Se non ci fosse, Niki Lauda, bisognerebbe inventarlo. Uno dei miei rimpianti (ma non è colpa mia evidentemente) è quello di non essere nato 25 anni prima e aver avuto l’opportunità di vederlo dal vivo in pista, il buon austriaco. Purtroppo, chi ha la mia età ed è della mia generazione, ha la possibilità unicamente di apprezzarne le gesta verbali e comunicative.
D’altronde, in F1, almeno una persona che dica quello che il cervello pensa senza essere filtrato dagli addetti stampa ci vuole, e l’arzillo Niki è esattamente quello che fa al nostro caso. Spesso si lascia andare a dichiarazioni che fanno scalpore. Puntualmente, poi, arrivano le scuse, personali o per voce di qualcun’altro, e la polemica rientra. Quando poi le interviste sono in italiano, il buon Niki quando deve dire qualcosa non cerca termini complicati ma, utilizzando il suo italiano ancora zoppicante, usa il primo termine che gli passa per la testa.
L’ultima dichiarazione in ordine di tempo è quella di qualche giorno fa, rilasciata alla Bild, dedicata alla Ferrari, capace solo “di fare spaghetti” invece che vetture vincenti. “Se la Ferrari fa solo spaghetti che colpa ne ha la Mercedes?” la dichiarazione intera. Se Per carità, rispetto all’anno scorso, quando disse che la F14T era una “merda”, il giudizio è cambiato in positivo. D’altronde, si sa che in Italia si mangia bene. Come si sa che la F14T era buona solo, probabilmente, in retromarcia.
Questa volta è intervenuto Toto Wolff, il boss Mercedes, a scusarsi personalmente per le dichiarazioni di Lauda, ma sappiamo che Toto è un gentleman e deve mantenere un po’ di ordine. Ma il buon Lauda è così. Vi ricordate quando disse, nel 2001, che le F1 ormai potevano guidarle anche le scimmie? Ecco quando testò una Jaguar a Valencia, un anno dopo quella dichiarazione, come andò a finire:
Insomma, Niki è così: prendere o lasciare! Io me lo tengo, non so voi.
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