Nessuna causa legale può cancellare lo schifo attorno a Schumi

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 22 Aprile 2023 - 11:00
Tempo di lettura: 3 minuti
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Nessuna causa legale può cancellare lo schifo attorno a Schumi
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L’intervista falsa a Schumi porta ad un nuovo livello di sciacallaggio mediatico

La notizia è che la famiglia di Schumi starebbe per fare causa al magazine tedesco Die Aktuelle, reo di aver pubblicato una falsissima intervista esclusiva a Michael realizzata con l’intelligenza artificiale. Nello specifico utilizzando character.ai, uno dei vari sistemi a disposizione oggi per ricavare contenuti più o meno utili.

Onestamente non so se questa causa porterà a qualcosa, nonostante sembra che questo settimanale non usi per la prima volta il nome di Michael per rimpinguare le casse. Non è stato neanche l’unico in questi dieci anni, sia chiaro.

Però vorrei fare il punto su una questione. Nessuna causa legale potrà eliminare lo schifo che ruota attorno a Michael da anni e la morbosità con la quale si cercano notizie e qualsiasi informazione sul suo stato di salute.

In questo decennio ne abbiamo sentite di tutti i colori, tra preti finti infiltrati in ospedale e droni lanciati oltre le recinzioni della residenza, fino a qualche foto scattata e proposta a cifre spropositate a testate che, fortunatamente, se ne sono ben guardate dal comprarle.

Fa ribrezzo dover constatare che la voglia di sapere prevarichi qualsiasi forma di rispetto nei confronti di una famiglia che ha sempre protetto la sua privacy quando tutto andava bene e, a maggior ragione, ha seguito la stessa linea una volta che la vita di tutti i suoi componenti è cambiata improvvisamente.

Fa ancora più ribrezzo la totale mancanza di spirito di immedesimazione. Quello che è capitato a Michael potrebbe capitare a chiunque, anche a chi ha tentato di sguazzare nelle vicende altrui senza una minima forma di rispetto. Il giornalismo è una cosa, lo sciacallaggio un’altra e mi pare di capire che il secondo sia molto più ricercato in qualsiasi ambito.

Per conoscere lo stato di salute di Schumi basterebbe riprendere e riascoltare ciò che dicono i suoi cari quando parlano di lui, guardarli negli occhi. Non ci sono foto da cercare, rubare per fare l’affare del secolo. Basterebbe seguire il corso di questa storia per farsi un’idea.

È un mondo, quello dell’informazione, peggiore di quello che pensavo. Trovare chi segue l’etica è quasi impossibile. Per spirito di competizione, voglia di apparire e farsi belli o anche per necessità imposta dall’alto, la corsa al contenuto più virale e schifoso la fanno da padrone.

Ricorrere all’intelligenza artificiale non è una novità negli ultimi mesi. Già diversi contenuti vengono creati sfruttando questi sistemi, anche semplicemente come riempitivi. Ma c’è sicuramente del genio nello sfruttare l’AI per realizzare una finta intervista. Sotto un certo punto di vista si è passati ad un livello successivo di sciacallaggio.

La speranza è, ovviamente, che la famiglia di Schumi porti avanti questa causa, la vinca e metta a tacere certi scribacchini da quattro soldi. Ma, come detto, nessuna azione legale potrà cancellare un modo di fare giornalismo imbarazzante sotto tutti gli aspetti. Ed è questo il peccato più grande.

Immagine: ANSA

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