Quando il Circus del Motomondiale arriva al Mugello, diverse sensazioni scorrono nella mente dei piloti italiani. Attesa, felicità, coraggio, tensione, paura. L’attesa per il proprio Gran Premio di casa, la felicità di poter tornare, seppur per un breve periodo, nel proprio Paese, il coraggio che ci si deve mettere per affrontare i saliscendi di uno dei circuiti più belli del mondo, la tensione che si respira al momento della partenza e allo spegnimento dei semafori, la paura di fallire cadendo e fare una figuraccia davanti al proprio pubblico. Gente come Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, esperti come sono, sono abituati a questo genere di cose, mentre i giovani di Moto2 e Moto3, nonostante qualche anno dal loro debutto possa essere anche passato, devono imparare a gestire tutto questo.
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