NASCAR | Xfinity Series: Nemechek vince con fermezza a Martinsville

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Simone Longo @_Long_hito
17 Aprile 2023 - 23:10
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John Hunter Nemechek conclude l’esperienza in Virginia nel migliore dei modi. 198 giri su 250 da leader e un burnout finale infuocato (letteramente)


Si era capito già dalle qualifiche del venerdì che la #20 sarebbe stata performante: battuta dal solo Custer e per soli 17 millesimi. Entrambi si sono dimostrati validi avversari in gara e sono stati gli unici sempre in corsa per la vittoria insieme a Sammy Smith, ma la superiorità di John Hunter Nemechek è stata netta e la vittoria può considerarsi meritata.

La gara

Le qualifiche del sabato hanno, come citato, rispecchiato in gran parte i valori effettivi di gara. Custer e Nemechek in prima fila e distaccati di niente (20″057 il tempo della pole). Molto vicino anche Creed a +0″038 affiancato dalla sorpresa Retzlaff. Da segnalare le posizioni dei piloti contendenti per il Dash4Cash (le quattro gare in cui la NASCAR Xfinity Series mette in palio 100.000 dollari tra i quattro migliori piloti della settimana precedente), con Nemechek, in 2^ posizione al via, Josh Berry in 6^, Justin Allgaier in 8^ e Chandler Smith in 11^ a contenderselo.

Il meteo del sabato sera risulta clemente (in tutto il weekend sarebbe potuta andare molto peggio). Le stage vengono suddivise in 60-60-130 per un totale di 250 giri. Tutto è pronto alla partenza della Call811.com Before You Dig 250, ma non prima delle usuali retrocessioni in griglia: Sheldon Creed (sempre molto fortunato), Jeremy Clements, Kaden Honeycutt, Anthony Alfredo e Alex Labbe tutti dal fondo per unapproved adjustments.

Ora si può partire davvero. Bandiera verde in Virginia. Classica partenza alla Martinsville: Custer è ovviamente interno e facendo meno strada si mette già totalmente davanti a Nemechek dopo mezza pista. Sammy Smith si scatena, lanciandosi e prendendosi un interno prepotente su Mayer e Herbst scalando di +2 e trovandosi 3° in un istante.

A metà secondo giro Nemechek torna sotto a Custer, si infila trovando lo spazio necessario che nel piccolo ovale di Martinsville risulta fondamentale per iniziare le manovre di sorpasso. Cole prova a resistere e inizialmente ci riesce bene. secondo tentativo al giro successivo e altre due tornate sono necessarie a John per mettere la #20 al comando: sorpasso interno in curva 4 del 5° giro.

Dieci tornate dopo il vantaggio si è allungato a 0″8 con Custer che comincia ad essere tallonato stretto da Sammy Smith salvo poi rimbalzare indietro in breve tempo. Si supera la metà stage senza patemi e si giunge al 37° giro.

Le lotte si interrompono con Custer tornato sotto a 0″3 dal leader Nemechek a causa del traffico dei doppiati, Smith a +2″4 e il trio Herbst, Berry, Mayer con circa 3″5 di distacco. L’interruzione si deve alla prima caution di giornata: Moffitt finisce in testacoda da solo alla curva 4 e viene esposta la bandiera gialla. Box solamente per una manciata di team (l’unico nella top 10 è Berry) e Nemechek che, rimasto in pista e in testa, guida la ripartenza a -16 da fine stage.

Si comportano tutti bene e la linea interna riesce a prendere un buon margine. Anche in questo caso è proprio la corsia di sinistra ad avere lo spunto migliore, elevando Nemechek alla prima posizione in pochi metri di green flag. Smith attacca Custer, i due si affiancano e la #00 è stretta a muro toccandolo e rimbalzandoci addosso, la #18 di Smith è troppo attaccata e subisce il contraccolpo in maniera fortunatamente lieve, non perde velocità e riesce a passare.

Le posizioni si sgranano e la stage termina in maniera anonima. John Hunter Nemechek è leader dopo i primi 60 giri. Dietro di lui, in ordine, 2. Sammy Smith; 3. Cole Custer; 4. Sam Mayer; 5. Riley Herbst; 6. Justin Allgaier; 7. Daniel Hemric; 8. Chandler Smith; 9. Parker Retzlaff; 10. Brandon Jones.

Qui escono i risultati delle strategie precedenti: a finire davanti al gruppone sfruttando l’entrata anticipata sono Hill, Berry, Cram e Burton. Nemechek è il primo degli inseguitori con gomma nuova e Smith gli è rimasto incollato. Perde qualcosa ai box Custer che si ritrova 9° affiancato da Herbst e con davanti Hemric.

Green flag: l’interno è imbattibile sullo stacco e Austin Hill chiude la pratica prima posizione in due curve. Pratica che si riapre subito: Berry si rifà sotto e si butta all’interno in curva 3 prendendosi posizione e leadership. Nemechek rapace sta tornando nella primissima parte di classifica, al giro 80 è già secondo con gomme nuove e un brio decisamente maggiore. Eppure Berry, nonostante venga presto raggiunto, riesce a non concedere spazio alla #20 per l’attacco.

Caution improvvisa al giro 87. La #78 di Honeycutt fuma in gran quantità, motore rotto e vettura ferma in curva 2. Terza caution di giornata, la quale va a colpire soprattutto Berry che, seppur con le gomme usate, stava tenendo un gran passo. Il processo di pulizia si preannuncia lungo e difatti così è. La choose rule arriva al giro 99 (Berry – Nemechek, Smith – Custer, Hill – Hemric, Herbst – Jones le prime file) e la partenza al giro 101.

Alla bandiera verde subito un contatto e una lieve sportellata tra i due leader, Smith ne approfitta per prendersi uno splendido esterno: sorpasso di gran carriera su Nemechek e una tornata intera al fianco di Berry. Giro 102: Berry ha tenuto dietro Smith che però continua con il suo momentum e si rifà sotto con la classica manovra da Martinsville, un bump su Berry spedito largo in curva 3. Ne approfitta anche Nemechek che si fionda all’interno e si riprende subito la 2^ posizione puntando alla prima.

Lieve gap chiuso e leader raggiunto, interno preso in curva 1 del 107° giro, leggere sportellate, sorpasso da manuale concluso cinque curve dopo. Berry approfitta della lotta per riguadagnare terreno e restituire il favore a Sammy. Con gomme vecchie di 73 giri (contro i 47 di Smith) Berry attacca in curva 1 a -8 da fine stage, ci impiega due giri di traiettoria interna ma alla fine riesce a conquistare la seconda posizione.

Continua il momento no per la #18, forse efficace solo sullo short run, subisce l’attacco anche da parte di Custer e chiude quarto la stage. Hemric ultimo nella top 5. Brandon Jones 6°, Ryan Truex 7° e poi Herbst, Chandler Smith e Kraus.

Rientro ai box generale per tutte le vetture nel giro di testa. La pit crew di Nemechek non sbaglia e John è nuovamente e saldamente al comando. Dà il via alla ripartenza e alla terza stage nella 132^ tornata, partendo questa volta all’esterno ma non per questo risultando meno incisivo: mezzo rettilineo e una curva bastano per mantenere invariate le posizioni anche in questa occasione.

Si ripropone invece identico il copione Smith/Custer, con il pilota Ford stretto all’esterno ma senza mai mollare il varco. Cole risulta più veloce e non tocca mai il muro, si prende il secondo posto poco prima che venga esposta una bandiera gialla: è la prima per incidente.

Protagonisti Joe Graf Jr. e Ryan Ellis. I due si sono toccati in curva, forse spinto da Emerling, finendo insieme a muro (la #38 di Graf ha la peggio) proseguendo la discussione in seguito via social. La sfortuna perseguita Berry: gomma anteriore destra a terra e pit stop obbligato da effettuare. Precipita 33° e si renderà autore di una grande rimonta. Nemechek guida e scappa via alla ripartenza del giro 143, dietro di lui i due soliti Smith e Custer, con Sammy che si trova leggermente davanti al momento d’esposizione di una nuova gialla.

L’incidente in curva 2 coinvolge le vetture di Leland Honeyman, Dawson Cram, Kyle Sieg e Alex Labbe. La #07 di Cram si gira leggermente in ingresso curva e dietro, data la distanza ravvicinata, lo centrano tutti scatenando un tamponamento tra #91 #45 e #28 che risulta essere fatale per la gara di Cram e Sieg.

Back to green al giro 156, Nemechek interno e davanti con la consueta partenza bruciante. Custer e Smith riprendono da dove hanno interrotto tornando immediatamente a sfregare i propri parafanghi; Custer ha la meglio. Dietro di loro Hemric in solitaria e poi un interessante three-wide con Herbst, Jones e Kraus. La bagarre viene interrotta da una nuova caution. Questa volta a finire in testacoda per una foratura è Josh Williams, sempre in curva 2, questa volta al giro 162.

Nessuno si ferma e tutti proseguono. La #20 ancora davanti in ripartenza al 169° giro, bandiera verde, e John che impiega il solito lasso di tempo per tornare a condurre: due curve. Hemric attacca la seconda posizione di Custer, ma Cole si difende alla grande con un blocco perfetto in curva 3 per mantenersi primo inseguitore. Lo stesso Hemric, cinque giri dopo, viene sorpassato questa volta da Smith che va a riformare il terzetto del comando. Inizia il primo long run di stage.

A -50 dalla scacchi sono cominciati i primi doppiaggi. La gara si trasforma e i distacchi si dilatano e accorciano a ripetizione. Custer è l’unico che continua a vedere Nemechek (+0″6) mentre Smith è più in difficoltà (+2″4) e Hemric gli restituisce il favore con 25 giri di ritardo, riprendendosi il virtuale podio. I piloti ancora in corsa nel lead lap sono addirittura 30, ma da qui in poi cominceranno a diminuire notevolmente negli otto giri successivi. Il processo si interrompe per un ulteriore caution: Clements finisce a muro in curva 2 al giro 209: è l’ottava bandiera gialla di serata.

La maggior parte delle vetture del giro di testa rientra ai box per quella che diventa l’ultima sosta. Allgaier e Labbe rimangono in pista ed ereditano il comando, mentre le scelte sulle gomme si diversificano in pit lane: niente gomme e solo benzina per Nemechek e Custer, 4 nuove per Hemric e Smith, stesso discorso per Berry che con un +3 risale fino alla 7^ posizione. Jones, Herbst e Chandler Smith chiudono la top 10.

Justin Allgaier fa da battistrada al giro 218, ma il muro della coppia di impavidi si sgretola subito: Labbe stalla in partenza e blocca tutta la sua fila, Nemechek ha spazio libero per tentare la sua manovra iniziandola a -33 e terminandola a -32. Il vecchio leader torna al comando. Svelto e rapido pure Smith che approfitta della linea esterna di Allgaier per infilarsi subito e tornare 2°. Sammy potrà aver avuto un passo gara meno incisivo dei suoi rivali ma, nelle ripartenze, ha sempre agito con la fame necessaria per conquistare importanti posizioni.

Nel gruppo i three-wide si sprecano, ed è proprio tentandone uno che Ryan Truex prova a prendersi un interno impossibile carambolando su Mayer e facendogli centrare la #98 di Herbst. I due incolpevoli sono entrambi fuori dai giochi per i troppi danni e, mentre Riley entra ai box in maniera tutto sommato calma, Sam è nero in volto mentre si toglie il casco uscendo dalla sua vettura. L’inquadratura stacca su Truex come se la regia già sapesse cosa stesse per accadere, il pilota Chevy aspetta Ryan e gli alza un bel dito medio potente prima di recarsi al medical center che fortunatamente conferma nessun problema fisico per i due piloti.

Termina la 9^ caution e si riparte. Nemechek e Smith interni, Custer e Berry esterni. John è libero di una macchina già alla prima curva. Non bene Custer che viene passato dal solito meglio partente Smith in un duello che appare infinito e continuo da inizio serata. Cole viene insidiato anche da Allgaier che però non può fare molto con gomme decisamente più usurate. Ai -15 è un piacere per gli occhi vedere il trio incollato e pronto all’ultima battaglia nel rush finale.

I giri a Martinsville passano in un istante e quindi il tempo per agire è poco. Custer prende la scelta di essere aggressivo, spinge Sammy Smith in curva 3 e conquista (ancora non definitivamente) il 2° posto. A Nemechek basta questo screzio per allungare di 6 decimi, margine sicuro per il ritmo che ha e che può garantirgli un finale basato sulla gestione e sul non commettere errori.

Custer non chiude il gap e sul finale molla il colpo subendo anche la beffa. Va a Smith il bump&run definitivo, con Sammy che lo effettua su Cole in curva 3 durante l’ultimo giro. Passa lui e per poco non riesce a farlo anche Berry. L’attenzione però è tutta davanti: Nemechek non ha sbagliato nulla, si è dimostrato sempre il più veloce e ora può finalmente tagliare il traguardo. John Hunter Nemechek vince la Call811.com Before You Dig 250.

Seconda vittoria stagionale e festeggiamenti extra meritati. Oltre che il premio del Dash4Cash e importanti punti in ottica playoff, Nemechek decide di festeggiare elogiando il proprio sponsor Pye Barker Fire & Safety, una compagnia di spegnimento del fuoco. Durante il burnout a dir poco duraturo i freni implodono ed escono fiammate notevolmente scenografiche.

La serata si conclude con questa istantanea e con il pubblico festante sugli spalti. Nell’intervista post gara il giovane pilota ringrazia tutto il team e si dichiara sorpreso da quanto fosse performante la sua vettura. Egli personalmente si sarebbe aspettato “un’auto da decima piazza” e per questo il lavoro che ha fatto la sua crew evolvendo la velocità dalle prove libere alla gara vera e propria è stato fenomenale.

La corsa, per trovarsi a Martinsville, ha avuto tutto sommato un numero non elevato di caution (10 per 82 giri) e ancora meno cambi di leader: solo 7 che hanno riguardato 6 piloti. Nemechek ha letteralmente dominato, rimanendo al comando per più di tutti gli altri colleghi sommati tra di loro. Torna eligibile per l’ultimo Dash4Cash, il più imprevedibile, che si svolgerà tra una settimana in quel di Talladega dove, come in ogni tappa superspeedway, si attendono sorprese.

NASCAR Xfinity Series Nemechek Martinsville 2023 2

I risultati odierni

La classifica della “Call811.com Before You Dig. 250”

La classifica generale

Così in campionato dopo 8 delle 33 della NASCAR Xfinity Series 2023

I prossimi appuntamenti

La NASCAR Xfinity Series lascia Martinsville per Talladega dove correrà sabato sera. 24 ore più tardi sarà la volta della Cup Series sulla stessa pista.


Immagine: Media NASCAR

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