NASCAR | Xfinity Series, Richmond: Chandler Smith vince dominando il finale di gara

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
31 Marzo 2024 - 09:30
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Chandler Smith vince la ToyotaCare 250 a Richmond. Il ventunenne di Joe Gibbs Racing ha guidato senza rivali lo stage finale.

Che Chandler Smith sia uno dei migliori talenti della sua generazione, oramai, non è più discutibile. Il talento del ventunenne in forza a TRD si è fatto notare ancora una volta grazie a un finale di gara straordinario in cui è riuscito a seminare tutti gli avversari subito e a tenere un passo inavvicinabile da parte di chiunque abbia seguito la sua strategia. Chandler è uno dei candidati principali al titolo 2024 e non ci sono dubbi.

La NASCAR Xfinity Series si prepara ad affrontare il primo short track del 2024. Difatti, il sesto appuntamento si tiene a Richmond, ovale caratterizzato da scarsissima velocità di punta e da un banking ridotto, grazie al quale è molto difficile superare. In un tracciato del genere la tattica la fa da padrone: non è raro vedere in lotta per le prime posizioni anche auto di team minori.

Richmond Raceway è uno short track dalla storia lunghissima. Aperto nel 1946 come ovale sterrato, il tracciato, allora dalla lunghezza di 0.542 miglia, è stato asfaltato nel 1968. La caratteristica forma a “D” non è stata parte dei progetti originali, ma è arrivata in seguito, 20 anni dopo la modifica radicale sopracitata. In quella data l’impianto è stato completamente rinnovato e, da allora, il circuito misura i celeberrimi 3/4 di miglio che lo caratterizzano ancora oggi.

La ToyotaCare 250 è un appuntamento che racchiude una lunga storia. Presente fin dalla stagione di esordio della classe intermedia (1982), la prova, inizialmente invernale, è diventata primaverile a fine anni ’90. La gara, la cui lunghezza di 250 giri appare invariata fin dal 1994 (2016 escluso), non si è tenuta solo in pochissime occasioni: dal 1985 al 1989 e nel 2021. Dopo due edizioni, il primo appuntamento stagionale a Richmond non farà più parte del Dash4Cash, competizione che inizierà settimana prossima a Martinsville e quindi questa prova varrà come qualificazione al primo evento.

Sono 38 gli iscritti all’evento, due in meno rispetto a Austin, ma non per questo i cambi pilota sono pochi. Tornano sulla propria vettura precedente, dopo aver saltato un round i compagni di squadra di JD Motorsports, Dawson Cram, sostituto di Gallagher sulla #4, e Garrett Smithley, che torna al volante della #6 al posto di Dillon che aveva corso in Texas e in sostituzione di Morgen Baird tornato a casa per la nascita prematura della figlia, Patrick Emerling, il cui posto sulla #07 di SS-Green Light Racing era stato preso da Kvyat, Corey Heim, a cui era stato preferito da Sam Hunt Racing Sage Karam, e Kyle Sieg, che ha lasciato il sedile della vettura di famiglia (la #28 di RSS Racing) a Kaz Grala.

Si assiste anche al ritorno di Aric Almirola, a cui è stata affidata la Toyota #20 di Joe Gibbs Racing (guidata finora da Nemechek), e di Joey Gase, pilota-owner della #35 di Joey Gase Motorsports, oggi diventata Chevrolet (ad Austin era una Toyota affidata a Labbé). Anche Ryan Vargas riprende il volante dopo Austin. Il californiano, che affronterà a tempo pieno la NASCAR Whelen Euro Series (categoria Pro), torna al volante della Chevy #32 di Jordan Anderson Racing (ancora in prestito dal team di Mike Harmon) dopo essere stato sostituito nello scorso round da Austin Green.

Sono diversi i debutti assoluti nella serie, primo fra tutti quello di Taylor Gray. Il diciannovenne, al momento a tempo pieno in Truck Series, prende il sedile della Toyota #19 di Joe Gibbs Racing lasciato libero da Gibbs. Logan Bearden svolge la sua prima gara in Xfinity Series sulla Chevrolet #14 di SS-Green Light Racing, vettura guidata da Enerson ad Austin.

JR Motorsports schiera la sua quinta auto per la prima volta quest’anno, affidandola a un altro esordiente assoluto, Bubba Pollard, leggenda delle late model. Si assiste anche al ritorno nella serie dopo 5 anni di assenza di Matt DiBenedetto, per il quale RSS Racing (in collaborazione con il neonato Viking Motorsports) ha schierato la quarta Ford, assente nella scorsa tappa. Non partecipano all’evento Hendrick Motorsports, Pardus Racing Inc. e le vetture aggiuntive di Sam Hunt Racing (#24) e Alpha Prime Racing (#45).

La qualifica si svolge con un doppio giro lanciato svolto da ognuno dei piloti. Visto il numero esiguo di iscritti, nessuno di essi verrà escluso dalla gara. La pole position, la prima in carriera, va a Parker Retzlaff, che conclude il suo miglior crono sulla Chevrolet #31 di Jordan Anderson Racing in 22.420″ (ben distante dal 20.873″ ottenuto da Kyle Busch nel 2004). Il giovane è stato 96 millesimi più rapido di Brandon Jones, che sarà al suo fianco al via sulla Camaro #9 di JR Motorsports.

La gara

Retzlaff, all’interno, al via non subisce alcun tipo di pressione da parte di Jones che scivola già nel corso del primo giro. Il vero rivale del poleman è Custer che, partito in seconda fila, si muove lungo la linea bianca per tentare di fare breccia nelle difese del giovane sulla #31, senza successo.

Passano 20 giri prima dell’esposizione delle bandiere gialle lungo tutto il breve tracciato. Il motore della Chevrolet di Ryan Vargas cede sul rettilineo di partenza, obbligando i commissari a intervenire per rimuovere il mezzo.

La ripartenza è caratterizzata da un contatto fra Retzlaff e Custer. Il poleman, partito di nuovo nella corsia interna della prima fila, viene toccato dal campione in carica in uscita da curva 2. Questo causa una leggera perdita di trazione alla #31 che perde centimetri sulla #7 guidata da Allgaier, al suo fianco al restart. Il veterano sfrutta la maggior velocità di ingresso per imporsi in curva 3 e prendere la testa della corsa.

Questo è l’inizio di un lento declino di Retzlaff e Custer che vengono presto raggiunti e superati da Almirola ed Heim. Quest’ultimo si rende protagonista di un sorpasso su Allgaier all’inizio del giro 42 che gli permette di acquisire la testa della corsa. Ben presto, però, la corsa subisce una nuova battuta di arresto.

Giro 43. La vettura di Jones sparge liquido in pista e va in testacoda in curva 2. Ryan Sieg, incolpevole spettatore del guasto, perde il controllo del mezzo dopo essere passato sul terreno scivoloso. Il pilota JR Motorsports deve abbandonare l’evento. Nel corso della neutralizzazione si assiste al pit anticipato di diversi piloti, tra cui Allmendinger, Poole e Van Gisbergen, e all’ingresso nel garage di Perkins. Il giovane rientrerà in pista con quasi 70 tornate di ritardo dal leader.

La ripartenza sorride ad Allgaier. Il veterano sfrutta la linea esterna per imporsi su Heim che punta su un approccio conservativo. La scelta del pit anticipato sembra molto valida, tanto da permettere a diversi piloti di scalare facilmente verso la parte alta della griglia. Anche Almirola è molto veloce. L’ex pilota Cup riesce a superare alla prima staccata del sessantacinquesimo passaggio il pilota della #7, ereditando di conseguenza la prima posizione.

Aric Almirola conquista la sua prima stage win in Xfinity Series. Il pilota della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing anticipa sul traguardo un velocissimo Poole, in grado di farsi strada fino alla P2. Heim, Allgaier, Mayer, Herbst, Chandler Smith, Custer, Gray e Sammy Smith concludono la top 10. Dopo la sosta generale e il lucky dog di Ryan Sieg, unico doppiato, si riparte.

L’inizio della fase centrale di gara sorride al vincitore del primo stage, che, partito all’interno, riesce immediatamente a seminare gli avversari. Allgaier, esterno nel momento in cui viene sventolata la bandiera verde, viene immediatamente superato da Herbst e Chandler Smith.

La gara viene nuovamente interrotta al giro 96. Bearden va in testacoda in uscita di curva 4 a causa di una bussata di Smithley. Fortunatamente il debuttante non subisce danni. In contemporanea si assiste al ritiro nei box di Emerling per un principio di incendio.

Almirola crea subito un’autostrada fra sé e i suoi avversari al restart. Il part timer in forza a JGR sfrutta il pessimo stacco di frizione di Herbst, partito al suo fianco, per prendere un certo margine sui suoi diretti inseguitori, Chandler Smith e Allgaier. Un’incomprensione al via tra Custer e Kligerman porta quest’ultimo vicinissimo alle barriere di curva 1. Il pilota-giornalista perde così diverse posizioni.

L’unico evento degno di nota nel corso dello stage è il ritiro nei box di Creed. Il campione Truck 2020 rientra in pit lane al termine del giro 118 a causa di un guasto al motore, ben visibile anche dall’esterno per via del fumo propagato dalla vettura.

Aric Almirola domina lo stage 2. Mayer, molto rapido nelle ultime tornate, lo segue con moderato ritardo. Chandler Smith, Gray, Heim, Allgaier, Hill, Retzlaff, Custer e Bearden, che ha sfruttato le gomme fresche dopo il testacoda, concludono la top 10. Al termine della sosta generale, culminata con un piccolo contatto tra Gray e Mayer (molto importante ai fini del risultato) in uscita dalla pit lane, e del lucky dog di Smithley si riparte.

Almirola riesce immediatamente a liberarsi di Mayer che rallenta vistosamente a causa del fumo causato dal contatto tra la scocca la gomma anteriore sinistra, la quale perderà vistosamente pressione entro un paio di miglia, costringendo il giovane ad un pit di emergenza.

Nel frattempo, al giro 163, Chandler Smith attacca e supera Almirola in curva 3 prendendo la testa della corsa. Pochi minuti dopo Ryan Sieg entra spedito nei box per problemi sulla sua Ford. Il team di famiglia si mette subito al lavoro, ma la vettura non sarà pronta prima di un quarto d’ora.

Nel frattempo, al giro 173, entra in pista per l’ultima volta la pace car. Cram colpisce in curva 1 Gase, che perde il controllo del mezzo e urta violentemente il retro contro le barriere. Il pilota-owner, molto arrabbiato, stacca il bumper e lo lancia contro il rivale accusato dell’incidente quando quest’ultimo passa in prossimità del luogo dell’impatto.

Molti piloti decidono di effettuare durante questa pausa la terza sosta di giornata giocandosi l’ultimo set di gomme fresche a disposizione. Non sono dello stesso parere gli alfieri Kaulig, Justin Allgaier e Cole Custer, che decidono di rimanere in pista con gomme leggermente usurate. Lucky dog per Poole.

Custer ruba la testa ad Allgaier, con molta fatica, al termine del primo giro. Il campione in carica, partito esterno, ha letteralmente circumnavigato il rivale sulla #7 sfruttando il poco banking offerto dallo short track della Virginia. I piloti su gomme nuove, però, appaiono immediatamente più competitivi.

Chandler Smith dimostra il vantaggio tattico con un sorpasso in curva 3 su Custer nel corso del giro 191. Il rientrante in TRD è solo il primo dei moltissimi in grado di superare senza alcun tipo di difficoltà i piloti in cima alla classifica nel momento della ripartenza. Il campione in carica corre ai ripari con un pit al passaggio numero 224. Nonostante riesca a recuperare diverse posizioni in pochi minuti, appare lapalissiano come questa mossa della #00 sia stata solamente una pezza sul grosso errore strategico e sulla mancanza di caution in soccorso suo e anche di Allgaier e dei piloti Kaulig.

L’ultimo, piccolo, colpo di scena avviene nel corso del giro 244. Il motore della Ford Mustang di Hailie Deegan si ammutolisce sul backstretch. Fortunatamente la pilota riesce a rientrare in pit lane senza causare interruzioni di alcun tipo.

Chandler Smith, autore di una vera e propria cavalcata trionfale, vince la ToyotaCare 250 a Richmond. L’alfiere della Toyota #81 di Joe Gibbs Racing anticipa di pochi secondi Almirola, incapace di conquistare il successo finale. Taylor Gray (al debutto nella serie), Heim, Love, Pollard (alla prima gara in assoluto in NASCAR), Kligerman, Hill, Sammy Smith (ultimo non doppiato) e Custer chiudono in top 10.

Chandler Smith è stato autore di una performance ottima, dove è stato in grado di sfruttare al meglio ogni occasione. Il ventunenne nato a Talking Rock, Georgia, ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale e terza in carriera. Il figliol prodigo di TRD sta mostrando a tutti il suo talento dopo un’annata ricca di alti e bassi in Kaulig. Chandler non ha ancora mancato una top 10 quest’anno: sono in pochi quelli che possono vantare un risultato simile. Sicuramente è uno dei principali indiziati al titolo.

I risultati odierni

La classifica della “ToyotaCare 250”

La classifica generale

Così in campionato dopo 6 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2024

Non si evolve la situazione playoff: solo Hill e Chandler Smith hanno guadagnato matematicamente il pass di accesso alla seconda fase del campionato.

I prossimi appuntamenti

Il weekend a Richmond non è ancora terminato. Domenica sera (Lunedì 1 aprile alle 1.00 italiane) partirà la Toyota Owners 400, round 7 di NASCAR Cup Series. Il circus si sposterà poi verso Martinsville, sede della Dude Wipes 250. Questa sarà anche la prima gara del programma Dash4Cash nella quale il migliore dei 4 piloti qualificatisi oggi (Chandler Smith, Almirola, Love e Kligerman) vincerà 100’000$ di bonus. Oltre alla Xfinity Series correranno anche Cup Series e Truck Series.

Immagine: Media NASCAR

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