NASCAR | Xfinity Series, Indianapolis 2025: Connor Zilisch vince la terza gara di fila e regala il 100° successo al JR Motorsports!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 27 Luglio 2025 - 18:45
Tempo di lettura: 13 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Indianapolis 2025: Connor Zilisch vince la terza gara di fila e regala il 100° successo al JR Motorsports!
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A Indianapolis, a causa della pioggia in arrivo, la gara diventa sempre più nervosa. Allgaier in controllo viene mandato a muro da Larson ad una ripartenza, Zilisch ringrazia e fa pokerissimo in campionato


Dato che le parole per parlare di Connor Zilisch cominciano già a scarseggiare, forse è meglio parlare anche del suo team, il JR Motorsports, che completa il 100×100: 100 giri di Indianapolis per conquistare il 100° successo della propria storia. Il pronostico era per Justin Allgaier, in testa quando è stato travolto da Kyle Larson che quest’anno a Indianapolis proprio non ne azzecca una, e invece ha vinto nuovamente Zilisch che sta continuando a portare a casa record su record. Connor, tuttavia, rimane tranquillo e anche umile, ma a questo punto bisogna davvero iniziare a parlare di lui in ottica titolo.

La gara

La NASCAR Xfinity Series fa tappa a Indianapolis nel segno fulminante di Connor Zilisch, il giovane fenomeno di casa Trackhouse-JR Motorsports reduce sia da due vittorie consecutive (quattro quelle totali) che lo hanno lanciato in vetta alla griglia playoff, sia dal 19° compleanno. Indianapolis è una pista su cui non ha mai corso e quindi il ruolo di favorito nella conquista del 100° successo nella storia del JR Motorsports spetta a Justin Allgaier. A rompere le uova nel paniere ci pensa, sulla carta, Kyle Larson che decide di rinunciare al ruolo di commentatore tecnico per CW per il sedile della #17 di Hendrick Motorsports.

Essendo recente il ritorno della NASCAR sull’ovale dopo l’esperimento road course, è prevista al venerdì ancora una sessione maxi di libere da 50′ prima di qualifiche e gara al sabato. Il weekend di Indy, tuttavia, è tormentato da pioggia (non intensa) e temporali. Venerdì, a parte un testacoda a testa per Dye e Gray che sfiorano il muro, fila tutto via liscio fino a pochi minuti dalla fine della sessione quando arriva l’acqua a togliere qualche giro a tutti. Il miglior tempo della sessione è proprio per Zilisch (54.013″) davanti all’altro giovane Kvapil come a far intendere che anche qui bisognerà fare i conti con la #88.

Sabato è tempo di qualifiche per i 38 iscritti (dunque nessuna DNQ) e sul giro secco la pole position (54.014″) va a Sam Mayer a precedere Sanchez, Creed, Love, Jones, Almirola, Zilisch (il migliore di un JR Motorsports che punta tutto sul passo gara), Allgaier, Sawalich e Kvapil. Larson solo 17°.

Al momento della gara c’è il sole, anche se il timore per i temporali pomeridiani c’è. La sensazione, tuttavia, è che almeno 50 dei 100 giri in programma saranno disputati e quindi lo spazio per una gara ufficiale ci dovrebbe essere. Gli occhi sono tutti sui piloti di Dale Jr., ma ancora anche sui cugini Burton con Jeb a precedere in classifica Harrison di appena sette punti per l’ultimo posto ai playoff.

Alla partenza, dopo aver risolto i problemi elettrici di Eckes con anche un principio di incendio dietro al cruscotto mentre Allgaier parte già con la cool suit rotta, può avere inizio la corsa da 250 miglia divisa in stage da 30, 30 e 40 giri. Alla bandiera verde Mayer e Creed, uno dietro all’altro, si coordinano bene e Sam rimane al comando davanti a Sanchez e allo stesso Creed. Bearden torna subito ai box per problemi elettrici con l’alternatore che va in corto circuito. Dopo un paio di viaggi nel garage, Logan si ritirerà ad un terzo di corsa e all’ultimo posto.

Nei primi giri non ci sono grosse manovre e l’unico fatto degno di nota è il blocco eccessivo sul traguardo di Almirola nei confronti di un Allgaier che quasi bacia il muro e poi si arrabbia più con lo spotter della #19 che con il pilota. Al terzo giro il primo colpo di scena: in curva2, la più critica del weekend, Harrison Burton finisce in testacoda all’interno di Eckes mentre poco dietro di loro c’era Jeb. Per la #25 nessun danno e solo un treno di gomme (dei quattro a disposizione) buttato. Durante la bandiera gialla soste solo per Bilicki (loose per tutta la corsa), Retzlaff e Gase.

Ripartenza ai -24 con Mayer al comando su Sanchez, Creed, Jones, Almirola, Love, Zilisch, Allgaier, Kvapil e Sawalich. Stavolta il gioco di squadra in casa Haas funziona alla perfezione e Sheldon sale al secondo posto dietro a Sam, il tutto malgrado la corsia interna abbia rischiato di deragliare in zona Kvapil. Poco più davanti a loro la coppia Zilisch-Allgaier ha superato Jones che, invece, ha tenuto testa a Kvapil. Rischio in curva4 per Hill che perde terreno e conferma il suo momento no iniziato in primavera e durato anche tutta l’estate. Scaramucce fra Jeb Burton e DiBenedetto col primo che mostra il dito medio al secondo.

Mayer intanto prova l’allungo mentre Sanchez prova a rimanere con Creed che fa un po’ da tappo al primo gruppetto e permette qualche battaglia a centro plotone come il sorpasso di Gray su Smith ed il doppio balzo di Larson su R.Sieg e Thompson.

Il fatto che il ruolo di tappo stia passando progressivamente da Creed a Sanchez induce i big a metà stage a passare all’azione. Almirola ci prova in curva3, ma non riesce a completare il sorpasso e allora nel giro seguente Zilisch ne approfitta e sale al quarto posto che diventa terzo un passaggio più tardi. Aric non riesce a seguirlo al primo tentativo, poi la #19 riesce ad infilarsi seguita da Allgaier.

A metà stage Mayer ha accumulato 2.5″ su Creed che, tuttavia, è stato raggiunto da Zilisch, il quale passa ai -13 e stacca Allgaier che, invece non riesce a superare Almirola. Cede inesorabilmente Sanchez, scavalcato anche da Jones prima e Love poi. Continua l’avanzata anche di Larson verso la top10 con i sorpassi su Smith e Gray.

A pista libera Zilisch non recupera terreno sul leader perché il sottosterzo della sua #88 sta diventando insopportabile e così gli altri inseguitori rimangono con lui. Ai -10 Almirola supera pure lui Sanchez (ai -9 sarà la volta di Allgaier) mentre Larson fa lo stesso su Kvapil e poi su Sanchez. Aric ci mette poco a riprendere Connor e così ai -8 arriva il controsorpasso. Zilisch deve così tornare nel traffico e perderà nel finale.

Aric a pista libera e ancora col long run si scatena e inizia lui il recupero su Mayer, Allgaier (che ha superato il compagno di squadra) prova a seguirlo, ma la sorpresa generale è che, malgrado una pista “alla Pocono”, nessuno tenti la carta della sosta anticipata.

Il finale non smette di regalare sorprese, infatti ai -3 Allgaier riprende e supera Almirola, volando ulteriormente nell’inseguimento alla #41. Alle loro spalle, Jones acchiappa e passa pure lui Zilisch. Il leader viene raggiunto all’ultimo giro, complice anche il doppiaggio di Starr, ma manca l’occasione per il sorpasso.

Mayer vince la prima stage davanti ad Allgaier (+0.2″), Almirola (+0.5″), Jones (+2.1″), Zilisch (+2.4″), Creed (+3.0″) Love (+3.4″), Larson (+4.5″), Gray (+8.1″) e Kvapil (+8.3″); a seguire Sawalich, Sanchez (crollato nel finale), Smith, R.Sieg, Hill, Eckes, Dye, Thompson (rimbalzato dopo un buon inizio), Clements ed Honeyman. Harrison in rimonta supera all’ultimo il cugino Jeb per il 22° posto; lucky dog per Starr, unico doppiato.

Il primo giro di soste cambia la classifica: Almirola balza al comando davanti ad Allgaier (che lamenta qualche problemino elettrico al cruscotto), Zilisch, Mayer, Jones, Larson, Gray, Sawalich, Love e Sanchez; penalità, tutte per ruote fuori controllo, per Honeyman, Smithley e Starr.

Si riparte con 24 giri netti da disputare nella seconda stage ed Allgaier scatta bene nei tandem incrociati fra JRM e JGR prendendosi la prima posizione. Poco più dietro Eckes tocca Sanchez in curva2, con Nick che forse chiude un po’ troppo, e così la #16 spedisce la #48 a muro. Sanchez prosegue, ma dopo un paio di giri inizia la tribolazione di guai meccanici e forature che lo porteranno al 33° posto finale staccato di quattro giri.

La notizia principale all’inizio del secondo giro lanciato è che Zilisch superi pure lui Almirola, a seguire Gray e poi un Larson che avanza ulteriormente, approfitta di un 3-wide con Love che balza Jones ed entra in top5. Mayer paga ulteriormente la sosta non perfetta, viene aggirato da Kvapil e così rimane invischiato nel gruppone in cui ci sono anche Creed (che fa arrabbiare il compagno di squadra), Jones, Love e Sawalich. Alla fine è Kvapil che torna a fare la locomotiva di un treno che, tuttavia, perde terreno. Smith, invece, via radio se la prende con Dye.

La rimonta di Larson “si conclude” con il sorpasso su Gray ai -20 che vale il quarto posto, seppur a 2.7″ dalla vetta. Allgaier al comando guadagna centesimi ad ogni giro sulla coppia Zilisch-Almirola con Aric incollato alla #88. Dietro si lavora di tandem e la coppia Mayer-Love supera Sawalich. Anche Eckes paga dazio dopo l’incidente e, lo splitter danneggiato nel contatto con Sanchez, fora la anteriore destra.

Dopo i -15 Zilisch inizia a respirare un po’ staccando Almirola, poi di colpo riprende Allgaier proprio al giro di boa di metà gara (dunque corsa ufficiale) ed in contemporanea al sorpasso di Larson su Aric. Di slancio Connor scavalca anche Justin portandosi così al comando di una corsa per la decima volta consecutiva. Larson approfitta di questo per scendere sotto il secondo, ma non riuscirà mai a colmare definitivamente il ritardo.

Zilisch via radio si lamenta (sbagliando) dell’atteggiamento di Allgaier, volto più a studiare tatticamente il controsorpasso che a collaborare per non farsi riprendere completamente da un Larson in forma, ma anche questo fa parte del processo di apprendimento di Connor. Solo ai -6 Mayer riesce a superare la locomotiva Kvapil per il settimo posto, ma ormai il ritardo è di oltre 12″.

Ai -5 inizia all’improvviso una fase di doppiaggi che manda nel traffico Zilisch ed Allgaier mentre Larson non ne approfitta. Justin è sempre incollato alla #88 fino a quando i due raggiungono un Eckes che rischia di finire a -2. Christian ovviamente non ci sta e nell’ultimo giro Connor non riesce a superarlo, aprendo leggermente la porta ad Allgaier che si infila all’ultima curva e beffa il compagno di squadra sul traguardo per soli 0.025″.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1949229726998110286

Allgaier vince dunque la seconda stage davanti a Zilisch, Larson (+1.0″), Almirola (+2.3″), Gray (+6.6″), Jones (+8.5″), Mayer (+14.2″), Kvapil (+16.0″), Love (+16.2″) e Sawalich (+16.8″); a seguire Creed, Dye, R.Sieg, Hill, Smith, Thompson, H.Burton, Clements, J.Burton e DiBenedetto, lucky dog per Gase che lascia fra i doppiati Perkins, Starr, Cram ed Eckes.

Il secondo giro di soste lascia Allgaier al comando, stavolta davanti a Larson, Jones, Mayer, Zilisch, Sawalich, Gray, Kvapil, Honeyman (che tenta la carta delle due gomme legata alla pioggia in arrivo) e Creed mentre Almirola precipita al 13° posto. Già, perché ora il meteo torna il tema principale di discussione dato che la pioggia (ed i fulmini) è in rapido avvicinamento al punto che non si capisce quanto presto arriverà, forse a 30′. Wave around per Perkins ed Eckes.

Si riparte con, sulla carta, 34 giri da completare ma subito arriva una caution. Dopo che Allgaier è stato messo nel mezzo da Jones e quindi Larson ha preso il comando, in curva2 Honeyman rovina tutto, inclusa la gara di Kvapil che viene travolto (Sawalich si salva clamorosamente), anche se a dire di Leland è stato prima toccato da Ryan Sieg. Le wave si salvano (Eckes ringrazia) mentre il lucky dog va a Starr.

Nuova ripartenza con Larson in prima posizione su Allgaier, Mayer, Jones, Zilisch, Gray, Sawalich, R.Sieg, Almirola e Creed. Nemmeno il tempo di ripartire ed iniziano a cadere le prime gocce di pioggia in pit lane, poi in curva4. La ripartenza viene waved off e si prosegue sotto caution. Davvero sono state quattro gocce, quindi – dopo un’altra ripartenza annullata – viene esposta la bandiera verde ai -27.

Larson scatta bene, ma Allgaier sulla spinta di Jones rimane al suo fianco. Il problema per Kyle è che alle sue spalle c’ha Mayer, uno che in questi casi spesso si lancia andare troppo nelle spinte. Infatti, in curva2, la spinta prosegue e Larson deraglia allargandosi e permettendo il controsorpasso di Allgaier. La #17 salva la seconda posizione davanti a Jones, Zilisch (che si è difeso da Gray, poi rimbalzato) e Mayer; Hill dal nulla sbuca fuori in top10. Harrison Burton riparte bene e con le sette posizioni di vantaggio su Jeb metterebbe i cugini alla pari in campionato. Katherine Legge va ai box e poi si ritira pure lei con problemi elettrici.

Larson non recupera terreno su Allgaier, anche se il distacco rimane sempre minimo, Zilisch invece si stacca leggermente. Poi, dai -23, cambia il vento: Larson (un po’ loose) inizia a farsi vedere in curva1 proprio mentre Connor nello stesso punto supera Jones. Il cielo intanto sta reggendo, ci sono raffiche intense e la nuvola più minacciosa forse si sta spezzando. Allgaier è costretto a difendere quel decimino di vantaggio nei giri seguenti quando, ai -20, arriva una nuova caution (lucky dog per Cram) perché in curva1 è arrivato un nuovo scroscio di pioggia.

Stavolta è più intenso di prima, la nuvola si allarga verso in curva2 e 3, al punto che al box #7 si inizia già ad esultare. Ma, ancora una volta, è tutto rapidissimo. Curva4 è asciutta e, anche se curva1 è umida, dunque si prosegue dietro la pace car (da notare alcune schermaglie non inquadrate fra Smithley ed Ellis) e viene pure riaperta la pit lane per le soste (si fermano solo Clements, K.Sieg, Honeyman e Kvapil). Poi si riparte.

Alla green dei -14 Allgaier è al comando su Larson, Zilisch, Jones, Mayer, Gray, Almirola, Creed, Sawalich ed Hill. La ripartenza della prima fila è talmente perfetta che Justin e Kyle sulla linea sono separati da 0.000″. Tutto fila liscio fino a curva2, dove arriva il patatrac, Larson scivola, perde il controllo e travolge Allgaier che finisce a muro. Per evitarli, pure Zilisch e Jones si toccano, ma proseguono e Connor prende il comando, Brandon invece fora.

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La classifica rivoluzionata vede Zilisch al comando su Gray, Mayer, Hill (ancora una volta sbucato fuori dal nulla), Almirola, Creed, Smith, Sawalich, Thompson e Larson che si è salvato in top10, Jones riparte staccato, Allgaier è costretto ad un amaro ritiro.

Visto quanto dimostrato in precedenza, ci si aspetterebbe che Zilisch possa essere al sicuro, invece in questa fase Gray gli rimane sorprendentemente incollato per tutti i giri seguenti staccando invece Mayer. Poi, ai -10, il vero papocchio.

Nella lotta per il quarto posto, Almirola riesce finalmente a trovare un varco sul rettilineo opposto e ad infilare Hill che, in curva3, sbanda e poi finisce addosso alla #19 che sbatte violentemente contro le barriere. Fin da subito l’incidente appare sospetto ed il replay conferma tutto: anche se Austin via radio subito dice che era fuori controllo quando ha colpito Almirola, le immagini invece rivelano che, dopo la sbandata, Hill ha ripreso il controllo, raddrizzato la vettura e poi colpito – molto probabilmente con l’intenzione di farlo – la #19 finendo a muro entrambi in curva4 e coinvolgendo l’incolpevole Creed (sempre lui) che si trova il muso danneggiato.

La caution si trasforma in bandiera rossa, sia per pulire la pista, sia ancora per un nuovo breve scroscio di pioggia. Intanto iniziano le polemiche e non si capisce (a meno di conoscere il pilota) il gesto di Hill che, in una gara iniziata male (quasi in fondo alla top20) e che stava per essere salvata da una top5, ora invece rischia addirittura una gara di squalifica (vedremo cosa deciderà la NASCAR in settimana) e di perdere tutti i playoff point acquisiti finora.

Dopo una dozzina di minuti tutto è pronto per ripartire e, in seguito al lucky dog per Jones, si apre la pit lane anche se nessuno ne approfitta. La nuova classifica vede Zilisch al comando su Gray, Mayer, Creed, Sawalich, Larson (che stava rimontando velocemente), Smith, R.Sieg, Dye e Thompson. Austin Hill, intanto già penalizzato addirittura di cinque giri (a sei dal traguardo e con una vettura molto danneggiata, dunque non si capisce il senso di questa decisione), inveisce via radio nei confronti della NASCAR.

Si riparte a quattro giri dalla fine e Gray scatta meglio di Zilisch, al punto che in curva1 è già al comando seguito da Connor che riesce a difendersi da Mayer, Larson invece sale al quarto posto. Grazie alla scia, la #88 riesce a riprendere la #54 portandosi dietro anche la #41. Sam si fa vedere in curva1 ai -3, tuttavia rimbalza e così la lotta per la vittoria diventa un duello.

Zilisch riesce ad affrontare meglio curva2 ed affianca Gray (forse dopo una leggera toccatina) sul rettilineo opposto, tuttavia il pilota Toyota rimane davanti perché a sospingerlo arriva Mayer. E le posizioni rimangono invariate. La scena si ripete identica al giro seguente, senza contatti stavolta, e in questa occasione – invece – Sam decide di sospingere Connor. E così il sorpasso, anzi doppio sorpasso, si completa. Zilisch si slancio ha guadagnato metri preziosi che nemmeno con la scia Mayer riesce a recuperare nell’ultimo giro.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1949252008499888528

A Indianapolis, dunque, è ancora storia dato che Connor Zilisch vince la terza gara consecutiva (quinta totale in campionato) battendo Mayer, Gray, Larson, Ryan Sieg, Sawalich, Smith, Dye, Love e Thompson; a seguire DiBenedetto, Clements, Eckes, Retzlaff, J.Burton, K.Sieg, Creed (precipitato col muso danneggiato), H.Burton (che scivola a -10 dal cugino), Bilicki e Poole.

Ci si aspettava Allgaier e invece a regalare al JR Motorsports il 100° successo nella storia è il giovane fenomeno Connor Zilisch, ma a fare ancora più impressione (paradossalmente) è che il team di Dale Jr. ha conquistato 12 delle prime 21 gare di campionato con sei piloti diversi. In campionato il giovane talento di casa anche Red Bull vola nella griglia playoff e nella generale riduce il gap dallo stesso Allgaier a soli 21 punti. In coda, la situazione è quasi assestata, dato che a cinque gare dal taglio ci sono ancora cinque posti liberi, ma c’è ancora una remota possibilità per cui Mayer (a secco di vittorie) possa ancora vincere la regular season. In Iowa nel prossimo weekend si dovrebbe sistemare questo primo verdetto.

I risultati odierni

La classifica della “Pennzoil 250”

La classifica generale

Così in campionato a 5 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2025

I prossimi appuntamenti

Stasera alle ore 20:00 (meteo permettendo) a Indianapolis ci sarà la storica “Brickyard 400” della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole sarà il pilota di casa Chase Briscoe. La Xfinity Series tornerà in pista sabato prossimo in Iowa.


Immagine: Media NASCAR

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