Nuova McLaren Mp4-28. Sarà vincente senza Hamilton?

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 31 Gennaio 2013 - 23:12
Tempo di lettura: 5 minuti
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Nuova McLaren Mp4-28. Sarà vincente senza Hamilton?
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Bella, bellissima. La presentazione.
Bella, bellissima. La presentatrice.
Bella, bellissima. La presentata.

Questo il sunto dell’Unveil della nuova Mclaren Mercedes Mp4-28, made in Woking, UK. In un centro sviluppo che pare la copertina di una fiction americana, più che un concentrato di tecnologia.

Presentata, come per la Lotus E21, in diretta streaming su Youtube (video poco più sotto, presentazione visibile dall’ora in poi), la nuova nata di casa Mclaren è preceduta da una commovente e orgogliosa cerimonia del ricordo della storia Mclaren, che entra nel suo cinquantenario di esistenza. Un video di presentazione che ricorda il fondatore Bruce, interpretato da un giovane attore anche piuttosto somigliante, precede l’ingresso nella sala di presentazione di alcune delle vetture storiche della Casa.

Affidate ai collaudatori (tra i quali Gary Paffett, Oliver Turvey, Kevin Magnussen), una dopo l’altra entrano in scena:

– La M8D CanAm con cui proprio Bruce Mclaren ha perso la vita nel 1970.
– La M23 di Emerson Fittipaldi, Campione 1974.
– La Mp4/4 vincitrice del titolo con Ayrton nel 1988 e di 15 gare su 16.
– La McLaren-BMW GT vincitrice della 24 ore di Le Mans nel 1995.
– La Mp4-13 che consegnò a Mika Hakkinen il primo dei suoi due Mondiali nel 1998.
– Ironia della sorte, non è Lewis Hamilton a portare in trionfo l’ultima Mclaren titolata, la Mp4-23 del 2008.

Gli scherzi del destino.

Infine, introdotti da una Nathalie Pinkham (Sky Sports F1) davvero in forma, a bordo rispettivamente di una MP12C spider e di una Mclaren P1 giungono in scena coloro che, la nuova nata, dovranno portarla in pista. La new entry Sergio Perez, un po’ imbarazzato ed emozionato, e il ‘collaudato’ Jenson Button, ormai padrone di casa.

Presentazioni di rito, per Checo soprattutto, e poi via il velo d’attesa sulla nuova monoposto.

Button è il primo ad ammettere la somiglianza, a prima vista, con la precedente Mp4-27. Ma, appunto, si tratta di una prima vista. In realtà di sviluppo ce n’è stato eccome, a Woking. Sviluppo e non rivoluzione, visto che di una macchina già veloce non c’era da stravolgere poi molto.

La prima occhiata è andata, manco a dirlo, al muso. Ebbene, ancora una volta la Mclaren guarda ‘anche’ lo stile. Niente scalino. Se per la Lotus è un elemento che porta esclusivamente peso in più, il ‘vanity panel’ viene preso in considerazione e utilizzato dalla Mclaren. Anche perchè, in fondo, aiuta. E viene sfruttato per rialzare tutto il telaio rispetto al 2012, in modo da far passare più aria sotto la vettura. Ali anteriore e posteriore, ovviamente, in edizione 2012 per questa presentazione. Diversi invece i piloni di supporto dell’ala anteriore, che paiono sviluppati per indirizzare meglio l’aria sotto il muso.

Diversi gli ingressi delle pance, a triangolo e leggermente scavati nella parte inferiore. Le fiancate scendono più rapidamente rispetto a quelle della Mp4-27, ad evidenziare un bel lavoro di affinamento del mezzo in ottica di sfruttamento degli scarichi. Lateralmente si evidenzia, oltre alla struttura deformabile, anche un rigonfiamento della carrozzeria nella zona motore rispetto alla vettura del 2012. Al tempo stesso, le fiancate sono anche piuttosto scavate nella parte inferiore, a creare quasi un doppio fondo come sulla Toro Rosso.

L’altra novità che salta all’occhio, abbinata al rialzamento del muso, è l’adozione in stile Ferrari della sospensione pull-rod all’anteriore. La sospensione pare quasi orizzontale tanto è stato rialzato il tutto. Nel complesso dello sviluppo della vettura, questa è la vera nota di differenza rispetto al passato. Vedremo se Perez e Button dovranno lavorare più degli altri per assecondare e sfruttare al meglio questa soluzione.

Insomma, tanti piccoli dettagli affinati che rendono la vettura una vera e propria evoluzione della precedente, con l’interrogativo sul pull rod davanti, l’unica novità vera. Button ha fatto intendere che i veri progressi di questa monoposto rispetto alla Mp4-27 sono sotto la carrozzeria. Tra questi, considerazione mia, mi auguro che ce ne siano anche dal punto di vista dell’affidabilità, considerati i numerosi problemi che hanno tolto progressivamente Hamilton dalla lotta per il titolo 2012.

Ma ora veniamo alla coppia di piloti. Il grande assente è stato, evidentemente, Lewis Hamilton. Dopo 6 stagioni la Mclaren si svela senza il suo pupillo, in procinto di togliere il velo alla sorellastra Mercedes. Button ha l’esperienza per essere implicitamente il capo squadra. Ma saprà, insieme con Perez, capace di dare un aiuto concreto allo sviluppo della vettura ai tecnici? Ovvio che ormai si corra più con il simulatore, ma credo che le sensazioni alla guida siano ancora determinanti per capire che indirizzo prendere.

Sergio è ancora relativamente giovane, e dal canto suo ha l’occasione della vita, quella che in molti sognano per anni e non riescono mai a realizzare. Certo, risultati alla mano, questo passaggio se l’è meritato. Anzi, molti (compreso io) pensavano ad un altro colore per la sua tuta, quest’anno. Come coppia, quella tra lui e Jenson è molto più omogenea rispetto a quella con Lewis. Button e Perez sono considerati tra i migliori nella gestione delle gomme. Checo soprattutto ha impressionato più volte per la capacità di fare un pit-stop meno degli altri guadagnando posizioni a fine gara. Certo, dipenderà molto anche dalle Pirelli, ma la propensione ad essere veloce senza stressare troppo le gomme è evidente.

Sintetizzando, quindi, possiamo congratularci con la Mclaren con quella che probabilmente sarà la miglior presentazione per quest’anno e non solo. La Mp4-28 pare ben confezionata. La livrea rimane la migliore del circus (almeno per me). Dal punto di vista tecnico, sono curioso di capire se i tecnici sapranno sfruttare al meglio da subito il pull-rod anteriore e se sono stati risolti i problemi di affidabilità.

Per quanto riguarda i piloti, fiducia in Button, curioso di vedere Sergio all’opera. Ma la domanda è un’altra. Saprà essere vincente, la Mclaren, senza il suo ex-gioiello Hamilton? Lo scopriremo durante la stagione, e sarà interessante capire come si sposteranno gli equilibri. Sia in Mclaren che in Mercedes.

Buonanotte e non svegliatevi tardi: domattina tocca alla F138.

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