NASCAR | Xfinity Series, Road America: Allgaier domina ma scivola, Mayer vince in un pazzo overtime

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Tempo di lettura: 19 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
30 Luglio 2023 - 19:20
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Mosack sparge olio per mezzo Wisconsin e questo probabilmente toglie la vittoria meritatissima ad Allgaier, ma nel penultimo giro Mayer emerge nella battaglia con lo stesso Justin, Karam e Kligerman. E così Sam conquista in casa la prima vittoria in carriera


Mai dare per scontati gli stradali, ogni ripartenza potrebbe essere fatale. Allgaier sembrava avere in pugno la seconda vittoria a Road America dopo aver controllato tutta la corsa, poi invece al secondo overtime un doppio errore, forse causato dallo sporco in pista, ha innescato un clamoroso finale in cui ha prevalso, per una volta profeta in patria, il compagno di squadra Sam Mayer che – finalmente – ottiene la prima vittoria in carriera in Xfinity Series.

La gara

L’estate sugli stradali della NASCAR Xfinity Series riprende da Road America con ancora sette gare da disputare nella regular season e quindi anche per la categoria cadetta i tempi cominciano a farsi stretti, anche perché come sempre questa è una occasione per un vincitore a sorpresa.

Road America, come già visto lo scorso mese con la IndyCar, si presenta in una veste nuova con l’asfalto rifatto e per questo la NASCAR decide di lasciare più tempo a tutti per prenderci la mano, con una sessione di libere vecchio stampo da 50′ ed una competition caution, brutta ma forse necessaria, che spezza la gara da 45 giri in pratica in quattro sprint di circa 10 tornate.

Road America come per le monoposto con il grip in più e le velocità maggiori (pole abbassata di 3″ dal 2022) è ancora più insidiosa del subito. Basta un giro e Brandon Jones, osservato speciale perché al momento nettamente fuori dai playoff e storicamente poco amante degli stradali, sbatte col retrotreno (darà la colpa allo sporco) ed il suo venerdì dura un giro e mezzo, poi deve ricorrere al muletto.

Ma non è l’unico: alla Kink vanno fuori anche Creed e Moffitt, al Carosel Katherine Legge (al debutto stagionale), Ryan Sieg nella stessa curva esce largo e si pianta con lo splitter nell’erba danneggiando il muso. Pure Weatherman va largo nella ghiaia al Carousel. La sessione di libere, e la lista non esaustiva dei problemi, si chiude con la #08 (non è chiaro se con Parsons o già con Labbé che ha avuto problemi di viaggio) in fumo in pit lane. Allgaier chiude nettamente al comando con quasi nove decimi su Herbst, Allmendinger, Custer e Nemechek.

La selezione dei 50′ è stata brutale e ben sette vetture (Hemric per cambio motore, Jones, Ryan Sieg, Graf, Ryan Ellis per guai alla trasmissione, Labbé e Weatherman) saltano le qualifiche, ma non ci sono problemi così come DNQ. Nelle prove ufficiali gli unici fuori pista sono alla Kink e vedono protagonisti Clements che pure lui danneggia il muso mentre Sammy Smith picchia col retrotreno.

Allgaier, dopo aver dominato anche il primo round, sbaglia incredibilmente il giro decisivo e così a prendersi la pole è un AJ Allmendinger che è a sorpresa è a Road America a tappare il buco della #10 e non a Richmond dove si dovrebbe giocare il posto nei playoff. E invece è in Wisconsin solo per vincere un’altra gara in quello che sembra invece ormai un all-in su Indy e Glen in Cup Series (e anche su Road America, ogni risultato che non sia una vittoria sarebbe un fallimento). Una mossa che ha destato molti dubbi nella stampa ma che in Kaulig minimizzano.

Dopo aver mandato in fondo alla griglia Jones, Sammy Smith, Clements (muletto), Hemric, Labbé (cambio motore), Weatherman, Berry, Graf, Ryan Sieg ed Ellis (modifiche in parco chiuso), la corsa può avere inizio.

Alla bandiera verde Allmendinger scatta bene e si tiene dietro Custer ed Allgaier. Cole sullo scatto e sullo short run per tutta la corsa non sarà il migliore e così viene pressato subito ed AJ ne approfitta al punto che al primo giro ha già 2.3″ di vantaggio. Dietro questo trio ci sono Mayer, Herbst, Karam e Nemechek che ha passato un Creed che ha già il muso ammaccato da una toccatina alla partenza.

Sheldon inizia così una gara difficile che non lo vedrà mai protagonista se non in qualche incidente di cui è sempre la vittima. Alla fine la pressione di Allgaier ha successo ed in curva3 al secondo giro si porta al secondo posto passando Custer; Justin a pista libera seppur non a pista libera recupera subito un paio di decimi al leader mentre la #00 soffre ancora anche se Mayer non gli è incollato.

La top3 si stabilizza, ma nelle altre posizioni c’è battaglia. Herbst attacca per mezzo giro Mayer e poi alla fine lo scavalca in curva6, dietro di loro (ma in curva3) Nemechek supera Karam. Creed e Mosack, invece, iniziano un bel duello.

Il terzo giro è anche quello in cui Custer finalmente prende ritmo e gira come Allmendinger e Allgaier, ma il ritardo da loro è rispettivamente di 3.1″ e 1.5″, però il vantaggio su Herbst è di 3″. Si notano in questa fase anche le rimonte dal fondo di Sammy Smith ed Hemric entrati nella top20. Kyle Sieg invece va ai box con i freni ko.

A metà della “prima stage”, dunque al giro 5 prima della competition caution del giro 10, Allmendinger è stato ripreso da Allgaier, ma pure Custer è tornato sotto. E l’attacco è immediato: Justin supera in curva5 in fondo al rettilineo opposto, AJ capisce che non ce n’è e nella salita verso curva6 lascia passare anche Cole che voleva approfittarne.

È l’inizio della crisi di Allmendinger che, come al suo solito, inizia a lamentarsi per ogni cosa. È tight in ingresso, loose in uscita (e questo potrebbe essere dovuto alla pressione delle gomme troppo alta), sente i freni che non agiscono al meglio e poi accusa pure un problema elettrico con tanto di fumo che esce dal cruscotto. E come sempre deve intervenire Chris Rice via radio per calmare AJ che verrà aiutato dalle numerose caution.

Davanti intanto, mentre la #10 si stacca, inizia un bellissimo duello con Custer che segue come un’ombra Allgaier. Cole sembra averne un pochino di più nel misto fra curva5 e 8 ed è lì che attacca senza successo, Justin invece un pochino di velocità massima in più, quel tanto che impedisce l’attacco in frenata della #00. E nessuno dei due si può permettere il minimo errore.

Mentre Creed perde ancora posizioni e scivola fuori dalla top10 dietro anche a Kligerman, Moffitt ed un Sammy Smith in rimonta. Allmendinger al nono giro ha ormai perso 4″ dalla coppia al comando ed è stato raggiunto dal duo Herbst-Mayer, Riley si fa vedere in curva1 e completa il sorpasso in curva3, ma a salvare AJ ci pensa la Legge ferma senza potenza in curva6 in pista con la pompa dell’acqua ko.

Questa caution (nessun lucky dog) diventa con un giro di anticipo la competition caution con Allgaier che precede Custer, Allmendinger, Herbst, Mayer, Nemechek, Karam, Grala, Mosack ed Hill.

Quattro stage in pratica e quattro set di gomme a disposizione e quindi è scontata la sosta congelata di tutti perché le pit crew titolari sono a Richmond. Fila tutto liscio se non per la #10 che, temendo che l’auto non si riaccenda per il problema elettrico, fanno il pit nei 3′ a disposizione con il motore acceso con intervento dei meccanici ad attivare la ventilazione forzata con i soffiatori. Torna in gara anche Kyle Sieg mentre si ritira la Legge.

Si riparte con 10 giri da disputare nella vera prima stage e al choose cone Custer sceglie l’interno seguendo Allgaier, tuttavia Allmendinger dall’esterno avanzato in prima fila si riprende il secondo posto. Mayer sale al quarto posto ed Herbst viene passato anche da Karam e questo sa un po’ di beffa per Riley.

Allgaier prova subito l’allungo approfittando della situazione, ma AJ almeno all’inizio sembra reggere il suo ritmo. Anche gli altri sembrano migliorati e si crea una fuga ad otto che allunga su Mosack prima che Hill superi il tappo creatosi.

Dopo una fase di relativa tranquillità, ai -7 ricominciano gli attacchi. Karam esce meglio dall’ultima curva, ci prova su Mayer e dopo una lunga fase affiancati lo sorpassa in curva3 per il quarto posto. Immediatamente dietro di loro Nemechek tenta di fare lo stesso, ma sbaglia la manovra in frenata ed in curva1 si appoggia alla #98 mandando Riley largo. JHN passa mentre Herbst si salva su Grala imitando quanto subito dalla #20 pochi secondi prima. Intanto, come in precedenza, Allmendinger cala mentre Custer emerge e così Cole torna secondo.

Queste azioni spezzano il gruppo di testa ed Allgaier accumula 1.5″ di vantaggio su Custer mentre in coda Hill riaggancia Grala dopo aver staccato nettamente Mosack alle prese con il compagno di squadra Sammy Smith. Poco più indietro Creed dopo la riparazione incredibilmente il muso ancora più danneggiato.

Al giro successivo Nemechek si fa vedere su Mayer, ma Sam sbaglia tutto da solo in curva6 e così viene passato sia da JHN che da Herbst. Un possibile outsider intanto saluta la compagnia: surriscaldamento per Moffitt che ha la temperatura dell’olio a 150 °C e quella dell’acqua a 135. Per lui a fine stage arriva il ritiro.

Il finale di stage, siamo ormai negli ultimi cinque giri, vede il proseguimento della progressione di Nemechek che scavalca anche Karam in curva5 mentre Sammy Smith si libera finalmente di Mosack ed entra in top10. Mayer invece ai -3 commette un errore non inquadrato e perde altre due posizioni a vantaggio di Grala ed Hill. Mosack scivola dietro anche a Kligerman a Canada Corner.

Non ci sono strategie da analizzare e quindi si va verso il finale della prima stage che però sarà monco. Arriva i -2 la caution per un brutto botto di Chandler Smith in quel momento 17°.

Sul rettilineo principale, mentre viaggia a 270-275 km/h, esplode letteralmente un freno spargendo detriti per la pista spaventando anche Berry che lo segue. Senza possibilità di ridurre la velocità Chandler fa la cosa più intelligente se non paurosa: cercare di appoggiarsi al muro di sinistra per dissipare energia e non finire dritto nelle gomme.

La manovra riesce, ma l’impatto col cemento è devastante e la fiancata viene quasi portata via. Per fortuna alla fine la #16 si ferma nella via di fuga e Chandler ne scende indenne.

Allgaier vince dunque la prima stage sotto caution davanti a Custer, Allmendinger, Nemechek, Karam, Herbst, Grala, Hill, Mayer e Sammy Smith; a seguire Kligerman, Mosack, Creed, Hemric, Bilicki, Berry 17°, Brandon Jones 20°, il lucky dog è per Ryan Sieg che recupera uno degli otto giri di ritardo.

Dopo il nuovo giro di soste congelato si riparte con 10 giri da disputare nella seconda stage. Custer stavolta sceglie l’esterno ma ancora una volta Allgaier lo frega. Dietro di loro il primo vero momento di caos.

Nella discesina verso curva3 Mayer tocca leggermente Grala che tampona Nemechek il quale (di nuovo) rovina addosso ad Herbst che finisce in testacoda in mezzo al gruppo, Hill per evitarlo va nell’erba, Ellis invece lo centra ed è costretto al ritiro. Riley rimane fermo in pista e la NASCAR dopo aver aspettato un po’ chiama la caution (non è chiaro se Herbst abbia fatto la furbata ripartendo subito dopo). Rimedia danni ancora una volta anche Creed, stavolta al retrotreno. Altro lucky dog per Kyle Sieg che passa da -7 a -6.

Questo incidente fa tremare Creed ma soprattutto Herbst dato che scivola così a soli tre punti di vantaggio dall’eliminazione dai playoff a vantaggio di Kligerman, ma i danni sono minori del temuto e non ha perso il giro.

Green ai -7 e stavolta è Allmendinger a scegliere l’esterno al choose cone, che fa un po’ discutere perché messo prima dell’ultima curva e quindi alla bandiera verde il gruppo non si è ancora ricompattato dopo la scelta, ma stavolta è AJ a pagare pare tutto da solo finendo largo in curva1 e venendo passato subito da Custer e Grala ed in seguito con l’inerzia persa anche da Karam e Mayer il quale però sbaglia di nuovo da solo in curva5.

Un giro animato si chiude con Nemechek che finisce largo nell’erba alla Kink e scivola al 12° posto dietro anche a Mosack, Berry, Hemric e Sammy Smith.

La classifica si va assestando e nella top5 in parallelo sul rettilineo principale Karam supera il compagno di squadra Grala (ed il Sam Hunt Racing ha due auto nei primi quattro posti) e Allmendinger fa lo stesso su Kligerman che perde il ritmo e viene scavalcato poco dopo anche da Mayer in curva5. Nello stesso punto Nemechek sbaglia di nuovo e finisce lungo.

Custer ed Allgaier intanto allungano mentre nel gruppo c’è agitazione, Nemechek pare avercela con il compagno di squadra Sammy Smith non si sa perché (dopo la gara avranno un confronto verbale che invece JHN dovrebbe ricevere da Herbst…) mentre Bilicki ce l’ha sembra con lo stesso Nemechek oppure col rimontante Hill che a poca distanza ha anche Herbst.

Poi ai -3 altra caution: Nemechek completa il tris di clamorosi errori (viene da sperare per lui che avesse qualche problema tecnico) finendo fuori alla penultima curva distruggendo il muso quando lo splitter nell’erba. Il suo rientro in pista è unito allo spargimento in pista di acqua ed olio e ovviamente chi paga dazio? Hill che finisce nell’erba ed Herbst che va in testacoda. Per JHN è un clamoroso ritiro che mette a forte rischio la sua leadership in classifica generale.

Dopo l’ennesimo lucky dog per Kyle Sieg (ed ora è a -5) sembra impossibile ripartire vista la quantità di fluidi sparsi in pista e invece si riesce a fare uno sprint di un giro in cui Allgaier precede Custer, Karam, Grala ed Allmendinger graziato ancora dalla caution perché Mayer lo stava attaccando mentre AJ era ancora in balia di freni e grip.

Custer stavolta riesce a difendersi da Karam mentre Allmendinger all’esterno riesce a passare Grala venendo seguito da Mayer. Caos nell’ultimo settore: Kligerman ripassa Sammy Smith, dopo l’attacco ad inizio giro, all’esterno di Canada Corner ma così i due si scompongono nella curva successiva, Hemric cerca di attaccare la #18 ma finisce nell’erba e così Sammy Smith fa arrabbiare sia Daniel che Parker.

Allgaier vince dunque la seconda stage davanti a Custer, Karam, Allmendinger, MAyer, Grala, Berry, Kligerman, Sammy Smith e Bilicki; Clements è 11°, Hill 13°, Creed 15°, Jones 18°, Hemric 21°. Quarto lucky dog di fila per Kyle Smith che ora dunque è a -4.

Nuovo giro di soste a posizioni congelate e da notare c’è solo il fatto che a ripartire dalla pit lane all’ultimo secondo dei 3′ concessi sono Allmeninger (cofano alzato e addirittura meccanico nell’abitacolo per sistemare tutto), Creed (riparazioni varie), Weatherman e Ryan Sieg che invece va nel garage momentaneamente per un problema meccanico.

Alla bandiera verde mancano nove giri alla fine e Custer stavolta sceglie l’esterno insieme a Kligerman mentre Karam segue Allgaier all’interno insieme a Mayer. Cole ancora una volta non scatta bene, Sage va deciso ed in curva1 il lieve contatto c’è, Custer va largo e viene passato sia da Karam che da Mayer salvando il quarto posto in curva5 da Grala. Kaz invece paga leggermente questa curva e perde il ritmo venendo infilato in sequenza da Allmendinger, Sammy Smith, Berry e anche Kligerman.

In accelerazione dall’ultima curva Mayer ha più grip ed attacca subito Karam, Custer lo segue e così Sage nel corso del rettilineo perde due posizioni. Allgaier ringrazia e con i 2″ di vantaggio sogna di diventare il primo a vincere due volte in NASCAR Xfinity Series a Road America.

Cole sa di avere una vettura più veloce e cerca subito di risalire, ma Mayer copre bene in curva5 e 6; Custer deve stare attento perché Karam non ha mollato ed ogni errore della #00 può costare caro. E così ai -7 Allgaier ha 2.7″ di margine.

Poi però arriva un’altra caution ed è un altro brutto incidente. La dinamica che coinvolge Alex Labbé, in quel momento buon 13°, è simile a quella che riguarda Chandler Smith, in fondo il motivo è lo stesso, ma il pilota canadese si presume che proprio perda il controllo della vettura e anziché andare sul muro di sinistra va su quello di destra, la velocità persa è minore e così Labbé finisce duramente nelle gomme, ma pure lui sta bene.

Stavolta il lucky dog è non è per Kyle Sieg ma per il fratello Ryan che torna così a pieni giri. Creed invece si ritrova con la posteriore destra forata ed un retrotreno pesantemente danneggiato dopo un contatto con Clements.

Si riparte dunque a posizioni invariate (Allgaier davanti a Mayer, Custer, Karam, Allmendinger, Sammy Smith, Berry, Kligerman, Grala ed Austin Hill) per uno sprint di quattro giri, ma durerà ben poco.

Custer non scatta ancora bene, ma dall’esterno salva la terza posizione dietro a Mayer e davanti a Karam, dietro di loro invece Sammy Smith è affiancato ad Allmendinger. Il caos si scatena però in curva5 poco dietro di loro: Berry la perde in frenata sul dosso, forse toccato leggermente da Grala, la #8 diventa così una palla da bowling impazzita che travolge in sequenza nella carambola gli incolpevoli birilli Sammy Smith, Allmendinger e persino Custer mentre Karam evita l’incidente per un pelo.

La caution manda tutti all’overtime (e Kyle Sieg torna a prendersi il lucky dog, ma poi opterà per il ritiro sempre per i guai ai freni però è curioso il fatto che i sei free pass assegnati a Road America siano andati tutti alla famiglia Sieg). Ovviamente la beffa dell’incidente che priva Custer di un ottimo piazzamento (ritiro anche per Sammy Smith mentre Allmendinger prosegue seppur in coda) è che quello con meno danni è lo stesso Berry.

La nuova classifica all’overtime vede Allgaier sempre al comando davanti a Mayer, Karam, Grala, Kligerman, Hill, Berry, Bilicki, Jeb Burton e Clements nella top10 con Herbst risalito all’undicesimo posto davanti ad Hemric e Jones.

Al choose cone Allgaier, Mayer e Grala scelgono l’interno mentre Karam, Berry ed Hill vanno all’esterno ma quello che si nota di più a centro gruppo è una vettura che fuma vistosamente. È Mosack che però non va ai box e riparte con gli altri.

Alla bandiera verde Allgaier scatta bene però non stacca Karam, a seguire ci sono Mayer, Kligerman, Grala e Berry. Le prime tre posizioni sembrano definite e l’unico scambio ulteriore di posizioni è quello di un Grala che ancora paga nel duello e fra curva5 e 6 viene infilato da Berry prima e da Hill poi mentre Kaz mette due gomme sull’erba.

Poi però arriva la caution: Mosack si è fermato a metà pista dopo aver sparso fluidi per mezzo Wisconsin (quasi criminale il fatto di non averlo fermato subito al punto che già all’ultima curva prima della ripartenza in due erano scivolati fuori pista sull’olio), al punto che la NASCAR espone la bandiera rossa.

Dopo una lunga bandiera rossa di 10′ si riparte in vista del secondo overtime con Allgaier ancora al comando davanti a Karam, Mayer, Kligerman, Berry, Hill, Grala, Clements, Hemric ed Herbst.

Nuova bandiera verde e nel penultimo giro succede di tutto. Al choose cone i due trenino sono Allgaier-Karam-Mayer-Hill e Kligerman-Berry-Grala con Parker che avanza più per la paura del filler e di altri fluidi sparsi dei leader.

Infatti sullo scatto Justin slitta un po’, ma rimane al comando davanti a Karam e Mayer, in curva3 invece Hill ci prova su Kligerman, tuttavia Parker resiste al quarto posto. In curva5 fila tutto liscio, poi da lì in poi l’inimmaginabile.

Karam nemmeno attacca Allgaier in curva6, è Justin che finisce largo di traverso (fluidi o filler?) e lo passa, Justin reagisce in curva7 ed i due finiscono leggermente larghi al punto che verso curva8 Mayer sembra poter passare entrambi ed invece Sam si mette dietro il solo Allgaier che tutto da solo sbaglia la frenata e finisce in testacoda perdendo una vittoria che sembrava già sua.

Rimangono così Karam e Mayer che si involano, tuttavia della lotta ne ha approfittato Kligerman che si è rifatto sotto. Sam attacca Sage a Canada Corner, ma finisce largo e così Parker si porta al secondo posto che per qualche istante diventa primo perché Karam sbaglia clamorosamente (pare da solo) la penultima curva e finisce largo. Mayer però si è rifatto sotto e attacca Kligerman all’ultima curva passando di forza.

Se il penultimo giro è stato pazzo, l’ultimo è invece tranquillo e di manovra ce ne sono solo nella seconda parte di top10. Mayer vince così in maniera clamorosa nella gara di casa (papà Scott vinse qui 10 anni fa in Trans-Am in coppia con Brandon Hartley prima di appendere il casco al chiodo) la prima gara in carriera in Xfinity Series.

A seguire ci sono Kligerman, Austin Hill, Karam (comunque ottima gara per lui), Herbst (risalito clamorosamente), Berry, Grala, Bilicki, Allmendinger (da 21° a nono in due giri in una corsa comunque molto deludente per lui) e Brandon Jones che impara la lezione e non facendo errori porta a casa buoni (non abbastanza comunque punti). Hemric è 11°, Ryan Sieg dopo il problema 13°, Allgaier deluso ma che accetta con onore il risultato e 18°, Creed 26°.

La gara non è però ancora finita del tutto: Mayer vorrebbe fare dei burnout nella via di fuga in curva5, poi rinuncia e per tornare in pista centra lo scalino fra asfalto e ghiaia e distrugge pure lui il muso.

La maledizione di Road America così prosegue: alla 14esima edizione della gara della NASCAR Xfinity Series Mayer è il 14° vincitore diverso. In campionato rimangono così quattro i biglietti liberi per i playoff con Creed al 12° posto a +22 su Kligerman e addirittura a +61 su Brandon Jones che dunque deve ancora soffrire. Hill invece approfitta degli incidenti di Nemechek e pur non avendo avuto una gara convincente è il nuovo leader della classifica generale.

I risultati odierni

La classifica della “Road America 180”

La classifica generale

Così in campionato a 6 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2023

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 a Richmond (diretta su Mola con il commento di Daniele La Spina e Giovanni Esposito) ci sarà un’altra tappa di avvicinamento della Cup Series ai playoff; Tyler Reddick scatterà dalla pole position. La NASCAR Xfinity Series tornerà sabato prossimo in Michigan.


Immagine: Media NASCAR

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