NASCAR | Xfinity Series, Kansas: Gragson sfrutta le caution e ringrazia la pioggia per fare cinquina

NASCAR
Tempo di lettura: 11 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
11 Settembre 2022 - 09:00
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Gibbs domina la corsa, ma la pioggia in arrivo rimescola le carte. Gragson è abile nella ripartenza decisiva e vince seconda stage e gara all’arrivo della pioggia


A volte dominare una corsa non basta, bisogna essere perfetti in ogni momento della gara. Ty Gibbs ha mancato su questo punto fondamentale in Kansas e alla ripartenza poi rivelatasi decisiva Noah Gragson lo ha sorpassato nettamente andandosi a prendere la vittoria in una corsa che appariva già da subito destinata ad essere chiusa in anticipo a causa della pioggia. E così Gibbs anziché andare a Bristol in vantaggio 6-4 su Gragson ora si trova alla pari a quota cinque con il pilota del JR Motorsports rilanciatosi in classifica dopo i guai estivi.

La gara

Il weekend in Kansas sembra quasi una resa dei conti anticipata, infatti molti scenari potrebbero risolversi o prendere una strada diversa. Detto che la classifica generale è ancora sub judice in quanto il ricorso presentato da Jeremy Clements ed il suo team per la “squalifica” di Daytona verrà discusso martedì, questi sono i piloti che vanno tenuti d’occhio.

Allmendinger arriva alla penultima corsa della regular season a +51 su Gibbs e quindi gli basterebbe guadagnarne altri nove per portarsi a casa 15 playoff point in più. Più indietro Herbst e Mayer potrebbero staccare ufficialmente il biglietto per i playoff anche senza vittorie (più complicato il discorso per Hemric e Cassill) mentre Sieg si ritrova a difendere appena 16 punti su Creed.

È proprio da casa Kaulig che arriva la notizia della settimana: Hemric e Cassill, con una mossa che appare disperata, si scambiano i crew chief per cercare di dare una scossa alla loro stagione anonima che li vede 10° e 11° in classifica. E la qualifica del venerdì sembra confermare la bontà della mossa dato che sono rispettivamente settimo e 14° in griglia con Allmendinger quarto, ma il vantaggio netto che hanno dimostrato sul giro secco Brandon Jones e Ty Gibbs ridimensiona tutto. Creed è ottimo terzo e quindi, sapendo che Sieg scatterà 13°, Sheldon può sperare di rosicchiare ancora tanti punti.

Il sabato in Kansas è però totalmente diverso dal soleggiato e caldo venerdì. Il cielo è coperto, l’umidità si sente, fa fresco e la pioggia è data in arrivo al punto che la partenza viene anticipata di 19′ anche perché in seguito, in teoria, si dovrebbe disputare anche la corsa della ARCA Series. Ma il radar non dice nulla di buono ed è chiaro che dopo la bandiera verde si avrà circa un’ora a disposizione.

Tante vetture sono costrette a partire dal fondo (Vargas per l’uso del muletto dopo un incidente in qualifica in cui Ogata è l’unico DNQ, Griffith per cambio motore, Gase, Williams, CJ McLaughlin, Poole, Yeley, Wright, Parsons e Brown per modifiche in parco chiuso, Iwuji per cambio pilota dopo che Weatherman si era qualificato 18° e Clements per problemi nei giri di formazione), ma nessun big viene penalizzato e quindi la corsa parte in fretta.

Sullo scatto Allmendinger dalla seconda fila è subito aggressivo andando 3-wide, ma Jones e Gibbs rimangono primo e secondo con Creed quarto ed Hill brevemente quinto prima del sorpasso subito da Gragson. Dietro il gruppo è ancora 3-wide e ci sono diverse battaglie con Hemric, Sammy Smith e Berry protagonisti fra i tanti.

Gibbs però ha più fretta di tutti gli altri e già al terzo giro attacca Jones. Il primo tentativo non va a buon fine, il secondo sì e quindi Ty al giro 5 è già al comando. Chi invece sorride meno è Creed che fin da subito inizia a litigare con una vettura molto sovrasterzante. Sheldon pur non prendendo il muro rischia tanto, alza il piede e inizia a perdere posizioni. I primi ad approfittarne sono Gragson ed un Allgaier in recupero.

Massey va ai box con una foratura e diventa il primo doppiato, ma gli basterà poco per recuperare terreno, passare un Iwuji ancora non all’altezza e non essere più ultimo. Decisamente più avanti la gara è ancora viva e Berry è ancora coinvolto in battaglie, stavolta con Sieg e Moffitt, tornato in gara con la #07 dello SS-Green Light in versione Stewart-Haas Racing.

Jones non molla Gibbs mentre Allmendinger terzo è già a 3″ ed ha convalidato la sua gara come al suo solito, ovvero lamentandosi delle prestazioni della vettura non fornendo allo stesso tempo alcuna informazione tecnica utile per migliorarla dicendo in sintesi che tutto non va.

Chi si fa notare è anche Sammy Smith che convince ancora pur essendo alle prime gare in Xfinity Series ed il doppio sorpasso alla coppia RCR lo dimostra; Creed poi viene superato anche da Mayer. Davanti iniziano i doppiaggi e Gragson ne approfitta per riprendere e superare un Allmendinger che nemmeno troppo lentamente affonda. Recupera anche Moffitt che entra nella top10.

Gibbs sembra ormai in gestione su una pista che sembra essere diventata dal degrado gomme elevato (2″ persi in metà stage). Il vantaggio su Jones, avvicinato da Gragson, è di 1.5″ ed in crescita. Ad essere a posto con l’assetto sembrano esserci solo Ty, Smith e Moffitt, gli altri pagano terreno, chi più (come Creed che esce dalla top10) e chi meno.

Ai -7 Noah supera Brandon – dopo aver viaggiato entrambi lungo il muro – con uno slide job in curva1 che si conclude un giro dopo nello stesso punto, ma ormai Gibbs è in fuga (quasi 4″ di margine) e non verrà più ripreso, potendo pure gestire.

Gibbs domina con un passo insostenibile la prima stage vincendola davanti a Gragson (+1.6″), Jones (+4.6″), Smith (+7.1″), Allgaier (+10.7″), Moffitt (+12.7″), Hill (+15.9″), Allmendinger (+17.6″), Berry (+20.8″) ed Herbst (+22.1″); appena 18 le auto a pieni giri con a seguire Mayer, Hemric, Cassill, Creed (precipitato al 14° posto), Chastain, Snider, Sieg ed Alfredo, Clements è il lucky dog.

Mentre Currey va nel garage (e con lui anche Poole poco dopo) con la pressione benzina a zero, la pit lane si apre per un giro di soste per tutti. Gibbs mantiene la prima posizione davanti a Gragson, Smith, Allgaier e Jones; Snider si prende una penalità per eccesso di velocità. Gli occhi di tutti sono sul radar e la pioggia sembra essere a mezz’ora di distanza, quel tanto che basta per arrivare alla fine della seconda stage e dichiarare la gara ufficiale.

Al choose cone Ty va interno, Noah esterno e si riparte per 39 giri da completare. Smith spinge il compagno di squadra, ma a rompere le uova nel paniere dietro di lui ci pensa Hill che va 3-wide, fa saltare Sammy e rischia di prendersi persino il secondo posto, ma la coppia Gibbs-Gragson resiste davanti.

Dietro c’è ancora agitazione, prima McLaughlin bacia il muro in curva2, poi Jeb Burton rallenta con la trasmissione ko (altro ritiro per lui), infine Moffitt anche lui finisce contro le barriere e perde qualche posizione preziosa. La classifica si riassesta e lo spunto della #21 dura poco permettendo ad Allgaier di passare al terzo posto; seguono Jones, Cassill, Allmendinger e Smith.

AJ però soffre ancora e non solo non sorpassa il compagno di squadra Landon che ha avuto un’ottima ripartenza, ma viene scavalcato da Berry ed un Chastain in recupero dopo una prima stage in ombra. Intanto Gibbs scappa di nuovo e nemmeno Gragson riesce a stargli vicino.

I giri passano e l’occhio è sempre sul radar, ma l’altro è su Moffitt che, malgrado l’ammaccatura, recupera posizioni su posizioni fino a tornare davanti ad Allmendinger. Rimonta anche Smith dopo i problemi alla ripartenza. Tutto viene fermato però ai -20 dal testacoda di Clements in curva4 per la foratura della posteriore sinistra; Brown è il lucky dog.

Questo rallentamento complica molto i piani, dato che la pioggia è data a circa 15′. Quindi cosa fare strategicamente? Pittare ora, sfruttare le gomme fresche e sperare che la caution arrivi esattamente al giro 90 alla fine della stage, oppure resistere sperando che ci sia ancora tempo dopo il break ed il cambio gomme?

Ai box alla fine ci vanno tutti tranne Austin Hill, Moffitt e Sieg che ovviamente deve fare più punti possibile. Il fatto che solo in tre non si siano fermati ovviamente avvantaggia gli inseguitori con Gibbs che alla ripartenza è quarto e Gragson sesto dietro a Jones.

La bandiera verde sventola ai -15 ed il gruppo esplode in 4-, 5- e forse persino 6-wide. Dalla confusione emerge a sorpresa al comando Gragson che all’interno ha sfruttato un ottimo lancio ma soprattutto l’indecisione di Gibbs tuffandosi nel mezzo e liberandosi subito di Brett e Ryan prima del sorpasso in curva3 su Hill. È la mossa decisiva.

Un altro che piazza una ripartenza incredibile è Allmendinger che da 11° si ritrova secondo, ma la #16 non ne ha ed in poco tempo viene passata di nuovo. AJ viene raggiunto in un sol colpo da Jones, Allgaier (il più abile) e Gibbs che si trova dietro ad altri due avversari che rallentano il suo inseguimento a Gragson.

Come temuto, però, la caution precedente ha complicato i piani e ai -12 Gase e Berry riportano le prime gocce di pioggia. La NASCAR prova a resistere, ma i fatti di Daytona sono ancora troppo recenti e quindi ai -8 viene fermata la fuga di Gragson con una caution.

La NASCAR è in una brutta situazione, non piove tanto ma abbastanza da mettere in pausa la corsa e manca una solo manciata di giri per dichiarare la corsa ufficiale. La classifica vede Gragson davanti ad Allgaier, Gibbs, Jones, Smith, Allmendinger (salvatosi dagli attacchi di Chastain e Cassill), gli stessi Ross e Landon, Berry e Creed.

Per qualche minuto si gira dietro la pace car, poi si apre la pit lane (ai box ci vanno ovviamente solo Hill, Sieg, Moffitt che erano precipitati in classifica ed il lucky dog Wright) e si prova a ripartire. Un primo tentativo ai -3 viene annullato per altre gocce di pioggia in curva2, il secondo tentativo invece sì.

Va in scena dunque uno sprint di due giri, Gragson scatta bene ma Allgaier al suo fianco ancora di più e Justin ci prova in curva1. Noah, però, tiene giù il piede e dall’esterno rimane al comando e scappa lasciando la #7 a lottare con Gibbs. Gragson si difende e si prende la seconda stage mentre alle sue spalle Gibbs prova l’attacco all’esterno dell’ultima curva, tuttavia questo non va a buon fine e Ty tenta la mossa disperata sportellando Allgaier sul traguardo, ma nemmeno questo gli riesce perché Justin lo batte sulla linea per 0.029″.

Nel break la pioggia torna in curva2 e si gira dietro la pace car in attesa di aprire la pit lane per il giro di soste, tuttavia l’intensità aumenta e dopo cinque minuti la corsia dei box si apre sì, ma solo per fermare la gara. La corsa è ufficiale, c’è tanta pioggia in arrivo (in pochi minuti) e una gara della ARCA Series da disputare.

La decisione della NASCAR sembra dunque inevitabile, ma c’è tempo per un grande fraintendimento da parte della NBC che sentendo un “official” via radio crede che la corsa sia stata dichiarata chiusa, ma in realtà si parlava solo di corsa ufficiale in caso di interruzione definitiva.

Dopo una clamorosa retromarcia in TV e via social l’attesa riparte, ma effettivamente è breve. A meno di 30′ dalla fine della seconda stage, 25′ dalla bandiera rossa e 15′ dal falso annuncio, la decisione è definitiva. La corsa finisce qui e Gragson ha vinto.

La classifica dietro alla #9 vede Allgaier, Gibbs (beffato ma ha sbagliato la ripartenza decisiva), Jones, Chastain, Allmendinger, Berry, Smith, Mayer e Moffitt, a pieni giri anche Creed, Hill, Cassill, Sieg, Hemric, Herbst, Brown, Alfredo, Snider e Wright.

In campionato, mentre Gragson raggiunge Gibbs (che si scusa subito con Allgaier per la sportellata) a quota cinque vittorie, molto rimane ancora aperto: Allmendinger va a Bristol a +38 su Ty, Mayer ed Herbst sono matematicamente qualificati, Hemric invece è a +50 su Creed, Cassill a +32, Sieg difende ancora 13 punti su uno Sheldon che doveva e poteva guadagnare di più.

I risultati odierni

La classifica della “Kansas Lottery 300”

La classifica generale

Così in campionato a 1 gara dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2022

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 (diretta Mola TV e NASCAR Trackpass) ci sarà la seconda gara del “Round of 16” dei playoff della NASCAR Cup Series; in pole position scatterà Tyler Reddick. La Xfinity Series tornerà nella notte fra venerdì e sabato a Bristol insieme alle altre due categorie (più la ARCA Series) per la chiusura della regular season e la definizione degli ultimi piloti qualificati per i playoff.


Immagine: Media NASCAR

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