Giusto dieci anni la Formula 1 correva in Bahrain, un paese dove le rivolte popolari erano nei giorni del GP all’ordine del giorno. Dopo la cancellazione dell’edizione 2011, si temeva che anche quella del 2012 potesse subire ripercussioni con team, piloti, addetti ai lavori già presenti in circuito. Alla fine si corse.
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