NASCAR | Xfinity Series: Haley vince a Daytona e vola ai playoff

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di Federico Benedusi @federicob95
28 Agosto 2021 - 22:25
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Doppietta Kaulig Racing, con Allmendinger secondo e leader del campionato dopo l’incidente di Cindric


Justin Haley ha conquistato a Daytona la Wawa 250, quart’ultimo appuntamento della regular season della NASCAR Xfinity Series 2021. Una vittoria fondamentale perché ha consentito al pilota del team Kaulig Racing di accedere ai playoff.

La gara si è risolta con una volata di gruppo nella quale ben venti piloti hanno tagliato il traguardo nello spazio di un secondo. Haley ha preceduto il compagno di squadra AJ Allmendinger, nuovo leader del campionato grazie all’incidente che ha coinvolto un incolpevole Austin Cindric. Justin Allgaier ha strappato il terzo posto a Jeb Burton negli ultimi metri, impedendo così alla squadra di Matt Kaulig di completare una tripletta.

Originariamente prevista per la nottata italiana di ieri, la corsa è stata interrotta per pioggia e ripresa oggi poco dopo il mezzogiorno statunitense.

CRONACA

In assenza di prove libere e qualifiche, come da prassi in questa stagione salvo sporadiche eccezioni, è il solito algoritmo a produrre la griglia di partenza. Il calcolo matematico mette davanti a tutti l’uomo del momento, Allmendinger, che pur non essendo mai stato particolarmente competitivo sui superspeedway si ritrova in pole position. Al suo fianco Noah Gragson, mentre in seconda fila troviamo Brandon Jones e Allgaier. Il leader di campionato Cindric è 14° dopo il ritiro del Michigan mentre gli altri nomi “caldi” per i playoff sono Harrison Burton quinto, Haley nono e Daniel Hemric 22°.

Il meteo è alquanto bizzarro, prima della gara si abbattono su Daytona diversi scrosci di pioggia e anche la serata di venerdì promette precipitazioni ad intermittenza. La gara si svolge sulla distanza di 100 giri, suddivisi in due stage da 30 prima di quella decisiva da 40 con una competition caution programmata al termine del 15° giro. Le strategie non si preannunciano troppo complesse poiché gli stint di carburante si attestano tra i 40 e i 44 giri con un pieno. Ogni pilota ha quattro set di gomme a disposizione.

Alla bandiera verde Allmendinger e Gragson mantengono le prime due posizioni e nei primissimi giri riescono anche a prendere qualche metro sul resto del gruppo, che rimane invece in doppia fila. Nonostante le gare su superspeedway non siano esattamente la specialità della casa, la Chevrolet #16 mantiene un buon ritmo al comando. Gragson prende l’iniziativa al quarto giro ma Allmendinger risponde già alla tornata successiva, portandosi poi sulla traiettoria esterna che per tutta la gara si dimostrerà essere più veloce di quella interna.

Al settimo giro Jones si porta davanti a Gragson ma la sua offensiva dura ben poco, perché dal cofano della Toyota #19 del Joe Gibbs Racing inizia ad uscire una vistosa fumata bianca. Jones attende colpevolmente più di un giro prima di rientrare ai box, dove la sua crew rimuove un detrito rimasto conficcato nel radiatore.

Allmendinger intanto continua a comandare su Gragson, Allgaier, Riley Herbst e un Cindric in grande rimonta, già quinto dopo dieci passaggi. Tre giri più tardi Jones viene doppiato e subito dopo Gragson e Allgaier riescono finalmente a scalzare Allmendinger dalla prima posizione.

Dopo 15 giri arriva la competition caution, che permette a Jones di sdoppiarsi subito come “lucky dog”. Gragson è leader della corsa e capeggia anche un gruppo di piloti che sfrutta la neutralizzazione per una sosta ai box. I pit stop procedono regolarmente per tutti a parte Herbst, costretto ad una sosta più lunga per un problema ai flap posti sul tettuccio che si aprono anche quando la sua Ford viaggia nella corretta direzione di marcia. Contestualmente, Jones è costretto ad alzare bandiera bianca perché il suo motore è irreparabilmente danneggiato.

La neutralizzazione diventa definitiva al termine del 19° giro, perché la pioggia inizia a scendere copiosa. I mezzi addetti all’asciugatura dell’asfalto si mettono subito all’opera ma, come previsto, gli scrosci arrivano ad intermittenza a vanificare il lavoro dei commissari di pista. Dopo un’ora esatta di stop, si decide per il rinvio alla giornata di sabato con partenza alle 12:30 locali.

La classifica alla ripartenza penalizza, naturalmente, chi aveva deciso di fermarsi per i pit stop durante la competition caution. Al comando c’è nuovamente Allmendinger seguito da Christopher Bell, Myatt Snider, Cindric, Brett Moffitt e Haley, mentre Gragson è 17° alle spalle di Allgaier e Harrison Burton.

La corsa riprende ufficialmente al giro 22 con Allmendinger in prima posizione e Bell che non riesce a tenere il ritmo dalla linea interna, scivolando sesto. In seconda piazza risale velocemente Haley, mentre il nuovo capofila della traiettoria interna è Jeb Burton che dalla settima posizione si riporta all’altezza della quarta.

Al 27° giro il primo, grande colpo di scena. Poco dopo la linea del traguardo, Cindric viene tamponato da Snider e finisce violentemente contro la barriera esterna. Restano coinvolti anche Michael Annett e Sam Mayer, che tuttavia non riportano danni gravi, mentre Hemric riesce clamorosamente a controllare la sua Toyota partita a pendolo. Ecco dunque la prima caution vera e propria della corsa, che neutralizza anche gli ultimi giri della prima stage.

Il primo traguardo intermedio è appannaggio di Haley, che nel frattempo aveva messo la sua Chevrolet davanti a quella del compagno di squadra Allmendinger; Jeb Burton è terzo davanti a Bell, Allgaier, Moffitt, Gragson, Caesar Bacarella (partito 36°) e Brandon Brown.

Pit stop per quasi tutti i battistrada alla caution di fine stage. Haley, Allmendinger e Jeb Burton cambiano le gomme insieme al rifornimento mentre Allgaier, Gragson e Harrison Burton mantengono le stesse coperture avendole già montate nuove prima della bandiera rossa.

Alla ripartenza comanda Brown su Herbst, Chase Briscoe, Jason White e Ryan Sieg, quindi Gragson davanti ad Allgaier, Harrison Burton, Allmendinger, Jeb Burton e Haley. C’è giusto il tempo per Herbst di prendere la prima posizione che la corsa viene nuovamente neutralizzata a causa della foratura dell’anteriore sinistra sulla Chevrolet di Annett, già coinvolto nella prima caution e ora costretto ad un’ulteriore sosta che lo attarda di un giro.

Al giro 40 è bandiera verde con Herbst davanti a Briscoe, che decide però di seguirlo in traiettoria esterna lasciando Brown capofila della linea interna. Il gruppo procede in doppia fila per sei giri, finché Brown non si porta al comando sui rimontanti Allmendinger, Allgaier, Gragson e Mayer. Questi riescono poi a scavalcare Brown uno dopo l’altro.

Al 49° passaggio arriva la terza neutralizzazione: Bacarella viene tamponato da Blaine Perkins, riesce a controllare la sua Chevrolet ma la carrozzeria sopra la ruota posteriore sinistra viene danneggiata lasciando detriti sparsi per la pista. Per gran parte dei protagonisti di testa è l’occasione buona per effettuare un’altra sosta: Allgaier, Mayer, Harrison Burton e Gragson decidono ancora di non cambiare le gomme mentre Allmendinger, Jeb Burton e Haley le sostituiscono nuovamente e perdono qualche posizione in più.

Davanti ritornano quindi Brown, Herbst, Briscoe, Moffitt e Perkins, che dopo avere di fatto causato la caution si ritrova addirittura quinto. Alla ripartenza però è eccezionale la progressione di Mayer, che dal decimo posto in traiettoria esterna salta un gran numero di avversari fino a ritrovarsi al fianco di Herbst. Le gomme nuove favoriscono anche il ritorno di Jeb Burton, che al 56° giro passa al comando su Mayer, Gragson, Allmendinger, Allgaier, Haley e Bell mentre Brown è costretto a rallentare col serbatoio rimasto clamorosamente vuoto.

La maggior efficacia delle nuove coperture riporta avanti anche Allmendinger e Haley, che tuttavia non riescono a rispondere all’iniziativa di Jeb Burton che si aggiudica la seconda stage. Quarto è Herbst davanti a Bell, Gragson, Hemric, Allgaier, Briscoe e Mayer. Quasi tutto il gruppo sfrutta la caution per un’altra sosta, nella quale tuttavia solo Herbst e Moffitt cambiano gomme.

Al 64° la gara riprende con Bell al comando su Gragson, Harrison Burton, Allgaier, Jeb Burton e Allmendinger. Gragson è stavolta più efficace su linea interna mentre Bell viene affiancato anche da Allgaier, che poi però perde metri mentre Harrison Burton resiste alle spalle del campione 2017 della Truck Series. Allgaier è in affanno e per diversi giri cerca un varco per inserirsi all’esterno, trovandolo solo al 70° giro in sesta posizione.

Gragson è leader su Bell, Harrison Burton, Jeb Burton e un incredibile Snider in rimonta, sdoppiatosi grazie alle caution e capace di risalire il gruppo con il gioco delle soste. Al 73° giro è di nuovo caution quando Colin Garrett perde il controllo all’uscita di curva 4 e dopo avere attraversato la pista resta impantanato nell’erba dell’infield, con i marshals che cercano di aiutarlo a guadagnare la via della pit lane a spinta in una scena abbastanza irriverente.

Bandiera verde al 78° passaggio con Bell e Jeb Burton che riescono a saltare Gragson mentre Harrison Burton perde diverse posizioni. Passano appena cinque giri ed è di nuovo caution, anche stavolta con Bacarella protagonista: la Chevrolet #90 si tocca con Jordan Anderson lungo il backstretch, finisce contro il muro e poi attraversa la pista portandosi dietro Jade Buford e Matt Mills.

Poco prima della ripartenza dell’87° giro, Jeb Burton lamenta via radio problemi con la temperatura dell’acqua, a suo dire letteralmente impazzita. Nei primi giri in green flag la Chevrolet #10 sembra effettivamente patire questo problema, tanto che deve accodarsi al rimontante cugino Harrison alle spalle di Bell, Allgaier e Allmendinger. Il ritmo si alza vistosamente e si incorre in una situazione di pericolo quando il gruppo, disposto in fila indiana, si ritrova davanti la Chevrolet di Joe Graf, che fuma vistosamente.

Non viene chiamata un’ulteriore caution e la corsa prosegue all’impazzata con Haley, Hemric e Snider alle spalle del quintetto già citato. Al 94° giro è Mayer a “riaprire” la corsia interna, risalendo al sesto posto, mentre due giri dopo sono Allmendinger e Jeb Burton a cercare una nuova chance di sopravanzare Bell, che sta tenendo un ritmo davvero forsennato e pare inattaccabile in corsia esterna.

Passa appena un’altra tornata e il gruppo si apre a ventaglio con Bell che perde ben quattro posizioni in un colpo solo. Al comando si riporta Allmendinger con alle calcagna Jeb Burton, Haley e Allgaier. Bell riprende dunque la traiettoria interna e riesce quasi a riaffiancare Allmendinger all’inizio dell’ultimo giro.

La vettura #16 prende addirittura vantaggio dal traguardo fino all’immissione sul backstretch ma è proprio sul rettilineo di ritorno che Allmendinger commette forse l’errore decisivo, iniziando a ondeggiare indeciso sulla traiettoria da prendere per il settore conclusivo della pista.

Da dietro risalgono a fionda Jeb Burton e Haley, che risucchiano Bell e attaccano Allmendinger all’ingresso di curva 3. Burton tiene l’interno come suggerito dallo spotter, Haley vola all’esterno e l’ultimo settore della pista viene percorso in 3-wide. La vettura #11 ha il favore di una traiettoria più veloce e taglia il traguardo davanti ad Allmendinger, a cui non basta la spinta di Allgaier che pur stando in “seconda fila” riesce comunque a beffare Burton, capofila all’interno ma solo quarto. I primi cinque, chiusi da Hemric, concludono nello spazio di 98 millesimi. Sesta posizione per Bell davanti a Gragson, Snider, Harrison Burton e Herbst.

Grazie a questi risultati Allmendinger si porta in testa alla classifica della regular season con 925 punti contro i 908 di Cindric, che forte delle cinque vittorie già incassate resta comunque al comando della griglia playoff nonché della graduatoria dei playoff points. La vittoria odierna qualifica naturalmente Haley ai playoff ma c’è gloria anche per Hemric e Harrison Burton, che staccano matematicamente il pass per la top 12 con la classifica a punti. In zona cut-off si è ancora più complicata la situazione di Annett, 30° al traguardo e dunque ulteriormente attardato rispetto a Herbst, che ora gode di 68 punti di margine.

La giornata di gare a Daytona non è ancora finita, poiché alle 1:45 italiane prenderà il via la Cup Series. Il terz’ultimo appuntamento della regular season della Xfinity è invece in programma per sabato prossimo a Darlington.

Classifica di gara
Classifica di campionato

Immagine copertina: NASCAR Media Site

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