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NASCAR | Xfinity Series, Martinsville #2 2025: prima vittoria in carriera per Taylor Gray!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 26 Ottobre 2025 - 18:00
Tempo di lettura: 16 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Martinsville #2 2025: prima vittoria in carriera per Taylor Gray!
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Dopo tante beffe proprio a Martinsville, Taylor Gray mantiene il sangue freddo vincendo per la prima volta. Il pilota della #54 regala anche la qualificazione per Phoenix a Love e Kvapil


E fu giorno e fu sera. Il sabato di Martinsville alla fine è stato meno cruento della primavera (difficile fare peggio onestamente) e, dopo la Truck Series, anche la Xfinity Series ha visto una battaglia corretta per decidere gli ultimi qualificati per Phoenix. Non c’è stato l’atteso – o temuto – ribaltone e la vittoria di Taylor Gray, la prima in carriera, ha tolto le castagne dal fuoco a molti possibili contendenti come Smith, Jones e Creed, giunti nell’ordine alle spalle della #54. Kvapil ha rischiato grosso in un incidente nel finale, ma alla fine la rimonta gli è bastata per conquistare, lui come Zilisch, la Championship 4 nella stagione del debutto.

La gara

Se la NASCAR Truck Series aveva una situazione molto equilibrata al via, per la Xfinity Series la strada verso Phoenix pare in gran parte segnata, con Zilisch ed Allgaier già qualificati pur senza vincere (lo hanno fatto Almirola ed Hill ribaltando la classifica owner) e Love che parte da addirittura +40. La lotta per l’ultimo posto disponibile, dunque, sembra essere riservata agli altri cinque piloti: Kvapil (+11), S.Smith (-11), B.Jones (+20), Mayer (-22) e Creed (-41, praticamente must win).

39 i piloti presenti a Martinsville e di alcuni di questi bisogna parlarne in anticipo. Manca ad esempio sulla #18 William Sawalich, fermato dopo l’incidente di Talladega da sintomi simili a quelli di una commozione cerebrale; al suo posto sulla Toyota sale Justin Bonsignore che avrebbe dovuto correre il finale di stagione sulla #19 prima di essere “sollevato dall’incarico” dai successi di Almirola alla caccia del titolo owner per il JGR e che nella notte di giovedì ha sì vinto la gara delle Modified, ma perso il titolo dal giovane Austin Beers.

L’altro pilota è al centro del mercato: dopo aver annunciato nelle scorse settimane di lasciare l’AM Racing, portato ai playoff a sorpresa, Harrison Burton annuncia di essersi accasato per la prossima stagione, come da rumor, al Sam Hunt Racing che conferma anche Dean Thompson (in crescita dopo un inizio complicato) nell’espansione a due auto full time. Rimane così senza posto fisso Corey Heim, e su questo ci vorrebbe una riflessione ben più lunga. Trova un posto fisso anche Rajah Caruth che nel 2026 si dividerà fra JR Motorsports e, pare, Jordan Anderson Racing.

Pronti via e nelle prove libere il colpo di scena che potrebbe cambiare i playoff: nel gruppo2 Connor Zilisch arriva impiccato in frenata, blocca le ruote posteriori, finisce in testacoda e nella piroetta sbatte col muso contro il muro quando era in top5 (miglior tempo di Ryan Sieg su una pista che si va gommando). Per Zilisch i guai non sono nel breve termine, ovvero nelle qualifiche saltate e la partenza dal fondo, bensì per la prossima settimana: gli stalli in griglia a Phoenix sono decisi infatti in base alla qualifica di Martinsville e la #88, dunque, come da regolamento dovrà scegliere il pit stall per quarta, dietro agli altri tre piloti in lotta per il campionato ma davanti ad Almirola ed Hill. Inoltre, la #88 è tutt’altro che qualificata per Phoenix nel titolo owner.

Tornando alla qualifica, sull’onda dell’entusiasmo e del dare al vecchio/presente team un’ultima gioia, Harrison Burton conquista una sorprendente pole position battendo di appena 0.005″ Kvapil. A seguire Almirola, Allgaier, Creed, Hill, R.Sieg, Queen, Eckes e Retzlaff; Jones 11°, S.Smith 14°, Love 21°, Mayer 24°, Zilisch come detto 38°, DNQ per Pardus.

Dopo aver retrocesso in fondo per modifiche in parco chiuso Alfredo e (tecnicamente) Zilisch ed avere rischiato un incidente di gruppo con la pace car in pit lane, può avere inizio in una fredda serata di ottobre (9 °C al via) una gara da 250 giri divisa in 60+60+130. Harrison Burton scatta bene e viene seguito da Almirola che approfitta dell’interno e dell’immediato sottosterzo di Kvapil per salire al secondo posto. Le battaglie principali sono quelle fra Hill e Sieg, fra Gray e Retzlaff e fra S.Smith e J.Burton. A passare è Taylor e Sammy prova ad approfittarne. Zilisch non recupera immediatamente e guadagna poco terreno.

Più impelagati sono ovviamente Love e Mayer in fondo alla top20: sul momento Jesse sembra il migliore dei due e Sam, vedendo la #2 recuperare, si libera di Perkins con un piccolo bump con Day che poi completa l’opera spedendo larga la #31, ma ben presto i valori si invertiranno. Davanti, nel frattempo, Allgaier passa Kvapil ed è terzo mentre avanza deciso anche Sammy Smith che vede la top10.

Se la situazione non è rosea per Love, nemmeno per Hill va tutto bene ed Austin perde in fretta posizioni da Queen, Jones e Gray. La vera crisi però è quella di Kvapil che in pochi giri viene infilato da Creed, R.Sieg e dallo stesso Queen. Mayer e Day in tandem superano Retlzaff.

Nel frattempo Almirola ed Allgaier hanno raggiunto il leader e la difesa della #25 regge poco, al giro 15 Aric attacca e dopo un paio di giri completa il sorpasso seguito da Justin. In contemporanea Sieg e Queen si mettono davanti a Creed. Si inverte la tendenza, invece, a centro gruppo con Mayer che cede e Love che torna ad avanzare; anche Jones supera Kvapil seguito poi da Gray.

Dopo 25 giri con il giapponese Koga iniziano i doppiaggi proseguiti poi con Maggio, ma gli occhi di tutti sono su Kvapil che rischia di perdere la posizione anche dal compagno di squadra Smith. A metà stage Almirola ha 1.7″ su Allgaier, 2.1″ su H.Burton, 2.5″ su R.Sieg, 3.4″ su Creed, 4.5″ su Creed, 4.6″ su Jones, 5.0″ su Gray, 6.5″ su Kvapil e 7.0″ su Smith, Love 17°, Mayer 18°, Zilisch 29°.

Proprio mentre Jones ha appena passato Creed, Sanchez tocca Snider (i due lottavano per restare con Love e Mayer) e manda la #91 in testacoda; Myatt perde il giro mentre lo recupera Williams. Ci sono solo quattro set di gomme ai box, quindi sorprende la decisione di quasi tutto il gruppo di andare ai box per il primo cambio gomme. Tirano dritto Queen, J.Burton, Eckes, Mayer, Dye, Zilisch (che ringrazia, ma nell’incidente ha rimediato un danno al muso sul lato sinistro toccando Thompson), Alfredo e Green, poi chi ha pittato, con Allgaier che balza davanti a Jones, H.Burton, Almirola e Creed. Kvapil perde ulteriore terreno. Inizia la serie di penalità e Love si complica la vita con uno speeding, idem Sanchez e Smithley, Ellis invece paga l’ingresso irregolare in pit lane.

Ripartenza ai -22 e Queen rimane agilmente al comando mentre Mayer si fa largo nel gruppo, spedisce largo Jeb Burton che non la prende per nulla bene), poi tiene dietro anche Eckes. Allgaier recupera subito e supera Zilisch e poi anche Dye lasciando sul posto Almirola. Ma arriva quasi immediatamente una nuova caution per un testacoda isolato di Mosack; lucky dog per Snider.

Poche soste in questo turno (Green che perderà un giro, Sanchez, Williams, K.Sieg e Maggio), poi si riparte ai -8 con Queen davanti a Mayer, Allgaier, Eckes, Dye, Jones, Zilisch, Alfredo, Almirola e J.Burton. Brenden e Sam lottano alla pari mentre Jones avanza in top5 a differenza di Dye che precipita. Dopo tre giri di lotta Mayer passa portandosi dietro anche Allgaier. A sorpresa Justin non si ferma qui ed ai -3 infila la #41 andando al comando. Mayer nel giro successivo cerca di rimanere con la #7, ma arriva lungo in frenata e perde posizioni rischiando parecchio.

Allgaier vince la prima stage davanti ad Almirola, Queen, Jones, Mayer, Zilisch, H.Burton, Eckes, Creed e Day. Kvapil recupera ed è 11°, Smith 15°, Love 25°, lucky dog per Green. La classifica aggiornata vede Love sempre a +40 (e al quale basterà un 19° posto qualunque cosa succeda attorno a lui), Kvapil a +11, S.Smith a -11, Jones a -13, Mayer a -16 e Creed praticamente in must win a -39. Per gli owner, invece, la #88 a +53, la #7 a +46, la #2 a -46, la #20, la #41 e la #00 obbligate a vincere..

Alcune soste al break per Queen, Eckes, Dye, Mayer, Retzlaff, Smithley, Maggio (speeding) e Williams, dunque la classifica vede l’ingresso in top10 di Kvapil, Alfredo e J.Burton mentre Mayer precipita al 28° posto. Dopo una lunga caution, si riparte ai -48 nella seconda stage. Allgaier scatta bene e si tiene dietro Jones che aggira Almirola e così, dopo 75 giri, Brandon diventa il primo serio contendente per ribaltare le griglie playoff. Meno bene va a Zilisch che, su gomme usurate, viene attaccato da H.Burton.

Dietro di loro grande battaglia con Creed che supera Day, Kvapil segue Sheldon che poco dopo con un bump si crea un varco su Zilisch che ha dovuto far passare la #25. Jeb Burton, invece, è sempre in mezzo ai guai, Smith gli rifila un bump, ma è nella tentata vendetta su Sammy che Jeb perde numerose posizioni anche per un tire rub. Posizioni che perde anche Zilisch da Creed, Kvapil e pure Gray in forte recupero, Day infatti è in flessione sulla pressione di Ryan Sieg che prima tocca la #17 e poi quasi per scusarsi si riaccoda.

Il gruppo di testa, intanto, si sta allargando e al trio al comando si è unito pure H.Burton, ma Jones ha finito l’abbrivio e viene passato dal compagno di squadra. Ai -30 Allgaier guida su Almirola, Jones, H.Burton e Creed, a 3″ uno scatenato Gray ora davanti a Kvapil, Zilisch, Day e R.Sieg, S.Smith 11°, Love 18°, Mayer ancora 28°. Poi però una caution: la posteriore sinistra di J.Burton cede e la #27 finisce in testacoda (forse con una leggera toccatina di Perez a dare il colpo di grazia), lucky dog per Mosack.

Zilisch ringrazia ancora e pitta con praticamente tutto il gruppo. Proseguono solo Kvapil con Alfredo (unico finora senza soste), Queen, Sanchez, Eckes, Mayer, Retzlaff, Ellis, Green e Smithley, A seguire Allgaier, Jones, Gray, Creed, Almirola e via via gli altri. Love si prende una seconda penalità per interferenza (ruota che scappa via nello stallo accanto) e precipita di nuovo in coda – 36° – con Perez, J.Burton e K.Sieg (speeding).

Green ai -22 e Kvapil rimane al comando, ma questa non sarebbe una rivoluzione nella griglia playoff in quanto Carson era già sopra la linea rossa. Zilisch perde numerose posizioni e scivola fuori dalla top20. La voglia di tutti, invece, è quella di passare Alfredo che ha gomme usurate di 100 giri ed il primo ad attaccarlo decisamente è Eckes. Allgaier sempre leader virtuale davanti a Gray e Jones. Per Love i guai non sono finiti: Koga (a -2) pizzica il cordolo, prende la tangente e quasi centra la #2 e la #27. Per sua fortuna non può perdere ulteriori posizioni in classifica, altrimenti il +13 nella classifica virtuale su Mayer sarebbe problematico. Hill rischia invece di tamponare Thompson.

La classifica si va assestando: Retzlaff viene tenuto all’esterno mentre Allgaier apre la porta su chiunque si trovi davanti. Quando Justin sembra in grado di prendere Mayer, ecco che a sorpresa viene infilato da Gray che lo passa.

Kvapil vince la seconda stage davanti a Queen, Eckes, Mayer, Gray, Allgaier, Jones, Almirola, Creed ed Alfredo, Smith 12°, Zilisch 17°, Love 30°. Lucky dog per Koga, infatti non viene assegnato ad Annunziata che, proprio in vista della bandiera a scacchi, prima finisce a muro, poi vede esplodere la trasmissione in curva4 e rischia di innescare un incidente con Dye, Clements e lo stesso Love. Nella classifica aggiornata, Love è a +38, Kvapil +19, Jones -19, Mayer -19, Smith -21, Creed must win; per gli owner (in cui la #1 non c’è) #2, #20, #41 e #00 in must win per eliminare clamorosamente una fra #88 e #7.

Dopo una lunga caution per spostare Annunziata dallo stallo nel garage e pulire la pista dall’olio, si riapre la pit lane e vanno ai box ovviamente Kvapil (che così finisce definitivamente fuori sequenza e che soffre ancora il sottosterzo), Queen, Eckes, Zilisch (ancora riparazioni al muso), Bonsignore, Green, Ellis, Clements, Love e altri in coda.

Classifica aggiornata dunque con Mayer balzato al comando (e qui scatta l’allarme rosso) davanti a Gray, Allgaier, Jones, Almirola, Creed, H.Burton, Smith, Day e R.Sieg, Kvapil 22°, Love 23°, Zilisch 28°. Bandiera verde a 113 giri dalla fine e Mayer mantiene la prima posizione su Gray, Allgaier e la coppia JGR in lotta, Almirola passa lasciando Jones a lottare con Creed, ma Sheldon è all’esterno ed H.Burton lo torna a puntare.

Mayer cerca subito la fuga malgrado gomme più usurate di circa 30 giri, dato che Allgaier attacca Gray ed i due sono a lungo affiancati. Alla fine Taylor fa la fine di Sam in precedenza: viene passato dalla #7 e poi sbaglia la frenata perdendo la posizione a vantaggio dei compagni di squadra, poi però Gray ripasserà Jones.

Ai -100 Mayer primo davanti ad Allgaier, Jones 5°, Smith 7°, Creed 9°, Kvapil 21°, Love 23° (in continua battaglia senza esito positivo, stavolta con Eckes) e Zilisch 26°. Jesse alla fine crolla e Connor inizia qui il recupero. Qui si rischia molto con Dye che deve alzare il piede in due 3-wide consecutivi, prima con Alfredo e Queen, poi con Eckes e Kvapil con Carson che sbanda pizzicando il cordolo. La coppia Kvapil-Zilisch trova una informale alleanza e recupera posizioni su posizioni rientrando in poco tempo in top20 mentre Hill crolla e ne esce.

Ai -95, tuttavia, Allgaier si spegne di colpo e viene infilato da Almirola e Gray con anche Jones che preme sulla #7. A pista libera Aric ci mette davvero pochissimo a riprendere e passare Mayer ai -88 ponendo per il momento fine alla crisi nella griglia playoff. Sam torna dunque a lottare punto su punto ed è ora a -5 da Kvapil. Intanto, anche Jones si è spento e in top5 entra in forte rimonta Ryan Sieg. Ma a stupire ancora di più è il nono posto del dottor Patrick Staropoli che sulla #24 di Sam Hunt Racing ha appena superato Creed, poi infilato anche da Bonsignore che sta prendendo ritmo. Koga si ritira con la pompa della benzina rotta.

Sta iniziando ai -80 la battaglia per la prima posizione fra Almirola e Gray, Taylor ci proverà sempre in maniera pulita in quattro attacchi in sequenza in cui la #54 affianca all’interno la #19 senza però riuscire a completare il sorpasso. Si vede che Taylor vuole riscattare la bruciante sconfitta della primavera. I due hanno anche iniziato il giro di doppiaggi, perdono la tornata Mosack, Clements (che poi va ai box e si ritira col freno anteriore destro in fiamme), Williams e ai -70 anche Love crollato al 32° posto. E, a questo punto, è necessario tenere d’occhio la classifica live: Love è a +9, Kvapil a +6, Mayer a -6 (e che tiene dietro Allgaier malgrado abbia perso ormai 5″ dalle Toyota al comando), Jones a -8, Smith a -13.

Jones si riprende e torna davanti a Sieg, ma arriva l’uragano Bonsignore che ha scalato tutta la top10 ed entra in top5 vedendo da vicino pure Allgaier. Il sorpasso arriva ed è praticamente immediato. Mayer cede ai -63 e la #18 è terza a 5.6″ in un 1-2-3 JGR. Justin ha aperto la porta e quindi Jones riesce pure lui a scavalcare la #7. Ai -60 Almirola ha 0.1″ su Gray, 5.4″ su Bonsignore, 6.6″ su Mayer, 7.1″ su Jones, 7.6″ su Allgaier, 7.8″ su Sieg, 8.1″ su Smith, 8.3″ su H.Burton e 8.7″ su Creed, 15° Zilisch, 16° Kvapil, 32° Love. In generale Love a +10, Kvapil a +7, Mayer a -7, Jones a -8, Smith a -13.

Poi però una caution accende la miccia per il finale: in curva3 Poole tocca Queen che finisce addosso al doppiato Williams e crea un blocco in cui finiscono anche Day e soprattutto Zilisch che danneggia nuovamente il muso, ma sul lato destro mentre Kvapil la scampa per un pelo. Lucky dog per un Dye che, dopo tanti contatti, aveva appena perso un giro finendo pure nella lotta per la prima posizione.

Questa è l’occasione buona per l’ultima sosta ai box. A tirare dritto sono solo Sanchez e Perez, poi Gray si prende in pit lane la leadership virtuale davanti ad Almirola, Bonsignore, Jones, Mayer, Allgaier, Smith, R.Sieg, Creed e Kvapil, Zilisch 29°, Love 32° e virtuale lucky dog, speeding per K.Sieg. Queen si ritira con la sospensione posteriore rotta.

Bandiera verde ai -49 e Gray, che al choose cone ha ottenuto la prima fila, non ha problemi ad aggirare Sanchez seguito al giro successivo da Almirola. La confusione è a centro gruppo con Perez ed Allgaier (toccato da Mayer, a fine gara il campione in carica cercherà il chiarimento verbale) che finiscono larghi e Justin che, tornando in traiettoria, si tocca con Ellis.

Anche Jones supera Sanchez e dal terzo posto torna ad essere il pericolo più grande in ottica playoff, ma anche Smith ha trovato il varco buono ed è quinto, Creed settimo, Mayer ottavo e che deve avere paura perché è in zona J.Burton, Kvapil 22°, Allgaier 17°, ma ormai col giro più veloce in tasca. Ai -45, dunque, Kvapil +11, Love +9, Jones -9, Smith -13, Mayer -14.

Alla fine le minacce e la rabbia di Jeb si trasformano in un normale bump con cui passa Mayer e apre la porta a Kvapil, nulla di più. Sammy Smith ha passato Sanchez con Bonsignore e Creed. Carson rimane dietro a Sam, ma è comunque entrato in top10. Allgaier rientra in top15, Zilisch in top20. Ai -40 Kvapil è a +12, Love +9, Jones -9, Smith -12, Mayer -15.

La situazione rimane sostanzialmente stabile nei giri successivi e da notare ci sono Smith che riaggancia il gruppo di testa ed il tandem Mayer-Kvapil che passa Sanchez. Ai -31, però, un’altra caution ricompatta tutti: Alfredo tocca Retzlaff che, finendo in testacoda, si appoggia ad Eckes, per evitare l’incidente Perkins tampona Perez. Love respira e si prende il lucky dog. Pittano solo Sanchez, Ellis, Mosack e Williams, dunque la classifica aggiornata vede Gray al comando su Almirola, Jones, Smith, Bonsignore, Creed, J.Burton, Mayer, Kvapil e R.Sieg, Allgaier 13°, Zilisch 17°, Love 29°. Kvapil a +13, Love +12, Jones -12, Smith -15, Mayer -17.

Bandiera verde ai -25 ed Almirola si pianta mandando in fuga Gray, Aric deve difendersi da Jones che ha Smith incollato al paraurti, ma al giro successivo il vero colpo di scena della gara: in curva3 H.Burton tocca R.Sieg che finisce contro Kvapil il quale finisce in testacoda. Lucky dog per Retlzaff ed in classifica generale cambia tutto, dato che Love mantiene il +14, ma ad entrare in top4 è Jones (+1) seguito da Smith (-1) e Mayer (-3) mentre Kvapil precipita a -7 e non ha nemmeno gomme fresche ai box.

17 giri alla fine e Martinsville rischia di trasformarsi in una bolgia, la classifica aggiornata vede Gray davanti ad Almirola, Smith, Jones, Creed, Bonsignore, Mayer, i cugini Burton e R.Sieg, Allgaier 12°, Zilisch 16°, Love 29°, Kvapil 30°. Gli occhi sono soprattutto su Sammy, Sam e Carson, dato che la #8 è a solo un punto dalla qualificazione, Sam a tre e Carson ha tutte le posizioni da recuperare e poche da perdere.

Stavolta Almirola riparte meglio, ma contro Gray può fare poco e deve comunque guardarsi da Smith che, dopo due giri, trova il varco e passa. Dietro di loro, Creed cerca l’interno ma trova solo un contatto con Mayer che deve andare largo. Ai -15, dunque, Gray guida su Smith, Almirola, Jones, Creed, J.Burton, Mayer, Bonsignore, Thompson ed H.Burton, Zilisch davanti ad Allgaier, Love 25°, Kvapil ancora nel traffico e 29°. Love può dunque gestire un +17 ed è praticamente a Phoenix a questo punto, la lotta vera è fra Smith che è a +0 (il tie-breaker è suo) su Jones a -0, poi Mayer a -2 e Kvapil a -5.

Gray e Smith, di nuovo, come in primavera. Allora nel finale Sammy piazzò il bump sulla #54 che fece però perdere la gara ad entrambi per il profondo disprezzo di Taylor (i due ancora non sono in buoni rapporti) e la distanza fra i due è davvero minima. Gray però oggi è ancora più superiore e, giro dopo giro, guadagna centesimi sulla #8. La brutta notizia per Sammy, tuttavia, è il sorpasso senza troppe resistenze di Jones su Almirola.

Intanto, però, Kvapil si è scatenato ed ha guadagnato moltissimo terreno. Ai -10 Gray guida su Smith (+0.6″ rispetto ai +0.2″ dei -15), Jones, Almirola, Creed, Mayer, J.Burton, Bonsignore, H.Burton e Thompson, Zilisch 12°, Allgaier 14°, Kvapil 22°, Love 24°. In classifica c’è ancora un pari merito, ma Brandon è rimasto dalla stessa parte della linea rossa. A +0, infatti, è tornato clamorosamente Kvapil, Jones a -0, Smith a -1, Mayer a -3.

Mentre Gray va in fuga verso la vittoria, Kvapil continua a guadaganre posizioni ed entra in top20 riprendendo la pericolosa coppia Dye-K.Sieg con Daniel che continua a subire colpi a destra e a manca. Zilisch è entrato in top10, ma la vera notizia dei -5 è Jones che ha ripreso e si è infilato all’interno di Smith per il secondo posto.

Passano nemmeno 10″ e arriva la caution che manda tutti all’overtime: le botte subite da Dye hanno provocato una foratura alla #10 che finisce a muro. La classifica aggiornata vede Gray davanti a Jones, Smith, Almirola, Creed, Mayer, J.Burton, Bonignore, Thompson e Zilisch, Allgaier 14°, Kvapil 19°, Love 24°. Il sorpasso di Brandon su Sammy può sembrare una buona notizia per la #20, ma Kvapil è già a +2 su di lui mentre Smith scivola a -5 e Mayer a -6.

Ovviamente non ci sono soste di rilievo e quindi si va all’OT con Jones che può vendicare il 2022 quando era al comando e a un passo da Phoenix quando venne tamponato e mandato fuori dal compagno di squadra Gibbs (sulla #54) già qualificato per il gran finale.

Invece non c’è nulla da fare: Gray scatta benissimo, Jones viene aggirato da Smith e la lotta fra i due chiude i conti per la vittoria di Taylor che di fatto non cambia la situazione in classifica generale perché Kvapil evita (quasi) tutti i guai, approfitta dei contatti di cui finisce vittima invece Allgaier e così la #1 si prende i punti sufficienti per Phoenix.

Taylor Gray conquista con ampio merito la prima vittoria in carriera davanti a Smith, Jones, Creed, Almirola, J.Burton, Mayer (fra i due il match finisce dopo la bandiera a scacchi dato che, dopo un ulteriore contatto, Sam manda in testacoda la #27; dopo l’ulteriore confronto verbale a distanza si aspettano eventuali penalità), Thompson, Zilisch (prima gara in sei mesi senza giri in testa) e Bonsignore, Kvapil 18°, Love 23°, Allgaier 26°.

La classifica finale, oltre ad un Love che ha sofferto tanto ma chiude comunque a +18, vede Carson Kvapil qualificato a Phoenix con quattro punti di margine su Jones, cinque su Smith e sette su Mayer mentre Creed è notevolmente staccato. Tira un sospiro di sollievo anche il JR Motorsports che, oltre a portare tre piloti su quattro all’atto decisivo, qualifica per l’owner la #88 e la #7 dato che non è arrivata una vittoria da chi poteva rompere le uova nel paniere.

Ed ora Phoenix in cui il pronostico pare ancora poco chiaro dopo quanto successo a Martinsville. Sarà una settimana di analisi.

I risultati odierni

La classifica della “IAA and Ritchie Bros. 250”

La classifica generale

Così in campionato al termine del Round of 8 della NASCAR Xfinity Series 2025

I quattro qualificati alla Championship 4 di Phoenix

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 19:00 in diretta su p300.it ci sarà la decisiva gara della NASCAR Cup Series che deciderà chi contenderà il titolo ai già qualificati Denny Hamlin e Chase Briscoe; a partire dalla pole position sarà William Byron. La NASCAR Xfinity Series vedrà il suo epilogo nella notte fra sabato e domenica prossimi a Phoenix con partenza alle 0:30.


Immagine: Media NASCAR

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