NASCAR | Xfinity Series: Mayer sigla la 4^ in stagione a Miami-Homestead

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Simone Longo @_Long_hito
24 Ottobre 2023 - 10:00
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Una vittoria dall’effetto domino spaventoso: Sam Mayer è il primo qualificato a Phoenix e ha messo sull’orlo del precipizio almeno uno dei tre big

Una classifica playoff completamente capovolta e il primo ticket per Phoenix staccato. Questo è il risultato che davvero conta dopo una gara che non ha visto vincere il proprio dominatore né uno degli altri tre nomi dei grandi favoriti per Phoenix. Ciò che è certo sarà la presenza di un Sam Mayer decisamente meno esperto dei suoi possibili avversari, ma galvanizzato da questo trionfo e da una prestazione senza sbavature.

La gara

Ad un’ora di distanza dalla bandiera a scacchi della gara della NASCAR Truck Series è tutto prono per cominciare la gara centrale del Round of 8 dei playoff della Xfinity Series. Oggi nessun pilota sarà eliminato, ma con Martinsville in vista anche un solo passo falso rischia davvero di rovinare un’intera stagione. La situazione di classifica è tutt’altro che chiusa: Herbst trionfante una settimana fa ha lasciato ancora quattro posti liberi per Phoenix e l’unico solco (superabile) che è presente in graduatoria è quello tra ultimo dei qualificati e primo degli esclusi. Ci sono infatti ben 15 punti tra Cole Custer e Chandler Smith.

Il pilota dello Stewart-Haas Racing, vincitore qui nel 2017, ha fatto registrare anche un ottimo tempo nelle qualifiche, conquistando la pole position e partendo in prima fila al fianco di John Hunter Nemechek, non al meglio dal punto di vista fisico. Solo Emerling ed Ellis dal fondo dopo i problemi del venerdì in qualifica, con i due quasi a muro. Tre le DNQ per Mills, Yeley e Decker. La Contender Boats 300 è suddivisa in maniera classica: 45+45+110 per un totale di 200 giri e 300 miglia. Il pieno si stima che duri dai 59 ai 63 giri, anche se sarà più una gara di gomme con cinque set a disposizione.

Tutto è pronto, bandiera verde! Buoni gli spunti dei due piloti in seconda fila, con Allgaier e Hill che passano insieme JHN. Hill non mantiene il passo e rimbalza subito indietro scalando da 3° a 5°, poi ripassa Berry e si stabilizza al 4° posto. Davanti Custer è partito bene ed ha proseguito senza patemi. Gli altri piloti playoff sono tutti in top 15: Sammy Smith è 6°, Mayer 8°, Creed 11° e Chandler Smith 12°.

Nelle retrovie si segnala la presenza di Dale Earnhardt Jr., penalizzato dalla qualifica non esaltante, che ha subito ingranato mettendosi a sorpassare numerose vetture avversarie fino ad arrivare in top 15 pure lui e quella di un suo storico avversario come Ryan Newman, oggi alla guida della #66 e in top 20 dopo 10 giri. Davanti scappa il trio: prima Allgaier accorcia su Custer, ma poi torna a perdere qualche decimo fino all’arrivo di Nemechek che lo passa all’interno e si mette ad inseguire Custer con 1″ di distacco e un decimo a giro di guadagno.

Si smuove anche la classifica dei 8 piloti ancora in gioco per il titolo. Chandler, Sammy Smith e poi anche Sheldon Creed, il quale forse perde fluidi ma prosegue, perdono il passo e il contatto da tutti gli altri diretti avversari. Arriva il primo ritiro al giro 30 con Ryan Newman costretto nel garage a causa in un problema alla trasmissione. Davanti Custer viaggia in progressione senza fermarsi e arriva ad avere 2″ di vantaggio.

Il vantaggio accumulato inizia a vacillare soltanto con l’arrivo dei primi doppiaggi: JHN ne approfitta e si rifà sotto. Poco dietro Allgaier è in piena crisi di fine stage, viene passato da un galvanizzato Mayer che si lancia in un inseguimento da finale di gara grazie al quale ci regala uno splendido finale di stage. La #1 prima raggiunge e poi sorpassa la #20 di Nemechek. Allgaier perde ancora e chiude addirittura 6° venendo passato da un ottimo Moffitt sul finale.

Cole Custer approfittando del poco ordine alle sue spalle vince la prima stage mantenendo il secondo di vantaggio su Mayer. Terzo JHN, poi Creed, Moffitt, Allgaier, Herbst, Hill, Grala e Hemric.

Giro di box totale per tutti i piloti. Si segnala un lieve stallo per JHN che perde una posizione, una penalità a Brandon Jones per partenza anticipata dei meccanici e una a Josh Williams. La prima fila di Custer e Mayer può riprendere a pieno regime: comincia la seconda stage a Miami. Mayer è all’interno, a Custer dall’esterno manca la spinta di Creed che non ha perfetta aderenza sulle gomme: Sam passa così in testa.

Cole però non molla e ci ritenta dopo un solo giro in curva 1, torna davanti ed in testa. Allgaier, invece, torna 3° e poi addirittura 2° superando nuovamente Mayer. Un altro che patisce nuovamente lo short run è Sheldon Creed che torna a perdere posizioni fino a finire 10° facendo compagnia ai due Smith impegnati come lui nei playoff.

JHN raggiunge e sorpassa Mayer dopo una difesa non esasperata. Allgaier e Custer iniziano la fuga di coppia, con il più maturo dei due che conquista centesimo dopo centesimo sempre più terreno arrivando a -25 da fine stage con +0.5″. Dietro Creed crolla e finisce 13° nello stesso momento in cui i due Smith provano a risvegliarsi dal letargo. Tutti gli scenari vengono improvvisamente interrotti: caution, la prima non prevista della serata. Dawson Cram da pluridoppiato ha perso la posteriore sinistra a causa della rottura del semiasse.

I piloti che scelgono di usare uno dei preziosi 5 treni di gomme sono pochi, davanti quindi le posizioni non cambiano e ai -18 si riprende. Custer scatta ancora male in partenza all’esterno, Mayer spinge JHN ed entrambi passano la #00. Custer rallenta inizialmente tutta la fila e lo stesso Allgaier cede una posizione. Cole è bravo a reagire e si riprende la seconda posizione in breve tempo.

Da dietro risalgono i piloti che hanno montato gomma nuova, in particolare Derek Kraus, pilota che non siamo abituati a vedere nelle parti alte del gruppo, anche perché alle prime esperienze in Xfinity Series grazie al Kaulig Racing, ma che grazie a questa strategia va prima a recuperare tutti e poi, dopo averli passati uno a uno, a vincere la stage su un treno di gomme fresche.

Seguono in top 10 Nemechek, Custer, Mayer e Allgaier che sembrano i 4 piloti playoff meglio candidati al passaggio del turno. Kligerman, Kyle Sieg (sulla stessa strategia di Kraus), Herbst, Hill e Hemric completano la top 10. Tutti ai box, Custer torna al comando su Allgaier sfruttando ancora una volta l’ottimo lavoro della pit crew.

Green ai -104. Custer esterno, Allgaier stavolta interno con Mayer lasciando JHN con Cole. Anche stavolta Custer non parte bene e Allgaier ci prova ma in curva 2 risale e poi passa. Subito però arriva un’altra caution. Le vetture coinvolte erano impegnate in un 4-wide e sono dall’interno all’esterno la #2, la #16, la #11 e la #9, dunque tutte ottime auto. Jones scende troppo senza rendersi conto che erano in tre sotto di lui. Con Kraus spostato, il compagno di squadra Chandler Smith rimbalza su Creed e Moffitt non può evitarlo. Moffitt è out mentre Smith si salva e riparte ammaccato da doppiato, finendo però nei guai in classifica.

Verde ai -97. Custer per l’ennesima volta non scatta benissimo, sbanda sulla spinta di Nemechek e si fa passare da Allgaier. In questo momento tutti e 7 i driver dei playoff superstiti sono nella top9, con Kligerman 8°. Le lotte cominciano a farsi prepotenti, Custer fa pressione su Allgaier che per qualche istante pare avere una ruota mal fissata, poi lo passa ai -89. Su JHN passano Herbst e Mayer che però rimangono impantanati nella palude Allgaier. Custer riesce ad allungare di nuovo e fa salire il suo vantaggio a 2″ nel momento del primo pit stop di questa fase.

Allgaier, viste le difficoltà, anticipa tutti ed entra ai -81 in quella che pare essere più una costrizione data la situazione: la ruota era effettivamente mal fissata. Il problema per Justin è che esce nel mezzo del gruppo e, a meno di caution, recuperare è molto difficile. Ai -80 anche Kligerman va ai box dopo una foratura in seguito ad una toccata al muro; per loro questo è il penultimo set di gomme a disposizione.

Justin in questo momento è il primo dei doppiati a 5″ da Custer che ha a su volta 3″ di vantaggio da Mayer. -65: Allgaier si sdoppia con gomme fresche. Custer però ha allungato ancora malgrado i doppiaggi di peso. Intanto JHN è 4° si riavvicina ad Herbst mentre Creed avanza in 5^ posizione.

Inizia ufficialmente l’ultimo giro di soste con Creed e Hill che rientrano ai -62. Herbst e JHN ai -61, Custer e Mayer ai -60. Allgaier è fuori davanti al leader virtuale Custer di 4.8″, Custer ne ha invece 5″ di vantaggio su Mayer e può gestire con calma. Dopo aver passato Justin, Custer rimane davanti a lui il solo Kraus (che ha deciso di non pittare). La #00 gira 2.5″ a giro più velocemente di Kraus che infatti raggiunge e sorpassa a 56 giri dal termine.

50 alla fine: Kraus va ai box proprio mentre per Chandler Smith c’è il ritiro ufficiale. Custer domina con 4.7″ tranquilli di vantaggio su Mayer fino a che improvvisamente, alla prima toccata col muro, fora l’anteriore destra. Il colpo di scena ha del clamoroso visto che per Custer oltre al danno del perdere la gara ci sarebbe anche la beffa del cedere lo scettro a Mayer che, andando a vincere, ribalterebbe la classifica playoff facendo scivolare Custer sotto al taglio.

Mentre Allgaier va ai box ai -46, per Cole c’è la beffa. Dopo aver dovuto fare un interno giro su tre ruote, Custer si prende una penalità perché troppi meccanici sono scesi dal muretto: disastro completo in casa SHR. Riprende la sua corsa con un giro di ritardo in 24^ posizione.

Ora Mayer ha strada libera e deve guardarsi le spalle da Hill e Nemechek che sono diventati i primi inseguitori. Austin in particolare comincia a forzare alzando il ritmo scendendo a -3″. Caution improvvisa e clamorosa al giro 164. C’è infatti una gomma vagante in pit lane e ferma contro il muretto esterno. Tutti i leader ai box per l’ultimo set di gomme nuove. Tutti tranne Creed che decide singolarmente di rimanere fuori, togliendo così la wave around e la possibilità di sdoppiarsi ad Allgaier e Custer, sperando che ci sia una caution nel finale per giocarsi questo benedetto treno di pneumatici.

Creed esterno con Herbst ed Earnhardt. Mayer interno con Hill e JHN. Da tenere d’occhio anche la lotta Allgaier – Custer per un possibile lucky dog. Bandiera verde a -30 e subito caution: Creed non ha fatto in tempo a respirare che si è trovato subito annegare tra le onde dietro di lui, poco più indietro Berry è finito a muro dopo una spinta del suo team owner Dale Jr. Lucky dog a Kligerman con gomme nuove, dunque Justin e Cole ancora beffati. Sheldon Creed ancora una volta non si ferma, la caution è arrivata troppo presto per lui, e la ripartenza arriva in tempi brevi.

Via di nuovo ai -23. Mayer interno con Herbst e Jones, Hill esterno con JHN e Sammy Smith. La coppia di testa parte bene, ma la spinta di Herbst per Mayer risulta migliore. Sam è clamorosamente primo e sta per tirare un ribaltone alla classifica. In 3 giri i decimi guadagnati sono 7 e dietro si lotta. Hill è poi passato da Nemechek, unico vero inseguitore da qui fino alla fine. I decimi da colmare in questo momento sono 8.

Il gap invece che colmarsi si dilata e si va a stabilizzare sul 1.2″ ai -15. I piloti playoff sono tutti coinvolti in scontri diretti e ogni punto, specialmente per Hill, Custer e Allgaier, conta. 10 alla fine. 1.4″ per Mayer e tempi identici per i primi tre. Un Herbst in stato di grazia attacca e sorpassa Nemechek ai -6. Ancora 1.4″ ai -5, poi 1.1″ ai -4. I ricordi vanno ad una settimana fa e a quello che è successo tra Larson e Bell in Nevada. Herbst potrebbe acchiappare Mayer sulla linea e siglare un favoloso secondo successo consecutivo.

0.8″ ai -3, 0.4″ ai -2 e 0.2″ alla bandiera bianca. Sembra che stia per succedere l’impensabile. Sulla cornice c’è il secondo pilota playoff di serata in fumo, ovvero Sheldon Creed che torna ai box. Tornando concentrati davanti però, dove tutti gli occhi sono puntati su Herbst: Riley tenta uno slide job in ogni curva del tracciato ma non è mai abbastanza vicino per tentare un vero attacco, né la differenza di velocità fra i due è rilevante. Sam Mayer si difende lungo il muro, vince a Miami e ribalta i playoff di categoria.

La quarta vittoria stagionale di Mayer è in realtà soltanto la prima su un ovale in carriera, così come prima e unica sarà la sua esperienza al Championship 4 di Phoenix alla giovanissima età di 20 anni. 46 giri passati al comando per lui, su cui spiccano i 31 consecutivi finali percorsi a ritmo alto per tenere a bada Herbst. A seguire in classifica Nemechek, Hill, un ottimo Dale Earnhardt Jr., Hemric, Kligerman, Jones, Sammy Smith e Graf, Custer 13°, Allgaier 15°, Creed 26°.

A questo punto, con una sola gara rimasta a determinare i quattro piloti del gran finale, l’unico ad avere un po’ di respiro è John Hunter Nemechek con addirittura 44 punti sopra la linea del taglio. La vera lotta sarà tra Austin Hill (che a Martinsville sarà senza crew chief titolare per ben due bulloni mal fissati sulle sue ruote nei controlli post-gara), Justin Allgaier e Cole Custer: un terzetto separato da soli 3 punti. Decisamente più indietro invece Sammy e Chandler Smith (-49/-54) e Sheldon Creed (-65), obbligati pure loro a vincere per un altro ribaltone.

I risultati odierni

La classifica della “Contender Boats 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo la seconda gara del Round of 8 della NASCAR Xfinity Series 2023

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Sabato alle 21:30 a Martinsville la NASCAR Xfinity Series deciderà gli ultimi nomi qualificati per il gran finale di Phoenix. Stessa sorte domenica alle 19:00 per la Cup Series.

Immagine: Media NASCAR

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