Andare in autodromo è un sacrificio innanzitutto economico. Escludendo infatti chi ci va perché ospite, infiltrato, esibizionista, paraculato, insomma perché fa parte di un insieme di persone di cui il 95% è totalmente ignaro di quello che gli sta attorno e – a volte – di come si chiama, la stragrande maggioranza del pubblico da corsa è fatto da gente normale che spende una discreta cifra per godersi una giornata, o due, o tre, di divertimento.
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