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NASCAR | Xfinity Series: Nemechek emerge come vincitore in Texas

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 24 Settembre 2023 - 18:35
Tempo di lettura: 17 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
NASCAR | Xfinity Series: Nemechek emerge come vincitore in Texas
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Gara caotica in Texas con ben 12 caution. Allgaier controlla, ma un bump di Chandler Smith lo mette fuori sequenza. Nemechek ne approfitta e vince


Non era il più veloce, ma a Nemechek è bastato commettere meno errori di tutti (con un pizzico di fortuna che sempre aiuta) per conquistare in Texas la settima vittoria stagionale. Allgaier aveva controllato, ma un bump ricevuto da Chandler Smith ha sconvolto i suoi piani. Mayer e Berry sono finiti di nuovo a muro, ma in incidenti separati, Hemric ha sbagliato clamorosamente, Jeb Burton è rimasto su tre ruote, Hill si è trovato nel mucchio. Questa l’estrema sintesi di un caldissimo Texas contraddistinto da ben 12 caution.

La gara

Il sabato in Texas è bollente, non solo per la temperatura in sé (35-37 °C, la gara della Xfinity Series più calda su questa pista e non di poco), ma anche per i residui di Bristol con gli incidenti in casa JRM e RCR. Però pare tutto risolto e l’unico commento lo regala Austin Hill che dice “Sìsì, è tutto a posto con Creed e andiamo avanti. Mica come fa Sam Mayer” in riferimento agli incidenti con Gibbs al Glen (e forse non solo).

40 auto per 38 posti e la selezione è interessante. Nelle libere a finire in testacoda appoggiandosi al muro interno di curva2 è il debuttante Layne Riggs, scelto dal Kaulig Racing per colmare gli ultimi buchi lasciati sulla #11.

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Allgaier inizia il weekend d’inerzia e, dopo la vittoria a Bristol, conquista libere e qualifiche pure qui davanti a Bayne (sulla #19 del JGR ancora in lotta per l’owners championship), Custer, Berry ed Hill; male Creed (24°) addirittura alla pari con la #74 di Cram che si qualifica clamorosamente bene e Jeb Burton 28°. I due DNQ sono Smithley e Perkins.

Dopo aver mandato in fondo alla griglia Chandler Smith (sarebbe stato nono), Moffitt, Graf e Riggs per modifiche in parco chiuso la corsa può avere inizio, tuttavia sarà tormentata e fin da subito.

Pronti via e mentre Allgaier, dall’esterno, rimane al comando, in curva2 Mayer, scattato sesto, scivola sullo sporco e sui residui storici del PJ1 che tanto male ha fatto a questa pista (nessuna resina è stata applicata per il secondo anno di fila) e finisce duramente a muro in curva2.

Non è finita qui: mezzo giro più tardi in curva4 Herbst perde la linea e anche lui finisce contro le barriere. Arriva una caution per detriti che serve più che altro a sancire il ritiro anticipato di entrambi i big (nel parapiglia invece Karam ha danneggiato lo splitter nell’erba mentre Chandler Smith ha evitato per un pelo la errante #1) con Sam che al Roval sarà obbligato a vincere per qualificarsi al Round of 8.

Visto quanto successo, alla ripartenza dei -38 nella prima stage Allgaier stavolta sceglie l’interno e rimane al comando, Bayne dall’esterno può fare poco e perde due posizioni a vantaggio di Custer ed Hill. Justin approfitta di questo per allungare leggermente, ma arriva subito un’altra caution: in curva4 Graf finisce loose all’interno di Emerling e manda la #53 a muro; Riggs per evitarli finisce nell’erba. I primi due si ritirano, Layne riesce a proseguire il difficile weekend di debutto.

Nuova bandiera verde ai -29 ed Allgaier stavolta alla sua destra ha Austin Hill che invece osa, si arrende solo in curva3 e rimane al secondo posto. Mentre la top6 (Allgaier, Hill, Custer, Bayne, Nemechek, Jones) rimane invariata, l’attenzione si sposta più indietro e su uno scatenato Chandler Smith che, scattato dal fondo, è già in top15 e dopo un Creed ancora in difficoltà ha passato anche Jeb Burton pure lui in risalita.

Al giro 15 un altro big sbaglia in maniera clamorosa: Hemric sul traguardo perde le coordinate in scia a Sammy Smith, taglia troppo e finisce nell’erba piantandosi con lo splitter. Per sua fortuna riesce a proseguire, ma il muso è danneggiato ed il suo ritmo crolla paurosamente. Non si ferma ai box alla caccia di una caution che non arriverà.

Mentre Hill tiene in vista Allgaier staccando però Custer e gli altri, in top10 ci sono a metà stage anche Kligerman, Berry, Sammy Smith e Ryan Sieg dato che Grala ha iniziato la sua discesa e di lì a poco verrà superato anche da Chandler Smith. Creed invece è in crisi nera, non ha grip laterale, il team (fatto ancora peggiore) non ha idea né delle cause, né delle possibili soluzioni ed è uscito addirittura di nuovo dalla top20. Hemric inesorabilmente viene doppiato e il lucky dog gli sfugge poco dopo.

Davanti Allgaier è in totale controllo, Bayne sembra poter attaccare un Custer ancora una volta da “bene ma non benissimo”, tuttavia Cole inizia a testare e tastare l’esterno e quindi riesce a difendersi. Justin perde qualcosa solo con i doppiaggi, ma la curiosità di vedere come potrebbe essere un confronto con Chandler Smith, entrato in top10 di gran carriera, è tanta.

Il clou è tuttavia l’ultimo giro: Creed ormai vaga sulla pista alla ricerca di una traiettoria che lo faccia andare meno piano, da dietro in curva1 sono arrivati Ellis ed Allgaier, Sheldon alza il piede e si allarga facendo passare le due auto in un sol colpo, tuttavia ha uno scatto d’orgoglio ed in uscita di curva4 beffa sul traguardo Ellis prendendosi il lucky dog.

Allgaier dunque vince la prima stage davanti ad Hill (+0.7″), Custer (+4.2″), Bayne (+5.2″), Nemechek (+5.9″), Jones (+7.8″), Kligerman (+10.7″), Berry (+11.2″), Sammy (+11.4″) e Chandler Smith (+16.2″) con Burton buon 15° dietro a Retzlaff, Sieg e Weatherman.

Il giro di soste, a parte il tentativo non riuscito di un comunque ottimo Cram di regalare un giro in testa al team di Mike Harmon, non vede grossi scossoni, Allgaier resta al comando mentre Custer passa Hill. Dopo le penalità per Williams (assistenza irregolare al pilota), Ellis (ruota vagante) e Creed (falsa partenza dei meccanici, penalità decisamente poco intelligente dato che Sheldon non avrebbe potuto guadagnare posizioni in pista in quanto lucky dog), si parte per una seconda stage da 38 giri netti in cui oltre il caldo ora c’è anche il problema delle raffiche di vento anche a 30 mi/h.

Stavolta al choose cone Allgaier sceglie l’esterno, forse speranzoso che la corsia alta si sia un po’ gommata, e invece Hill spinge bene Custer mandandolo al comando della corsa. Justin rimane vicino a Cole, tuttavia dopo un paio di giri arriva un’altra caution (e siamo già a quattro).

In curva4 Jeffrey Earnhardt finisce loose e deve alzare il piede, pure Poole che lo segue deve rallentare, allora Ryan Sieg prova ad approfittarne e sul trioval infila il muso, Poole chiude e si gira finendo violentemente (senza danni fisici per nessuno) contro il muretto dei box. Brennan via radio è infuriato con Sieg, ma al replay non c’è un vero colpevole, tuttavia si chiude così (e prosegue l’annata da dimenticare) il weekend disastroso del JD Motorsports dopo la DNQ di Smithley.

Dopo il lucky dog a Parker Chase, aver recuperato anche Joey Gase, che già procedeva con un motore a sette cilindri ed era finito in testacoda per evitare l’incidente, la lunga pulizia della pit lane con gli stalli della #44 e soprattutto di Custer con una chiazza d’olio lasciata da Poole e le soste di Creed e Williams si può ripartire con 27 giri da completare nella stage.

Custer al choose cone sceglie l’interno e vuole tenere Justin largo, Allgaier è di nuovo esterno e non vuole farsi fregare di nuovo e così le loro traiettorie si incrociano paurosamente prima del traguardo. Per fortuna non ci sono grossi contatti e alla fine Allgaier torna al comando mentre Nemechek passa Bayne per il quarto posto dietro ad Hill. Ma Jeffrey Earnhardt che finisce a muro in curva2 “alla Mayer” riporta in pista la pace car. Lucky dog stavolta per CJ McLaughlin.

In questa breve fase però è successo un fatto che sembra cambiare la sorte di un pilota, ma alla fine causa ed effetto non saranno collegati. Weatherman via radio dice che Burton lo ha passato per l’11° posto usando la vettura e Kyle riporta qualche ammaccatura ma più rabbia per le modalità del sorpasso. Non deve andare ai box a differenza di Williams (presto si scoprirà il perché; stavolta invece Creed prosegue), poi si può ripartire.

Green ai -21 e i due protagonisti si scambiano le corsie pur rimanendo tanto, forse troppo, vicini. Allgaier resta al comando su Custer, Hill, Nemechek e Kligerman che sorpassa Bayne momentaneamente prima di rimbalzare all’esterno tenuto lì da Chandler Smith trascinando giù anche Jones che lo segue. Cominciano le difficoltà per Sammy Smith il cui giubbotto refrigerante ha smesso di funzionare e col sorpasso subito da Burton esce dalla top10.

Jeb è in uno stato di grazia e tenta l’attacco anche al gruppo di Chandler Smith, Jones e Kligerman, tuttavia non va e così scende di nuovo all’undicesimo posto. Ad approfittarne è Berry che sale sesto. Davanti intanto Allgaier sta scappando via di nuovo, anche più di prima mentre Custer deve guardarsi da Hill.

La fase buona di Burton finisce ora, fra i -20 ed i -15, quando Jeb accusa una vibrazione. Inizialmente si pensa ad una conseguenza del contatto con Weatherman, ma alla fine non sarà questo il caso. Intanto la #27 prima perde decimi poi sempre più posizioni.

Davanti la situazione è relativamente tranquilla e gli occhi di tutti sono sul tracollo di Jeb che ai -5 addirittura crede che qualcosa si stia rompendo, quando il suo passo è di 2″ più alto dei leader deve resistere solo altri due giri, ma ce la fa.

Allgaier vince anche la seconda stage davanti a Custer (+2.7″), Hill (+2.9″), Nemechek (+3.4″), Bayne (+5.6″), Berry (+6.0″), Chandler Smith (+6.7″), Kligerman (+9.3″), Jones (+9.5″) e Sammy Smith (+10.2″); Creed è 17° a 20″, Burton 21° a 31″ mentre McLaughlin è ancora il lucky dog (24°) con Hemric 27°.

Come detto, Burton salvo, può andare ai box per un nuovo set di gomme e proseguire nella buona gara. E invece la situazione è ben peggiore. Cram dice che il semiasse sta penzolando dalla #27 e quindi il problema meccanico è serio. Diventa tragicomico dietro la pace car quando Burton perde completamente la posteriore sinistra che si sfila in pista e Jeb deve tornare ai box su tre ruote.

Mentre la #27 è in pit lane per le riparazioni del caso (si è rotto il fissaggio del semiasse ed il team fatica a trovare il pezzo di ricambio) oltre che per la penalità di due giri, Jeb intanto accumula nervosismo che sfocerà in una intervista nel gara (dove la vettura viene poi portata) tipica di Burton in cui scarica tutto sul team mentre lui si erge a unico protagonista positivo della corsa fino a quel momento.

Da notare al break anche il cambio in corsa fra Williams e Parsons con Josh quasi ko perché il tubo del raffreddamento del casco si è rotto quasi subito, da qui le soste multiple nella seconda stage. Nel frattempo Allgaier è restato al comando davanti a Custer mentre è scivolato in decima posizione perché intrappolato nello stallo (la scelta è dovuta alla pessima qualifica della settimana scorsa) dietro a Nemechek. Sarà fatale per la sua corsa mentre Hemric rischia tutto con la wave around.

Bandiera verde ai -103 e il gruppo arriva fino a curva3 prima di un nuovo patatrac: mentre Custer passa di nuovo Allgaier, Bayne e Berry erano in seconda fila e arrivano fin qui appaiati, poi Trevor perde il controllo e travolge Josh. Nella carambola, oltre ad uno Weatherman sfortunato, ci finisce anche Austin Hill dopo un bump da Jones mentre Kligerman evita tutti per un pelo. Bayne è l’unico ritirato, Berry ed Hill proseguono ammaccati anche se Josh ha avuto la peggio; il debuttante Dye è il lucky dog mentre Hemric ha sfruttato al meglio la wave around ed ora può sistemare ancora la vettura.

Ennesima ripartenza ai -96 con Custer che sceglie l’interno ma Allgaier torna al comando. La sorpresa però è che Chandler Smith, dopo una seconda stage forse non esaltante come previsto, è terzo, poi torna quarto dopo il controsorpasso di Nemechek; Kligerman completa la top5 mentre Creed incredibilmente è entrato in top10 dopo i guai iniziali.

Tutto tranquillo? Ovviamente no. Prima Retzlaff bacia il muro in curva2 ed è costretto al ritiro, poi arriva un’altra caution (l’ottava) per Jeffrey Earnhardt che finisce talmente forte a muro che sulla strada verso i box perde la trasmissione sull’apron. Il compagno di squadra Ellis è il lucky dog dopo averlo perso di un pelo all’inizio contro Creed.

È l’occasione buona per Hemric che, già rientrato in top15, va ai box con Kyle Sieg e gli ammaccati Weatherman e Berry. Green ai -86 proprio mentre Jeb Burton torna in gara con 21 giri di ritardo. E la gara cambia ancora volto.

Allgaier va all’esterno e sembra la scelta corretta. Non ha fatto i conti però con un aggressivo Chandler Smith alle sue spalle con un bump in curva1 lo manda largo. Mentre Custer, Nemechek e Kligerman passano la #16, Allgaier precipita in un sol colpo in 16esima posizione con gomme sporche.

E qui si accende Nemechek, che rimane incollato a Custer nella fuga a due dato che Kligerman ha dovuto alzare il piede e far passare gli Smith per togliere un enorme detrito dalla griglia. Allgaier cerca la rimonta ed un un paio di giri torna al 13esimo posto in zona Creed-Hemric, tuttavia arriva un’altra caution in suo aiuto. Stavolta a finire in un innocuo testacoda è Cram; lucky dog per Alfredo ancora disperso.

Non siamo ancora nella finestra per l’ultimo pieno, tuttavia Allgaier decide di giocarsi il quarto set di gomme (dei cinque) a sua disposizione e pitta insieme ad Hill, Weatherman ed Hemric che invece solo rabbocca.

Bandiera verde ai -76 con Custer esterno con Chandler Smith mentre JHN ha scelto l’interno. Stavolta la spinta giusta è quella di Sammy (Chandler sta tranquillo) che manda al comando il compagno di squadra. Nemechek prende così il controllo della corsa mentre gli occhi di tutti sono sulla scatenata rimonta con gomme fresche di Allgaier che ai -73 è già in top10 dopo aver mollato nel traffico Creed, Hill ed Hemric.

Mentre Berry, unico ormai a -1, torna ai box con altri problemi meccanici (foratura alla posteriore destra), Allgaier ai -70 ha passato Moffitt, Sieg e Grala ed è settimo a 4.5″ dalla vetta. Non tutto sembra perso per lui. Chi invece perde tutto è Jeb Burton che torna in pit lane in fumo con la sospensione rotta e per lui è il ritiro. La beffa ulteriore è che ha completato 108 giri, tanti quanti il compagno di squadra Retzlaff ma ha perso un punto in classifica.

Davanti intanto Nemechek ha messo quel secondo di margine sulla coppia Custer-C.Smith (il rischio sorpasso c’è ma non si concretizzerà permettendo l’ulteriore allungo di JHN) ed è in controllo, Allgaier invece perde qualche giro nel sorpassare Kligerman e ci riesce ai -65, poi quello su Jones è più facile e la #7 torna in top5.

Siamo in zona ultima sosta, ma tutti aspettano. Allgaier è scatenato e recupera in una occasione mezzo secondo a Nemechek in un giro, poi però finisce largo di nuovo in curva2 e perde tutto (+5.6″ dalla vetta) e deve ricominciare l’ascesa. Ai -50 Nemechek ha 2.4″ su Custer, 2.8″ su Chandler Smith, 3.0″ su Sammy Smith ed Allgaier. È qui che Cole ha un attimo di sbandamento ed i quattro dietro a JHN si ricompattano di colpo.

Sammy prova ad approfittarne di slancio approfittando del doppiaggio di Weatherman, manca il sorpasso e così Allgaier lo infila ai -47. Custer saluta la compagnia andando per primo ai box ai -45, il leader lo segue al giro successivo, con C.Smith, Jones e Creed. Sammy lo farà ai -43 e dunque Allgaier prosegue, con gomme leggermente più fresche, a pista libera e stampa tempi ancora notevoli.

Il colpaccio per Justin arriva ai -40 con il testacoda di Dye fermo di traverso in curva2 quando era pure nella posizione di lucky dog. Al momento della caution erano solo in sette a pieni giri: Allgaier, Hill (poi sosta lenta con la posteriore sinistra da fissare meglio), Hemric, Yeley, Kyle Sieg, Ellis ed Alfredo. Per tutti gli altri c’è la wave around, ma Allgaier dopo la sosta con cui monta l’ultimo set di gomme è effettivamente tornato al comando.

Green ai -35 e Allgaier, di fronte all’opposizione dell’ammaccato Hemric (il quale comunque non molla), ovviamente resta davanti mentre tutti guardano la rimonta di Hill (che balza di nuovo al quarto posto andando 3-wide) portandosi dietro Nemechek e Custer mentre gli Smith restano impantanati.

Il trio #20-#00-#48 (Kligerman si è attaccato al treno) avanza metodicamente una posizione alla volta ed ai -30 devono passare solo Hemric ed Hill con JHN a 2.6″ dalla vetta. Nemechek scavalca Hill ai -28 e poi di slancio anche Hemric (ne approfitta anche Austin), scrollandosi di dosso Custer e Kligerman.

In questa fase Nemechek non recupera terreno, ai -25 ha ancora 2.5″ di ritardo da Allgaier, poi però la sorte lo aiuta con un detrito (bello evidente) che rimbalza sul rettilineo opposto e quindi è caution. Moffitt è il lucky dog.

Allgaier dunque rimane col cerino in mano insieme ad Hill dato che loro due (con Alfredo ed Yeley che provano l’azzardo) hanno finito i set di gomme mentre gli altri 12 a pieni giri possono andare a montare gomme fresche. Creed ne cambia solo due e quindi ripartirà quinto davanti a Nemechek (sosta al pelo nello stallo), Custer e Kligerman. Hemric pitta due volte per una anteriore sinistra mal fissata, ma è solo l’inizio della fine per lui.

Green ai -17 e subito caution con il 3-wide fra C.Smith, Grala ed Yeley che non va a buon fine per gli ultimi due. È la 12esima ed ultima caution di giornata, a -1 dal record storico; Weatherman lucky dog.

Il problema per Allgaier è che in questa breve fase Nemechek, seguito da Custer e Kligerman, era già balzato al terzo posto con Hill in mezzo a loro.

L’ultima bandiera sventola ai -10 ed Hill scatta bene a differenza di Nemechek che manca il passaggio in terza marcia e così deve andare tutto all’esterno per tenere botta a differenza di Custer che finisce loose nel mezzo del 3-wide scivolando all’ottavo posto.

Chi ne ha approfittato, oltre ovviamente alla coppia Allgaier-Hill, è Kligerman salito al terzo posto. Parker salta poco dopo Austin, poi in curva3 ai -8 tenta l’attacco di forza su Justin, Kligerman scivola e manda largo Allgaier che quasi bacia il muro in curva4. La leadership della #48 dura l’arco di mezzo giro, Nemechek ha seguito Kligerman e senza dover rallentare si lancia completando il sorpasso in curva1.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1705712706718695814?s=20

E così la classifica, al termine di una gara abbastanza caotica, torna in fase zen con otto piloti dei playoff nelle prime otto posizioni, come se non fosse successo nulla o quasi. Mancano all’appello solo Mayer, Burton, Berry ed Hemric che cinque giri dalla fine finisce a muro per una rottura e si deve ritirare perdendo punti preziosi.

Nemechek vince così approfittando dei guai altrui la settima gara stagionale davanti a Kligerman, Sammy e Chandler Smith, Allgaier, Custer, Hill e Creed, a completare la top10 Jones e Moffitt; Hemric 24°, Berry 27°.

A festeggiare è ovviamente Nemechek che avanza al Round of 8 raggiungendo Allgaier, sorride anche Custer malgrado la gara non esaltante, qualificatosi per i punti ottenuti. Quasi al sicuro Hill e gli Smith, obbligati a vincere invece Burton e la coppia Berry-Mayer mentre la lotta al Roval si preannuncia soprattutto fra Creed (+9), Hemric (+1) e Kligerman (-1) con Parker grande favorito per un clamoroso colpaccio su un amato stradale.

I risultati odierni

La classifica della “Andy’s Frozen Custard 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo la seconda gara del Round of 12 della NASCAR Xfinity Series 2023

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta su Mola con il commento del nostro Simone Longo e di Daniele La Spina) ci sarà la gara di apertura del Round of 12 della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position sarà Bubba Wallace. La Xfinity Series nel prossimo weekend osserverà l’ultimo turno di riposo prima di riallinearsi al programma al Roval di Charlotte il 7 ottobre.


Immagine: Media NASCAR


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