
Niente a che vedere con l’ira di Lewis in questo weekend. Sembra guidare una vettura di un’altra squadra, mentre il compagno fa il bello e il cattivo tempo fino al ritiro per guasto. Non riesce ad avvicinarsi a Fernando quanto basta per superarlo, e alla fine perde anche la posizione dal rimontante Vettel. Niente da fare a questo giro.
Pastor Maldonado: 7.5
In prova ottiene, tra lo stupore generale, il terzo tempo. La Williams, però, non ha la consistenza in gara per reggere il confronto con le migliori, e nonostante tutto, con il coltello tra i denti (soprattutto con Webber), riesce a resistere quanto possibile e a portare a casa 10 punti importanti per la Williams.
Kamui Kobayashi 7
Non spettacolare come quella di Vettel, ma anche la rimontina di Kamui è degna di nota. Parte infatti dal 15° posto, e sfruttando un po’ i disastri di fronte a lui risale la marea fino all’ottava posizione. Peccato per Perez, sarebbe stato un bell’arrivo a punti per entrambe le Sauber.
Felipe Massa: 5.5
Questa volta non è andato come si pensava. Lontanuccio dal caposquadra, invischiato in lotte nelle quali ci ha solo rimesso, non è parso mai a suo agio. Un passo indietro rispetto alle ultime gare, doveva aveva mostrato gli artigli. Senza il testacoda sarebbe andata molto meglio, ma oggi non è proprio una delle migliori giornate.
Bruno Senna: 7.5
Bravo anche lui a rimontare dal fondo, dopo esser stato buttato fuori in partenza da Hulkenberg. Si impegna in diversi sorpassi, viene aiutato come tutti dalla Safety car, ma alla fine l’ottavo posto è la giusta ricompensa per una bella rimonta
Paul Di Resta: 6
Fondamentalmente sfrutta le posizioni che gli si sono liberate davanti. Per tutto il weekend la Force India non pare essere nè carne nè pesce, al contrario di altre occasioni in cui sia lui che Hulkenberg hanno dato filo da torcere subito dietro alle tre grandi.
Daniel Ricciardo: 6.5
Come al solito, la Toro Rosso si rivela più consistente in gara che in qualifica, dove a volte mi chiedo come facciano a faticare ad entrare in Q2. Detto questo, Ricciardo in qualche modo riesce a recuperare 6 posizioni, e rispetto alle premesse delle qualifiche almeno guadagna un punticino, forse addirittura inatteso.
Michael Schumacher: 6
Fin dal venerdì la Mercedes rimedia distacchi disumani dalla concorrenza. Un guizzo di Rosberg salva la baracca al sabato, ma oggi tornano alla luce tutti i problemi noti. Senza una foratura nel finale potrebbe arrivare a punti, ma sappiamo che in questa ultima travagliata stagione la dea “sbendata” lo guarda con un occhio di riguardo.
Sergio Perez: 5
Ultimamente pare un po’ troppo aggressivo. Già in Giappone aveva esagerato nel tentare di superare Hamilton. Oggi azzarda decisamente troppo nel triangolo con Grosjean e Webber. Deve calmarsi un pochino, perchè in Mclaren certe cose vengono hanno più risalto, mediaticamente parlando.
Mark Webber: 5
Periodo decisamente no. Anche stavolta, per l’ennesima volta, sbaglia clamorosamente la partenza. Da qui in poi è un mezzo calvario, che passa per la toccata con Maldonado, il sorpasso subìto da Alonso, il contatto finale con Grosjean che lo mette fuori gara. Niente a che vedere col compagno di squadra, oggi.
Jean Eric Vergne: 6
Vale lo stesso discorso fatto per Ricciardo. Male Malissimo in prova, benino, meglio, in gara. Dal 17° al 12° posto, la sufficienza forse è anche alta.
Nico Hulkenberg: 5
Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per tutte le volte in cui Grosjean ha rovinato la gara a qualcuno alla prima curva. Ok tentare il sorpasso, ma quanto meno un minimo di attenzione. Per sua fortuna, Senna non riporta danni alla Williams, ma è costretto a ripartire dal fondo.
Nico Rosberg, Narain Karthikeyan: SV
Se la sono vista brutta entrambi. Nico per il volo e lo schianto nelle barriere, Narain per essersi visto il fondo piatto della Mercedes sopra la testa. Ringraziamo chi si è prodigato per anni per la Sicurezza di queste vetture. A volte non ci si pensa, ma incidenti come questo anni fa sarebbero stati devastanti.
Timo Glock, Vitaly Petrov, Pedro De La Rosa, Charles Pic: 6
Sei politico. Quello che si dà per fiducia a chi non viene inquadrato quasi mai, o solo quando c’è un doppiaggio in corso. Da notare Glock davanti a Petrov, e la HRT non troppo distante dalla Catheram.
Alle prossime Pagelle, quelle del dopo Austin.
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