National | Da Unadilla parte la volata finale del campionato 2022

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di Federico Benedusi @federicob95
12 Agosto 2022 - 11:43
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Quattro appuntamenti per decidere i campioni outdoor 2022 e definire la squadra statunitense per il Nazioni: si comincia dalla leggendaria pista di New Berlin


Due piste leggendarie e altre due di generazione più recente assegneranno i titoli 2022 del National da questo weekend e per i successivi tre. La volata finale del motocross outdoor americano inizia da Unadilla dopo la breve e consueta pausa di inizio agosto e oltre a vedere chi saranno i nuovi campioni si toglieranno finalmente i veli sull’attesissimo Team USA selezionato da Roger de Coster per il Motocross delle Nazioni di Red Bud.

Prima della pausa, la classe 450cc ha vissuto il suo ribaltone con Eli Tomac che ha completato la rimonta su Chase Sexton. Il ritardo del campione Supercross si era essenzialmente formato nelle prime tre manche, nelle quali la Yamaha #3 era rimasta attardata per il problema al ginocchio rimediato dal fuoriclasse del Colorado nelle ultime battute della stagione indoor. Dalla seconda frazione di Hangtown, la marcia di Tomac è stata inesorabile: dieci vittorie, due secondi e un terzo posto su 13 gare.

D’altra parte Sexton ha limitato al minimo gli errori, eccezion fatta per la leggerezza all’ultimo giro di gara-2 a Thunder Valley, ma ad esclusione delle prime tre corse in cui Tomac è parso piuttosto limitato il pilota Honda ha primeggiato sul suo avversario in sole tre occasioni su 13. Fondamentale però è stata la vittoria nell’ultimissima gara disputata, quella che ha concluso il weekend di Washougal: in questa circostanza il pilota dell’Illinois è tornato ad alzare le braccia al cielo dopo otto secondi posti di fila fermando la striscia trionfale di Tomac proprio alla vigilia della pausa.

Fondamentale, e questo emergerà da subito, sarà analizzare come i due pretendenti avranno affrontato queste tre settimane dal punto di vista della preparazione: il momentum di Tomac potrebbe ripartire da dove lo avevamo lasciato esattamente come potrebbe essersi del tutto smorzato e, anzi, non è nemmeno da escludersi un capovolgimento di fronte a favore del #23.

Dopo qualche round più serrato, gli avversari principali di Tomac e Sexton hanno iniziato sempre più a ricoprire ruoli da comparse. La terza forza è meritatamente Jason Anderson, impostosi per la prima volta in carriera nell’outdoor a Hangtown ma caricatosi anche di tante, troppe occasioni sprecate in un campionato che se fosse iniziato con maggiore concretezza avrebbe potuto disporre anche di una voce ulteriore. 79 punti di distacco sono decisamente troppi per “El Hombre”.

Ken Roczen sembra avere imboccato ancora una volta una ripida discesa verso il baratro ma solitamente è proprio da qui che il campione tedesco riesce a risfoderare le prestazioni dei giorni migliori. Lo scorso anno fu proprio il #94 ad imporsi a Unadilla nonostante qualche problema fisico, ora la situazione è pressoché analoga e “Kenny” dovrà fare anche qualche valutazione in vista del Nazioni (non ancora sicuro) e del successivo mondiale Supercross. Gli obiettivi di classifica per il National sono ormai zero, gli unici risultati che conteranno saranno quelli singoli.

Importante sarà anche il capitolo legato a Christian Craig. Il pilota Yamaha sembrerebbe in vantaggio per il posto in MX2 a Red Bud, soprattutto dopo la dichiarata rinuncia di Justin Barcia, ma dovrà dimostrare di essere nelle condizioni giuste per dare il supporto decisivo ai (si presume) sicuri Tomac e Sexton in sella alla YZ250F nella cornice del Michigan.

Atteso è il ritorno di Antonio Cairoli a Budds Creek. Le convocazioni italiane per il Nazioni sono state diramate ieri e il siciliano sarà ancora una volta la bandiera di riferimento degli Azzurri, la sua preparazione passerà per il terzultimo round e possibilmente anche per i due successivi per riprendere da dove aveva lasciato (con un po’ di amaro in bocca) a Mount Morris. Quel che è sicuro è che l’approccio a (o da) Budds Creek dovrà essere differente rispetto a inizio campionato, meno improntato sul puro divertimento e più volto a capire quale livello potrà raggiungere il #222 in queste importanti settimane.

Da Unadilla torneranno in pista altri tre piloti ufficiali rimasti fermi per infortunio nella prima parte del campionato. A cominciare naturalmente dall’ormai campione uscente Dylan Ferrandis, andato kappaò nel Supercross di Detroit e ora pronto al ritorno dopo cinque mesi di stop per puntare ad un posto per Red Bud con la Francia; con Ferrandis si ripresenteranno anche i due alfieri Husqvarna, Malcolm Stewart e Dean Wilson, fermi rispettivamente da Salt Lake City e Saint Louis. Per lo scozzese, pressoché sicuro di una casacca britannica nonostante la lunga inattività, saranno le ultime gare con la Casa austro-svedese prima di passare al mondiale Supercross e forse addirittura abbandonare i campionati americani. Shane McElrath, che ha guidato finora l’unica Husqvarna factory in gara, si è invece accasato nel team Yamaha ClubMX.

La classe 250cc è parsa piuttosto indirizzata nelle ultime settimane, ma nonostante lo score dica che Jett Lawrence ha primeggiato in sette appuntamenti su otto il campionato non è ancora matematicamente risolto. Il campione in carica paga infatti a caro prezzo il motore rotto nella prima gara di Red Bud, un “buco” da 25 punti che avrebbe raddoppiato il suo attuale margine in classifica sul fratello maggiore Hunter.

D’altra parte il maggiore dei due australiani non ha mai seppellito l’ascia di guerra e pur essendo riuscito a spuntarla solo in manche sporadiche conserva la determinazione a battere il più quotato fratello, a cui ha sottratto la tabella rossa nel Michigan per poi renderla subito (e in maniera piuttosto rovinosa) a Southwick. I punti da recuperare sono 28 e in ogni caso non bisogna escludere nessuno scenario. La certezza è che la squadra per il Nazioni 2022, con la verosimile aggiunta di Mitchell Evans dal mondiale, sarà la migliore di sempre per i “Wallabies”.

L’unica vera alternativa ai Lawrence è rappresentata dal loro fidato amico Jo Shimoda, ora in sella ad una Kawasaki ma ex compagno di squadra ai tempi del team Honda Geico. Il nipponico sembra avere lasciato da parte il suo tipico rendimento di alti e bassi per incanalarsi su una strada molto meno tortuosa e, va da sé, più efficace in termini di risultati. L’unica vittoria assoluta non targata Jett Lawrence porta il suo nome e il gap da Hunter per il secondo posto è tutto sommato esiguo, 19 lunghezze.

Il resto della pattuglia cadetta è segnato da infortuni sparsi. A Washougal si è tornati però ad apprezzare la miglior versione di Justin Cooper, quella che può contendere la casacca #2 del Team USA al già citato Craig. Il valore, i punti di forza e la competitività del #32 al 100% della condizione sono ben noti e in queste settimane dovrà dar prova di avere lasciato completamente alle spalle il tremendo infortunio che non gli ha permesso di difendere il titolo Supercross del 2021, come è apparso nel Washington.

Kawasaki ritroverà in gara Cameron McAdoo, la cui stagione outdoor è di fatto finita al primo round di Pala con un nuovo infortunio, e porterà definitivamente tra i professionisti Ryder DiFrancesco, uscito a mani vuote dalla recente kermesse di Loretta Lynn ma senza discussioni uno dei migliori amatori pronti al salto definitivo tra i grandi. Con loro Seth Hammaker, che dovrà difendere il quinto posto in classifica.

Un punto di domanda è quello che riguarda un altro candidato neo-pro, Haiden Deegan. Nonostante sia stato a sua volta molto sfortunato a Loretta Lynn, il figlio d’arte sembra proprio destinato ad un futuro radioso e di grandissimi numeri, con un contratto da pilota ufficiale Yamaha 2023 già pronto. Il suo debutto tra i professionisti potrebbe tuttavia essere anticipato alle ultime gare di questa stagione ma per questo bisognerà attendere le decisioni di Star Racing e del pilota stesso.

Unadilla, Budds Creek, Crawfordsville e Pala #2: la stagione 2022 del National si deciderà su queste quattro piste. Lo spettacolo deve ancora iniziare.

Immagini: Yamaha Media Center, HRC Media Center, Kawasaki Racing Twitter, KTM Media Center, Haiden Deegan Instagram

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