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NASCAR | Xfinity Series: Sam Mayer vince di aggressività a Watkins Glen

di Francesco Gritti
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Pubblicato il 20 Agosto 2023 - 14:40
Tempo di lettura: 13 minuti
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NASCAR | Xfinity Series: Sam Mayer vince di aggressività a Watkins Glen

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Sam Mayer vince la Shriners Children’s 200 at the Glen. Il ventenne, pilota di JR Motorsports, è tornato in victory lane per la seconda volta in carriera.

La prova odierna di Xfinity Series è stata senza dubbio ricca di colpi di scena. Il finale, però, lascia lo spettatore neutrale con molti interrogativi. La vittoria di Mayer è arrivata per una serie di condizioni che non la rendono, forse, così soddisfacente. Il giovane ha sfruttato il contatto con Gibbs prima e il passaggio sul filler di Creed poi per imporsi e passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Sicuramente, questo non è stato l’ultimo stint più pulito della storia delle stock car.

La NASCAR Xfinity Series continua il suo viaggio in giro per gli States con l’arrivo al Watkins Glen International, circuito situato nell’omonima cittadina dello stato di New York. Il tracciato, che ospita la Shriners Children’s 200 at the Glen, round 23 di campionato, è un road course particolarmente veloce, ricco di curve ad ampio raggio, ma non per questo semplice.

Il Watkins Glen International è nato nel 1956 e da allora ha subito numerose modifiche, che, comunque, non sono state in grado di rivoluzionarlo completamente. Il layout utilizzato dalla NASCAR, definito “Short Course with Inner Loop”, rimasto inalterato dal 1992, è formato da 11 curve, 7 a destra e 4 a sinistra, che confluiscono in un veloce road course in senso orario dalla lunghezza di 2.45 miglia, la cui sinuosità è interrotta solo da una staccata posta prima del tornante outer loop, creata per motivi di sicurezza.

La Shriners Children’s 200 at the Glen è una gara storica per la Xfinity Series. La corsa, apparsa per la prima volta nel calendario addirittura nel 1991, ha visto negli anni alcuni cambiamenti al suo format. Il più importante di essi riguarda la lunghezza, aumentata a 200 miglia in occasione dell’edizione 1995. Nonostante sia mancata nel programma più volte (tra il 2002 e il 2004 e nel 2020 a causa del Covid), la tappa al Glen è una delle più apprezzate dagli appassionati della classe intermedia, oltre che la più anziana di tutte, tanto da risultare quella su road course con più presenze a livello storico.

La qualifica vede, nella prima delle due fasi distinte, i 40 piloti divisi in due gruppi. I primi 5 di ognuno di essi avranno accesso a una sessione extra dalla durata di 10 minuti, necessaria per decidere le posizioni nella parte più alta dello schieramento. Ty Gibbs porta la Toyota #19 di Joe Gibbs Racing in pole grazie all’ottimo 1.10.549″ (appena un millesimo più lento del record di William Byron siglato l’anno scorso). Alex Bowman, a bordo della Chevrolet #17 di Hendrick Motorsports, gli partirà di fianco, grazie a un best lap 169 millesimi più lento di quello del campione in carica. Emerling e Carden non parteciperanno alla gara in quanto il limite è fissato a 38 auto.

La gara

Gibbs scatta benissimo e si impone subito sul resto del gruppo. Allgaier, secondo, supera agilmente Hemric. Bowman e Custer sono partiti dal fondo per modifiche in parco chiuso e dovranno rimontare, ma non sembra ci siano grossi problemi visto il loro ottimo passo gara.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1692988908710023556?s=20

Al secondo giro è già paura nell’Inner Loop. Kligerman viene superato da Creed (i due sono anche protagonisti di una battaglia punto a punto in classifica generale) all’interno in ingresso della chicane. La Chevy #2, mentre imposta il tratto successivo, tocca la #48 rischiando di andare in testacoda. Cinque miglia dopo, nello stesso tratto, Poole cerca di avanzare su il debuttante Max McLaughlin nello stesso modo sopra descritto, ma, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, viene buttato fuori pista dalla #96.

Al decimo giro, nello stesso punto, avviene un altro incidente simile. Questa volta è Chandler Smith a tentare la manovra aggressiva, che viene subito bloccata dalla vettura di Clements. A differenza dei due incidenti precedenti, in questo l’errore non è umano: la sospensione anteriore destra della Chevrolet #51 si è rotta e, per questo motivo, il pilota non ha avuto il pieno controllo del mezzo. L’owner-driver si ritirerà poco dopo assieme a Perkins, la cui sessione è stata condizionata fin da subito da problemi alla trasmissione. In contemporanea si assiste anche a una sosta di Busch dovuta a dei detriti incastrati nella mascherina dopo un passaggio sull’erba nello stesso punto.

La seconda parte del primo stage sembra essere regolare: Custer riesce a raggiungere la top 10 e lotta con Creed e Herbst, entrambi autori di una battaglia al limite, ricca di toccate e spinte anche in punti dove la distanza dalle barriere è quasi nulla. Bowman, invece, sacrifica la fase iniziale della prova per cercare di recuperare terreno successivamente, il tutto grazie a una strategia che lo vede sostare prima degli avversari.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1692994494461829256?s=20

Ty Gibbs vince il primo stage. Il campione in carica è stato impossibile da prendere nei primi 20 giri, tant’è che, Allgaier, secondo, ha tagliato la linea del traguardo con oltre 4 secondi di ritardo. Mayer, Berry, Hill, Nemechek, Creed, Herbst, Custer (con due posizioni perse a 3 curve dalla fine per un errore di traiettoria) e Kligerman, tutti distanti oltre 10 secondi dal leader, ottengono stage points supplementari.

Pochi secondi dopo il termine della prima fase di gara avviene un’interruzione. La vettura di Ellis è ferma nell’Inner Loop e i mezzi di servizio la spingono fino a farla ripartire. La #43 resterà per mezz’ora ferma nei box, ma dopo tanto olio di gomito potrà tornare a correre. Durante la sosta generale, che permette la risalita in classifica di Bowman, Kyle Sieg utilizza il primo lucky dog di giornata e torna a pieni giri.

Durante la ripartenza avviene un fatto decisamente discutibile. Williams, impegnato a sistemarsi l’auricolare, si distrae e colpisce il retro della vettura di Pardus. Per sua sfortuna l’anteriore è completamente devastato ed è impossibile da sistemare con i pochi mezzi a disposizione della pit crew. Contando che questa è la seconda categoria di stock car, è logico pensare che un evento del genere possa solo che risultare un po’ ridicolo e fuori luogo. Nello stesso momento rientra anche Moffitt, alle prese con noie alle sospensioni.

Dopo qualche miglio ulteriore dietro la pace car, dovuto allo spargimento di filler, le vetture tornano a circolare a pieno regime. Gibbs ruba la posizione a Bowman, che rimane dietro. Kaz Grala sarà il protagonista assoluto della fase intermedia, ma non per meriti legati alla pista.

Durante il ventottesimo giro, il pilota della Toyota #26 è autore di un contatto ai danni di Sammy Smith, che gli renderà poi pan per focaccia, mentre al trentunesimo taglia l’Inner Loop, portando zolle del manto erboso in traiettoria ideale. La direzione gara decide di entrare in regime di caution per rimuovere i detriti posti in ingresso di curva 7. Mosack, suo compagno di squadra, ha diritto al lucky dog.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1693001189393064036?s=20

Nonostante manchino pochissime miglia, il secondo stage presenta ancora tanti eventi degni di nota. Alla ripartenza Gibbs vola via, mentre in seconda posizione Allgaier e Bowman combattono a viso aperto. Sarà poi “The Showman” a garantirsi il ruolo di principale inseguitore: il veterano in forza a JR tocca le barriere all’ultima curva del trentacinquesimo passaggio, permettendo al pilota Hendrick il sorpasso alla prima occasione perdendo poi ancora un altro paio di posizioni.

Herbst, autore di una prova fino a qui ottima, si deve ritirare. La vettura #98 perde trazione e rientra in pit lane al termine del trentaseiesimo giro. Nonostante il grande deposito di olio sulla piazzola, il crew chief ha deciso di far proseguire la corsa del ventiquattrenne originario di Las Vegas, che, però, terminerà appena 2.5 miglia più tardi a causa del cedimento definitivo di una sospensione. Anche Mosack si mette sotto i riflettori. La Toyota #24 si insabbia al largo di curva 8 durante il passaggio numero 39.

Ty Gibbs si aggiudica anche il secondo stage di giornata. Bowman, Hill, Allgaier, Custer, Mayer, Berry, Nemechek, Creed e Kligerman lo seguono a distanza di sicurezza. Il nipote del boss JGR sta dimostrando ancora una volta le sue abilità sulle vetture della serie di mezzo.

Il terzo stage inizia nel caos. McLaughlin, già doppiato, sbaglia l’ingresso dell’ultima curva durante il quarantacinquesimo giro e colpisce violentemente le barriere. L’urto è così forte che la #96 viene sbalzata in mezzo alla carreggiata. La direzione gara neutralizza immediatamente la sessione. Quasi in contemporanea Parsons rientra nei box con i freni in fiamme: è ritiro anche per lui.

Tutti i piloti (eccetto uno) decidono di effettuare la sosta durante la fase di stagnazione delle posizioni. Chandler Smith, primo dei doppiati, torna a pieni giri. Una penalità causata da un’infrazione nel corso del suo primo pit, infatti, lo ha relegato nelle retrovie.

Weatherman, in prima posizione non essendosi fermato, viene sverniciato dall’intero plotone di vetture appena si ritorna a pieno regime. Il pilota della Chevy #4 è talmente lento da risultare quasi pericoloso. Gibbs torna così nella sua posizione di competenza, in cui resterà ancora per molto tempo.

Le strategie si diversificano: da un lato ci sono quelli che optano per il risparmio di carburante, dall’altro c’è chi, invece, si ferma sulla piazzola per uno splash. Tra questi ultimi ci sono Sammy Smith e Nemechek, in grado di inaugurare il trend nel corso del cinquantacinquesimo passaggio.

Pochi minuti più tardi Barrett e Alfredo entrano in pit lane, entrambi, però, per ritirarsi. La Toyota #35 ha una sospensione ko, mentre la Chevrolet #78 danni all’asse, resi noti al pubblico da un testacoda avvenuto in ingresso all’Outer Loop.

Drama all’inizio del giro 64. Custer cerca il sorpasso in curva 1 su Bowman malgrado entrambi stiano risparmiando carburante. Il pilota Cup chiude la traiettoria all’ex avversario diretto, che lo tocca in piena accelerazione. Entrambi perdono il controllo e finiscono in testacoda sincronizzato. La #17 continua la sua corsa normalmente, mentre la #00 avrà diversi problemi che la rallenteranno. Durante il passaggio successivo, infatti, la Ford di Stewart Haas Racing non imposta la seconda piega, entrando completamente nell’erba e restando ferma qualche secondo. Appena tornata in pista, la vettura verrà chiamata in pit lane per una sosta rapida.

Cambio di leadership al giro 73. Gibbs si ferma per uno splash. Pochi minuti dopo anche Grala ed Hemric punteranno sulla stessa strategia. Mayer è di nuovo leader della corsa, ma la Toyota #19 guidata dal campione in carica sta rimontando.

Il momento di tensione viene smorzato poco dopo dall’uscita di pista in curva 10 di Retzlaff. Il rookie si è insabbiato e questo permette ai giudici di gara di richiamare il regime di caution. Il lucky dog spetta a Hemric, che, però, lo sfrutterà solo sulla carta. La Chevy #11 viene, difatti, richiamata ai box e potrà rientrare in pista solo dopo diversi minuti di lavoro da parte dei meccanici.

La ripartenza è estremamente caotica. Gibbs, in seconda fila, si impone subito su Mayer e Allgaier, primi a passare sotto la bandiera verde. Il campione Xfinity 2022 e il rivale sulla #1 hanno qualche disguido nel tratto delle Esses, arrivando più volte al contatto. Nelle posizioni appena seguenti Mosack sarà autore di una manovra in grado di lasciare tutti con il fiato sospeso. Il pilota Toyota tocca prima Kligerman e poi Bowman sul Back Straight. Ciò causa una grave perdita di velocità alla sua auto, che si scompone più volte prima di entrare nell’Inner Loop perfettamente allineata con gli avversari.

L’incidente avvenuto in uscita dal tratto sopracitato non sarà altrettanto senza conseguenze. Custer, che ha preso una traiettoria molto stretta, tocca Allgaier, mandandolo in testacoda all’ingresso dell’Outer Loop, un punto cieco. Non tutti riescono ad evitarlo: Grala sfonda l’anteriore al contatto con la vettura del veterano, che verrà colpito anche dal compagno di squadra Jones, finora mai pervenuto. Bowman verrà invece mandato largo. Moffitt e Busch (quest’ultimo da molti giri senza terza marcia), anche loro rimasti coinvolti nell’accaduto, decidono di abbassare le retine protettive. Weatherman torna a pieni giri.

Si va così in overtime dopo un lunghissimo periodo a cercare di pulire la pista. Mayer tampona Gibbs in curva 1, mandandolo in testacoda mentre Hill all’esterno viene rallentato dalla #19 fuori controllo. Sarà però Creed a prendere la testa della corsa, con il giovane vincitore di Road America che sembra destinato a restare alle sue spalle fino alla fine. Il campione Truck 2020 sembra avviarsi alla prima vittoria nella classe di mezzo, quando scivola su una chiazza di filler posta proprio in mezzo alla traiettoria ideale nell’ultima curva.

Il passaggio conclusivo si apre quindi con il ritorno di Sam Mayer in prima posizione. Il ventenne, pilota della Chevrolet #1 di JR Motorsports, vince la Shriners Children’s 200 at the Glen. Sheldon Creed, amareggiato, dovrà rimandare il suo approdo in victory lane, ma può accontentarsi di un secondo posto in grado di alimentare le sue speranze di qualificazione ai playoff. Kligerman, Chastain, Mosack, Nemechek, Custer, Chandler Smith, Bowman e Burton concludono diversi secondi dietro al duo di testa con molti di questi che hanno approfittato del finale caotico per recuperare posizioni e compensare gli errori precedenti.

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Sam Mayer conquista così il suo secondo successo stagionale (e in carriera). Il ventenne in forza a JR Motorsports, nato a Franklin, Wisconsin, sembra aver trovato la lucidità, anche nel gestire la poca benzina rimasta, necessaria per arrivare in victory lane. La gioia del pilota Chevy viene troncata dalle parole di Ty Gibbs, che, pacatamente, gli ricorda la sua superiorità in termini di numero di vittorie e di categoria, visto che, parole dello stesso poleman, ora “corre di domenica”.

I risultati odierni

La classifica della “Shriners Children’s 200”

La classifica generale

Così in campionato a 3 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2023

La situazione playoff non viene modificata. Sono Austin Hill, John Hunter Nemechek, Sammy Smith, Chandler Smith, Jeb Burton, Justin Allgaier, Cole Custer e Sam Mayer i piloti già qualificati per vittoria alla seconda fase di campionato. Sono ancora vacanti 4 posti con 3 gare dal termine.

Berry, nonostante manchi nell’albo 2023, ha talmente tanti punti di vantaggio dai principali inseguitori da potersi considerare già nella lotta titolo. La vera battaglia sarà tra Hemric, Creed, Herbst e Kligerman: in caso non arrivino nuove vetture inaspettate in victory lane (o altre sorprese), sarà solo uno fra questi quattro a restare fuori dal Round of 12.

I prossimi appuntamenti

Il weekend di Watkins Glen si chiuderà stasera alle 21.00, orario di inizio della procedura di partenza della Go Bowling at the Glen, round 25 di NASCAR Cup Series.

I piloti di Xfinity Series iniziano immediatamente a fare le valigie. La sera di venerdì 25 Agosto (in Italia sarà già sabato notte) si terrà la Wawa 250 a Daytona. L’ultima gara su un superspeedway della stagione sarà di supporto alla Cup Series in cui si terrà l’ultimo round della regular season, l’ultima opportunità per cercare l’assalto ai playoff.

Immagine: Media NASCAR

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