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NASCAR | Xfinity Series: Ryan Truex si ripete a Dover!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 28 Aprile 2024 - 18:00
Tempo di lettura: 18 minuti
NASCAR | Xfinity Series: Ryan Truex si ripete a Dover!

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Custer e Allgaier sono in controllo, ma la pioggia fa saltare i loro azzardi. Finale caotico risolto al secondo overtime con Ryan Truex che batte il giovanissimo Carson Kvapil


L’anno scorso Ryan Truex, al volante della Toyota del Joe Gibbs Racing, a Dover era partito 12° ed aveva poi vinto. Quest’anno Ryan Truex, al volante della Toyota del Joe Gibbs Racing, a Dover è partito 12° ed ha vinto di nuovo. L’unica differenza è che l’anno scorso la vettura part time era la #19 e quest’anno la #20. È cambiata anche la dinamica della corsa, nel 2022 più controllata e questa volta invece ben più caotica, con pioggia, caution e due overtime per decidere la gara strappando il successo ad un giovanissimo Carson Kvapil che di occasioni ne avrà ancora tante.

La gara

Si arriva a Dover sulla scia ancora degli incidenti di Talladega che hanno fatto perdere punti pesanti a più di qualche pilota. È anche l’ultima tappa del 2024 del programma Dash4Cash e, essendo basata sui risultati dell’Alabama, come sempre i quattro piloti in lizza sono fra i più disparati dato che ci sono Ryan Sieg, essendo “campione” in carica dell’assegno da 100’000$, Jesse Love, Riley Herbst ed Anthony Alfredo.

Venerdì è giornata di libere (miglior tempo di Brandon Jones davanti alla sorpresa Weatherman) e qualifiche e la situazione è identica a quella di Talladega con 39 auto in lizza per 38 posti e ancora una volta la #66 del MBM Motorsports con Chad Finchum al volante obbligata ad entrare in top33 in base ai tempi per non venire esclusa per i troppi pochi owner point. Stavolta il miracolo non si ripete, ma viene comunque sfiorato dato che Finchum è 34° a 0.002″ dal 33° posto e quindi la #66 deve tornare mestamente a casa in anticipo.

Di solito scendere in pista presto in base all’algoritmo non è l’ideale per segnare un buon tempo, invece Brandon Jones si dimostra in ottima forma ed il suo 22.950″ non verrà più battuto. Ci provano Herbst ed Allgaier, ma si fermano rispettivamente a 0.012″ e 0.028″ dalla #9. Completano la top10 Austin Hill, Creed, un Weatherman ancora superlativo, Chandler Smith, Love, Taylor Gray (ancora sulla #19 del Joe Gibbs Racing) ed Allmendinger. Custer è solo 11° davanti a Ryan Truex che ripete la stessa prestazione in qualifica del poi vincente 2022 e chissà se il fratello minore di Martin guarda alla cabala. In difficoltà invece Mayer (20°), Kvapil (alla seconda gara in carriera è sì 26° ma sul passo gara è ben più in alto), van Gisbergen (31° al debutto a Dover) e Williams che evidentemente ha dei problemi tecnici altrimenti non si spiega l’ultimo posto.

Dopo aver mandato in fondo alla griglia per modifiche in parco chiuso Alfredo, Smithley, Williams, Burton (altra gara con lo stesso problema, ovvero non capire quali problemi abbia la vettura e non è sicuramente un buon segno per lui), Perkins e Yeley, la corsa può avere inizio sotto un cielo molto grigio e con un fronte in arrivo entro qualche decina di minuti, anche se non portatore di grosse quantità di pioggia.

Jones scatta subito bene seguito da Herbst, tuttavia dall’esterno in curva4 Allgaier aggira Riley e si porta al secondo posto; Creed e Chandler Smith completano la top5. Le battaglie più intense però sono fra quinto e decimo posto, qui Taylor Gray supera Love all’interno e Allmendinger prova ad approfittarne. Allgaier intanto si incolla subito al compagno di squadra, ma al giro 5 arriva la prima caution.

La dinamica non è chiara, anche perché ovviamente la FOX se la perde del tutto, ma in coda al gruppo c’è un incidente con la Deegan che colpisce il muro interno (anteriore sinistra ammaccata, chiuderà 31esima a otto giri) e Yeley che invece fa il flipper ritirandosi subito. E secondo il box #35 di chi è la colpa? Esattamente come a Richmond della #4 di Cram. Stavolta non c’è tempo per lanciare paraurti, ma solo per la rabbia e l’incredulità.

Solo dopo la corsa ci sarà tempo di appurare i fatti e ad avere ragione è lo spettatore Smithley: “la #15 provocherà molti incidenti oggi” dice Garrett, e infatti è la Deegan ad aver perso la vettura all’interno di Cram in curva4 (e infatti Hailie via radio si scusa dicendo che credeva di aver passato la #4) toccando anche Yeley davanti a lei spedendolo contro le barriere prima di perdere definitivamente il controllo. Cram dunque quasi del tutto scagionato.

Durante la caution, in cui si fermano soltanto gli ammaccati e Starr, inizia già a cadere qualche goccia di pioggia per la preoccupazione generale, ma è tempo anche di team radio con un Austin Hill che è parecchio arrabbiato per quanto fatto da Allgaier alla partenza, con Justin che, scattato interno, in curva1 si è infilato in un buco all’esterno quasi tagliando la strada alla #21 lanciandosi all’inseguimento di Herbst e Jones.

La pioggia non aumenta e quindi la bandiera verde arriva ai -32 nella prima stage (45 quelli totali). Allgaier sceglie l’interno ma scatta alla perfezione ed è subito al comando. Creed prova ad approfittarne, tuttavia Brandon resiste ed Herbst ne approfitta per tornare al terzo posto.

Justin ha un passo notevolmente migliore e ne approfitta per allungare. Dietro di lui Jones, Herbst e Creed proseguono in fila mentre, come a inizio gara, le battaglie più intense sono sempre più dietro come in curva2 dove Allmendinger tocca leggermente Taylor Gray, rallenta e per poco non viene travolto da Custer.

Ai -20 arriva però un’altra caution: sul traguardo la vettura di Ryan Sieg, fresco vincitore di assegno da 100’000$ del Dash4Cash a Talladega, prende fuoco sotto il cofano probabilmente per un tubo dell’olio o della benzina che si rompe, e si ferma in curva2 con il pilota che quasi scende in corsa per evitare il peggio. L’incendio viene spento poco più tardi, ma il muso della #39 è praticamente distrutto. Deegan si prende il lucky dog che la riporta momentaneamente da -2 a -1.

Si è aperta la finestra per andare col pieno fino alla fine della seconda stage e, viste le previsioni meteo incerte, qualcuno decide di fermarsi ora ai box e puntare al bersaglio grosso. Fra di questi c’è Love che era decimo e poi anche Retzlaff, Honeycutt, un van Gisbergen in difficoltà al debutto a Dover, Williams, Burton, Starr, Clements e Cram.

Si riparte con 13 giri da disputare e Allgaier dall’interno, sulla carta ancora sfavorito ma evidentemente non per lui, rimane al comando seguito da Jones, tuttavia Creed è ancora molto pronto sulle ripartenze e attacca Brandon, non riuscendoci e mandando in fuga la #7; Herbst e Hill chiudono la top5. Ancora battaglia in zona Gray-Allmendinger, solo che stavolta con loro c’è Ryan Truex.

Austin Hill tuttavia sembra non averne come era lecito aspettarsi e ai -7 Custer lo supera, Cole poi non si ferma qua e dimostra di averne sul long run aggirando Herbst ai -5 e poi infilando anche Creed. Allgaier vince dunque la prima stage davanti a Jones, Custer, Creed, Herbst, Hill, Chandler Smith, Allmendinger, Truex e Mayer dato che Gray è stato toccato e mandato largo in curva3 da AJ: la Deegan torna a pieni giri col lucky dog.

Al break si completa il giro di soste per il leader ma a passare al comando non è Love, bensì Retzlaff che nel breve stint precedente era ripartito meglio di Jesse superandolo. Allgaier ai box perde tre posizioni a vantaggio di Custer, Hill e Jones con Cole, dunque, che è leader virtuale e alla ripartenza è settimo dietro a Retlzaff, Love, Honeycutt, Burton, van Gisbergen e Williams.

Dopo aver tolto dalla pista la vettura di Perkins, ferma per un problema elettrico con annesso principio di incendio (seconda auto RSS Racing a doversi ritirare), inizia la seconda stage per 39 giri netti da disputare. Love sceglie l’esterno e sulla spinta di Honeycutt quasi finisce a muro, ma in curva3 passa al comando su Retzlaff. La stage però si è decisa poco più dietro: Custer è andato subito 3-wide all’esterno, ha aggirato Williams e van Gisbergen, difeso da Hill e consolida la sua leadership virtuale a differenza di Allgaier che ha perso ulteriori posizioni, anche da Jones che poi rimbalzerà tenuto all’esterno da tutti.

Da qui in poi, tenuto a bada Austin, per Custer è uno stint di pura gestione e attesa che le gomme facciano il loro dovere visti i 18 giri a suo favore. Ai -32 infila Burton in curva3, ai -20 Retzlaff, infine ai -17 passa all’interno di curva1 un Love che passato dal sotto- al sovrasterzo. Detto del ritiro di Heim (in quel momento in top20) per un guaio al motore, la seconda stage scorre via tranquilla fino alla fine e così la corsa diventa ufficiale.

Custer si porta a casa il traguardo intermedio davanti a Hill (+1.2″), Love (+1.9″ e dunque strategia che nel complesso ha funzionato), Retzlaff (+2.8″, idem come per Jesse), Creed (+3.5″), Allgaier (+3.6″, emerso sul long run dopo aver faticato tanto nel traffico), Herbst (+3.9″), Chandler Smith (+5.3″), Sammy Smith (+5.9″) e Ryan Truex (+6.5″); Jones è 11° davanti ad Allmendinger, Kvapil che sta risalendo, Mayer, Burton, van Gisbergen 19°, Poole lucky dog davanti ad un Williams precipitato.

In arrivo c’è un secondo giro di soste per tutti, ma gli occhi sono sicuramente su radar dato che, a seconda delle fonti, la pioggia è data fra 15 e 45 minuti da Dover. Custer rimane al comando davanti a Hill, Allgaier (+3 prezioso per lui), Herbst, Love, Sammy Smith, Creed, Truex, Chandler Smith ed Allmendinger.

Si riparte con 102 giri, almeno sulla carta, e Cole dall’esterno rimane al comando. Custer approfitta del fatto che Hill non molla (memore anche di inizio gara) Allgaier che stava provando a passarlo e così, quando Justin si mette al secondo posto, la #00 ha già 2″ di vantaggio. Herbst prova ad approfittarne anch’egli ma rimane quarto. Dietro di loro Love è ancora un po’ in difficoltà come a inizio corsa e esce sconfitto dalla battaglia con Sammy Smith e Creed, poi c’è un contatto con Ryan Truex (con quest’ultimo che si assumerà la colpa) e Jesse fora la posteriore sinistra dovendo andare ai box completamente fuori sequenza. Ad entrare in top10 è così Kvapil. Anche DiBenedetto è dovuto andare in pit lane dopo un contatto alla ripartenza.

Con Ryan Sieg ritirato, Love a due giri e Alfredo comunque buon 11°, Herbst può sognare l’assegno da 100’00$ del Dash4Cash e quindi non attacca più Hill rimanendo al quarto posto. Nel frattempo il suo compagno di squadra sta allungando ancora e fra -90 e -85 raggiunge il vantaggio massimo di 3.5″ su Allgaier, poi da qui in poi (complici anche i doppiaggi) Justin inizia a recuperare sfruttando il long run che è a suo favore.

Nel frattempo dietro di loro prosegue la battaglia mentre la pioggia che arriva da Ovest si dirada sempre di più perché dalla costa arriva aria più secca a contrastare il fronte. Kvapil, che nelle libere aveva mostrato già un bel passo gara, punta (con successo) Truex per il settimo posto dopo aver già sorpassato Allmendinger, poco più dietro Alfredo sale al nono posto aggirando Chandler Smith, lo stesso lo fanno Burton e Mayer su Jones alle loro spalle.

Il più veloce in pista, seppur di poco e seppur staccato di 7″ abbondanti dalla vetta, è Carson Kvapil, il figlio d’arte alla seconda gara in carriera in Xfinity Series, il quale però supera Creed e sale al sesto posto iniziando un lento inseguimento ad Hill. Recupera anche Chandler Smith che scavalca Allmendinger, poi ci prova anche su Truex ma rimbalza indietro.

Il recupero di Allgaier si fa più concreto dopo i -75 e Custer viene raggiunto attorno ai -60 dopo che Cole ha dovuto a lungo guardarsi da un arrembante Love che cercava di recuperare uno dei due giri persi, ma il fatto che la #2 rimanga fra la #00 e la #7 aiuta il leader. Al giro di boa di metà stage (-55) Custer ha 0.3″ su Allgaier, 3.2″ su Herbst, 4.2″ su Sammy Smith, 6.1″ su Hill, 6.5″ su Kvapil, 12.0″ su Creed, 12.6″ su Ryan Truex, 12.7″ su Chandler Smith e 13.0″ su Allmendinger, a seguire Jones, Mayer, Alfredo, Kligerman, Burton, Retzlaff e Gray.

Nessuno però osa pittare perché la pioggia sembra sempre più vicina, seppur non intensa. Custer quindi deve resistere sia ad Allgaier, sia ai doppiati che non vogliono farsi passare, come ad esempio van Gisbergen. Cole riesce a superarlo e riguadagna metri su Justin. Più dietro Truex va in difficoltà e viene scavalcato sia da Chandler Smith che da Allmendinger mentre Sammy Smith e Kvapil vedono sempre più vicini rispettivamente Herbst ed Austin Hill.

Ai -45, mentre Chandler Smith passa Creed per il settimo posto, via radio dicono ad Allgaier che la pioggia è data a due miglia; sembra più che altro solo un incoraggiamento per riprendere definitivamente e superare Custer prima che davvero arrivi il fronte. E invece prima Justin non passa Cole, poi arriva davvero la pioggia ai -42. E qualcuno al muretto della #00 esulta.

Mentre Dye, sulla quarta vettura Kaulig, si prende il lucky dog, si gira dietro la pace car. Già, perché dopo i goccioloni iniziali la pioggia è diventata molto sparsa e la pista sembra reggere. E così, a sorpresa, i commissari aprono la pit lane per il giro di soste finale con i piloti che viaggiano già sull’apron per risparmiare ogni goccia della poca benzina rimasta. Ai box ci vanno tutti tranne Custer (richiamato troppo tardi), Allgaier, Sammy Smith, Chandler Smith, Kligerman la coppia Weatherman-Kyle Sieg che era in coda per un totale di sette vetture che poi diventano sei dopo la sosta tardiva di Weatherman. Fra quelli che vanno ai box Jones esce davanti ad Herbst, Hill, Kvapil e Creed mentre Truex perde molte posizioni perché si ferma troppo vicino al muretto.

E si torna a girare dietro la pace car, Allgaier via radio dice che piove e quindi la ripartenza viene posticipata di un giro. In questo giro succede l’impensabile: Sammy Smith rimane a secco (evidentemente non gli avevano fatto il pieno in precedenza) e si ferma in mezzo alla pit lane perdendo ancora tempo sotto bandiera gialla mentre gocciola. Poi, all’improvviso, ai -33 uno scroscio più intenso che porta alla bandiera rossa.

Gara finita? Tutt’altro! Lo scroscio è durato davvero pochi secondi, massimo un minuto, la pista non si è nemmeno bagnata ed ora si aspetta praticamente cosa vuole fare il cielo. Dopo 12′ con solo altre gocce sparse ed un radar che promette questa situazione per altri 45′, la direzione gara decide di far ripartire la corsa annullando così la scommessa di Custer, Allgaier e pochi altri. Appena si torna sotto bandiera gialla Custer e Kyle Sieg decidono di pittare, però facendolo a pit lane chiusa (infatti era già stata fatta la choose rule prima che Sammy Smith rimanesse fermo) devono ripartire in coda al gruppo. Al giro successivo si ferma anche Chandler Smith.

La classifica al restart vede dunque uno stoico Allgaier davanti ad Hill, Kvapil, Kligerman, Jones, Creed, Herbst, Mayer, Allmendinger, Gray, Truex, Burton, Alfredo (che non ha rischiato con la pioggia fermandosi con Riley tenendolo davanti per il Dash4Cash), Dye, Weatherman, Retzlaff, Kyle Sieg, Custer e Chandler Smith. Ovviamente in questo momento Allgaier dice che piove tanto e fa saltare una ripartenza, poi al giro successivo di malizia si allarga in curva4 toccando pure Hill e ne fa saltare un’altra per le file non allineate. Alla fine arriva certamente un richiamo dall’alto (anche perché i muretti sono in ebollizione) e quindi ai -28 sventola la bandiera verde.

Inizia così un pazzo finale. Hill dall’esterno attacca subito, ma è solo in curva3 che mette in atto la sua vendetta, toccando la #7 quel tanto che basta per mandarla larga e permettere a lui e Kvapil di superare Allgaier.

Anche Creed sta per approfittarne, ma in curva2 al giro successivo Allmendinger tocca il muro e rimbalzando manda in testacoda Jones. Ellis è il lucky dog.

Ora Allgaier è costretto ad andare ai box per non rimanere a secco e lo fa con Kligerman, Kyle Sieg e Jones. Mentre cade ancora qualche goccia, la nuova classifica vede dunque Hill al comando su Kvapil, Creed, Mayer, Gray, Herbst, Truex, Allmendinger, Burton e Alfredo con Custer 12°, Chandler Smith 14° e Allgaier 16°.

Green ai -21 e Kvapil fa pattinare le gomme quel tanto che basta da far andare via l’esterno con Creed e poi momentaneamente anche Gray; alle loro spalle Truex, dopo aver superato Herbst alla bandiera verde con Riley ancora tranquillo per il Dash4Cash, scavalca anche Mayer ed entra in top5. Hill guadagna centesimi ogni giro su Creed, poi però arriva un’altra caution ai -16: in curva2 Mayer perde il controllo, tocca Gray e lo manda a muro provocando il ritiro di Taylor. Clements è il lucky dog.

Dopo le soste di quest’ultimo e di Jones, la nuova classifica vede dunque i migliori amici (eufemismo) Hill e Creed in prima fila, poi Kvapil, Truex, Mayer, Herbst, Allmendinger, Custer (che ha guadagnato poco dall’interno), Chandler Smith ed Allgaier.

Bandiera verde ai -11 ed Hill fa pattinare le gomme al punto che Ryan Truex si fa addirittura vedere al suo interno in curva1 tentando un impossibile 3-wide prima di rinunciare. Creed in curva2 è ancora alla pari di Austin e con un tuffo in curva3 si porta al comando, tuttavia si deve allargare in uscita e così Hill contrattacca. Con una toccatina gratuita in curva2 Austin si rimette alla pari e si viaggia appaiati per un altro mezzo giro.

Poi il capolavoro inaspettato: i due acerrimi rivali in curva3-4 si sono tenuti leggermente larghi. E cosa fa il 20enne Carson Kvapil alla seconda gara in carriera? Si tuffa al loro interno, apre un 3-wide sul traguardo che diventa vincente per la #88 in curva1. Alle spalle di Kvapil ora ci sono Hill, Truex e Creed che in curva4 aveva dovuto alzare il piede sbandando pericolosamente verso il muro. Poi, sempre in curva4 al giro successivo (cioè ai -7), si ribalta tutto nuovamente.

Infatti Herbst ha lasciato uno spazietto libero all’interno, assolutamente non sufficiente per una vettura, ma nemmeno per una ruota, e invece Allgaier decide di provare ad infilarsi lì. Ovviamente non va a finire bene e Justin manda in testacoda Herbst facendogli perdere piazzamento e, soprattutto, assegno da 100’000$ che passa nelle mani di Alfredo che evita il mucchio che si crea e nel quale finiscono invece Sammy Smith, Kyle Sieg (e si conclude la giornata disastrosa del RSS Racing), Dye, Honeyman e Poole (che perde così il lucky dog).

Si va dunque all’overtime con Kvapil al comando su Hill, Truex, Creed, Mayer, Custer, Chandler Smith, Allgaier, Allmendinger ed Alfredo e 19 vetture a pieni giri. Bandiera verde e Hill parte bene all’interno di Kvapil, in curva2 tiene giù il piede e perde all’improvviso la vettura finendo in testacoda. Per evitare Austin davanti a lui, Creed si allarga, tocca Mayer che stringe Allgaier a muro con la #7 che prosegue con il retrotreno ammaccato. Lucky dog per van Gisbergen e secondo OT.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1784317016494543153

La nuova classifica vede Kvapil sempre al comando, solo che stavolta al suo fianco ci sarà Ryan Truex, seguono Mayer, Creed, Custer, Allgaier, Chandler Smith, Allmendinger, Weatherman e Alfredo con Herbst 16°.

Altra ripartenza, sempre sotto qualche sporadica goccia di pioggia, e stavolta Kvapil riparte meglio, tuttavia Truex fa meglio di Hill in quanto in curva2 tiene la vettura in strada e appaiata alla #88. Il tuffo in curva3 è decisivo e Ryan passa al comando prendendo la bandiera bianca mentre dietro di lui in curva4 Allgaier perde il controllo finendo a muro per la decima caution di serata.

Ryan Truex bissa così il successo del 2023 precedendo nella classifica ricostruita alla moviola l’ottimo Carson Kvapil (2/2 in tema di top5 in Xfinity Series), Mayer, Creed, Custer, Allmendinger, Chandler Smith, Weatherman, Alfredo (Dash4Cash per lui e per l’Our Motorsports, un team che nell’inverno 2022/23 sembrava destinato a chiudere dopo un’espansione troppo rapida) e Retzlaff; a pieni giri anche Burton, Kligerman, Ellis, Clements, Hill, Herbst (beffato come il compagno di squadra), Allgaier, van Gisbergen, Jones e Dye; Love 24° a -2 come Williams 25°.

Mentre Ryan Truex festeggia in maniera identica all’anno scorso, sperando ancora che qualcuno gli dia fiducia per un sedile a tempo pieno, la Xfinity Series va al turno di riposo con quattro piloti qualificati ai playoff, due outsider come Kligerman e Alfredo in top12 com Anthony a +15 su Jones mentre out sarebbe anche la coppia Kaulig con van Gisbergen a -34 (bilancio comunque positivo visti i punti persi a Las Vegas ed Austin) che aspetterà la doppietta Portland-Sonoma a inizio giugno e Williams invece disperso, 22° a -103.

I risultati odierni

La classifica della “BetRivers 200”

La classifica generale

Così in campionato dopo 10 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 20:00 (diretta su Mola con commento di Simone Longo e Daniele La Spina) si terrà la gara della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position sarà Kyle Busch. La Xfinity Series, invece, si prende un raro weekend di riposo e tornerà in pista a Darlington l’11 maggio.


Immagine: Media NASCAR

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