NASCAR | Xfinity Series, Texas: Sam Mayer beffa Ryan Sieg in volata per soli 2 millesimi!

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Tempo di lettura: 15 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
14 Aprile 2024 - 15:50
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Allgaier domina le prime due stage, ma sul long run soffre. Un suo contatto con Honeyman innesca il pazzo finale in cui Ryan Sieg sogna la prima vittoria in carriera ma paga all’ultimo giro


Tutti tifavano per l’underdog ma alla fine Ryan Sieg è stato battuto sul traguardo (in realtà la corsa è stata persa qualche centinaio di metri prima) da Sam Mayer per appena 0.002″, un’altra volata incredibile dopo quella di Atlanta in NASCAR Cup Series. Una gara che, tuttavia, è stata persa sia da Allgaier, vincitore delle prime due stage e finito in difficoltà nel finale, e da Herbst, vittima del caos delle ripartenze finali e che sicuramente avrebbero meritato di più, e invece la vittoria, oltre che i 100’000$ del Dash4Cash, sono andati al giovane Mayer che ha ribaltato così lo sfortunato inizio di stagione.

La gara

La NASCAR Xfinity Series raramente conosce pause e quindi da Martinsville si va dritti in Texas per un’altra gara e anche un’altra tappa del programma Dash4Cash. Dato che Aric Almirola non c’è sulla entry list di questa settimana, i quattro piloti in lotta per il secondo assegno da 100’000$ del Dash4Cash sono Sam Mayer, Sammy Smith, Justin Allgaier e Chandler Smith.

Dopo le prove libere del venerdì (con Justin Allgaier al comando davanti ad Allmendinger e Ryan Sieg sempre a suo agio sui cookie cutter) si va dritti in qualifica. Dopo un interregno di qualche settimana Jesse Love conquista la terza pole stagionale (e ovviamente in carriera) davanti a Custer, un sempre più convincente e veloce Taylor Gray (sulla #19 del JGR), Chandler Smith ed Herbst con Allgaier sesto, Sammy Smith ottavo e Mayer nono. Primo grande giorno di difficoltà su una pista difficile come quella di Fort Worth per Shane van Gisbergen, appena 33° sui 38 presenti e qualificati.

Dopo aver mandato in fondo alla griglia Clements, Kyle Sieg, DiBenedetto e Retzlaff (problemi al servosterzo motivo del 29° posto in qualifica) per modifiche in parco chiuso, la corsa può partire senza ulteriori guai. Sullo scatto Love parte bene, talmente bene che prima di curva1 Custer trova già un varco all’interno alla sua sinistra e si infila nella corsia che nelle prime fasi di gara sembra più sicura su un PJ1 ancora insito nell’asfalto texano malgrado da due anni non si applichi più nuova resina.

La prudenza di Cole Custer, il cui sponsor è anche sponsor della corsa, però è forse eccessiva e lo slancio di Chandler Smith al suo esterno permette alla #81 di passare al secondo posto. Dietro di loro ci sarebbe Taylor Gray, ma l’inizio di gara della #19 è un rodeo. Prima scivola in curva4 al primo giro aprendo la porta agli inseguitori, poi in curva2 sbanda un paio di volte rischiando di finire a muro, ma il giovane pilota tiene la vettura in pista e lontano dal muro finendo soltanto all’ottavo posto che poi diventa il nono dopo il sorpasso di Brandon Jones.

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Nel frattempo più avanti Chandler Smith attacca all’interno Love e prende il comando. Love subisce la stessa sorte iniziale di Gray e viene passato dal trenino degli inseguitori composto da Custer e Allgaier che va in fuga mentre Jesse viene pressato da Herbst. Poco dopo il sorpasso di Riley e di Ryan Truex (al ritorno sulla #20 del JGR), al giro 12 arriva la prima caution. Forse è un piccolo simbolo della difficoltà Kaulig è vedere Williams ed il giovane Dye lottare per la 21esima posizione, Josh senza volerlo toglie l’aria a Daniel che finisce in testacoda senza danni in curva2.

Dopo le soste in coda di Poole, Smithley, Cram (in crisi di assetto tutto il giorno) e Starr, si riprende a posizioni invariate con 29 giri da disputare nella prima stage. Chandler Smith dall’interno rimane al comando, tuttavia Allgaier dall’esterno per un giro gli rimane affiancato. Justin alla fine sembra potercela fare, tuttavia l’aiuto in spinta aerodinamica di Custer lascia al primo posto la #81.

Mentre Austin Hill entra in top10 e avanza seguendo Ryan Sieg e davanti a loro c’è una bella lotta fra Allmendinger (non al meglio come stato di salute), Love (sovrasterzo) e Mayer, davanti Allgaier non molla il leader, Custer è leggermente loose e pian piano si stacca. Al giro 28 Justin aggira Chandler e prendendo il comando si prende virtualmente anche l’assegno.

Allgaier allunga subito e non verrà più ripreso andando a vincere la prima stage davanti a Chandler Smith. Sul lungo periodo Custer non riesce a resistere ad una coppia di inseguitori molto agguerrita composta dal compagno di squadra Herbst e da un Brandon Jones che è lì malgrado problemi radio; completano la top10 Ryan Truex, Hill, Sieg (con Austin che alla fine passa Ryan), Allmendinger e Kligerman che scavalca un Love il cui sovrasterzo era perfetto per il giro di qualifica e non per i 45 della stage; Bilicki è il lucky dog.

Il primo giro di soste premia sempre Allgaier che rimane al comando mentre altri piloti pagano un po’ di dazio. Allmendinger ed Heim mancano lo stallo e finiscono in coda, Custer deve risolvere i problemi di assetto e così Justin non ha problemi, né qui né alla ripartenza dove mantiene la prima posizione su Chandler Smith e sullo stesso Custer che deve ancora tenere a bada Herbst e Truex.

La seconda stage scorre via senza troppi intoppi e sullo stesso filone dei giri precedenti fino al -10 quando Honeyman finisce in testacoda in curva2; Bilicki è nuovamente il lucky dog. Tutte e 26 le auto a pieni giri vanno ai box decidendo di anticipare la sosta del break ormai prossimo e questo apre la strada a numerose wave around fra cui anche quella di un Heim in difficoltà dopo i citati problemi.

Questa sosta permette ad uno spento Austin Hill di essere sospinto dalla pit crew fino al secondo posto davanti a Custer, Herbst e Chandler Smith ma dietro sempre ad Allgaier. Si riparte per uno sprint di sei giri e Justin ancora una volta controlla tutto davanti al gruppo 2-wide. In curva4 stavolta a pagare dazio è Ryan Truex che bacia il muro proseguendo la corsa. Non è una bella fase per il JGR dato che pochi secondi più tardi, ma in curva1, Creed scivola leggermente sulla spinta aerodinamica di Sammy Smith e, andando verso l’esterno, taglia la strada a Chandler Smith che non può evitarlo danneggiando il muso sul lato sinistro.

Allgaier vince anche la seconda stage, candidandosi pesantemente per l’assegno del Dash4Cash, davanti a Custer, Herbst, Jones, Ryan Sieg, Sammy Smith, Hill (che cede di netto dopo il sorpasso subito da Cole), Love, Allmendinger e Mayer. Creed è 12°, Chandler Smith 23°, Truex 25°, Honeyman (34°) lucky dog.

A sorpresa in coda si formano in parecchi oltre agli ammaccati Truex e Chandler Smith e sono piloti del calibro di Jeb Burton (11° ma scontento dell’assetto), van Gisbergen (17°), Clements, Kligerman, Weatherman, Gray e altri che decidono di giocarsi subito il set bonus di gomme (ci sono cinque treni di gomme a disposizione per questa corsa e non quattro).

La top10 rimane dunque invariata anche se Allgaier teme per una ruota mal fissata (non sarà così). Si riparte con 103 giri da disputare e il filone è lo stesso: Allgaier rimane al comando e secondo e terzo sono affiancati a lottare permettendo subito l’allungo di Justin. Dietro però una sorpresa dato che sì Custer viene affiancato all’interno da Herbst, che poi passa, ma poi viene aggirato anche da uno scatenato Sammy Smith che invece sfrutta una corsia esterna che pare sempre più usufruibile.

Nel gruppo invece più scompiglio. Non si capisce se Finchum danneggi la sua vettura in un tamponamento a catena al via oppure tagliando troppo l’erba sul trioval, Honeyman invece finisce di traverso, infine – un paio di giri dopo il giro di boa – è la volta di Jeb Burton che perde il controllo tutto da solo in curva4 e finisce a muro per una nuova caution. E Jeb probabilmente si pente della sosta fatta pochi minuti prima solo perché non era del tutto soddisfatto della #27.

Poco prima della bandiera gialla Custer si era ripreso infilando di nuovo Sammy Smith a differenza di Brandon Jones e con questo sorpasso probabilmente cambia la corsa della #8 perché non riuscirà più ad avanzare, anzi. Ai box vanno solo Hill (loose poco prima della caution e corre ai ripari da una modifica di assetto sbagliata al precedente break), Weatherman (tire rub), Perkins, Gase, Honeyman e Chandler Smith a proseguire le riparazioni.

Alla green dei -94, dunque, Allgaier è ancora al comando davanti ad Herbst, Custer, Sammy Smith, Jones, Ryan Sieg, Allmendinger, Mayer, Creed e Love. Sullo scatto Justin fa tutto ancora bene, Custer restituisce il favore al compagno di squadra, Jones prova ad infilarsi nel mezzo e Riley perde un’altra posizione. Va 3-wide anche Allmendinger che si tuffa all’ultimo istante (come spesso succede) in curva1 e passa Sieg e Mayer.

Allgaier nel frattempo ripete il copione precedente, anche perché Custer non ne ha proprio e non riesce a trovare l’equilibrio con l’assetto. Herbst, dopo aver scavalcato al secondo tentativo di nuovo Jones, lo punta un paio di volte e quando lo passa ai -86, poi recupera il breve ritardo dal teammate. Sembra che sia lui a dover passare al secondo posto e invece è proprio Jones ad approfittarne avendo seguito la #98. Ai 80, dunque, Allgaier ha 2″ su Jones, 2.2″ su Herbst mentre Custer si è già staccato ed ha gli inseguitori incollati. Molto più indietro, invece, Truex ed Hill stanno rimontando verso la top15, ma Williams sembra essere il primo vero ostacolo, poi sarà Austin ad aprire il varco e proseguire nel recupero.

Un Allgaier molto sicuro di sé via radio e che crede di poter gestire il vantaggio è primo e ancora favorito. Herbst però preme su Jones e, quando Justin raggiunge la coda del gruppo, la coppia all’inseguimento del leader recupera decimi importanti. Ai -73 Riley torna al secondo posto ed è già a 1.25″ da Justin e non si ferma qui.

Ai -65 Allgaier, e si scopre che ha del sottosterzo, reagisce però ha solo 0.8″ su Herbst e Jones che non molla, 1.9″ su Allmendinger, 2.1″ su Mayer (che poi fatica coi doppiaggi e si stacca da AJ), 4.0″ su un Custer in netta difficoltà, 5.6″ su Sieg, 5.8″ su Creed, 6.9″ su Sammy Smith e 7.5″ su Love puntato da Kligerman; Hill è 13° dietro a Retzlaff.

Ai -60, proprio mentre Creed supera anche Sieg, Sammy Smith apre il giro di soste finale e al passaggio successivo lo segue un Custer bisognoso di modifiche di assetto. I breve tutti i leader si fermano ai box ed Herbst perde una grossa chance in questa fase perché dopo essere arrivato a 2-3 decimi da Allgaier, esce invece dai box ai -57 staccato di un paio di secondi dal rivale.

Mentre Creed perde tutto, sfortunato come sempre, per una infrazione della pit crew e deve scontare un drive through, ci sono una decina scarsa di audaci fra cui Hill, Truex, van Gisbergen e Chandler Smith che, avendo pittato in seguito, possono tirare ancora alcuni giri. Dunque, i leader che si sono appena fermati ai box devono recuperare nel traffico di queste vetture e in questa fase il pilota che si comporta meglio è Mayer che, dopo aver saltato Allmendinger, passa anche Jones (superato anche da Custer) mettendosi al terzo posto provvisorio a circa 3″ da Allgaier e vicino ad Herbst.

Senza caution Truex si arrende ai -42, Chandler Smith ai -36, SVG ai -35, Hill addirittura ai -30 cambiando solo due gomme per non finire doppiato. A classifica assestata si nota come lo spunto di Allgaier sia già finito, esattamente come nello stint precedente ed Herbst è di nuovo vicino a solo mezzo secondo; Mayer è terzo a 2″, Jones a 4.4″, Custer a 5.3″, Allmendinger a 5.9″, Sieg a 12.8″, Sammy Smith a 16.1″, Love a 17.3″ e Kligerman a 18.6″ con 17 auto a pieni giri (Gray, Hill, Williams, Heim, Alfredo, Truex e Retzlaff).

Non c’è più l’Allgaier sicuro di sé di metà gara, anzi. Justin sente la pressione di un Herbst che sul long run sembra essere ben più veloce di lui. E questo lo si capisce benissimo ai -27 quando Justin in curva2 perde la linea e allargandosi tocca (pare di sì al replay, non c’è la prova certa, tuttavia non sembra una dinamica da aero loose) il doppiato Honeyman spedendolo a muro. La caution sicuramente favorisce lo stesso Allgaier perché potrà sfruttare di nuovo lo spunto iniziale. Clements è il lucky dog.

Tutti i leader hanno ancora un set di gomme ai box e quindi vanno in pit lane a montarlo. L’unico a non averlo è Kligerman che dunque prosegue e passa al comando e, non essendo nella prima parte del gruppo, non riesce nemmeno ad impedire un mare di wave around.

Se la caution era stata una brutta notizia per Herbst, la sosta sballata (Riley arriva storto nello stallo) è ancora peggio, ma non va meglio ad Allgaier visto che – oltre che a Parker – finsice anche dietro a Jones ed Hill (che completa l’altra metà di sosta) ma rimane davanti a Mayer, Custer, Herbst, Allmendinger, Sammy Smith, Sieg e Love.

Si riparte a 21 giri dalla fine e Kligerman viene subito fagocitato dal gruppo lasciando il comando a Jones mentre Hill dopo il primo giro taglia troppo l’erba e crea un pochino di scompiglio. A seguire Jones è Mayer sembra tornare prepotentemente in lotta per la vittoria dato che è terzo davanti a Sieg, Allmendinger ed Hill mentre Allgaier è precipitato all’ottavo posto dietro a Love e davanti a Custer.

Ma le sorprese non sono finite qua, infatti mentre Mayer attacca il compagno di squadra Jones in quella che sembra essere una fuga a quattro, Sieg è scatenato ed è lui a passare Herbst prima, Jones poi ed in fine anche Mayer andando al comando dopo quattro giri clamorosi per il pilota-owner.

Subito dopo però arriva una caution: Weatherman ha forato la posteriore sinistra e sta rallentando, Creed (tornato a pieni giri con la wave around) prova a passarlo si slancio e lo fa ma un po’ sull’erba e un po’ toccando la #91 che finisce in testacoda toccando anche la vettura della Deegan. DiBenedetto è il lucky dog.

Dopo alcune soste in coda, si riparte per uno sprint di appena 11 giri con Ryan Sieg che sogna la prima vittoria in carriera e scatta davanti a Mayer, Herbst, Jones, Allgaier, Allmendinger, Custer, Hill, Sammy Smith e Love.

La ripartenza è il solito copione: il leader scatta bene e lasciando il secondo e il terzo affiancati guadagna un margine di sicurezza. Mentre Retzlaff finisce a muro, Herbst sembra poter prevalere, e invece probabilmente nella lotta con la #1 subisce qualche danno che poi (dopo un contatto con Jones) diventa tire rub e poi foratura per una beffa notevole per la #98.

Mayer resta così solo, ha dietro Allmendinger ma non sembra un pericolo. Il problema per Sam è che ai -9 Sieg ha addirittura 1.2″ di margine e sullo short run Ryan ha dimostrato di avere un’ottima vettura. Il sorpasso di Allgaier su AJ ai -7 facilita il compito alle spalle della #1 che però ha ancora 1.2″ di ritardo che al giro successivo restano 1.1″ e ai -5 1″.

Poi però l’inerzia cambia lato. Sieg finisce lo spunto, forse non segue la traiettoria migliore, forse non sa quale prendere con convinzione dato che passa da interno ad esterno, forse gli viene un po’ di braccino dato che la prima vittoria sembra vicina dopo oltre 300 gare disputate.

Ai -4 Mayer inizia il vero guadagno ed è a 0.85″, poi 0.76″ ai -3, ai -2 0.44″, all’ultimo giro il divario fra i due è di appena 0.278″, troppo poco per Sieg dato che a quella distanza Mayer può anche mandare la Ford davanti a lui aero loose. Forse succede anche questo in curva1, ma Sieg sicuramente non sta interno e Mayer ne approfitta per infilarsi ed affiancarlo in curva2 dove si sfiorano. Il sorpasso sembra completo in curva3, ma qui Sam forse esagera e così scivola largo, Sieg ne approfitta per incrociare e così si arriva ad un volatone in pieno stile Talladega, solo che siamo a Fort Worth. Sieg prova a usare il corpo, ma al fotofinish lo spunto decisivo è della #1.

Sam Mayer ribalta così un inizio di stagione decisamente sfortunato e beffa sulla linea Ryan Sieg per appena 0.002″, secondo divario più esiguo nella storia della categoria cadetta e distacco minore nella storia della NASCAR intera su un cookie cutter; Mayer vince anche i 100’000$ del Dash4Cash. Alle loro spalle chiudono Allgaier (beffato dopo il dominio iniziale, tuttavia si è complicato la vita da solo toccando Honeyman), Allmendinger, Custer, Hill, Truex (top10 dopo essere finito a muro), Sammy Smith, Love e Alfredo; Gray 11°, poi Williams, Jones, Chandler Smith 15°, van Gisbergen 18°, Creed 19°, Herbst 27°.

I risultati odierni

La classifica della “Andy’s Frozen Custard 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo 8 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta su Mola con il commento di Daniele La Spina e Nicola Bondavalli con pre-gara dalle 20:40 che vedrà la trasmissione della seconda puntata del NASCAR Mola Show) ci sarà a Fort Worth la gara della Cup Series. La categoria cadetta tornerà sabato prossimo a Talladega.


Immagine: Media NASCAR

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