National | Jett Lawrence non fa prigionieri a Pala, prima doppietta stagionale

National | Jett Lawrence non fa prigionieri a Pala, prima doppietta stagionale

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
26 Maggio 2024 - 10:16
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Il campione in carica mantiene la sua imbattibilità precedendo il fratello Hunter; Deegan si impone tra le polemiche in 250cc

Seguendo ogni pronostico alla lettera, il National 2024 è iniziato sotto il segno di Jett Lawrence. Il campione della classe 450cc ha dominato il primo appuntamento al Fox Raceway di Pala, conservando un’imbattibilità che dura ormai dal 2020 sulla pista californiana e portando a 24 il numero di vittorie consecutive di manche nella classe regina: raggiunto il magico 2008 di James Stewart, il prossimo obiettivo è naturalmente Ricky Carmichael, che vanta una striscia da 30 successi e una da 31.

Le due gare di Pala hanno ricordato né più né meno il classico copione del 2023. Partito davanti a tutti, Lawrence ha conservato senza problemi la leadership anche permettendo agli avversari di correre a distanza ravvicinata. Una sorta di “gatto con il topo” al contrario, con il primo a fuggire e il secondo (anche se per questa volta è meglio usare il plurale) ad illudersi di poterlo infastidire davvero.

Debutto molto positivo nell’outdoor 450cc per Hunter Lawrence, che ha completato la doppietta dei fratelli australiani con un secondo e un terzo posto di manche. Anche il #96, vestito per l’occasione con una casacca celebrativa di Ayrton Senna, era molto atteso al cancelletto di partenza e non ha deluso le aspettative, pur cedendo il passo a Chase Sexton in gara-2.

Il pilota KTM si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio complice una prima manche disastrosa, iniziata con una cattiva partenza e proseguita con due cadute nel corso della rimonta che lo ha comunque portato al quarto posto. In gara-2 il vice-campione 2022 è rimasto alle calcagna della Honda #18 ma, come accaduto tante volte lo scorso anno, si è trattato solo dell’illusione di un tentativo di attacco.

Il resto del gruppo della categoria regina è apparso molto arretrato rispetto ai top 3. Dylan Ferrandis ha messo la Honda del team Phoenix Racing al quarto posto ma nelle due gare ha concluso solo settimo e quinto, scattando sempre nelle retrovie e aggiungendo anche un paio di scivolate in gara-1.

Alle spalle del francese si è collocato Justin Barcia (6-6), quindi Justin Cooper, quinto nella prima frazione e ottavo nella seconda dopo essere rimasto coinvolto nell’incidente di Aaron Plessinger alla prima curva. Il “Cowboy”, ottimo terzo in gara-1, ha recuperato dal fondo della classifica al 12° posto in gara-2 precipitando ottavo overall. Sorte analoga a manche invertite per Jason Anderson, quarto nella seconda manche ma solamente decimo in quella inaugurale dopo il groviglio al primo “imbuto”.

L’atto di apertura della classe 250cc ha visto la doppietta di Haiden Deegan e una scia di polemiche. Il pomo della discordia riguarda i tagli di pista in cui sono rimasti coinvolti sia “Dangerboy” sia Tom Vialle: il francese è stato penalizzato in gara-1 per avere tratto vantaggio da un’escursione, fatto piuttosto evidente dalle immagini televisive, mentre il pilota Yamaha ha scampato ben tre uscite senza ricevere sanzioni; analizzando i vari casi il comportamento del californiano è apparso impeccabile nei due episodi di gara-1 mentre quello della seconda manche risulta effettivamente borderline, ma la Direzione Gara capeggiata da Mike Pelletier ha deciso di non togliere la posizione a Deegan mantenendo intatto il suo doppio successo.

Il duello del giorno è stato quello tra il vincitore e Levi Kitchen, due volte secondo e decisamente solido nella sua tenuta di gara nonostante il poco allenamento delle ultime settimane. La sfortuna ha colpito “The Chef” a due giri dalla fine di gara-1, quando ha dovuto praticamente fermarsi per togliere un paletto di delimitazione della pista incastratosi nel suo stivale destro lasciando via libera a Deegan per la vittoria, mentre nella seconda frazione la Kawasaki #47 ha insidiato l’ex compagno di squadra fino alla bandiera a scacchi senza però mai trovare l’agognato sorpasso.

Vialle, terzo sul campo in gara-1 e retrocesso quarto, si è ripreso di forza il podio vincendo una bella battaglia a tre nella seconda frazione. All’opposizione il pilota che ha ereditato la top 3 nella prima frazione, Chance Hymas, e Jalek Swoll in sella alla Triumph. Quest’ultimo ha mantenuto la terza posizione per gran parte della manche ma poi ha dovuto cedere ai due avversari, scivolando quinto anche nella overall dopo il sesto posto di gara-1. Buona performance anche per il pilota Honda, battuto da Vialle solo per il tie-break del risultato di gara-2.

La delusione di Pala è senza dubbio Jo Shimoda, ancora una volta afflitto dal solito problema delle partenze e alle prese con una caviglia dolente dall’ultima del Supercross a Salt Lake City. Il giapponese ha incasellato un ottavo e un sesto posto, troppo poco per un pilota che alla vigilia si poneva tra i principali pretendenti al titolo. Corsa alla corona cadetta che nel frattempo ha già perso uno dei suoi “big 5”, poiché RJ Hampshire ha rimediato la frattura di un polso durante il media day di giovedì e resterà fuori per alcune settimane.

Positivo il ritorno alle gare di Joey Savatgy, arrivato ad un passo dalla pole position e quinto nella prima manche; il capitano del team Triumph è stato invece sfortunato in gara-2, rimanendo coinvolto nel tumulto della prima curva e recuperando solo fino al 13° posto dal fondo della classifica. Non sorride nemmeno Ty Masterpool, ingaggiato last minute dal team Kawasaki Pro Circuit per far fronte alla solita infermeria colma: decimo posto nella seconda manche ma 24° in gara-1, con due cadute. Tra i debuttanti, convincente prestazione per Mark Fineis, 14° e 11° sulla Yamaha del team ClubMX Racing.

Per il secondo round del campionato 2024 il National resterà in California: sabato prossimo si gareggerà sulla pista di Hangtown.

Classifica 450cc:

Classifica 250cc:

Immagini: Honda Racing US Instagram, Pro Motocross on X

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