NASCAR | Xfinity Series: Nemechek vince in progressione a Las Vegas

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Tempo di lettura: 13 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
3 Marzo 2024 - 19:00
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Chandler Smith comanda le prime due stage di una gara tranquilla ma ventosa. Nemechek emerge sulla distanza per la decima vittoria nella categoria


Una gara tranquilla a Las Vegas per la NASCAR Xfinity Series. Il temuto forte vento non ha condizionato la corsa in cui c’è stato un solo incidente dopo una manciata di giri. La 300 miglia è stata praticamente sempre in pugno al Joe Gibbs Racing, prima con Chandler Smith a vincere entrambe le stage, poi con John Hunter Nemechek a risalire sfruttando anche l’esperienza. In seconda linea sicuramente lo Stewart-Haas Racing con Custer ed Herbst, anche se non tutto è andato al 100%, nel mezzo un Austin Hill ancora nelle posizioni di vertice. Il primo vero test in ottica campionato ha restituito un pronostico ancora molto aperto e incerto.

La gara

La Xfinity Series (300esima gara per lo sponsor del campionato, Clements e Ryan Sieg gli unici ad averle disputate tutte) dopo le due gare di Daytona e Atlanta fa tappa a Las Vegas. Per gli avversari della #21 di sicuro non fa piacere sentire che Austin Hill aveva vinto Daytona, Atlanta e Las Vegas (seppur le gare 1, 3 e 5 del 2023), quest’anno ha già riconquistato le prime due ed oggi punta a diventare il primo pilota nella storia a fare tris.

È anche il primo terreno di prova per tanti piloti usciti o molto bene, o molto male dopo le prime due tappe. Fra i top sicuramente Jesse Love con due pole e tanti giri al comando oppure anche Shane van Gisbergen, uscito indenne da due prove del fuoco, o Parker Retzlaff, sorpresa di inizio anno con due top5. Al test di recupero, invece, Josh Williams ben fuori dalla top30.

In qualifica Love abdica dopo due pole position ed è solo 15°. La partenza al palo va a Cole Custer che batte Chandler Smith, Allmendinger, Retzlaff che si conferma ed Austin Hill. Van Gisbergen, alla prima qualifica su un cookie cutter è 25° mentre ancora in ombra Williams appena 32°. Senza tempo Allgaier, foratura nel giro lanciato, Alfredo a muro nelle libere e Gase per problemi meccanici e di salute al punto che Daniel Dye è pronto a sostituirlo in corsa (non servirà).

Dopo aver mandato in fondo oltre ad Alfredo ed Allgaier anche Perkins e Karam (qui con la terza vettura del team di Jordan Anderson) per modifiche in parco chiuso può partire una gara canonica da 200 giri in cui il tema principale è quello del vento che soffia a raffiche molto forti con punte anche di 80 km/h al punto che viene vietato ai cameraman della FOX di andare sul tetto delle tribune insieme agli spotter per effettuare le riprese.

Alla bandiera verde Allmendinger va subito 3-wide e osando troppo scivola in curva1 allargando la traiettoria ai danni di Custer mentre Chandler Smith ringrazia e passa al comando; in coda Karam va subito ai box con il cambio bloccato in seconda marcia e la sua gara si chiuderà dopo una lunga sosta nel garage attorno a metà distanza.

Dopo la piccola confusione iniziale la classifica vede dunque Chandler al comando, ma al giro4 al secondo posto, pur essendo partito 12°, c’è già il suo compagno di squadra – seppur part time – John Hunter Nemechek, seguono Hill, Allmendinger e Custer. All’ottavo giro la prima caution: le telecamere, in formato ridotto, non rendono chiarissima la situazione, tuttavia in curva4 pare che Retzlaff venga toccato o perda la vettura e nel pendolo tocchi sulla fiancata l’innocente Sam Mayer ed Almirola in maniera minore. Sul momento sembra che Parker abbia la peggio e invece è uno sfortunato Mayer ad essere costretto subito al ritiro mentre la #31 sarà a lungo ai box.

Dopo alcune soste in coda per un rabbocco, e fra i big solo un Aric Almirola al secondo debutto 17 anni dall’ultima volta con il team, esperienza chiusa in modo tumultuoso dopo Milwaukee, si riparte a posizioni invariate con 32 giri da disputare nella prima stage. Stessa scena del via: mentre Chandler Smith rimane al comando, Allmendinger affonda ancora, manda Nemechek nel mezzo e gli fa perdere qualche posizione, poi AJ rimbalza indietro e torna sui valori precedenti venendo superato da Hill e Custer prima e poi dallo stesso Nemechek. Allgaier, intanto, è già ad un passo dalla top10 dopo essere andato 4-wide.

Mentre le posizioni in vetta rimangono abbastanza stabili, in fondo alla top10 c’è parecchio sali e scendi. Ad esempio Sammy Smith per attaccare Herbst (che porta lo stesso telaio con cui dominò qui lo scorso autunno) finisce per essere passato dai compagni di squadra Jones ed Allgaier.

A metà stage Chandler Smith precede un terzetto in cui Custer raggiunge e attacca Hill riuscendoci. Non è la fase migliore per Austin mentre lo è per JHN che prima supera la #21 e, dopo qualche giro di lotta, anche Cole.

Il secondo colpo di scena arriva poco più tardi: Shane van Gisbergen, in quel momento stabile in fondo alla top25, rallenta e va ai box perdendo potenza. Si crede un surriscaldamento, ma in realtà si è rotta la molla di una valvola. Per lui arriva un brutto ritiro perché l’unica cosa di cui avrebbe avuto bisogno era accumulare giri in una situazione completamente nuova per lui e invece dopo 27 tornate è già a casa e deve rinviare di una settimana la lezione necessaria.

Mentre Chandler Smith in vetta gestisce un margine di circa 2″, malgrado il tentativo di JHN di ricucire, poco più dietro finalmente Herbst supera un ottimo Ryan Sieg (a cui è sempre piaciuta questa pista) ed è sesto. Più avanti Custer ormai segue la traiettoria lungo il muro, Austin Hill cerca di infilarlo e non riuscendoci nell’immediato favorisce l’avvicinamento di Allmendinger e anche di Herbst. Austin alla fine passa ai -5.

Chandler Smith vince la prima stage precedendo Nemechek (+2.1″), Hill (+5.9″), un Herbst in forte risalita sul long run (+6.5″), Custer (+6.8″), Allmendinger (+7.3″), Allgaier (+8.3″), Kligerman (+10.6″), Sieg (+11.1″) e Jones (11.8″); seguono Creed, Love, un Sammy Smith che si è spento, Heim, Almirola (risalito dopo il pit stop), Williams 18°, Deegan 20esima, Yeley (25°) è il lucky dog.

Al break si fermano tutti e Chandler Smith accusa un problema al sollevatore sul lato destro che lo fa retrocedere al settimo posto dietro a Hill, Herbst, Nemechek, Custer, Allmendinger ed Allgaier. Unica penalità per CJ McLaughlin.

Si riparte con 37 giri da disputare nella stage e subito Nemechek attacca Herbst all’esterno riprendendosi la seconda posizione dietro ad Hill, tuttavia Chandler Smith ha rotto subito gli indugi e, dopo un 3-wide con Allmendinger e Custer, è già quarto. Herbst è terzo dopo aver reagito all’attacco iniziale ed essersi messo al pelo davanti a JHN in curva2, ma sull’incrocio aveva dovuto alzare bandiera bianca.

A pagare la giornata ventosa è Austin Hill che, al comando, prende un detrito che si ferma sulla griglia del radiatore. Dopo un paio di giri il pilota del RCR prudentemente decide di alzare il piede e cercare un aiuto aerodinamico per toglierlo. Hill, tuttavia, sbaglia un paio di volte i conti e così quando il pezzo di carta vola via è sceso al settimo posto. Via libera dunque per Nemechek, ma ai -30 Chandler è già di nuovo secondo passando Herbst.

Ci si aspetta una reazione di Hill, tuttavia l’unico sorpasso che arriverà per ora è quello su un Custer in difficoltà di assetto, prima troppo tight, ora troppo loose, al punto che pure Ryan Sieg e Kligerman lo scavalcheranno. Più dietro sta rimontando, ma ancora fuori dalla top10, un Love che si lamenta con sé stesso delle pessime ripartenze (problemi comprensibili di inesperienza), con conseguenti posizioni perse, che sta facendo.

Allgaier intanto sta proseguendo la rimonta, ma si capisce che non ne ha per la vittoria e il sorpasso su Allmendinger per il quarto posto ai -20 rappresenta l’ultimo step in avanti. In fondo alla top10, invece ancora sali e scendi con protagonisti Jones, Love e Sammy Smith. In questa lotta viene invischiato anche Custer che per un attimo viene infilato da Jesse (che poco prima aveva superato gli altri tre) per poi tornare indietro.

Davanti nel frattempo i doppiaggi rallentano leggermente l’allungo di Nemechek, tuttavia il grosso ce lo mette Chandler e ai -10 si prospetta un possibile duello per il playoff point. Ai -6 c’è il riaggancio, però entrambe le vetture stanno attaccate alla linea bianca. Ci vuole qualcosa di diverso e Smith lo capisce: dopo aver cercato di togliere l’aria all’interno, all’ultimo giro Chandler si lancia dall’esterno, incrocia sul rettilineo opposto e passa beffando il compagno di squadra.

Chandler Smith vince dunque anche la seconda stage davanti a Nemechek (+0.3″), Herbst (+1.8″), Allgaier (2.5″), Allmendinger (7.1″), Hill (+10.8″), Love (+11.5″), Kligerman (+11.9″), Custer (+13.2″) e Sieg (+13.5″); seguono Sammy Smith, Jones, Creed, Heim e Williams, Yeley è ancora il lucky dog e si crea così la curiosa situazione in cui il primo dei doppiati è sotto di due giri.

Secondo giro di soste e stavolta Chandler rimane al comando su Herbst e Nemechek con Hill e Allmendinger a chiudere la top5 e nessuna penalità in gruppo.

Green ai -104 e Riley sceglie l’esterno al choose cone accodandosi al leader, tuttavia sarà una scelta sbagliata perché viene passato sia da JHN che da Hill. Chandler sembra in controllo, ma Nemechek di rincorsa due passaggi più tardi attacca e passa lui in prima posizione. Il duello in casa JGR prosegue, Smith risponde e al giro di boa di metà gara è davanti per quegli ormai famosi 0.003″ mentre Herbst è spettatore interessato dopo aver superato un Hill che non convince così come Allmendinger ripassato da Allgaier.

Alla fine Nemechek riesce a rispondere e rimane al comando mettendo distanza sulla #81. Tutto tranquillo? E invece no, ai -90 Chandler risale all’improvviso e stavolta piazza il sorpasso con Herbst che è in zona mentre tutti gli altri sono già a 4″. È in questo momento che Smith riporta qualche goccia di pioggia dal cielo nuvoloso, ma non è nulla di che e si prosegue regolarmente. Regolare e prevedibile è anche il sorpasso di Allgaier su Hill per la quarta posizione. Justin di slancio recupera qualche decimo, ma arriva una caution a bloccare tutto.

Dopo l’ennesima sosta Retzlaff si è fermato in fondo alla pit lane con la pompa della benzina ko e quindi bisogna recuperarlo prima di accompagnarlo al ritiro. Clements è il lucky dog e torna a -1. È ancora presto per l’ultima sosta dal punto di vista della benzina, ma i set di gomme a disposizione sono cinque e non quattro e quindi tutti vanno a giocarsi il penultimo treno di pneumatici. E qui Nemechek balza di nuovo al comando su Smith, Hill, Herbst ed Allgaier.

Bandiera verde ai -72 e saranno tutti senza incidenti. Mentre Nemechek riparte senza problemi, stavolta è Allmendinger a pagare ed AJ viene inghiottito dal gruppo uscendo dalla top10 così come Love. Dopo qualche giro si ristabilisce anche la questione fra Hill ed Herbst con Riley che torna terzo anche se stavolta non aggancia la coppia al comando.

Parte così un long run in cui JHN alla distanza allunga pian piano, Allmendinger cerca di recuperare il terreno perduto e succede poco altro. La vera sorpresa arriva ai -56 quando Herbst sembra tornare quello di fine 2023 e supera un Chandler Smith evidentemente frenato da un aggiustamento di assetto (non ha più grip laterale) non andato a buon fine al punto che pure Hill ci prova. La difesa funziona e il pilota Toyota respinge Austin, rimettendolo a 1″ ai -45 quando però Herbst è 2″ più avanti e JHN a 3″. Fra Nemechek ed Herbst, intanto, ci sono sempre circa 7-8 decimi di divario, al massimo un secondo.

Si arriva così velocemente al giro di soste finali con Brandon Jones ai -35 e Chandler ai -34 i primi ad approfittarne. Questo porta a ruota tutti ai box, nell’ordine Sammy Smith e Sieg sempre ai -34, Herbst copre ai -33 con Hill, Custer, Love ed Heim, ai -32 Allmendinger, ai -31 finalmente Nemechek. I due giri di overcut rispetto ad Herbst non sembrano la strategia buona, ma JHN è in forma, Riley sbaglia qualcosa nell’out lap (esce dai box davanti ad Hill, poi viene superato) e così Nemechek ha pure ampliato la leadership virtuale.

Ci sono una manciata di audaci che tirano dritto, sulla carta c’era una dozzina di giri di differenza fra pieno e fine gara e quindi un fuel saving non è nemmeno praticabile, ma si va lo stesso alla caccia di una caution. Dietro si inizia a sdoppiarsi l’ex plotoncino di testa che ora vede in ordine Nemechek, Hill, Herbst, C.Smith e Custer.

Ai -25 si arrende Almirola, ai -23 Creed, poi Weatherman viene passato senza sosta mentre Honeyman va ai box, ai -20 è la volta del leader Allgaier mentre Poole viene superato da JHN. Manca solo Williams che gira circa 1.5″ più lento di Nemechek, ma non può farcela e si fermerà ai -10.

Intanto circa 2″ dietro a JHN c’è un bel triello fra Hill, Herbst e Smith con Riley che ci prova, ai -20 la manovra non va e allora ne approfitta Chandler che lo aggira favorendo l’ulteriore fuga di Nemechek. Anche Custer così si avvicina al compagno di squadra. Mentre Creed ignorato da tutti torna ai box (pare non ci siano penalità a differenza di Jeb Burton a cui viene pure esposta la bandiera nera), è di Cole il finale migliore di gara. Ai -10 supera Herbst, ai -4 sempre dall’esterno passa Smith poi incrocia la traiettoria al giro dopo e infila pure Hill con la #81 che lo segue. Davanti, normale amministrazione.

John Hunter Nemechek vince d’esperienza la sua decima gara in Xfinity Series precedendo Custer (+4.3″), Chandler Smith (+4.6″), Hill (+6.1″), Herbst (+7.4″, in calo nel finale), Allmendinger (+7.4″, soli 0.021″ dietro alla #98), Sieg (+18.0″), Sammy Smith (+21.5″), Jones (+22.6″) ed Allgaier (+24.1″) penalizzato dalla strategia fin troppo audace; a pieni giri anche Kligerman (+24.2″), Almirola (+28.4″) ed Heim (+32.2″). Williams è buon 14° davanti ad un’ottima Deegan che non ha fatto errori (era anche sull’unica pista già affrontata in Xfinity), Alfredo (bene anche lui dopo la botta delle libere), Love paga un errore alla sosta finale ed è 17°, Burton 23°, Creed 26°.

In campionato non cambia nulla, la classifica inizia ad assestarsi, tuttavia l’unico con vittorie resta Austin Hill. Ora si prosegue ed entro la fine del mese il quadro di chi è davvero in difficoltà fra i big sarà più chiaro.

I risultati odierni

La classifica della “The LiUNA!”

La classifica generale

Così in campionato dopo 3 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta su Mola con il commento di Matteo Senatore e Gualtiero Lasala) ci sarà la gara della Cup Series; a partire dalla pole position, stavolta pare con il guanto regolare, ci sarà ancora Joey Logano. La NASCAR Xfinity Series tornerà in pista sabato prossimo a Phoenix.


Immagine: Media NASCAR

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