Disastro involontario del Joe Gibbs Racing nella prima stage, poi Nemechek risale di strategia e conquista la 200esima vittoria del team in Xfinity
Almeno questa volta è arrivata la vittoria in casa Joe Gibbs Racing, la 200esima per il team nella NASCAR Xfinity Series. Dopo Road America anche in Michigan ci sono state storie tese fra compagni di squadra con Nemechek protagonista allora nel male, stavolta solo nel bene dato che nell’incidente del giro 11 con i compagni di squadra Gibbs e Sammy Smith colpe sembra non avercene. JHN ha rimediato andandosi a prendere una preziosissima vittoria in ottica playoff vista la giornata no di Austin Hill, frenato dal cambio bloccato in quarta marcia
La gara
Un raro weekend su ovale per la NASCAR Xfinity Series nel mese di agosto è quello del Michigan ed arriva nel mezzo di tre gare su stradale che potrebbero decidere la corsa verso i playoff. La corsa è ben più difficile per il RSS Racing il cui camion si rompe in West Virginia e l’arrivo in pista dei fratelli Sieg è praticamente a pochi minuti dalle libere che riescono comunque a disputare in parte e non andando piano, quindi complimenti a loro.
Le libere e le qualifiche si disputano senza incidenti ed il JRM conferma l’ottimo stato di forma, prima Allgaier nelle prove non ufficiali, poi in quelle ufficiali Berry strappa un’altra pole con un super giro staccando di un quarto di secondo tutti i rivali, Allgaier incluso.
Alcune notizie particolari: il pareggio a tre in stile Jerez 1997 per il decimo posto fra Nemechek, Chastain (sulla #10 di Kaulig) e Moffitt e decidono come sempre gli owner point e la doppia qualifica della #66 del MBM Motorsports (Sage Karam al volante) e della #74 senza sponsor del CHK Racing (l’ex team di Mike Harmon) con Dawson Cram. E così le due DNQ sono Massey sulla terza auto dell’Alpha Prime Racing e CJ McLaughlin sulla seconda dell’Emerling-Gase con la #44 e CJ in forte crisi in questo 2023.
Il colpo di scena principale dopo le qualifiche arriva però dalla NASCAR: i commissari hanno confiscato lo splitter della #00 di Cole Custer. Eventuali penalità saranno rese note in settimana.
Dopo aver mandato in fondo Mosack, Karam, Weatherman e Williams in parco chiuso la corsa può iniziare, ma sarà una prima fase tormentata.
Alla bandiera verde Berry scatta bene sulla spinta di Mayer, tuttavia in curva1 a passare al comando è Allgaier. Hill prova ad approfittarne di questo cercando di prendersi la terza posizione ai danni di Sam ma una caution ferma tutti dopo appena quattro giri: in curva4 Grala perde il controllo all’interno di Kligerman mentre lottano per la 19esima posizione, Kaz finisce nell’erba danneggiando il muso mentre Creed e Jeb Burton evitano la #26 per un pelo.
Dopo pochissime soste in coda la corsa può riprendere con 21 dei 30 giri della prima stage ancora da disputare. Allgaier scatta bene con Berry che torna secondo anche perché Mayer finisce loose e largo in curva3 con Chandler Smith che rischia di travolgerlo.
Passano un paio di giri però e arriva un’altra caution. Ed è di quelle che cambiano la gara. Già a Road America in casa Joe Gibbs Racing si era bisticciato con Nemechek a parole “contro” Sammy Smith non si sa perché quando lo stesso JHN di guai ne aveva fatti, però adesso il papocchio è bello grande.
Onestamente di colpe non se ne avvisano anche se Nemechek in victory lane se ne prenderà. In curva2 Ty Gibbs, in quel momento quarto proprio dopo aver passato il compagno di squadra, finisce loose e alza leggermente il piede. Il suo problema è che ha vicini dietro di lui i compagni di squadra Nemechek e Sammy Smith, JHN lo tocca leggermente e finisce in testacoda, Sammy invece scarta verso sinistra e centra l’incolpevole Hocevar. In coda non si sa come anche Maggio finisce nel mucchio.
Mentre dietro la pace car Gibbs e Nemechek se le mandano a dire a parole e gesti (anche se non è chiaro cosa avrebbero dovuto fare entrambi, Gibbs se non avesse alzato il piede sarebbe finito a muro) e quindi il clima anche oggi non è sereno in casa JGR, si fa la conta dei danni. Nemechek ha solo spiattellato le gomme, Gibbs ha il paraurti leggermente ammaccato a sinistra, Sammy Smith è costretto il ritiro, Hocevar ha mezza fiancata sventrata ma non si sa come riesce a proseguire e chiuderà pure la corsa. Grala è il lucky dog.
Nuova ripartenza ai -14 con Berry che stavolta al choose cone segue Allgaier, Hill non molla all’interno però viene lasciato solo e così perde posizioni a vantaggio di Chandler Smith e Mayer che ha rimontato grazie ad un audace 3-wide andando nel mezzo. La #16 però non ha il passo dei leader e così si crea il buco, Mayer intuisce il pericolo e subito attacca Chandler. ll sorpasso sembra completato e invece Sam rimbalza indietro perdendo anche in un 3-wide con Hill ed Herbst.
Poi però arriva la terza caution in questo complicato avvio: Maggio tira dritto in curva per una foratura all’anteriore destra dopo essere finito nel mucchio in precedenza (il team credeva che la vettura avesse danni solo sull’altro lato). Hocevar è il lucky dog e torna pure a pieni giri.
Si riparte per uno sprint di sette giri con ancora Allgaier e Berry davanti a tutti, Chandler Smith li segue all’esterno e così Custer ed Hill (che ha sottosterzo come Creed ma anche chattering) avanzano sull’altra fila. Austin spinge forte Cole ma non basta, Custer finisce loose in curva3 spinto da Chandler Smith tuttavia si salva tenendo il terzo posto, Hill invece torna indietro.
Berry a sorpresa sembra non averne e allora Allgaier allunga decisamente mentre la lotta si sposta più indietro, Jones entra in top5 ai danni di Herbst ma non per molto, Mayer invece rimbalza ancora e per cercare di tenersi dietro un Chastain non al meglio (ancora problemi di raffreddamento interno sulla #10) quasi esce dalla top10.
Allgaier vince una movimentata prima stage con oltre 3″ su Berry, Custer (Cole ci ha provato all’ultimo), Chandler Smith, Herbst, Jones, Hill, Ryan Sieg, Mayer e Alfredo, Kligerman è (ovviamente, visto come si è definito nel pre-gara) 11°, Creed impalpabile 17° davanti al tandem Gibbs-Nemechek che sembra aver trovato di nuovo la calma.
Ai box c’è il primo giro di soste, ma la situazione non è lineare. Tirano dritto ovviamente (il carburante basta) Gibbs, Nemechek e Grala che erano in deficit di un set di gomme, poi segue un Creed che ha bisogno di track position e cambia solo due gomme, Williams solo rabbocca, poi c’è il recupero di Herbst, Custer ed Hill perché Allgaier e Berry hanno due soste lente. Jeb Burton fa il pit al contrario (e si prende una penalità perché evidentemente c’è una infrazione nonostante tutto) finendo in testacoda da solo. Chastain invece doppio pit e finisce in coda.
Si riparte con 24 giri da disputare nelle seconda stage e la coppia JGR sceglie l’esterno, Creed scatta bene e in curva2 riesce ad infilarsi in mezzo a loro, segue Herbst. Tuttavia arriva subito un’altra caution: prima di curva1 c’è un contatto fra Mosack (non un weekend pulito per lui insieme alla ARCA Series) e Graf e Connor è costretto al ritiro. Cram dopo una sosta (foratura su detriti) + penalità (speeding, forse non scontato in tempo) a fine prima stage è il lucky dog ma recupera solo uno dei due giri persi in pit lane.
La caution favorisce sicuramente Gibbs e Nemechek perché devono fare meno giri lanciati su gomme più usurate. Si riparte ai -18 con la coppia JGR all’esterno e quella SHR con Herbst e Custer all’interno. Stavolta nessuno riesce ad infilarsi all’interno e così, mentre Berry finisce loose e indietro, i quattro si mettono in fila. Creed si è messo al quinto posto ma viene scavalcato da Allgaier e Mayer che attaccano in tandem. E così al comando ai -15 ci sono due JGR, due SHR, due JRM e due RCR.
Che la vettura meno danneggiata fosse quella di Nemechek era chiaro e infatti Gibbs che cerca di togliere di scia il compagno di squadra per non farsi passare è chiaro. Meno prevedibile era invece un nuvolone temporalesco che compare sul radar dal nulla e che fa preoccupare i team. Qualcuno crede addirittura che la corsa potrebbe essere alla fine della seconda stage, ma Allgaier via radio si fa descrivere il radar e tranquillizza tutti sulla dinamica delle nuvole. Avrà ragione lui.
Intanto nasce una fuga a cinque dato che Mayer si stacca leggermente, ben peggio va a Creed e Chandler Smith che scivolano ben più indietro. In casa Joe Gibbs Racing prosegue il poco amore fra John e Ty: la #20 ha un detrito non grande sulla griglia, ma le temperature si alzano. Ci vorrebbe la collaborazione di Gibbs per toglierlo sfruttando l’aerodinamica, ma Ty a prima vista non sembra mai aiutare il compagno di squadra fino all’ultimo, anzi favorisce più che altro il ricompattamento del gruppo.
Dopo un paio di giri il detrito va via, poi ai -5 Nemechek aggira Gibbs in curva2 e va al comando allungando subito. Dietro di lui Allgaier ci ha messo tanto tempo a passare Custer e quindi il ruolo di favorito pian piano gli scivola via. Justin poi di slancio cerca anche il sorpasso su Herbst ma non lo completa. Rimbalza indietro anche Mayer che, dopo l’attacco sullo stesso Allgaier, viene superato a destra e sinistra da Custer ed Hill che ha pure il sostegno di Berry.
Alla fine ai -3 Allgaier approfitta del sorpasso mancato in curva4 da parte di Herbst su Gibbs e così Justin supera Riley ma non senza fatica, infatti lo slide job in curva2 non è completo, la #98 si rilancia e solo l’aiuto di Hill (che ha passato Custer) mette Allgaier al terzo posto che diventa secondo all’ultimo giro su un Gibbs che sta calando.
Nemechek vince con merito la seconda stage tornando davvero in gara davanti ad Allgaier, Gibbs, Herbst, Hill, Custer, Berry, Mayer, Jones e Moffitt, Chandler Smith è 11°, Creed 13°, Chastain 14°, Cram è ancora lucky dog e torna a pieni giri.
Il nuovo giro di soste al break regala altro movimento: Nemechek esce davanti a tutti, ma dietro non c’è più Allgaier perché la #7 è stata mandata in testacoda da Gibbs entrando nello stallo. E così dietro alla #20 ci sono ora Herbst, Hill, Berry, Custer, Gibbs, Jones, Mayer, Chastain e Creed.
Bandiera verde a 59 giri dalla fine e Hill si infila dall’interno nel mezzo fra Nemechek ed Herbst, Custer rischia di rimanere al vento ma trova il varco al quinto posto dietro a Berry. Allgaier sta iniziando invece una furiosa rimonta e in un paio di giri torna già nella top20 sfruttando l’interno e anche la scia di Jeb Burton. Custer è il primo a finire in difficoltà, non è al meglio e viene passato da un buon Brandon Jones e poi in sequenza anche da Gibbs e Mayer. Grala torna doppiato dopo una foratura alla posteriore destra con sosta proprio alla green.
Allgaier ormai è ad un passo dalla top10 dopo aver scavalcato Chandler Smith e Kligerman in un sol giro, poco dopo ci rientra perché Creed oggi proprio non va. Davanti intanto a 50 giri dalla fine è nata una fuga a cinque con Gibbs che si stacca. Con Ty ci sono Custer, Mayer ed Allgaier che vede il rivale per la rivincita.
Mentre davanti Jones si stacca sempre di più e rimangono in quattro (Nemechek, Hill, Herbst e Berry nell’ordine), Allgaier perde un’altra parte di gara in questo momento perché fatica tantissimo a passare il compagno di squadra Mayer e così Gibbs allunga su di loro. Justin riesce nel sorpasso solo ai -41 proprio mentre un po’ più avanti Berry si è portato al terzo posto davanti ad Herbst. Josh sembra tornato quello delle qualifiche e qualche minuto più tardi supera anche Hill, ma Nemechek ne ha beneficiato ed ora ha 1.6″ di vantaggio sulla #8.
Allgaier passa Custer ai -37, tuttavia ora il suo ritardo da Gibbs è di ben 2.1″ e quello dalla vetta di circa 6″ dopo averne persi 3″ per superare la #1 e la #00. In questa fase il gruppo un po’ si ricompatta, infatti Justin recupera sulla vetta ma non tanto su Ty. Poi però la situazione cambia perché Hill cerca il controsorpasso su Berry complice Perkins da doppiare, non ce la fa e così JHN allunga fino a 2″ di vantaggio.
Berry non solo respinge l’attacco, ma lascia Hill in compagnia di Herbst con Gibbs che non è distante ed ha appena passato Jones che ha negli specchietti Allgaier e sta arrivando di slancio: i primi sette sono racchiusi in meno di 5″.
Ai -30 Mayer e Chandler Smith aprono il giro finale di soste che farà l’ultima selezione. Gibbs, Allgaier e Custer si fermano al giro successivo, ma Justin si prende una penalità per falsa partenza dei meccanici e a Cole probabilmente montano male una gomma che causa così una vibrazione. Nemechek, Berry ed Hill coprono ai -28 e a loro va tutto bene, ai due leader va tutto bene, Austin invece è rimasto solo con la quarta marcia e la sua ripartenza è al rallentatore. Nemmeno la successiva sosta di Herbst è delle migliori.
Davanti ovviamente ci sono degli audaci alla caccia di una caution, alla fine da segnalare dopo il pit di Karam (con giro in testa) c’è solo Graf (che si arrende ai -16), ma Nemechek lo passa in pista ai -22 tornando al comando. JHN ha circa 1.5-2″ su Berry mentre Gibbs è a oltre 6″, sono rimasti loro due e Josh non molla, anzi guadagna centesimi.
La corsa sembra ben avviata però e ai -15 Nemechek ha ancora 1.5″ su Berry, 8.7″ su Gibbs, 9.4″ su Jones, 12.5″ su un Custer in difficoltà, 13.1″ su Herbst, 13.8″ su Mayer, 16.5″ su Chastain, 16.8″ su Kligerman e 22.1″ su Creed con Allgaier 17° e Hill 18° ancora a pieni giri. Poi però la caution a disturbare tutto con Emerling che tria dritto a muro con una foratura. Kyle Sieg (20°) è il lucky dog.
Nessuno ha gomme fresche ai box, quindi pittare è solo una soluzione per tamponare un’emergenza, infatti ne approfittano solo Custer, Allgaier, Ryan Sieg, Moffitt e Karam.
Al choose cone Berry va esterno con Nemechek per impedire un nuovo tandem JGR, dunque Gibbs è costretto all’interno con Herbst. Green ai -7 e JHN scatta bene a differenza del compagno di squadra con Herbst dietro di lui disturbato dal 3-wide del solito Chastain.
Berry è vicino a Nemechek, sono rimasti di nuovo solo loro due anche perché sono favoriti dal sorpasso di Jones su Gibbs all’esterno di curva2. Josh troverà il varco? Il sorpasso sembra difficile anche se il divario è solo un paio di decimi.
La contesa si risolve ai -3: Berry va loose in curva2 e deve alzare il piede, Jones gli prende la scia e non sapendo decidere dove andare in curva3 dà pure un piccolo bump al compagno di squadra. Il rischio è grosso ma non ci sono incidenti.
Nemechek così si invola e la quinta vittoria stagionale è anche la 200esima del Joe Gibbs Racing nella NASCAR Xfinity Series (significativo poi che a raccoglierla sia la #20). Dietro a JHN chiudono Berry, Jones (altri punti pesanti), Gibbs, Mayer, Herbst, Chastain, Kligerman, Retzlaff e Jeb Burton. Hill è 11° dopo un contatto (incrocio di linee con fraintendimento) con Chandler Smith che manda la #16 a muro all’ultimo giro per una foratura. Creed è 12°, Allgaier 14°, Hemric 15° (mai inquadrato), Custer 16°.
Il successo rilancia Nemechek in classifica dopo due settimane difficili, soprattutto a causa sua anche se ha sempre cercato di scaricare le colpe sugli altri, infatti il cambio ko di Hill gli permette di staccarlo nella griglia playoff (cinque vittorie contro quattro) e di agganciarlo di nuovo (pari a quota 811 punti) in vetta alla generale. Ora gli stradali decideranno molto nello sprint finale.
I risultati odierni
La classifica della “Cabo Wabo 250”
La classifica generale
Così in campionato a 5 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2023
I prossimi appuntamenti
Stasera alle 20:30 (diretta su Mola con il commento di Matteo Senatore e Daniele La Spina) ci sarà in Michigan la gara della Cup Series, altra tappa in vista dei playoff sempre più vicini. La NASCAR Xfinity Series tornerà invece sabato prossimo sullo stradale di Indianapolis.
Immagine: Media NASCAR
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