Lo Stewart-Haas Racing rischia di perdere tutto da Almirola, ma Herbst salva tutti con un ultimo giro incredibile. Custer chiude al secondo posto. Ottimo van Gisbergen quarto
Una gara dominata col brivido finale quella dello Stewart-Haas Racing e alla fine conquistata. Poteva essere indifferentemente la giornata di Cole Custer o di Riley Herbst, ma alla fine il migliore è stato il pilota della #98, più veloce sul long run ma anche più abile nei sorpassi. È stata doppietta, ma la coppia SHR ha rischiato di regalare il successo ad Almirola, abile a risalire dopo un testacoda nella stage finale. Il ritorno della NASCAR sull’ovale di Indianapolis ha visto dunque un finale memorabile anche per gli anni a venire.
La gara
La NASCAR Xfinity Series è la categoria che segna il ritorno ufficiale delle stock car dopo quattro anni sull’ovale di Indianapolis in seguito all’esperimento road course. Dunque sessione di libere allungata a 50′ al venerdì in cui da notare ci sono un Ryan Sieg arriva in ritardo causa cybercrash di CrowdStrike (verrà sostituito all’inizio da Gragson), uno Sheldon Creed vittima dell’ennesimo problema al motore in casa #18 e più in generale Joe Gibbs Racing e poco altro. Chandler Smith, che definisce questa gara un sogno d’infanzia realizzato, chiude al comando la sessione con una simulazione di qualifica su gomme nuove davanti a Kligerman e la sorpresa Conor Daly sulla #26 del Sam Hunt Racing. A chiudere la top5 Brandon Jones, chiamato qui al riscatto o all’ultima chance di playoff, ed Herbst.
Sabato è giornata di qualifica ma la vera notizia è di un’ora prima: Cole Custer è il pilota prescelto dal rinato Haas Racing Team per la Cup Series e quindi il campione 2023, nonché leader della generale 2024, della Xfinity Series avrà una nuova chance nella top class. Nella stessa conferenza stampa Gene Haas e Joe Custer parlano anche del futuro del team in Xfinity con due auto. Herbst non ha accettato per ora il rinnovo (si parla insistentemente dell’acquisto con il suo – e dello sponsor – contributo economico del terzo charter per 23XI Racing) mentre i vertici hanno parlato con Hailie Deegan; l’accordo potrebbe essere già fatto in ottica 2025.
Quella di sabato sempre proprio la giornata di Stewart-Haas Racing dato che Cole Custer si prende una netta pole position (+0.206″) proprio sul compagno di squadra Herbst; seguono Almirola, al ritorno in vettura dopo la sospensione per la discussione accesa a maggio con Wallace in sede Toyota, Mayer e la sorpresa Alfredo. Dal fondo, invece Kligerman che ha toccato le barriera in uscita di curva1.
Dopo aver mandato in fondo Creed (motore cambiato), Kligerman (riparazioni dopo la toccata) e Hill (problemi alla trasmissione), la gara da 100 giri più avere inizio. Una gara attesa anche per la scelta tecnica operata dalla NASCAR: motore da superspeedway, dunque con meno cavalli, ma aerodinamica da pista intermedia come lo è sui cookie cutter oppure ovali alla Michigan.
Alla bandiera verde Custer rimane al comando seguito da Almirola ed Herbst, ma la calma dura appena mezzo giro, poi in curva3 il big one.
La situazione è parecchia strana, figlia del pacchetto adottato per Indianapolis. Verso curva3 Mayer rallenta con netto anticipo e allora Allmendinger lo attacca all’esterno. Sam, inoltre, lascia la porta aperta e il compagno di squadra Kvapil si fa vedere al suo interno senza mai affiancarlo veramente. Mayer allora si tiene largo ma si appoggia ad Allmendinger perdendo il controllo e finendo in testacoda.
Nel mucchio alle sue spalle finiscono una dozzina di vetture. Per lui e per Berry, di nuovo sulla #15 dell’AM Racing, la gara finisce qua, per Sammy Smith (cratere nella fiancata di destra), Love (passaruota anteriore destro perso del tutto) e Chandler Smith (muso) danni pesanti come per Burton ma rimediano delle ammaccature anche Clements, Retzlaff, Daly (stretto a muro), Kyle Sieg, Honeyman, Almirola, Allgaier e Graf (al debutto stagionale con JGR).
È un incidente talmente strano che non si capisce chi abbia sbagliato veramente, di certo la colpa ricade più su un Sam Mayer che ha preso male i conti. Ma nelle interviste guardando il suo “That’s stupid” riferito al 3-wide che si stava creando (ovviamente non per colpa sua) sembra davvero uno scarico di responsabilità, al punto che verrà pungolato via Twitter da Chandler Smith, con cui aveva avuto un diverbio la scorsa settimana, il quale gli ricorda il “That’s just hard racing” che lo stesso Mayer gli aveva detto discolpandosi.
Dopo una lunga caution si riparte con 23 dei 30 giri in programma ancora da completare nella prima stage con Custer al comando su Almirola, Herbst, Jones, Alfredo, Kvapil, Allmendinger, Allgaier, Williams e van Gisbergen; a cavallo del 20° posto Kligerman, Hill e Creed che clamorosamente hanno evitato il big one pur essendo in coda. Due soli invece i ritirati confermati mentre Chandler Smith può proseguire avendo esaurito ma non sforato la DVP, gli altri invece resisteranno come possono.
Cole rimane in prima posizione mentre Almirola si vede affiancato da un Herbst che ci aveva provato, Aric ha dovuto bloccare la #98 che ha insistito nell’attacco in curva3 e, non completando il sorpasso, si è vista sfilare da Jones e Alfredo.
Si apre così una fuga a due al comando in un gruppo che si allunga subito e vede parecchia selezione, si formano occasionalmente delle coppie o dei terzetti, ma il tandem riesce solo brevemente. Ci sono però dei movimenti a seconda degli attacchi falliti o riusciti (con alcuni 3-wide) e così la classifica fatica ad assestarsi. Alfredo infatti rimbalza, Allgaier avanza, Herbst cerca il recupero ma fatica con Jones dato che la sua Ford va più veloce in curva ma è più lenta della #9 sul dritto.
Allgaier sembra in forma in questa fase, infatti supera anche Herbst, tuttavia crea così un buco di 1″ da Jones. Ma Justin è lanciato e a poco da metà stage Justin attacca anche Brandon per il terzo posto. Herbst prova ad approfittarne, ma si tocca leggermente con Jones nella South Chute. Mentre Allmendinger ha un po’ di erba sulla griglia dopo il primo giro e teme per il suo motore, si affacciano alla top15 Hill (malgrado un sacchetto nello stesso posto) e Kligerman.
Almirola di giro in giro sente sempre più la scia di Custer e si avvicina al leader colmando il mezzo secondo di ritardo ma, proprio quando Aric inizia a pensare all’attacco, ai -14 arriva un’altra caution: Chandler Smith si ferma in pista con la pressione della benzina a zero dopo l’incidente iniziale; perderà 16 giri ai box.
Per la gara ci sono a disposizione ben cinque set di gomme e quindi le strategie possono variare. I leader decidono di pittare, non Herbst, Allmendinger, Ryan Sieg (alla caccia di punti pesanti approfittando dei danni di Sammy Smith), Williams, DiBenedetto, Dye, Kligerman e alcuni degli incidentati all’inizio. Almirola esce dai box davanti a Custer, Allgaier, Jones (che non sapeva di avere una foratura lenta), Hill e Kvapil e riparte 16°. Penalità per Honeyman e Love per i troppi meccanici intervenuti.
Si riparte con 10 giri da disputare nella prima stage ed Herbst scatta bene, rimanendo però solo e così Allmendinger ha una chance per superarlo, ma alla fine il tandem Ford con Ryan Sieg ha la meglio. Nel mucchio invece c’è battaglia fra chi ha pittato. Custer ha sì superato Almirola (bloccato dietro a Bilicki), ma entrambi sono finiti dietro a Allgaier, Kvapil e Jones. I sorpassi e controsorpassi fra Cole ed Aric non aiutano la loro rimonta.
Al comando Herbst allunga sulla coppia Sieg-Allmendinger mentre Kligerman perde subito 3″ e dunque la questione per la vittoria della stage è chiusa, ancor di più dopo il sorpasso di AJ su Ryan ai -3.
Herbst vince dunque la prima stage con 2″ su Allmendinger, 3.5″ su Ryan Sieg, 5.6″ su un ottimo Jones, 5.8″ su Allgaier, 7.0″ su Custer, 7.2″ su un Kligerman che una volta che Brandon ha aperto la porta ha perso inerzia, 8.0″ su Almirola, 8.1″ su Kvapil e 8.2″ su DiBenedetto; seguono Hill, Alfredo, Retzlaff, Daly, Williams, van Gisbergen, Creed, Dye, Kyle Sieg e Sammy Smith. Nessun lucky dog perché Chandler Smith è ancora nel garage.
Al break si completa il giro di soste, rimangono fuori Jones, Allgaier, Custer, Almirola, Kvapil, Hill (dunque tornato perfettamente in gara dopo la partenza dal fondo), Alfredo, Creed (idem come Austin), Kyle Sieg e Graf; Herbst esce per primo dalla pit lane e riparte 11°. Deleteria penalità (tutti per ruota fuori controllo) per Kligerman, Williams e Retzlaff.
Si parte per un’altra stage da 30 giri (26 netti) e Jones scatta bene riuscendo ad allungare con il compagno di squadra Allgaier, Custer prima si deve difendere, poi si tiene dietro Almirola. Tuttavia con gomme fresche torna subito ai piani alti anche Herbst che sale al settimo posto dietro a Kvapil ed Hill. Stupisce in questa fase Kyle Sieg, decimo e in lotta con Allmendinger con l’aiuto del fratello Ryan prima di crollare in fondo alla top25 in crisi di gomme.
Prosegue la rimonta di Herbst, ai -22 scavalca Hill ma deve colmare 1.4″ di ritardo da Kvapil e 3.3″ dalla vetta in cui si stanno ricompattando Jones, Allgaier, Custer e Almirola. Per Riley però non ci sono ostacoli: ai -19 ha raggiunto Carson, al giro successivo c’è il sorpasso.
Ai -17 la situazione al comando si ribalta: Allgaier attacca Jones in curva3 e lo supera, ma la leadership di Justin dura appena una curva, infatti Custer lo ha seguito e lo scavalca in curva4. Questo apre la porta di nuovo a Jones, ma anche ad Almirola. Allgaier nell’arco di 30″ dunque passa da secondo a primo ed infine a quarto. Herbst sul momento non sembra guadagnare troppo da questa lotta, ma alla fine si rifà sotto.
Cole, malgrado non riesca a prendere bene la corda in curva, riesce a tenere alta la velocità e allunga subito approfittando anche del sorpasso di Almirola su Jones ai -15. Passa anche in questo caso il treno e quindi Brandon finisce dietro anche ad Allgaier ed Herbst. Riley di slancio attacca anche Justin, ma la #7 chiude sul rettilineo opposto. Il secondo attacco della #98 ai -11 sarà quello buono.
Al giro di boa di metà gara (-10 nella seconda stage) Custer ha 1.8″ su Almirola, 4.6″ su Herbst, 5.6″ su Allgaier, 5.9″ su Jones, 6.7″ su Kvapil, 6.9″ su Allmendinger, 8.9″ su Ryan Sieg, 10.0″ su Hill e 12.1″ sul trio Creed-van Gisbergen-Daly.
Segue dunque una fase di transizione verso il traguardo intermedio, in cui da notare c’è il recupero di AJ che supera Kvapil, ma ai -6 arriva la caution: la pompa del servosterzo di Poole cede in curva2 spargendo fluidi in pista. Chandler Smith è un lucky dog sui generis dato che recupera uno dei 16 giri persi.
L’occasione è ghiotta per una sosta e ne approfittano quasi tutti dato che si può andare fino alla bandiera a scacchi con il pieno. Tirano dritto solo un Ryan Sieg a caccia di punti ed Honeyman mentre Smithley (sulla #45 dell’Alpha Prime Racing che ha rilevato la vettura del JD Motorsports che ha chiesto in aprile il concordato preventivo) si sfila dopo aver osato all’inizio. Dai box Herbst esce davanti a Custer (con Cole che rischia di tamponare Riley), Almirola, Allmendinger, Allgaier, Hill, van Gisbergen, Jones, Creed e Daly. Sosta lunga per Sammy Smith dato che lo scotch stava venendo risucchiato nel cratere della portiera. Penalità per Kyle Sieg.
La prima fila in uno sprint da un giro vede dunque piloti su gomme usate, ma la strategia di Sieg funziona. Herbst lo spinge da subito, Honeyman all’esterno viene fatto saltare da Custer in curva1, tuttavia Cole sbanda e finisce nel mezzo perdendo terreno e toccandosi leggermente con altre vetture. Nasce una fuga a due, ma Almirola prende la scia di Riley ed il sorpasso chiude i giochi per la stage.
Sieg porta a casa un prezioso traguardo intermedio davanti ad Almirola, Herbst, Allmendinger, Allgaier, Custer, van Gisbergen, Hill, Honeyman e Creed, seguono Daly, Alfredo, Kvapil, Jones (che esce qui dalla lotta per la vittoria), DiBenedetto, Love, Retzlaff, Graf, Dye e Kligerman. Lucky dog per Poole che torna a pieni giri.
Almirola passa al comando dopo la sosta di Sieg e si riparte a posizioni praticamente invariate (tranne Ryan che deve rimontare dal 28° posto) per una stage finale di 35 giri. Al cono Herbst sceglie l’interno con il leader lasciando la prima fila ad Allmendinger. La scelta di Riley funziona perché un Almirola parecchio loose viene infilato dalla #98. Aric, lasciata aperta la porta, viene infilato anche da Custer e Allmendinger, poi sul traguardo finisce 3-wide con SVG ed Hill. Il neozelandese passa, Austin invece no e tocca la #20 quel tanto che basta per finire in testacoda. Almirola viene incredibilmente evitato da tutti. Lucky dog per Chandler Smith, ora a -14.
Nuova ripartenza ai -29, dopo una caution inutilmente lunga, con la top6 citata e poi Daly, Alfredo, Kvapil e Jones. In questa occasione il tandem Stewart-Haas Racing, a differenza del caso precedente, non funziona e Allmendinger prima resiste ad Herbst sulla spinta di Allgaier e poi passa sul rettilineo opposto approfittando poi anche del traverso di Riley in curva3 quasi innescando un altro big one.
AJ prova la fuga, ma non è il più veloce ed in poco tempo Custer (con la scia farà il giro più veloce della corsa) si rifà sotto portandosi dietro Herbst ed Allgaier. Van Gisbergen tiene il quinto posto, ma ai -25 è staccato di 2″. Stupisce Love che senza passaruota è decimo, Sieg inizia la sua rimonta e torna in top20. L’interregno di Allmendinger dura appena quattro giri, poi ai -24 Custer lo supera (malgrado un contatto fiancata contro fiancata in uscita di curva2) con l’aiuto provvidenziale di Herbst. AJ scivola così al quarto posto, poi ripasserà Allgaier. La lotta riporta sotto a loro SVG ed Hill. Smithley va ai box con l’alternatore ko.
Dopo la lotta allunga decisamente la coppia SHR, anche se Herbst in questa fase sembra il più veloce dei due. Il sorpasso inevitabile arriva in curva2 ai -19 con Custer che non ostacola la manovra e quindi i compagni di squadra non perdono terreno da Allmendinger, staccato di oltre 2″.
Si entra brevemente in gestione, poi ai -17 (AJ a 3″, Allgaier, van Gisbergen, Hill e un incredibile Daly a 5.5″, Jones a 8″, Kvapil a 10″, Graf a 10.5″) arriva un’incredibile incidente.
Dye e Alfredo si toccano (contatto di gara) in curva1, Daniel sbanda, finisce nella pit exit ed esce dalla scena. Anthony invece tocca il muro e prosegue non sapendolo con la sospensione danneggiata. Dopo un nuovo contatto con le barriere in curva2 la sua vettura vira verso l’interno dove stanno arrivando gli altri. Kyle Sieg si sposta in tempo, Retzlaff, che aveva la visuale ostruita dalla #29, no e così Parker centra Alfredo ed i due vengono travolti anche da Williams. Lucky dog per Smithley che recupera uno dei quattro giri persi ai box mentre i tre coinvolti nel botto più grosso si ritirano.
Ai box c’è ancora un set di gomme disponibili per molti dei big e la scelta strategica si dimostra cruciale. Fra diverse finte ad ingresso box (in cui ci casca la #7), Herbst, Custer, Allmendiner, Love, Almirola, DiBenedetto, Honeyman, McLeod e Clements tirano dritto, dai box emerge davanti Daly (due gomme) seguito da Weatherman (solo rabbocco) e poi con un pit completo Hill, van Gisbergen, Allgaier, Creed, Burton, Graf, Kvapil, Jones, Kligerman e Ryan Sieg che probabilmente sbaglia questa scelta strategica.
Green ai -11 con un choose cone che dimostra quanto la tregua in casa SHR sia finita: Herbst e Custer partono affiancati ognuno a giocarsi al meglio la vittoria. Dopo un ventaglio in coda in cui non si sa come tutti ne escano indenni, ad avere la meglio in curva2 è Cole che torna al comando malgrado Love non abbia potuto spingerlo bene. Allmendinger prova l’attacco in curva3 ma rimbalza e così al secondo posto sale Almirola dopo un 3-wide.
La ripartenza migliore però è quella di van Gisbergen che con quattro gomme fresche torna subito al settimo posto staccando gli avversari diretti ed ora può sognare davvero in grande. A seguirlo un silenzioso Creed con cui innescherà un duello fatto di sorpassi e controsorpassi nei giri seguenti.
Ai -8 Almirola, ancora in leggera difficoltà di sovrasterzo con la vettura, sfiora le barriere in curva1 e così Herbst lo infila nella piega successiva. Riley ora deve recuperare 1.2″ al compagno di squadra. Allmedinger quarto a 2.2″ è ormai staccato così come un clamoroso SVG in top5 a 3.3″. Ai -3 arriverà pure il sorpasso in casa Kaulig.
Cole sembra gestire al meglio i giri seguenti, poi però riemerge Herbst come in precedenza. Dai -5 in poi Riley recupera decimi su decimi fino al ricongiungimento ai -2. Ed Almirola è lì a 0.8″ quindi spettatore interessato. Si entra così nelle ultime e incredibili tre miglia della corsa.
In vista della bandiera bianca Herbst si infila in curva4, i compagni di squadra si toccano in uscita. Custer bada troppo a Riley alla sua sinistra nel side draft e si accorge in ritardo di Almirola che sta arrivando lungo il muro. Il blocco è tardivo e così Aric sulla linea è davanti di 0.074″ sulla #00 e di 0.084″ sulla #98 che ha conservato più velocità e torna poi al secondo posto in curva1.
Herbst è comunque il più veloce, deve solo riorganizzarsi e riesce a farlo. Prende la scia della Toyota sul rettilineo opposto, Almirola forse si difende troppo, Riley approccia meglio curva3 e riesce ad infilarsi in curva4. Un contatto leggero fra i due fa sbandare la #98, tuttavia Herbst tiene giù il piede, salva il traverso e mantiene la prima posizione in vista del traguardo. Custer approfitta di tutto questo e si infila sul rettilineo salvando la doppietta Stewart-Haas Racing quando 2.5 miglia prima sembrava tutto perso.
Herbst vince così la seconda gara in carriera precedendo di 0.167″ Custer e di 0.224″ Almirola. Shane van Gisbergen è ottimo quarto, di strategia ma non solo, a 4.1″ davanti a Creed (+4.4″), Hill (+5.2″), Dye (+6.1″), Allmendinger (+7.0″), Allgaier (+8.0″) e Kvapil (+8.2″), a seguire Sieg, Kligerman, Love, Daly, Jones (giornata deludente alla fine), DiBenedetto, Graf, Sammy Smith, Burton ed Honeyman.
Mentre Herbst festeggia baciando la brickyard come da tradizione da notare c’è un tweet di Hamlin che è un grande indizio sul 2025 di Riley. In aiuto di Denny arriva casualmente Nemechek a tamponare eventuali indiscrezioni, ma ormai il dado è tratto. Il successo di Herbst chiude così la prima parte di stagione, ora c’è una pausa di tre settimane in cui clamorosamente Shane van Gisbergen è ancora al comando della griglia playoff. In pochi si sarebbero immaginati una situazione del genere ad agosto.

I risultati odierni
La classifica della “Pennzoil 250”
La classifica generale
Così in campionato a 6 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2024
I prossimi appuntamenti
Stasera alle 20:30 (diretta su Mola dalle 20:00 con il commento di Matteo Senatore e Daniele La Spina) ci sarà il grande ritorno della Brickyard 400 sull’ovale di Indianapolis; a partire dalla pole position sarà Tyler Reddick. La Xfinity Series tornerà in pista sabato 17 agosto in Michigan dopo la pausa estiva.
Immagine: Media NASCAR
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