NASCAR | Xfinity Series: un Allmendinger da record conquista il Roval

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di Federico Benedusi @federicob95
10 Ottobre 2021 - 01:44
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Sfruttando un errore di Gibbs ai -20, AJ diventa il pilota più vincente della classe propedeutica sugli stradali; nessuna sorpresa in ottica playoff


Con il successo nella Drive for the Cure 250 sul Roval di Charlotte, AJ Allmendinger è diventato il pilota più vincente sui circuiti stradali nella storia della NASCAR Xfinity Series. L’alfiere del team Kaulig Racing si è portato a quota sei trionfi staccando Marcos Ambrose e Austin Cindric, fermi a cinque.

Dopo avere preso il comando in seguito ad un errore di Ty Gibbs, la Chevrolet #16 lo ha mantenuto fino alla fine nonostante un overtime. Vincendo l’ultima gara non-ovale di questa stagione, Allmendinger si è portato anche in testa alla classifica di campionato alla vigilia del Round of 8.

In ottica playoff non si è verificata nessuna sorpresa. Jeb Burton non è riuscito a ribaltare il cugino Harrison ed è stato dunque eliminato insieme a Myatt Snider, Jeremy Clements e Riley Herbst.

CRONACA

Il sabato di Charlotte è soleggiato e le possibilità di pioggia sono attorno al 10%. La gara prevede due stage da 20 giri seguita da un’ultima frazione da 27. Non è richiesta nessuna particolare strategia per quanto riguarda i rifornimenti, perché con un pieno di carburante si possono affrontare dai 30 ai 32 giri. A disposizione dei piloti ci sono cinque set di gomme da asciutto e quattro da bagnato, in caso di necessità.

Cindric è già qualificato per il Round of 8 e l’algoritmo gli assegna anche la pole position. Ai più diretti inseguitori può bastare una gara regolare per accedere alla fase successiva e l’unico vero duello per la qualificazione è proprio a cavallo tra l’ultima posizione buona e la prima da eliminato, occupate rispettivamente da Harrison (che proprio nel giorno della gara spegne 21 candeline) e Jeb Burton divisi da otto punti. Snider, Clements e Herbst sono praticamente obbligati a vincere.

In prima fila con Cindric parte Justin Allgaier, mentre Daniel Hemric è in seconda con Josh Berry. Tuttavia, sulla Chevrolet #1 del team JR Motorsports rientra in extremis il titolare Michael Annett, che da regolamento viene spedito a fondo griglia. Al fianco di Hemric c’è quindi Justin Haley. I cugini Burton sono sesto e settimo con Jeb davanti a Harrison, mentre Allmendinger è 13°.

Cindric e Allgaier restano affiancati per diverse curve dopo la bandiera verde. La Chevrolet #7 attacca la #22 tra le curve 5 e 6 ma Cindric mantiene il comando. Alla curva 8 va in testacoda Tommy Joe Martins a metà classifica, ma non è necessaria la caution.

La prima neutralizzazione comunque non tarda troppo ad arrivare. Al secondo passaggio Sage Karam, alla terza apparizione sulla Chevrolet #31 del team di Jordan Anderson, si gira alla curva 6; per evitarlo, Jade Buford chiude su Brett Moffitt che lo intraversa e lo spedisce di muso contro il muretto interno. Alla variante 11-12 va in testacoda anche Will Rodgers.

Si riparte al giro 5 con un nuovo testa a testa tra Cindric e Allgaier. Quest’ultimo arriva lungo alla curva 8 e Hemric ne approfitta. I due arrivano affiancati alla staccata della curva 11 con Allgaier a ruote bloccate; Justin riesce a chiudere la prima esse della Bus Stop ma Hemric gli soffia la seconda piazza. Le gomme anteriori di Allgaier sono decisamente rovinate e anche Noah Gragson si avvicina minaccioso.

Allgaier continua a soffrire e al settimo giro sbaglia un’altra frenata, quella della curva 1. Gragson passa terzo e da dietro arriva anche Brandon Jones insieme a Haley. Passa un’altra tornata e la vettura #7 arriva in controllo precario alla curva 2, impattando violentemente contro il muretto. Con la carrozzeria piuttosto compromessa nella zona posteriore destra, Allgaier è costretto ad una sosta ai box.

Davanti sbaglia anche Cindric, che taglia la variante 11-12 ed è costretto ad effettuare uno stop&go nella via di fuga come da regolamento. Hemric è il nuovo leader della gara.

All’11° giro, ecco la seconda caution: Gray Gaulding si ferma nella via di fuga interna sempre alla variante, probabilmente per un problema all’assale posteriore che sembra essersi del tutto bloccato in fase di frenata.

Al 14° giro la corsa riprende con Hemric e Cindric ad aprire il gruppo. Alle loro spalle Gragson e Jones duellano per il terzo posto ma ad approfittarne è il rimontante Allmendinger, che scalza Jones dalla quarta posizione alla staccata della Bus Stop. Il #19 del team Joe Gibbs Racing cede poi le armi anche a Haley all’ultima chicane.

Allmendinger è in un gran momento e al 15° giro ha ragione anche di Gragson alla curva 5. Più indietro si verifica un altro scontro con Karam protagonista: questa volta siamo alla Bus Stop e la vittima è Josh Williams, che finisce nella via di fuga esterna alla prima esse ma riesce a riprendere.

Protagonista è anche Gibbs, che dopo avere avuto ragione di Jones si libera anche di Haley al 17° giro. Passano pochi secondi e arriva il primo pilota a sfasare la strategia effettuando un pit stop, ossia Sam Mayer: una scelta che lo renderà protagonista della gara. Un passaggio più tardi, forte della sua posizione di qualificato, anche Cindric decide di sacrificare i punti della prima stage e dal secondo posto rientra ai box.

La prima frazione si conclude in regime di caution perché al 19° giro l’asse posteriore della Chevrolet di Kris Wright cede. Il pilota del team Sam Hunt Racing è costretto al ritiro con le ruote posteriori che si muovono da destra a sinistra senza controllo.

I punti della prima stage quindi vanno, nell’ordine, a Hemric, Allmendinger, Gragson, Gibbs, Haley, Jones, Herbst, Harrison Burton, Jeb Burton e Clements. Tutti effettuano il primo pit stop in fase di neutralizzazione e al 23° giro la corsa riprende con Cindric e Mayer davanti a Hemric e Gragson, i due piloti più veloci ad uscire dalla pit lane.

Dopo un iniziale allungo, il passo dei primi quattro si stabilisce sull’1:25 basso e da dietro riemergono Allmendinger e Haley che girano sull’1:24 alto. Allmendinger approfitta di un errore di Gragson, che approccia troppo all’esterno la curva 8, per risalire in quarta posizione al 26° giro.

Al 29° giro arriva una nuova caution che si trasforma addirittura in bandiera rossa. Josh Bilicki sbaglia completamente la frenata della Bus Stop, punta la sua Chevrolet verso l’interno e colpisce in pieno l’ultimo dissuasore all’interno della prima piega a sinistra. Il dissuasore va in frantumi ma anche l’avantreno della vettura #07 subisce la stessa sorte. Bilicki sparge detriti e olio per la pista, dunque la direzione gara sceglie la sospensione totale per ripulire il tracciato e ripristinare il dissuasore.

La corsa riprende in regime di caution con Herbst, Annett e Austin Hill che effettuano un secondo pit stop. Al ritorno in bandiera verde Allmendinger, Hemric, Haley e Gibbs riescono con celerità a liberarsi di Mayer. Nelle retrovie invece si infiamma il duello tanto atteso tra i Burton, con Harrison che affianca Jeb alla curva 2 e gli toglie il 13° posto costringendolo anche a colpire il muro esterno. Il #10 perde posizione anche su Williams e Ty Dillon.

Arriva il 36° giro, a -4 dal termine della seconda stage, e la corsa torna in ghiaccio perché Moffitt perde la presa d’aria del freno posteriore sinistro. In questa circostanza Cindric ne approfitta nuovamente per fermarsi ai box, imitato stavolta da Allmendinger, Gibbs, Mayer, Herbst e Karam tra gli altri. La sosta dei primi due è particolarmente lunga e dunque in uscita pit lane sono Gibbs, Herbst e Mayer a precedere Cindric e Allmendinger.

Davanti, al ritorno in bandiera verde, c’è Hemric che difende il primo posto su Haley mentre Myatt Snider scalza Gragson dal terzo. Stefan Parsons si gira alla curva 8 e poco più avanti Mayer e Gibbs duellano all’ultima frenata alla Bus Stop con il primo che non riesce a tenere la posizione.

Hemric si aggiudica anche la seconda stage su Haley, Snider, Gragson, Clements, Jones, Harrison Burton, Gibbs, Jeb Burton e Mayer. Tra Harrison Burton e Gibbs ci sono nervi tesi in vista del traguardo, con il #54 che tenta un improbabile attacco del #20 all’esterno dell’ultima chicane: Gibbs non molla la presa in uscita e si tocca con Burton, che finisce contro la barriera ma tiene la posizione.

Tutti coloro che non si erano fermati durante la caution dei giri 36-38 rientrano dopo la fine della stage e il nuovo leader è appunto Gibbs davanti a Mayer. Tra i piloti rientrati ai box Haley salta Hemric, poi Jeb e Harrison Burton davanti a Williams. Per Gragson invece la sosta è più lunga, perché i meccanici del team JR Motorsports sono costretti a scocciare quasi totalmente l’avantreno danneggiato della Chevrolet #9.

Mayer riparte molto male all’esposizione della bandiera verde al giro 43. Gibbs prende margine mentre il #8 deve difendersi su Cindric, che nell’attaccare il secondo posto senza esito positivo deve lasciare strada ad Allmendinger. A causa di una violazione della procedura di ripartenza, Snider è invece costretto a scontare un drive through.

Dopo che Jeffrey Earnhardt si produce in un lungo drift alla curva 6, conclusosi con un’uscita di pista, sia Allmendinger che Cindric riescono a liberarsi di Mayer. Al 47° giro è duello tra Herbst e Haley alla staccata della Bus Stop, ad averne la peggio è il primo che si vede sfilato anche da Allgaier e Hemric.

Gibbs sembra avere in mano una grande occasione ma tra il 48° e il 50° giro butta tutto alle ortiche con due errori analoghi, ossia altrettanti tagli della Bus Stop con relativi stop&go. Con il primo il nipote di Joe Gibbs apre la strada ad Allmendinger, Cindric e Mayer, con il secondo cede anche a Haley, Karam (in grande recupero) e Hemric. Nelle retrovie compie lo stesso errore anche Gragson, che scivola 19° alle spalle di Jones, Jeb Burton e Clements. La situazione in ottica playoff pare consolidata, a meno di incidenti che vedano protagonista un Harrison Burton piuttosto tranquillo e con qualche posizione di vantaggio in pista sul cugino.

In grande evidenza anche il canadese Alex Labbé, che al 53° giro prende l’ottava posizione su Herbst, mentre l’attardato Joe Graf si gira all’ultima chicane ripartendo proprio al sopraggiungere del fuggitivo Allmendinger.

Per un Allmendinger che se ne va c’è un Cindric che inizia a perdere colpi. Mayer inizia a fare pressione e al 59° giro il pilota Penske si intraversa in curva 5 prestando il fianco all’avversario, che alla frenata della curva 6 passa per poi essere risuperato alla curva 8. Mayer non trova nuovi varchi e da dietro risale anche Haley, che lo fulmina alla prima staccata al 62° passaggio. Il pilota del team Kaulig Racing si ingolosisce nel vedere Cindric in difficoltà e affonda l’attacco alla curva 6, ma il leader di campionato è coriaceo e si difende, permettendo anche a Mayer di riconquistare il terzo posto. Nel frattempo si conclude la gara (e di fatto il campionato) di Herbst, che rientra mestamente nel paddock.

Con il duello tra Mayer e Haley pronto a vivere un nuovo atto al 64° giro, la gara viene nuovamente interrotta da un incidente di Martins che picchia contro la barriera della curva 14, quella che dal banking porta all’ultima chicane. La Chevrolet #44 è molto danneggiata all’avantreno ma riesce ad imboccare la pit lane. Viene deciso l’overtime e alcuni piloti di testa optano per un veloce cambio gomme nel tentativo di dare un ultimo assalto a sorpresa nel finale: si segnalano in particolare Hemric, Allgaier, Labbé e Snider, così come Gragson che però è più staccato in classifica.

Testa a testa sulla distanza di due giri tra Allmendinger e Cindric in vista, ma il #22 riparte malissimo alla bandiera verde e viene sorpreso da Mayer, che alla prima staccata tampona pure Allmendinger per indurlo all’errore. Cindric viene attaccato anche da Gibbs, che nel cambio di direzione tra curva 6 e 7 si prende di forza il terzo posto mentre anche la gara di Annett finisce con qualche chilometro d’anticipo.

L’ultimo passaggio è a dir poco caotico. Sia Mayer che Gibbs intravedono la possibilità di un grande risultato, quindi è duello rusticano: i due si toccano in curva 5, Gibbs dall’esterno si intraversa ma riesce miracolosamente a restare nella corretta direzione di marcia sfruttando la successiva piega a destra. Ciononostante, Cindric torna al terzo posto. Con Allmendinger in fuga, per Mayer la piazza d’onore sembra cosa fatta ma alla Bus Stop tira dritto ed è dunque costretto allo stop&go, che gli costa un sacco di posizioni.

Allmendinger vince davanti a Cindric, poi si scatena il finimondo. Ad approfittare del trambusto è Hemric, che recupera circa 15 posizioni in due giri a gomme fresche concludendo terzo davanti a Haley e Jones. All’ultima variante si verificano tre scontri doppi distinti: Gibbs colpisce Williams ed entrambi vanno in testacoda, con il secondo che sfoggia un ottimo controllo per terminare comunque 11° mentre il primo è solo 21°; Karam colpisce Dillon e taglia la variante, venendo praticamente costretto ad uno stop&go sul traguardo che non viene nemmeno ritenuto sufficiente dalla Direzione Gara, la quale lo penalizza di altri 30 secondi; infine Buford manda in piroetta Brandon Brown, che con un numero da circo percorre il breve tratto tra l’uscita della chicane e il traguardo in retromarcia, passando sotto la bandiera a scacchi 22°… di posteriore.

Dal sesto posto in giù troviamo quindi Gragson, Preston Pardus, Snider, Allgaier e un delusissimo Mayer solo decimo. Jeb Burton può avere intravisto il miracolo nella carambola finale ma alla fine è 13° con il cugino Harrison 15°: distanza troppo breve per il ribaltone. Inutile ovviamente anche il 12° posto di Clements in una gara che avrebbe dovuto vederlo vincitore per passare il turno.

In virtù del nuovo reset del punteggio, Allmendinger inizia il Round of 8 con sei lunghezze di margine su Cindric e 29 su Allgaier. In tutto, gli otto pretendenti al titolo rimasti ripartiranno sabato prossimo dall’ovale del Texas in uno spazio di 47 punti.

Classifica finale
Classifica di campionato

Immagine copertina: NASCAR Media Site

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