NASCAR | Xfinity Series: Hamlin vince per la sesta volta a Darlington

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
3 Settembre 2023 - 19:45
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Hamlin sfrutta l’unica gara che disputa annualmente in Xfinity Series per battere a Darlington Austin Hill e John Hunter Nemechek


È stato inevitabile, Nemechek sembrava aver vinto la gara, ma al momento decisivo si è trovato imbottigliato nel traffico, poi Hill ha sofferto e ad ogni ripartenza ha fatto pattinare le gomme e quindi Denny Hamlin ancora una volta si è trovato davanti di esperienza a Darlington vincendo per la sesta volta qui nella NASCAR Xfinity Series, due successi in meno del recordman Mark Martin. Pochi incidenti, ma l’ultimo è stato significativo: il tamponamento di Mayer a Kligerman ha ribaltato di nuovo la griglia playoff con Herbst che va all’ultima gara della regular season con un solo punto di margine sullo stesso Kligerman.

La gara

Darlington per la NASCAR Xfinity Series rappresenta come una sveglia troppo tardiva, infatti iniziano i playoff per la Cup Series, mentre per la categoria c’è il brutto risveglio per molti piloti che si ritrovano in difficoltà ad appena due gare dai playoff. E il fatto che rappresenti l’ultima e prestigiosa tappa in cui i big della Cup Series (come da tradizione Hamlin, ma anche Larson, Kyle Busch e Chastain) possano presentarsi, questo può rubare punti preziosi a molti.

In una splendida giornata dopo il passaggio, per fortuna senza danni, dell’uragano Idalia a metà settimana ci sono libere, qualifiche e gara. Nelle libere l’unico fatto da notare è il testacoda senza danni di Sheldon Creed in curva2; per la #2, dopo le ottime prestazioni recenti che l’hanno messo al sicuro, sarà un sabato di transizione.

In qualifica è dominio Joe Gibbs Racing con Nemechek in pole davanti ad Hamlin; Darlington Stripe subito per Allgaier (terzo), Custer (quarto) e Mayer (quinto), ma Sam è costretto a riparare la vettura (così come Sammy Smith, Mills ed Emerling) e quindi deve partire dal fondo della griglia. Mistero invece sui controlli tecnici falliti più volte da Grala con il pilota poi non penalizzato.

Alla bandiera verde Nemechek scatta bene dall’esterno e viene seguito da Custer che emerge poi dal 3-wide che vede Hamlin resistere ad Allgaier; il tentativo successivo di Denny in curva3 su Cole manda in fuga JHN. Più dietro, appena fuori dalla top10, Kligerman ed Herbst sono già vicini con i due in battaglia per l’ultimo posto ai playoff e Parker in vantaggio di 20 punti dopo il disastro tecnico dello SHR nelle ultime gare.

Dietro ad Hemric che chiude la top5 e Berry, c’è ora Larson che ha superato Jones (obbligato a vincere), poi Austin Hill e Kyle Busch (sulla #10 di Kaulig alla caccia di una vittoria che eviti uno storico zero stagionale per Rowdy) a seguire.

Mentre le telecamere inquadrano soprattutto il duello fra Herbst e Kligerman, con Riley che non passa al primo tentativo all’interno ma al secondo all’esterno sì (con Heim che lo segue), forse si rischia di perdere quello che succede davanti con Chandler Smith che per passare Austin Hill viene fregato dal pilota della #21 (col brivido) e poi viene superato anche dal compagno di squadra Kyle Busch.

C’è ancora il tempo per qualche assestamento: Berry supera Hemric rischiando tantissimo (i due sbandano e si toccano in curva4) e Larson segue Josh poco più tardi, poi Kyle ne approfitta e passa pure lui Berry avanzando al quinto posto. Poi però la prima caution: uno Sammy Smith in rimonta perde il controllo in curva4 dopo uno slide job su Caruth e si appoggia al muro perdendo un giro ai box. Per il pilota JGR si conferma il tracollo nel rendimento dopo l’ottimo inizio di stagione.

Ai box ci vanno Moffitt e pochi altri (ci sono cinque set di gomme a disposizione e un rischio ce lo si può concedere), poi si riparte con 29 giri da disputare nella prima stage. Nemechek sceglie a sorpresa l’interno, ma scatta bene e rimane al comando davanti a Custer, tuttavia fa paura Larson (già veloce in precedenza) che sale al terzo posto. Hemric rischia di finire in testacoda in curva2, non si capisce se toccato da Hill, e la #11 che si allarga fa appoggiare Allgaier al muro, ma tutti proseguono.

Tutti credono che Larson passi facile, ma Custer – seppur ancora non al massimo – resiste per qualche giro. Chi invece combina guai è Jones che, per attaccare Heim per una modesta 15esima posizione o giù di lì, perde il controllo sull’apron (tanto, troppo interno) e allargandosi spedisce Heim contro il muro provocandogli una foratura.

La resistenza di Custer su Larson permette ad Hamlin di rifarsi sotto, tuttavia Kyle capisce la situazione, passa e lascia Cole con Denny che passa pure lui dopo un paio di giri. Larson ora ha solo mezzo secondo da recuperare in 20 giri, tuttavia a sorpresa Nemechek resiste e non si farà mai intimidire nonostante una stripe in curva4.

Da notare più dietro due fatti: la rimonta di Moffitt con gomme fresche verso la top15 e Sammy Smith che rischia il lucky dog perché in coda al gruppo principale Williams ed altri faticano tanto.

Gli ultimi giri vedono il recupero d’esperienza di Hamlin che “spinge” Larson verso Nemechek, tuttavia Kyle anziché attaccare verrà passato da Denny. In coda alla top10 Berry inizia a soffrire di sovrasterzo (e si attaccherà via radio lamentandosi a più non posso definendo la #8 “la peggiore auto che abbia mai guidato”) e viene passato in sequenza da Busch (con l’uso della fiancata), Herbst e tanti altri.

Dopo il sorpasso di Allgaier su un Custer non in crisi ma anche non col passo vittoria, ai -3 la caution che chiude la stage in anticipo: Williams, già con problemi meccanici, fora e distrugge l’anteriore destra. Nemechek vince la prima stage davanti ad Hamlin, Larson, Allgaier, Custer, Hill, Hemric, Kyle Busch, Chandler Smith ed Herbst, passato all’ultimo e che perde così un punto; Moffitt è 11° davanti a Kligerman, Jones, Mayer, Berry e Creed. Perkins è il lucky dog e quindi sia Sammy Smith che Heim rimangono doppiati.

Tutti ovviamente vanno ai box ed Austin Hill, sfruttando lo stallo numero uno in pit lane, balza dal sesto al primo posto davanti a Nemechek, Hamlin, Custer e Larson; Heim non pitta e quindi sfrutta la wave around a differenza di Sammy Smith. Mayer si ferma invece due volte come Ellis.

Si riparte con 40 giri da disputare nella seconda stage, Hill fa pattinare talmente tanto le gomme che i commissari mettono sotto investigazione la ripartenza, tuttavia il fatto che Nemechek e Custer aggirino la #21 è solo dovuto alle difficoltà di Austin. Hamlin e Larson completano la top5 mentre Kligerman entra in top10 davanti ad Hemric. Jones, più dietro, conferma le difficoltà, mancando il 3-wide ancora sull’apron con Berry e Retzlaff.

Gli assestamenti di inizio sono stage sono gli stessi di prima, Larson passa Hamlin e Hill fa lo stesso con Custer. Poi però arriva un’altra caution: formalmente è per detriti, ma in pratica la NASCAR ha avuto il dito troppo rapido sulle bandiere gialle quando Alfredo si gira sul muso di Mayer in curva4 ma evita l’incidente. Sammy Smith è il lucky dog mentre Heim conferma il ritorno a pieni giri.

Solo gli incidentati vanno ai box, con Mayer che deve riparare il muso, tuttavia c’è il tempo per una preoccupazione: il motore di Larson singhiozza un po’, ma intanto Kyle prosegue.

Nuova green ai -31 e Nemechek sceglie ancora l’interno e rimane al comando davanti ad Hill, Larson e Custer. Hamlin è ancora quinto, tuttavia l’attacco mancato di Denny su Cole lo mette dietro ad Allgaier che aveva sorpassato poco prima anche Herbst. Vanno via dunque in tre con Justin che poco più tardi si prende anche il quarto posto e, da pilota più in forma in queste settimane, sembra entrare anche qui nel discorso vittoria.

Le difficoltà al motore di Larson diventano evidenti ai -20 quando si stacca dalla coppia di testa, ma finché può il talento compensa; dopo il sorpasso di Hamlin su Custer la situazione in vetta si stabilizza.

Ai -10, sul long run, le cose però cambiano: Allgaier a sorpresa rimbalza e perde terreno, Hemric e Kyle Busch escono dalla top10 a vantaggio di un nome interessante, quello di Parker Retzlaff che precede l’altro Parker, ovvero Kligerman il quale anche ora sta limitando i danni con Herbst. Poco più dietro Heim ha rimontato con gomme fresche e raggiunto Jones; la vendetta è una piccola toccatina sul rettilineo opposto che fa appoggiare la #9 al muro.

Ancora una volta chi emerge nel finale è Hamlin che sorpassa Allgaier e si potrebbe pensare che possa attaccare Larson ed Hill, ma la realtà è che è proprio Austin ad avvicinarsi e farsi vedere su Nemechek, il quale però mantiene la calma e resta davanti.

Gli ultimi giri vedono il calo di Herbst, passato da Chandler Smith e Retzlaff, ma a a salvarlo ci pensa Hemric che ruba a Kligerman l’ultimo punto. Larson si guadagna la stripe ma la sua posizione non cambia. Nemechek vince anche la seconda stage davanti ad Hill (+0.5″), Larson (+1.3″), Hamlin (+2.2″), Allgaier (+4.6″), Custer (+4.9″), Chandler Smith (+6.1″), Retzlaff (+8.0″), Herbst (+9.2″) ed Hemric (+11.4″), seguono Kligerman, Busch, Heim, Berry, Jones, Creed, Burton e Mayer, Sammy Smith 22°. Mills è il lucky dog.

Prima ancora dell’apertura della pit lane Larson va ai box a cambiare il carburatore, tuttavia il problema non si risolve e allora la #17 deve andare in seguito nel garage (zero vittorie anche per l’Hendrick Motorsports nel 2023), non arriva un ritiro ma un ultimo posto sì.

Ai box arriva un altro balzo di Hill che torna al comando davanti a Nemechek, Hamlin, Custer e Chandler Smith. Sosta lenta per Allgaier (12°, auto che non si alza a sinistra) e Kligerman (19°, ruota mal fissata), mentre Jones si prende una penalità a causa dei meccanici.

Nuova ripartenza ai -51 e ancora altra investigazione, ma la causa è sempre la stessa, Hill che fa pattinare le gomme e viene passato all’esterno da Nemechek e Custer. Hamlin è quarto con Herbst che si è preso la top5 lasciata da Larson. Heim invece entra in top10 approfittando dei guai di Allgaier e Kligerman che cercano la rimonta. Parker, ad esempio, supera Mayer, Sammy Smith prova ad infilarsi, i due si toccano e Sam deve alzare il piede.

Poco dopo arriva però un’altra caution: Moffitt rallenta leggermente in curva4, Kyle Sieg e Clements non riescono a reagire in tempo, si toccano e finiscono in testacoda senza troppi danni; Weatherman, che aveva forato nella prima stage, è il lucky dog.

E qui la gara si spacca: Retzlaff, Heim, Allgaier, Ryan Sieg, Sammy Smith, Finchum, Parsons, Graf e Mills decidono di non pittare, tutti gli altri vanno a giocarsi il penultimo set di gomme fresche ed Hill ancora una volta si mette dietro tutti gli altri.

Molto si decide ancora al choose cone dove Nemechek insiste ancora all’interno a differenza di Hill ed Hamlin. Ripartenza ai -39 e ancora under review, ma non per colpa di Hill stavolta, bensì per chi era davanti a Herbst che va non si sa per quale motivo largo in curva4 e quando torna in linea Riley è lì e lo manda 3-wide nel mezzo. Prevale il buon senso e non ci sono penalità.

Chi si divincola meglio nel traffico delle auto con gomme consumate è proprio Hill seguito da vicino da Hamlin mentre Nemechek è un po’ più staccato e probabilmente perde qui la vittoria. Retzlaff intanto resiste alla grande davanti ad Allgaier e verrà superato dalla coppia ai -37, ben cinque giri prima di JHN.

Hamlin è entrato nel mood e vede un Hill non perfetto davanti a lui, il primo attacco non va, il secondo ai -23 dopo una lunga fase avvincente sì. E una volta passato Denny allunga di quel tanto che serve per stare tranquillo, anche perché Nemechek è a 2.5″ non guadagna; Custer e un Berry rivitalizzato dalle gomme fresche dopo una gara orribile hanno passato pure loro un ottimo Retzlaff.

La gara sembra avviarsi verso il traguardo con i soli Retlaff e Allgaier a cedere come da previsioni, tuttavia ai -15 il testacoda solitario di Ryan Sieg in curva4 ricompatta tutti. Clements è il lucky dog.

Arriva così la sosta decisiva e Hill la sfrutta ancora al meglio balzando di nuovo al comando davanti a Nemechek ed Hamlin, Herbst è quarto su Berry. Si riparte a 10 dalla fine e stavolta Austin azzecca lo scatto rimanendo davanti a JHN che lo affianca all’esterno in curva2 completando il sorpasso al 99.99%, ma quello 0.01% è decisivo, Hill rimane lì e il side draft gli permette di rimanere al primo posto. Hamlin è leggermente staccato e precede Berry, Custer ed Herbst, tuttavia riesce a riprendere e passa Nemechek in curva3 prima del fattaccio.

Ai -6 un’altra caution e questa cambia tutto: in curva3 Kligerman frena e viene tamponato da un Mayer che capisce subito di aver fatto una cavolata e trova la scusa dei freni consumati. E Parker finendo in coda perde una vagonata di punti da Herbst. Solo Parker va ai box, ma non ha gomme nuove.

Si va per le lunghe e quindi si va dritti all’overtime. Hill sceglie l’interno, la coppia JGR l’esterno. La dinamica è simile a prima, solo che Hamlin riesce davvero a completare il sorpasso e si invola verso la vittoria negli ultimi due giri senza scossoni.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1698093579887919353?s=20

Hamlin vince dunque d’esperienza per la sesta volta in Xfinity Series a Darlington (-2 dal record di Mark Martin) davanti ad Hill, Nemechek, Custer, Berry, Herbst, Allgaier, Creed, Kyle Busch (storico 0/5) ed Hemric; Mayer è 11° su Chandler Smith, Retzlaff, Jones, Heim, Sammy Smith 17°, Kligerman 24°.

Mentre Hamlin festeggia in mezzo ai soliti fischi, non c’è rissa fra Mayer e Kligerman che la prende con filosofia ma vorrà parlare con Sam. Intanto l’overtime lo ha rimesso in gioco perché andrà in Kansas alla gara del taglio solo a -1 da Herbst mentre Berry e Creed vanno matematicamente ai playoff in base ai punti ottenuti con Hemric anch’egli ad un solo punto dalla qualificazione.

I risultati odierni

La classifica della “Sport Clips Haircuts VFW 200”

La classifica generale

Così in campionato a 1 gara dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2023

I prossimi appuntamenti

Stanotte a mezzanotte iniziano a Darlington i playoff della NASCAR Cup Series; Christopher Bell ha conquistato la pole position proprio davanti a Denny Hamlin. Diretta su Mola dalle 23:55 con il commento di Daniele La Spina e Matteo Senatore. La Xfinity Series chiuderà la propria regular season sabato prossimo in Kansas.


Immagine: Media NASCAR

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