NASCAR | Xfinity Series: Love vince la prima gara in carriera a Talladega!

NASCAR
Tempo di lettura: 17 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
21 Aprile 2024 - 20:00
Home  »  NASCAR

A differenza di Atlanta Jesse Love riesce a risparmiare abbastanza carburante, anzi stupisce tutti vincendo dopo due overtime e concedendosi pure i burnout


Jesse ha compiuto un miracolo a Talladega. Qualcuno (a dire il vero solo il sottoscritto) potrebbe definirlo un miracoLove. Già, Jesse Love ha compiuto un’impresa per conquistare alla presenza numero nove la sua prima vittoria in NASCAR e più nello specifico in Xfinity Series. Il pilota del RCR ha chiuso l’opera iniziata già a Daytona e proseguita ad Atlanta, là dove fu beffato rimanendo a secco. Il ragazzino però impara in fretta e a Talladega fa meglio dei veterani, gestendo l’ultimo pieno addirittura per due overtime più i burnout.

La gara

Il weekend di Talladega si presenta freddo e grigio, ma per fortuna meno piovoso del temuto. Come da consuetudine recente non ci sono prove libere sugli superspeedway e si scende subito in pista venerdì pomeriggio per le qualifiche.

Detto della pronosticabile prima fila tutta Richard Childress Racing, stavolta con Austin Hill in pole davanti a Jesse Love, la lotta è molto interessante invece per non essere l’unico DNQ rispetto ai 39 iscritti. La entry list era da 40, poi invece Natalie Decker e la #36 si ritirano perché “la NASCAR non ha approvato in tempo lo sponsor con cui ci eravamo presentati” (verità o bugia bianca? Non lo si sa, ma è una scusa già sentita in passato nell’ambiente)

Il primo a piazzare il ribaltone, ovvero battere sei auto per rientrare nella top33 che si qualifica in base alla velocità e non viene ripescato in base agli owner point, è la #66 di David Starr, obbligata a fare ciò per prendere il via in quanto ultima fra i presenti in classifica generale. La patata bollente passa a Bacarella che però viene involontariamente aiutato da Honeyman e Jeb Burton che finiscono dietro, poi a Cram che però si qualifica grazie a Jeffrey Earnhardt, dunque ad Anderson salvato da Ryan Ellis. E quindi ora sul sedile scomodo c’è la #14 di Mason Massey il cui destino verrà deciso da Kyle Sieg che deve ancora scendere in pista. Il fratello minore di Ryan però balza addirittura al sesto posto provvisorio e quindi Massey è destinato alla DNQ. Ma non è finita qui: nei controlli tecnici post qualifiche la #6 viene trovata non conforme in quanto il roof hatch sul tetto non è sigillato correttamente. E quindi per Garrett Smithley c’è la DSQ che porta alla DNQ con ripescaggio di Massey.

In un sabato con un pallido sole dopo aver mandato in fondo alla griglia Taylor Gray, Creed (problema ad una ruota dopo il secondo round delle qualifiche) e Jeb Burton (cambi vari per capire la controprestazione sul giro secco) e l’attenzione posta sui quattro candidati per il terzo assegno da 100’000$ del Dash4Cash (Mayer, Ryan Sieg, Allgaier e Allmendinger), la corsa può iniziare.

Al via non c’è il gioco di squadra in casa RCR e Hill prima deve tenere a bada Custer all’esterno prima di scendere su Love, ma la loro indecisione nelle fasi iniziali costa il secondo posto a Jesse, finito nel mezzo con Herbst e un buon Emerling. E così nella corsia esterna avanzano Custer e Truex, dall’interno invece Sammy e Chandler Smith; Hill con Kligerman devono quindi coprire queste corsie, concentrandosi sulle due esterne mentre quella più vicina alla linea gialla fatica a prendere forza.

Dopo alcuni rimescolamenti iniziali Hill ritrova la compagnia di Love nella sua scia mentre Custer si sposta al centro ricongiungendosi al compagno di squadra Herbst che però ha problemi di guidabilità con la #98 che non vuole saperne di andare dritta e quindi la corsia esterno prende velocità lungo il muro.

A situazione assestata in vetta si inizia ad alzare il piede per risparmiare un po’ di benzina e così ricominciano al giro 10 gli attacchi con Chandler Smith a precedere Custer, Herbst ed Alfredo. La Toyota #81 guida la rimonta con il pilota del JGR che arriva all’altezza di Love. Hill deve quindi coprire il recupero lasciando il compagno di squadra al vento. Custer approfitta di questo blocco per infilare Chandler che riesce ad accodarsi alla #2.

Alla fine però Hill riesce a guadagnare quel tanto che basta per tornare lungo il muro in compagnia di Love e quindi, grazie ad un Herbst che non riesce a spingere Cole come vorrebbe, la corsia di destra torna ad avanzare. Un accenno di 3-wide lanciato in coda da Mayer e Sammy Smith rallenta ulteriormente il trenino guidato dalle Ford.

La situazione si tranquillizza di nuovo nel plotone di testa composto da 29 vetture in fila indiana in attesa degli attacchi di fine stage. Ai -3 ci riprovano Alfredo con Herbst e Custer. Salta su a fare da locomotiva Brandon Jones e poi Allgaier. Quando Kligerman deve coprire la situazione diventa critica anche in vetta, al punto che anche Love si smarca, dopo aver rischiato di mettere a muro Hill verso curva1, spostandosi all’interno e mettendo il muso al comando.

Siamo all’ultimo giro e la situazione nella corsia all’attacco non è più calma, infatti Jones ed Alfredo si smarcano e vanno 3-wide, poi però in curva2 la caution: Allgaier finisce leggermente loose e si allarga leggermente, quel tanto che basta ad Herbst di provare ad infilare il muso e così Justin finisce in testacoda per poi sbattere violentemente contro il muro interno. Love vince così la prima stage sotto caution davanti a Kligerman, Hill, Chandler Smith, Allmendinger, Ryan Truex, van Gisbergen (tranquillo sempre nella corsia esterna), Jones, Herbst e Custer. Non ci sono lucky dog.

Il primi giro di soste vede Kligerman finire lunghissimo nello stallo senza freni; Love riparte al comando davanti ad Hill, Truex, C.Smith, Taylor Gray, Custer, Allmendinger, Creed, van Gisbergen e Jones. Penalità per Bilicki (commitment line), DiBenedetto, Kyle Sieg (speeding) e Weatherman (infrazione della sicurezza).

Alla ripartenza a 20 giri dalla fine della seconda stage i due “spingitori”, ovvero rispettivamente Chandler Smith con Love e Ryan Truex con Hill, fanno saltare di nuovo il gioco di squadra in casa RCR. La fila di Jesse è più sgranata e quindi alla fine è Austin a tornare al comando. Dietro il gruppo è già 3-wide dato che Custer e le Ford sono di nuovo all’attacco e così Hill preferisce subito riunirsi al compagno di squadra.

L’interno però a sorpresa arriva di slancio e Custer si ritrova al comando a gestire tre corsie appaiate dietro di lui con rispettivamente Hill, Truex e Sieg a guidarle. Il compito non è facile e infatti Austin approfitta di una indecisione per riprendersi il primo posto con la #00 che finisce al centro mentre l’esterno perde. Nemmeno Hill resiste tanto in quel posto, infatti la corsia di sinistra ha tanta inerzia e così al comando ad una settimana dalla volata persa di Texas si presenta Ryan Sieg.

Da questa fase molto incerta riemergono Hill e Love che riescono a seguire il leader, poi però la coppia RCR si spezza, Austin segue Sieg, Love rimane al centro. Chandler Smith decide di saltare sulla #2 ed i due iniziano a recuperare velocemente al punto che Sieg riesce a coprire loro ma non Hill. La corsia interna inizia a spezzettarsi anche sui continui attacchi, voluti o no, di Alfredo che in questa occasione rimbalza indietro.

L’inerzia della #81 porta Chandler Smith al comando, poi la Toyota si sposta davanti ad Hill insieme a Sieg che riesce ad infilarsi dietro a Love. E così allora, dopo un rischio fra compagni di squadra, avanza Truex che pochi secondi più tardi viene fatto saltare da Jones.

Si vede che Love ai -5 è impaziente e vorrebbe attaccare con Hill prima che Brandon rimonti e blocchi la strada al due RCR. Alla fine il prevedibile attacco arriva a tre giri e mezzo dal break ed è talmente rapido che Sieg non ha tempo di reagire. Jones dietro è ancora lontano e così la coppia #21-#2 si limita a mettersi di nuovo all’esterno davanti a Ryan.

Questa corsia avanza ancora perché è ripartito il 3-wide con il citato Jones, seguito da Kligerman, al centro e alla loro sinistra di nuovo Alfredo con Mayer e Sammy Smith. Allmendinger allora decide di sfilarsi, mettersi davanti alla #9 e guidare la rimonta veloce. Love è bloccato, Hill riesce a coprire rischiando di finire nel mezzo ma riesce a salvarsi. Hill vince dunque la seconda stage davanti a Love, Allmendinger, Ryan Sieg, Jones, Chandler Smith, Kligerman, Herbst, Jeb Burton e Custer; nessun lucky dog di nuovo mentre Jeffrey Earnhardt (brevemente in top10 nei giri precedenti) si ritira col motore ko.

Nuovo giro di soste e le strategie di diversificano: Love, Jones, C.Smith (non felice dei problemi alla radio), Kligerman, Creed, Truex, Herbst, Mayer e Taylor Gray cambiano due gomme e si piazzano alla ripartenza davanti ad Allmendinger ed Hill; penalità per Williams (interferenza) ed Emerling (ruota vagante nel prato) mentre Alfredo fa un doppio pit.

Con una classifica rimescolata si arriva alla ripartenza dei -58 e Love rimane davanti sulla spinta che riceve da dietro. La corsia interna perde terreno fin da subito e quindi inizia lo slalom gigante di Hill e Custer nel tentativo di rimontare le posizioni perse, fatto che non riesce ad Herbst che, tuttavia, dopo poco riesce a riunirsi al compagno di squadra.

Pian piano però l’interno riprende forza e, sospinto da Kligerman, Jones avanza fino a mettersi ai -56 davanti a un Love che non ha coperto. Inizia il grande shuffle con anche Kligerman ed Hill che riescono a mettersi davanti alla #2. Avanza così Ryan Sieg, Jones non difende e la Ford #39 passa al comando. Dopo il pilota del RSS Racing è il turno con la stessa formula di Sammy Smith. Chi è il protagonista successivo di questo passaggio molto ciclistico? Niente meno che Shane van Gisbergen che ai -50 completa al debutto il primo giro al comando a Talladega approfittando di un contrattacco fallito da Sieg su Sammy Smith.

Questo genera un 3-wide con Jordan Anderson all’interno, SVG al centro e Sammy all’esterno che sul lungo andare, sospinto da Hill, avanza di nuovo. Ed Austin approfitta di questa situazione per accendere di nuovo i razzi, attaccare di slancio la #8 in curva1 e tornare al comando.

Subito dopo arriva il primo grande incidente. Mentre Hill è al comando all’esterno, Jones copre deciso alla sua sinistra l’attacco di Sieg. Il buco lasciato al comando della corsia centrale è ghiotto e nello stesso momento sia lo stesso Sieg che Kligerman (che è dietro alla #21) decidono di occuparlo. Il problema è che i due lo fanno dalle corsie opposte e non possono accorgersi che il contatto è inevitabile. Nel mucchio ci finiscono Jones, Clements, Mayer, Allmendinger, Truex, Weatherman, DiBenedetto e, in maniera minore, Kligerman, Sieg, DiBenedetto e Creed. Con Mayer costretto al ritiro dopo Allgaier ed il muso di Allmendinger distrutto, in pratica fra Ryan Sieg e l’assegno da 100’000$ c’è solo lo scotch messo dai meccanici di AJ e 1’12” rimasti sul DVP per la #16.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1781798535605686721

Si è aperta la finestra per andare in fondo alla gara con la benzina (anche se al pelo) e quindi tutti vanno ai box. La nuova classifica all’uscita della pit lane vede Hill al comando su Chandler Smith, Sammy Smith (speeding però per lui), Sieg, van Gisbergen, Taylor Gray, Custer, Alfredo, Herbst e Love.

Green ai -41 ed Hill deve tenere a bada le Ford al suo interno e infatti Sieg passa al comando seguito da Custer perché C.Smith molla subito Austin per mettersi nell’altra fila. Il gruppo però non è compatto, pure la corsia interna si sparpaglia all’improvviso e nasce addirittura un 4-wide da cui emerge Herbst affiancato da Love mentre Hill cerca l’interno. Arriva subito una caution però perché Allmendinger perde il baule dato che, non inquadrato, aveva avuto danni anche al retrotreno. E ad AJ ora rimangono appena 9″ sul DVP ma si salva.

Dopo poche soste per rabbocchi (Emerling, Sammy Smith, Retzlaff, Weatherman e altri in coda) si riparte ai -35 con Herbst davanti a Sieg, Love, Custer, van Gisbergen, Anderson, Alfredo, Hill, Kligerman e Burton.

Love spinge bene Herbst, Custer prova il recupero con Sieg ma non va e così Riley, spostandosi, rimane al comando del terzetto Ford. Jesse finisce nel mezzo e perde terreno lasciando strada ad un van Gisbergen ancora nelle primissime posizioni. Neanche il tempo di capirlo che Hill si smarca subito e ancora una volta a velocità doppia, approfittando poi della spinta di Alfredo, avanza e crea il 3-wide anche se la #21 e la #98 sono allo stesso livello.

Poi però all’improvviso il 3-wide finisce. SVG capisce che è meglio tornare al sicuro lungo il muro e lascia solo Hill a lottare al comando di una corsia che vede anche il citato Alfredo, Taylor Gray, Anderson, Burton e Chandler Smith che poco dopo salta Jeb. Provano ad agganciarsi anche Williams (fatto saltare pure lui) e Sammy Smith che fallisce la manovra di rincorsa trascinando in basso con sé anche Gray.

In questo 2.5-wide con la corsia interna un po’ sparsa Herbst riesce a guadagnare qualche centimetro che poi diventa metro al punto che le Ford sono tutte davanti ad Hill e Kligerman riesce a smarcarsi mettendosi davanti alla #21.

La calma però salta dopo pochi metri. Alfredo non tiene il passo, Herbst, Sieg e Custer riattaccano e Riley è sospinto di nuovo davanti scendendo all’interno, ma Parker con Hill cambia fila, nello scambio di corsie Cole rimane nel mezzo con Sieg che tenta un blocco estremo verso curva1 su Kligerman, ma è troppo brusco e Ryan bacia il muro rimediando una foratura. E il discorso Dash4Cash cambia totalmente perché Sieg perde un giro e non ha scia, Allmendinger invece ha sì la vettura danneggiata ma riesce a rimanere al gancio. AJ ha virtualmente in tasca l’assegno.

Kligerman passa così al comando, ma l’interno si riorganizza e prima Alfredo e poi Chandler Smith arrivano davanti con lo shuffle. Il terzo della fila è Gray il quale però attacca la #81 prima di completare la manovra e quindi fa saltare il compagno di squadra.

Siamo ai -20 e la sensazione è che un Hill rimasto senza Love debba solo cercare un alleato o il momento buono per saltare Alfredo e Kligerman davanti a lui per andare a vincere senza patemi.

È a questo punto che Custer lancia un nuovo attacco all’interno seguito da Love, Herbst ed Emerling. Sono solo in quattro, ma Cole riesce ad insidiare il leader, poi rimbalza quel tanto che basta per permettere alla coppia Kligerman-Hill di attaccare, saltare Alfredo (che non sa quale corsia coprire e si trova nel limbo con Creed) e così si torna 2-wide con Parker a doversi difendere da Custer.

Cole guadagna e riesce a mettersi davanti a Kligerman. Riparte lo shuffle ed in sequenza arrivano Love, Gray e poi Herbst. Custer nel frattempo ha mancato un blocco ed ha perso tutto finendo nel mezzo. Il pericolo all’esterno però riparte perché il trio composto da Love, Kligerman ed Hill attacca in curva3 in blocco ed Herbst non può fare nulla. Sammy Smith con Gray e Custer prova a tenere in vita la corsia interna ma può farci poco.

Ai -10, dunque, Love precede una fila indiana composta da Kligerman, Hill, Herbst, Creed, Williams, van Gisbergen, Alfredo, Retzlaff, Perkins, Burton, Starr, DiBenedetto, Sammy e Chandler Smith, Weatherman, Custer e Gray per un totale di 18 vetture.

Custer e Gray provano a farsi vedere di nuovo, poi tentano anche Burton, Weatherman e C.Smith con loro, ma non va a buon fine. Ennesimo tentativo di Cole, poi DiBenedetto, Emerling che è tornato sotto di rincorsa al comando di un quartetto, Chandler Smith, nuovamente Custer, ma ancora nulla. Intanto davanti l’alleanza Chevrolet si sta rompendo: Kligerman alza il piede sempre di più lasciando Love solo al vento per prendere una scia clamorosa.

Ai -4 Custer ci prova un’ultima volta, ma stavolta qualcuno lo segue, praticamente tutti i precedenti attaccanti e prendono velocità. La coppia Kaulig è costretta a coprire, Creed lo stesso, Hill idem, Love pure e così Kligerman viene lasciato al vento all’esterno. Sammy Smith prova addirittura un 3-wide all’esterno, Creed si smarca e quasi manda a muro Kligerman, Love si trova tutto solo e Hill lo aggira andando a controllare un 3-wide.

Alla fine Austin capisce che la corsia più veloce è quella esterna ed è lì che deve andare a bloccare in curva3. Se ce la farà, poi avrà solo un ultimo giro da controllare. E invece non gli va dritta, Kligerman continua a spingere e, anche se il contatto è leggero, Hill finisce in testacoda e innesca un incidente in cui finiscono anche Burton, Alfredo, Anderson, Weatherman, Gray, Emerling e Starr. Bilicki, che era dovuto andare ai box poco prima, beffa Ryan Sieg per il lucky dog e dunque sembra che l’assegno di Allmendinger sia ancora al sicuro.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1781811398420341090

Mentre Hill non prende bene la manovra di quello che era un alleato, anche se Parker pure lui non era contento di un paio di blocchi in precedenza, si va all’overtime e all’improvviso è una moria di vetture che rimangono a secco. Prima Retzlaff, poi Alfredo (che non avevano riportato grossi danni), anche se Parker non riuscirà a ripartire per problemi di pescaggio, dunque Chandler Smith, infine Starr e Perkins (che sarebbe ripartito in top5). Quando tutto sembra a posto, Herbst decide anche lui di rabboccare con Massey e Bilicki.

Dopo aver viaggiato a lungo sull’apron si riparte dunque con Kligerman al comando su Williams, Love, van Gisbergen, Custer, Creed, Sammy Smith, Honeyman, Kyle Sieg e Poole. Pronti via e subito nuovo caos: SVG rimane a secco dall’esterno e crea scompiglio, Creed spinge forte per unirsi ai big davanti a lui e fa deragliare una corsia poco unita in cui finiscono ko Kligerman, Williams e lo stesso Creed mentre Love sopravvive. E Ryan Sieg conquista un preziosissimo lucky dog.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1781814989818347994

Si va al secondo OT e la paura per Love di finire a secco come ad Atlanta, quando dominò, è grande. Ma Jesse non può pittare dalla prima posizione. Lo fanno invece Custer, Kyle Sieg, Burton, Allmendinger e Creed. Alla green poi dovrà pittare anche Sammy Smith.

Siamo al giro 120 e Love non pitta dal 68, dietro di lui ci sono quelli che hanno rabboccato alla caution successiva ovvero Honeyman, Deegan, Gase, Poole, Bacarella ed Ellis, a seguire chi lo ha fatto da poco come Herbst, Bilicki e via via tutti gli altri con Ryan Sieg e Allmendinger che ripartono affiancati per il Dash4Cash ma in decima fila.

Dopo un ulteriore giro dietro la pace car perché Weatherman è fermo con la vettura mezza distrutta, arriva la green ed Ellis viene mandato in testacoda sull’apron, ma la NASCAR decide clamorosamente di non chiamare la caution. Love scatta bene ed è davanti, troppo davanti. A cercare di riprenderlo è Honeyman sospinto da Gase, ma Jesse copre all’interno in vista dell’ultimo giro.

Herbst cerca un 3-wide all’esterno di rincorsa, ma è troppo lontano. Leland continua a farsi vedere, ma perde spunto. Arriva così di slancio Poole, però Love copre ancora fino al ricongiungimento. Brennan sembra avere lo spunto in uscita da curva4, ma, prima cosa, Alfredo decide di attaccarlo e non spingerlo e, seconda, la #2 ha incredibilmente ancora benzina, anche dopo il testacoda di Gase sul trioval.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1781818083960590716

Jesse Love vince così in maniera clamorosa la prima gara NASCAR in carriera facendo durare il pieno per ben 57 giri (e fa pure i burnout) quando altri si sono dovuti fermare ben prima. Nel gruppo sparpagliato alle sue spalle seguono Herbst, Alfredo, Honeyman, Poole, Creed, Bacarella, DiBenedetto, Burton e Massey che dalla DNQ conquista una top10. Hill è 14°, Gray 15°, Ryan Sieg col 16° posto batte Allmendinger (19°) e si porta a casa il meritatissimo assegno del Dash4Cash. Williams è 20°, Sammy Smith 21°, van Gisbergen solo 22° dopo una corsa quasi tutta in top10 senza correre rischi come un veterano, Chandler Smith 25°.

NASCAR Xfinity Series Love Talladega 2024

I risultati odierni

La classifica della “Ag-Pro 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo 9 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 (diretta su Mola con il commento di Matteo Senatore e Daniele La Spina) ci sarà la gara della NASCAR Cup Series che dovrà evitare le piogge mattutine che cadranno a Talladega; a partire in pole position ci sarà Michael McDowell. La Xfinity Series tornerà sabato prossimo a Dover dove ci sarà anche l’ultima tappa del Dash4Cash.


Immagine: Media NASCAR

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)