National | Anteprima stagione 2024: Re Lawrence contro tutti

National | Anteprima stagione 2024: Re Lawrence contro tutti

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Maggio 2024 - 21:49
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Dopo il clean sweep dell’anno scorso e il titolo Supercross, l’australiano è l’uomo da battere in 450cc; pronostico apertissimo, invece, in 250cc

È trascorso un solo fine settimana di pausa dopo la serata finale del Supercross a Salt Lake City e i motori del motocross americano sono già pronti a riaccendersi per i “Great Outdoors”, gli 11 appuntamenti del National che decreteranno due nuovi campioni e lo schieramento finale dei playoff del SuperMotocross.

11 round nello spazio di tre mesi, sugli stessi tracciati ormai consolidati da diversi anni eccezion fatta per l’estemporaneo calendario del 2020 nel pieno della pandemia. Anche l’ordine delle gare è rimasto perlopiù invariato rispetto a quanto visto nelle ultime stagioni con la sola inversione, facendo un confronto con il 2023, tra Southwick e Red Bud, pista quest’ultima che vanta uno slot fisso nel primo weekend di luglio.

L’estate a stelle e strisce si preannuncia come sempre molto calda e quest’anno le due categorie si pongono pressoché agli antipodi, con un nettissimo favorito in 450cc e tanti possibili pretendenti in 250cc.

Analizziamo nel dettaglio, dunque, i possibili scenari delle due classi.

CLASSE 450cc

I PROTAGONISTI

Paragrafo titolato al plurale ma nel quale si parla di uno e un solo pilota, il totale e assoluto nome di punta della serie: il campione in carica e del Supercross, Jett Lawrence. L’australiano si presenta ai nastri di partenza con una fama da imbattibile a livello outdoor, se non altro perché proprio questo ha detto la sua stagione di esordio nella classe regina del National, e allo stato attuale delle cose la sua superiorità è tale da non avere nemmeno un avversario realmente credibile che possa impensierirlo sulla distanza di 22 manche.

Sarà dunque un’estate in cui potrà meramente dedicarsi a ritoccare i suoi già importanti numeri? Sembrerebbe di sì: anche se nel motocross non bisogna mai abbassare la guardia ed è necessario non sottovalutare mai alcun avversario, solo seri incidenti di percorso potrebbero inframezzarsi tra Lawrence e il suo ottavo titolo professionistico consecutivo.

GLI AVVERSARI

Per la prima volta, Chase Sexton scenderà in pista con la tabella #4 scelta al termine del 2023. Un ruolo di grande responsabilità ricordando chi lo ha portato in passato e cosa significhi per il motocross dall’altro capo dell’Atlantico, ma per il pilota KTM i veri pensieri parrebbero essere altri. Mai durante della scorsa annata outdoor, pur segnata da un fastidioso problema di salute, l’ex campione Supercross è riuscito ad impensierire lo strapotere di Lawrence e senza qualche adeguata contromisura il copione rischia di essere del tutto analogo anche nei prossimi tre mesi. L’unica strategia possibile per Sexton, al momento, è quella di continuare a mettere pressione all’avversario nella speranza che, questa volta, commetta qualche errore in più.

Non sarà più in sella ad una moto factory, ma quando la competizione esce dagli stadi Dylan Ferrandis ingrana sempre una marcia superiore. Sulla Honda del team Phoenix Racing in francese ha disputato una buona stagione di Supercross, nonostante un infortunio in corso d’opera, e cercherà quantomeno di confermare la seconda posizione in campionato raggiunta lo scorso anno. La CRF450 privata del campione 2021 dovrà essere tenuta in stretta considerazione ad ogni gara, perché le capacità di Ferrandis sui tracciati tradizionali sono inestimabili e riconosciute, e anche lo stesso Sexton dovrà prestare attenzione a possibili sorprese da parte di un avversario che parte come “dark horse” ma potrebbe restarlo per ben poco tempo.

Un posto nella corsa al ruolo di primo inseguitore del Re lo avranno anche i due debuttanti di maggior grido, Hunter Lawrence e Justin Cooper. Per entrambi la prima stagione full-time nell’indoor 450cc è stata positiva, il primo è salito sul podio in due occasioni mentre il secondo ha messo le mani sulla piazza d’onore nell’ultima gara a Salt Lake City, e nel National potrebbero trovare uno spunto ulteriore. Pilota molto completo l’australiano, ormai top rider a tutto tondo e solo in lieve debito di esperienza nella cilindrata maggiore, specialista delle piste outdoor il newyorkese di casa Yamaha che nei mesi estivi ha sempre dato il meglio di sé.

GLI OUTSIDERS

Fa specie inserire Eli Tomac in questa categoria, ma non può essere altrimenti visto che la sua stagione del National partirà vistosamente ad handicap a causa di un infortunio ad un pollice che lo terrà fuori ancora per qualche settimana. Nessuna ambizione di classifica né per il quattro volte campione 450cc outdoor né per il compagno di squadra Cooper Webb, vittima di analoga sorte e a sua volta costretto a saltare i primi round per rimettersi al 100%.

Maggiore spazio lo potrebbe trovare Jason Anderson, molto veloce nelle ultime settimane del Supercross. Il rapporto tra “El Hombre” e il National è sempre stato di amore e odio, ma la buona condizione fisica che sta attraversando il pilota del New Mexico potrebbe far pendere la bilancia dalla parte giusta. Sarà lui, inoltre, l’unico rappresentante del team ufficiale Kawasaki dopo il ritiro di Adam Cianciarulo: alcune voci parlavano di un ritorno di Broc Tickle, che tuttavia continuerà a svolgere solo il ruolo di tester.

Di ritorno dall’incidente di Foxborough è Aaron Plessinger, in sella alla seconda KTM ufficiale. Il “Cowboy” dell’Ohio si presenterà ai cancelletti come terza forza in carica ma con tutta probabilità non ancora nel pieno delle forze, cosa che potrebbe costargli qualche punto soprattutto nei primi round del campionato. Nel corso dell’ultima stagione del National il #7 ha mostrato grande costanza di rendimento e il suo recente rinnovo contrattuale darà ulteriore tranquillità alla sua tranche estiva.

Il resto della corazzata del Gruppo KTM si presenta come un punto di domanda. Justin Barcia, in forza al team Gas Gas passato dalla guida di Max Lee a quella di Frank Latham, ha completato uno dei suoi peggiori campionati indoor di sempre e qualcosa in lui sembra essersi davvero interrotto nel 2023, con gli incidenti di Nashville e Los Angeles, mentre le Husqvarna di Malcolm Stewart e Christian Craig non saranno materiale da primissime posizioni fino a prova contraria: “Mookie” ha perlopiù ignorato il motocross outdoor per diversi anni, fino a metà della scorsa annata, e il pilota di San Diego è reduce dall’ennesimo giro in infermeria a causa di un gomito che a 12 mesi di distanza ha ripreso a dare noie.

GLI INSEGUITORI

Come ogni anno, il National riesce a portare alla ribalta nomi che molto spesso non trovano spazio nel più “esclusivo” Supercross. Tanti sono infatti i privati di ottime capacità che potranno inserirsi, e pure in svariate occasioni, tra i blasonati factory della classe regina.

I due nomi più in voga del 2023 sono stati senza dubbio Garrett Marchbanks e Ty Masterpool, rispettivamente su una Yamaha del team ClubMX Racing e su una Kawasaki preparata da HBI Racing. Il primo è anche riuscito a trovare un podio di manche a Mount Morris, mentre il secondo ha sfiorato addirittura una top 3 assoluta a Thunder Valley togliendosi a più riprese la soddisfazione di battere le KX450 ufficiali.

Altri specialisti dell’outdoor sono Fredrik Norén (Kawasaki Maddparts), Grant Harlan (Yamaha Rock River) e Lorenzo Locurcio (Gas Gas Wildcat), mentre PMG Suzuki cercherà soprattutto di incassare punti per i playoff con Kyle Chisholm e Shane McElrath, in attesa del ritorno di Ken Roczen che dovrebbe partecipare a qualche gara spot una volta ripresosi del tutto dal terrificante schianto di Nashville.

CLASSE 250cc

I PROTAGONISTI

Ben diverso è il discorso relativo alla 250cc, come anticipato nelle prime righe di questa anteprima. Nel folto plotone della classe cadetta si possono ritrovare almeno cinque piloti con concrete possibilità di giocarsi il titolo e tra questi è allo stesso tempo complicato indicarne uno realmente in grado di poter spiccare su tutti.

Naturalmente il più atteso dal pubblico americano è Haiden Deegan, che ha fallito l’assalto al primo titolo indoor e non potrà più concedersi scivoloni nel National soprattutto dopo un 2023 già molto convincente. A tutti gli effetti “Dangerboy” è rimasto in corsa per il campionato passato fino al terribile round di Unadilla, quando una sfortunata bandiera rossa e una regola piuttosto assurda gli tolsero una vittoria ormai certa in gara-1, ma questa stagione dovrà essere costruita e gestita in maniera molto differente, facendo leva sull’esperienza e sulla sicurezza maturate nel corso di questi mesi.

Il due volte campione del mondo MX2 Tom Vialle ha trovato rapidamente la via del successo anche negli Stati Uniti e il titolo Supercross vinto già alla seconda stagione, partendo pressoché da zero, è un’ulteriore dimostrazione della grandezza del pilota francese. Poco personaggio e per questo assolutamente destinato a non entrare mai nei cuori degli appassionati a stelle e strisce, ma più che mai con le carte in regola per incidere il suo nome su qualche riga dell’albo d’oro delle serie AMA, cosa che peraltro dovrebbe costituire l’obiettivo di ogni pilota professionista. Senza dubbio il pilota di Avignone sarà uno dei piloti da battere, nel tentativo di ridare a KTM un titolo National 250cc vinto in precedenza solo nel 2003.

Non si può naturalmente ignorare l’altro campione Supercross 250cc, RJ Hampshire, storicamente uno specialista del National. L’incognita del pilota della Florida sarà quella di sempre, la perenne incostanza che almeno quest’inverno è stata lasciata alle spalle con ottimi risultati, ma in un gruppo di piloti più ampio rispetto alla divisione in coste della serie indoor potrebbe diventare più complicato emergere soprattutto per uno che spesso non eccelle nelle partenze.

Un problema, ciò che accade tra il cancelletto e la linea dell’holeshot, che Levi Kitchen ha ampiamente risolto nel suo passaggio da Yamaha a Kawasaki. Paradossalmente, nel Supercross “the Chef” ha pagato a carissimo prezzo proprio le pochissime occasioni in cui non ha girato davanti a tutti alla prima curva e forse questo è un altro grattacapo da risolvere: velocissimo e quasi imbattibile quando conduce il gruppo dall’inizio, molto più debole e poco fantasioso quando diventa necessario inventarsi una rimonta o studiare delle contromisure.

Secondo nel 2022, terzo nel 2023: si può proprio dire che a Jo Shimoda manchi solo il titolo ma questo, neanche a dirlo, è proprio il passo più difficile da compiere. Migliorato all’interno degli stadi e già velocissimo al di fuori, il giapponese del team Honda dovrà combattere ancora una volta con le difficoltà che quasi dal nulla gli si parano davanti quando inizia a sentire aria di traguardo importante. Anche il terzo posto dello scorso anno non può essere considerato pienamente soddisfacente, dopo una prima metà di campionato in costante rincorsa e un cambio di marcia arrivato solo alla fine, con il successo nel round conclusivo.

GLI OUTSIDERS

Come rimpolpare un gruppo che propone già cinque potenziali campioni? Non facile, ma anche l’orizzonte della classe 250cc assume connotazioni interessanti. Prima dell’infortunio al legamento di un ginocchio, l’estate 2023 aveva messo in luce come pilota dalle buone qualità outdoor Chance Hymas, secondo alfiere di casa Honda, terzo nella seconda manche di Thunder Valley, ma attenzione anche alle Yamaha di Nate Thrasher e Daxton Bennick: si ha poca traccia delle loro prestazioni nel National, complici gli infortuni del primo e la risicata esperienza del secondo, ma per quello che si è visto potrebbero essere definiti come due piloti in grado di essere competitivi al 100% della forma.

Tanto interesse suscitano le Triumph e in particolar modo Joey Savatgy, al ritorno su una quarto di litro dopo sei anni. Il pilota della Georgia vanta già sette vittorie nel National e ha concluso al terzo posto i campionati 2015 e 2016, annate di tutt’altra maturità ed esperienza agonistiche per il vice-campione del mondo 450cc del Supercross. Certo non lo si può annoverare tra i favoriti per il titolo, ma con la giusta concretezza potrebbe togliersi importanti soddisfazioni anche in considerazione dei risultati già ottenuti dalla TF250-X nel mondiale MX2. Meno chance per il suo compagno di squadra Jalek Swoll, che al di là della sempre più estemporanea vittoria di Mount Morris 2021 è ancora considerabile al livello di un oggetto misterioso.

Pilota dai risultati generalmente poco allettanti a livello outdoor è Jordon Smith, che nel complesso di una decina di stagioni di professionismo non è mai salito sul podio nel National a fronte di una quarantina di eventi disputati. Sullo stesso piano si pone Pierce Brown, capitano di un team Gas Gas che propone anche Ryder DiFrancesco, reduce da una non troppo esaltante stagione di debutto nel Supercross ma autore di performance un po’ più convincenti nella scorsa annata di motocross. Con un po’ più di attenzione si potrà invece guardare alla KTM di Julien Beaumer, premiato come rookie dell’anno nel Supercross e subito in top 10 al debutto lo scorso anno a Budds Creek, e alla Yamaha di Nick Romano, solitamente uno dei migliori partenti del gruppo.

GLI INSEGUITORI

Anche in 250cc troviamo una vasta gamma di privati in grado di regalare qualche sorpresa, soprattutto in considerazione di forfait come quelli di tutto il resto del team ufficiale Kawasaki, del pilota ufficiale Husqvarna Guillem Farrés (con Casey Cochran a completare la formazione), dell’accoppiata Yamaha composta da Stilez Robertson e Michael Mosiman e anche di Jeremy Martin, ancora out dopo gli incidenti rimediati nel Supercross.

La terza forza della 250cc East dell’indoor, Coty Schock, si pone sicuramente in cima al plotone dei non factory. All’interno del team Yamaha ClubMX, in assenza di Martin, il pilota del Delaware sarà affiancato dal rientrante Jett Reynolds, che in tre sfortunati anni di professionismo conta tuttora più infortuni che gare disputate, e dal debuttante Mark Fineis.

Quattro i piloti del team Suzuki BarX: di buon livello e già forte di qualche risultato interessante è Dilan Schwartz, che si misurerà sotto la stessa tenda di Preston Boespflug, Anthony Bourdon e del rookie Leo Tucker. Jörgen-Mattias Talviku, estone sbarcato negli States quest’anno, si misurerà con un contesto più favorevole dopo avere solo sfiorato i main event della 250cc East, mentre Ryder McNabb si confronterà con una serie ben più competitiva rispetto all’habitat del campionato canadese vinto lo scorso anno. Dopo il burrascoso addio a Triumph, infine, Evan Ferry monterà sulla Gas Gas del team Wildcat Racing.

COME SEGUIRE IL CAMPIONATO

Nessuna differenza rispetto al Supercross: in assenza di televisioni detentrici dei diritti di trasmissione in Italia, l’unico modo per seguire il National è l’abbonamento al SuperMotocross Video Pass che garantisce lo streaming in diretta e on-demand di qualifiche e gare di tutti gli 11 eventi della stagione.

Immagini: HRC Media Center, KTM Media Center, Instagram Phoenix Racing e Coty Schock, Yamaha Media Center, Kawasaki Media Center, Husqvarna Media Center, Triumph Media Center

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