NASCAR | Xfinity Series: Gibbs vince il duello con Nemechek a Richmond!

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
3 Aprile 2022 - 08:30
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Gara pulita e senza incidenti decisa dal degrado delle gomme. Il duo del Joe Gibbs Racing domina, Gibbs e Nemechek si scambiano la leadership più volte fino ai contatti degli ultimi giri. Sam Mayer rimonta nel finale e si prende i primi 100’000$ del Dash4Cash


Anche una gara tranquilla può risultare appassionante. Nessun incidente, ma tanto fuoco a Richmond. Prima ci hanno pensato i freni di Gragson, poi nel finale il duello fra i compagni di squadra al Joe Gibbs Racing Ty Gibbs e John Hunter Nemechek. Il nipote d’arte si è preso di forza la vittoria, la terza stagionale, e il teammate non ha lasciato la pista per nulla felice. Ty dice che ora JHN ha un lasciapassare nei suoi confronti per la prossima battaglia, ma alla fine è stato semplicemente un duello tipico degno della NASCAR su uno short track. Quello che conta per Joe Gibbs è che sia stata fatta doppietta e che lunedì gli animi tornino calmi.

La gara

In una fresca giornata (alle 8:30 di mattina per la bandiera verde della sessione di libere ci sono appena 3 °C) a Richmond va in scena la settima gara stagionale della Xfinity Series, la prima del programma Dash4Cash che mette in palio oltre alla vittoria ed ai playoff point anche 100’000$ ad uno fra quattro piloti selezionati in base all’arrivo della corsa precedente. In Virginia a contendersi il montepremi sono Allmendinger, Austin Hill, Gragson e Mayer.

Il pilota del giorno però è un altro, Ty Gibbs il quale domina libere e qualifiche e si prende la pole position davanti al compagno di squadra Nemechek; in fondo alla griglia partono Hemric (cambio radiatore), Jeb Burton (a muro in qualifica) e Yeley (modifiche in parco chiuso) mentre Cassill ha dovuto ricorrere ad una provisional dopo aver rischiato grosso nei giri veloci.

Dopo qualche problema via radio per Nemechek ed Hemric che non riesce a capire che deve andare in coda per la penalità, la gara può iniziare. Gibbs scatta bene e rimane al comando seguito dal compagno di squadra Nemechek e Gragson. La leadership di Ty sembra destinata a durare, e invece al giro 12 viene attaccato e scavalcato da JHN mentre la #54 si trova all’improvviso in difficoltà nel traffico e senza aria pulita davanti.

Nemechek approfitta delle difficoltà altrui per guadagnare tanto terreno al punto che i secondi da due diventano in fretta tre e quattro, addirittura quasi cinque. E la lista dei guai è lunga per gli inseguitori: detto di Gibbs, un Allgaier che cerca la rimonta dopo un altro inizio di giornata difficile ha sottosterzo, Allmendinger ha bruciato le gomme, Mayer è nel gruppo, ma soprattutto Gragson rimane praticamente senza freni dal giro 30 e così deve far passare AJ pur rimanendo davanti a Gibbs e Berry.

Il duello vero in questa fase è proprio quello fra Gibbs e Berry con Josh che preme sulla #54; stupisce invece anche oggi dopo il debutto a Phoenix Parker Retlaff che sul long run sulla vettura del team di Ryan Sieg passa tutti con una semplicità assurda. Gragson invece è sempre più in crisi con i freni, ma il sorpasso di Berry su Gibbs gli regala ancora un po’ di respiro. Gli ultimi giri vedono il calo di Jones, passato da Sieg con la forza, la rimonta ulteriore di Retzlaff ed il crollo a sorpresa di Allmendinger che ai -7 si vede sorpassato di nuovo da Gragson e poco dopo anche da Berry.

Davanti non ci sono problemi e Nemechek domina la prima stage vincendola davanti a Gragson (+5.0″), Berry (+5.4″), Allmendinger (+5.9″), Gibbs (+9.1″), Sieg (+11.4″), Retzlaff (+11.6″), Jones (+13.1″), Hill (+14.4″) e Mayer (+16.4″); seguono Alfredo, Creed, Herbst, Brown, Hemric, Cassill, Allgaier, Burton, doppiati a sorpresa Clements (lucky dog), Preece (gomma sulle corde) e Moffitt mentre si comporta bene il rookie Caruth 26°.

Prima ancora che si apra la pit lane Gragson va ai box e si capisce la gravità del problema, infatti dice che proprio la reazione del pedale è nulla. Dopo un paio di soste riesce a ripartire, poi la comunicazione è opposta, infatti dice che dopo la riparazione i freni sono bloccati. Intanto ci sono anche le soste regolari e Nemechek mantiene il comando su Allmendinger, Gibbs, Berry e Jones; Hemric si prende una penalità e torna in fondo al gruppo, quindi decide di tornare ai box insieme a Vargas che ha problemi di rifornimento.

Si riparte ai -65 nella stage ed Allmendinger non scatta al meglio permettendo a Gibbs all’interno di scavalcarlo in curva3 prima di una caution per detriti. Il detrito è decisamente evidente dato che è un disco freno in fiamme in curva1. Il proprietario è ovviamente Gragson che ha un legame controverso col fuoco, buono quando fa i burnout post vittoria, oggi decisamente meno.

Si riparte con Preece di nuovo a pieni giri ai -55 e la prima fila scatta bene, dunque Nemechek precede Gibbs ed Allmendinger; Ryan Sieg con il sorpasso momentaneo su Berry è quarto, decisamente meno fortunato il fratello Kyle a causa di una perdita d’olio finisce a muro e la sua gara in pratica termina qua anche se non arriva la caution.

Per chiudere la top10 ai -50 ci sono Hill, Jones, Allgaier, Creed e Alfredo, ma la classifica deve ancora assestarsi, infatti ci sono piloti come Justin ed Hemric che stanno rimontando ed altri come Creed che sono forti solo sullo short run. Davanti nel frattempo Nemechek, Gibbs ed Allmendinger vanno in fuga.

Ai -45 AJ si stacca dalla coppia di testa e viene raggiunto e subito passato anche da Berry; si vede che Allmendinger è prudente, sia perché deve capire se le gomme andranno meglio rispetto alla prima stage, sia perché ha ampiamente in mano i 100’000$ del Dash4Cash con Gragson quasi out (regge in fondo alla top20), Hill sesto ma non pericoloso e Mayer solo 11°.

In questa fase, oltre a Cassill che ha passato Herbst col paraurti, si fa vedere finalmente Allgaier che recupera e torna nelle posizioni che gli competono a Richmond. In vetta, intanto, il distacco fra Nemechek e Gibbs raramente supera il mezzo secondo e quando John Hunter sembra poter allungare, ecco che Ty si rifà sotto con l’ausilio dei doppiati, specialmente Starr.

Dietro di loro Berry è tranquillamente terzo davanti ad un lamentoso (un po’ come nel 2021) Allmendinger che litiga con le gomme, Sieg completa la top5 ma è staccato. Cedono di colpo sul long run Creed (che precipita), Jones e Cassill, mentre Retzlaff risale inesorabilmente.

Ai -10 Nemechek, dopo aver appunto doppiato Starr, sembra in controllo, e invece proprio in questo momento Gibbs si rifà sotto e lo attacca ai -6 completando il sorpasso all’interno in curva1. Ty scappa subito e Nemechek non riesce a reagire nemmeno quando Gibbs si ritrova 2-wide davanti a lui un Gragson in difficoltà, Creed in crisi e Clements da doppiare. La #54 attacca Sheldon all’interno dell’ultimo giro, ma poi decide di non rischiare e così ne beneficiano sia la #2 che Gragson che prende il lucky dog.

Gibbs vince dunque la seconda stage su Nemechek (+0.4″), Berry (+4.1″), Sieg (+6.0), Allmendinger (crollato nel finale come in precedenza con la anteriore destra quasi sulle corde, +6.2″), Alfredo (buon recupero, +11.2″), Mayer (+11.4″), Allgaier (+11.4″ con sorpasso in volata subìto dal compagno di squadra), Herbst (+11.6″) e Retlaff (+11.8″); 21 auto a pieni giri con Hill, Jones, Hemric, Cassill, Labbé, Brown, Preece, Massey, Burton e Clements oltre al citato Creed.

Al break la gara già chiusa in casa Joe Gibbs Racing diventa ancora più blindata: mentre Gibbs rimane al comando su Nemechek, il terzo in classifica, ovvero Berry, si prende una penalità per eccesso di velocità così come Clements ma pagano dazio anche Parsons (che porta il sollevatore a farsi un giro della pista) e Retzlaff (ruota fuori controllo).

La green sventola ai -90 e sarà un lunghissimo long run per la gioia di pochi e la disperazione di molti. La ripartenza è pulita e Gibbs mantiene il comando su Nemechek, Allmendinger ed Allgaier entrato nella top5; dietro di loro Jones attacca e passa Sieg per la top5 che, visto che John Hunter non è in lotta, diventa decisiva per la qualificazione alla prossima tappa del Dash4Cash.

In vetta Gibbs scappa via subito e mette circa 1″ di margine che manterrà costante a lungo; dietro di lui dopo nemmeno cinque giri Allmendinger è già attaccato alla radio a lamentarsi delle gomme. A questo punto pare inevitabile il sorpasso di Allgaier (arriverà solo ai -76), ma il proseguimento della sua gara avrà una breve svolta positiva.

Nel frattempo la classifica con le penalità vede volti nuovi nella top10 come Alfredo e Preece che recupera dopo i guai della prima stage; con loro ci sono pure Cassill ed Hemric. Pian piano il duo del Joe Gibbs Racing si stacca dagli altri e la battaglia per la vittoria diventa effettivamente un duello. Ai -75 Ty precede Nemechek di 0.95″, Allgaier di 2.0″, Allmendinger di 2.2″, Jones di 3.3″, Sieg di 3.5″, Hemric di 5.0″, Mayer di 5.7″, Preece di 6.0″ e Cassill di 6.5″ ma che poco dopo verrà superato da un Hill che è in recupero.

In questi giri Jones sembra in grado di riprendere Allmendinger in difficoltà e Sieg non è troppo distante, e invece a sorpresa ad andare in crisi è Allgaier che ai -61 viene ripreso, sorpassato e staccato da AJ e per la #7 sarà solo il primo di una lunga serie di sorpassi subiti.

I giri passano veloci senza guai ed ai -50 Gibbs ha 0.5″ su Nemechek, 3.3″ su Allmendinger, 5.1″ su Allgaier, 6.0″ su Jones, 6.2″ su Sieg, 7.5″ su Preece, 8.0″ su Hill, 9.1″ su Mayer e 9.6″ su Mayer; Herbst è 11° davanti ad un Berry che cerca la rimonta ed ha passato Alfredo, Cassill e Burton. Dietro di loro Retzlaff teme per un tire rub dopo un contatto con Creed, ma per fortuna la ruota terrà.

I doppiaggi col passare dei giri diventano sempre più difficili e quando ai -35 il leader ritrova Starr davanti è qui che Nemechek passa all’attacco recuperando decimi; Gibbs sembra gestire bene, ma John Hunter trova il varco all’interno ed al terzo tentativo, dopo anche qualche leggero contatto fra le fiancate, passa. Gibbs però reagisce e dopo due giri si rimette al comando. Meno bene se la passa il loro compagno di squadra Jones che è il primo a crollare sotto il peso del long run ed esce dalla top5.

A cedere è anche Allgaier, superato da Sieg e Mayer, un sorpasso che lo mette ad una sola posizione dal montepremi del Dash4Cash. Ai -25 Gibbs ha 0.5″ su Nemechek, 5.6″ su Allmendinger, 8.4″ su Mayer, 8.7″ su Sieg, 9.6″ su Allgaier, 10.4″ su Herbst, 11.3″ su Jones, 12.1″ su Berry e 13.8″ su Preece, seguono Hill, Hemric, Alfredo, Brown e Retzlaff che ha passato Cassill e Burton.

AJ sembra in grado di controllare la situazione, ma Mayer ha una marcia in più ed i 3″ di margine che aveva ai -25 sono diventati appena 0.9″ ai -20, ai -17 viene raggiunto, ai -16 sorpassato, ai -15 è già dietro di 1.1″ e vede i soldi allontanarsi subito. Allmendinger è completamente nel pallone, al punto che vorrebbe pittare per montare gomme fresche, ma dal box ovviamente gli dicono di no, sarebbe un disastro strategico fermarsi con così pochi giri al traguardo sotto green.

Ai -10 va in crisi anche Preece mentre risalgono Hemric, Brown (ai margini della top10) ed il solito Retzlaff; si lotta anche fra Sieg ed un redivivo Herbst per l’ultimo posto per il Dash4Cash della prossima settimana. A passare ai -9 è il pilota dello Stewart-Haas Racing.

-5, si entra nel duello finale: Nemechek rosicchia centesimi su centesimi ed ai -4 è abbastanza vicino per un attacco che gli permette di affiancare Gibbs sul traguardo. I due, fra altri contatti vari ma sempre lievi, sono affiancai per tutto il giro, poi JHN riesce a mettersi davanti al rivale e compagno di squadra. Ty usa per la prima volta il paraurti in curva3 ai -3 ed ai -2 finendo poi loose, ma non basta e così si arriva all’ultimo giro.

Gibbs tenta il bump&run classico in curva1, ma il tentativo non è sufficiente, i due sono di nuovo affiancati sul rettilineo opposto e così Ty deve usare le manovre forti, affonda la staccata in curva3, arriva lungo e manda largo Nemechek andando a prendersi la terza vittoria stagionale.

Gibbs vince così anche a Richmond precedendo un Nemechek arrabbiato per la manovra del teammate (non è stagione per lui, ad Atlanta nei Truck aveva fatto arrabbiare Chandler Smith) di 0.116″; Mayer col terzo posto a 3.7″ si prende i 100’000$ del Dash4Cash e pensare che ad Austin aveva strappato la qualificazione a Snider con un sorpasso all’ultima curva.

Nascar Xfinity 2022 Mayer Richmond Dash4Cash

Completano la top10 un Allmendinger in giornata no (+9.3″), Herbst (+13.0″) ed ultimo qualificato per la prossima tappa (Nemechek non può prendersi il premio), Hemric (+13.2″), Berry (+14.8″), Brown (+15.0″), Sieg (+16.1″ dopo le difficoltà nel finale) ed un incredibile Retzlaff (+16.7″) che alla seconda gara in carriera ottiene la sua prima top10; a pieni giri anche Burton, Alfredo, Jones, Allgaier (solo 14°), Cassill, Preece, l’ottimo Massey, Hill e Labbé, seguono Clements, Gragson e Creed.

Nei rapporti in casa Toyota, fra Joe Gibbs Racing e Kyle Busch Motorsports, bisognerà ancora una volta trovare un paciere che tenga tutti tranquilli. Di sicuro Nemechek dovrà ritrovare la calma in una stagione finora storta per lui. Allo stesso tempo, però, il costruttore giapponese può stare tranquillo perché Gibbs è davvero in forma smagliante.

I risultati odierni

La classifica della “ToyotaCare 250”

La classifica generale

Così in campionato dopo 7 delle 33 gare della Nascar Xfinity Series 2022

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta su Mola TV e Nascar Trackpass) prenderà il via la gara della Cup Series; in pole position partirà Ryan Blaney. La Xfinity Series tornerà il prossimo weekend a Martinsville correndo venerdì notte, 24 ore dopo i Truck e 24 prima della Cup Series.


Immagine: media.nascar.com

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