NASCAR | Xfinity Series, Dover 2025: Zilisch vince ancora in una gara interrotta dalla pioggia

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 20 Luglio 2025 - 17:00
Tempo di lettura: 9 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Dover 2025: Zilisch vince ancora in una gara interrotta dalla pioggia
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Connor Zilisch soprende ancora conquistando la quarta gara stagionale, ringraziando la pioggia che pone fine alla corsa prima che Almirola lo riprenda


Se dopo la gara di Pocono l’incipit dell’articolo fu “…e adesso sono cavoli amari per tutti”, ora gli eufemismi potrebbero non essere più censurati. Già, perché – dopo il Tricky Triangle – Connor Zilisch ha vinto pure a Sonoma battendo nientemeno che Shane van Gisbergen. Sette giorni più tardi il giovane fenomeno di casa JR Motorsports – Trackhouse – Red Bull ha conquistato pure Dover vincendo la prima gara in NASCAR su un ovale “tradizionale”. La pioggia lo ha aiutato fermando il migliore sul long run, ovvero Aric Almirola, ma ciò non toglie meriti al nemmeno 19enne (il compleanno è fra due giorni) di Charlotte. Il poker è servito e con esso è arrivata anche la leadership nella griglia playoff. Ora Zilisch fa ancora più paura, persino in ottica titolo.

La gara

La NASCAR Xfinity Series entra nello sprint finale della regular season facendo tappa a Dover con una classifica assestata prima (Creed ha fatto un balzo in alto) e dopo (Ryan Sieg ha pagato dazio) del taglio, al punto che la lotta per il 12° e ultimo posto per i playoff sembra essersi ristretta ad una battaglia fra i cugini Jeb ed Harrison Burton, separati da appena 16 punti.

Nel sabato di Dover, prima volta che la NASCAR fa tappa al Monster Mile a luglio, ci sono prove libere e qualifiche. Le due sessioni scorrono via molto tranquille prima dell’arrivo di uno scroscio di pioggia. Su una pista in cemento che va velocemente a gommarsi e rallentarsi, il miglior tempo nelle libere è per Jesse Love (reduce dal ritiro di Sonoma) in 23.804″ davanti a Retzlaff, poi si va in qualifica e i valori si riequilibrano.

La pole position, malgrado qualche guaio ai controlli tecnici, va a Taylor Gray (23.578″), al quale basta il primo dei due giri lanciati, davanti a Sanchez, Zilisch, Jones, Chastain (sulla #9 di JR Motorsports), Almirola, Allgaier (che bacia il muro in curva4), Sawalich, Harrison (che era in grave crisi nelle libere) e Jeb Burton. Senza tempo Leitz per la rottura del sostegno dell’ammortizzatore, DNQ per Reen e Starr per un doppio arrivederci anticipato per il team di Joey Gase che garantisce all’Our Motorsports un’ultima gara in NASCAR dopo che in settimana in rapida sequenza erano arrivati la separazione consensuale con Kris Wright (sostituito da Kaz Grala) e l’annuncio della chiusura dei battenti.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1946616660506345764

Dopo la retrocessione in fondo al gruppo di Allgaier (riparazioni alla posteriore destra), Clements (freni) e il citato Leitz, può avere via una gara che sulla gara è da 200 giri, ma che è messa in pericolo dai temporali pomeridiani che hanno già imposto la cancellazione di libere e qualifiche della Cup Series poco prima, che minacciano ancora Dover e che ritardano il via di qualche minuto per asciugare più o meno completamente (sul traguardo c’è ancora un piccolo rigagnolo che scende dal muro) la pista.

Alla bandiera verde Gray rimane al comando su Sanchez mentre Zilisch e Jones sono affiancati per due giri prima che Connor riesca a rimanere al terzo posto; a seguire Almirola aggira Chastain e conquista la top5. Mentre le prime posizioni rimangono fisse per qualche giro, dietro la classifica si assesta per tutta la prima stage. Il primo ad avanzare è Love che entra in top10 sorpassando i cugini Burton e si incolla al paraurti di Sawalich, senza però riuscire a sorpassarlo. Anche Creed ci prova, ma rimane dietro ad Harrison.

Intanto è già iniziata la clamorosa rimonta di Allgaier: al quinto giro è 25°, al decimo 23°, al quindicesimo 20°, al ventesimo 19°, al venticinquesimo 17° e così via in costante recupero. Al comando, intanto, Gray non ha problemi a rimanere in prima posizione, Zilisch recupera quanto perso nei metri iniziali, ma col passare delle miglia si vede ripreso e attaccato da Jones, il quale dal giro 15 lo punta all’interno. Al primo tentativo Brandon rimbalza e così ci prova il compagno di squadra Almirola.

Dopo venti giri la testa del gruppo approccia i primi doppiaggi, ma Gray mantiene circa 1″ di margine approfittando del secondo attacco di Jones su Zilisch (che non riesce a tenere la corda) che, stavolta, va a buon fine al giro 26. Ad approfittarne è anche Almirola che segue Brandon. Nel frattempo, Creed scavalca i cugini Burton ed entra in top10 seguito da Ryan Sieg mentre Austin Hill entra in una nuova giornata no, al punto che viene ripreso e superato da Allgaier.

Jones con Aric di slancio superano anche Sanchez (che si incaglia nel doppiaggio di Grala) e così si forma un 1-2-3 Joe Gibbs Racing. Più tardi si scoprirà che Nick sta accusando i primi problemi meccanici alla sua #48. Il migliore sul long run è tuttavia Almirola che ai -10 infila anche Brandon ed è quindi al piazzamento d’onore. Mentre crolla anche Jeb Burton, Allgaier entra clamorosamente in top10 passando anche Creed e Ryan Sieg, alla fine si mette dietro pure Love e Sawalich.

Negli ultimi giri Gray soffre, e si arrabbia moltissimo, con Williams, ma alla fine riesce a doppiarlo senza perdere posizioni. Taylor vince la prima stage davanti ad Almirola (+0.3″), Jones (+2.2″), Zilisch (+3.3″), Chastain (+4.4″), Sanchez (+5.6″), un clamoroso Allgaier (+6.9″), Sawalich (+7.7″), Love (+8.6″) e Creed (+8.8″); a seguire R.Sieg, H.Burton, Hill, Thompson, Smith, Caruth, Kvapil, J.Burton, Retzlaff ed un Mayer in difficoltà, lucky dog per Williams.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1946682224671383567

Il primo giro di soste cambia volto alla gara: una sosta disastrosa da 23.3″ per Gray lo fa precipitare dal primo al 15° posto. Prende il comando Jones su Zilisch, Almirola ed un Allgaier che fa paura vista la rimonta dalla penultima fila in appena 45 giri; chiudono la top10 Sawalich, Love, Chastain, Creed, Sanchez e R.Sieg. Penalità (speeding) per i debuttanti dalla ARCA Series, Jake Finch (nientemeno che sulla #17 di Hendrick) e Lavar Scott – commosso dopo le qualifiche – sulla #45 di Alpha Prime.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1946685409163194568

Si riparte per una stage di “soli” 36 giri e il sorpasso decisivo è immediato con Zilisch che supera Jones e vola al comando; dietro di loro Almirola dall’esterno tiene a bada Allgaier mentre Love difende la top5 da Sawalich che, poi, viene infilato da Sieg. Chastain segue Creed ed i due tengono alle spalle Sanchez che perde ancora terreno. Hill rientra in top10 seguito da Gray.

Zilisch prova subito l’allungo ed in una manciata di giri guadagna 1″ su Jones che, stavolta, viene scavalcato ancora più velocemente da Almirola. Si scatena anche Ryan Sieg che prende la quinta posizione da Love, dietro di loro Chastain tenta il sorpasso su Creed, chiuso al secondo tentativo poco dopo i -20.

Dopo una prima fase di distacco costante poco sotto i 1.5″, Almirola inizia a rosicchiare qualcosa al leader e ad ai -15 scende sotto il secondo in concomitanza con un nuovo giro di doppiaggi.

Inizia ora però una nuova fase di corsa. Siamo al giro 75, con la gara che diventa ufficiale al 90 in occasione della conclusione della seconda stage, quando a Brandon Jones dicono che la pioggia si sta avvicinando, lentamente e senza fulmini, ma è a sole tre miglia dalla pista e potrebbe arrivare giusto dopo il traguardo intermedio, dunque è necessario attaccare. E il radar non promette bene, in quanto dietro una prima nuvola, c’è un secondo fronte più severo, ma che rischia di lambire la pista.

Mentre Creed quasi finisce a muro e, fuori dalla top10, prosegue la battaglia fra Eckes, Thompson, Smith e Sanchez, Almirola ci prova e rosicchia ancora, Connor perde tempo dietro a Scott ma resiste. Zilisch vince la seconda stage davanti ad Aric (+0.35″), Jones (+1.8″), Allgaier (+4.1″ e che non ha dimostrato per nulla il potenziale visto in precedenza), R.Sieg (+4.5″, stando a lungo nei pressi della #7), Chastain (+4.9″), Love (+6.8″), Creed (+7.5″) Sawalich (+8.3″) ed Hill (+9.3″); a seguire Gray, Eckes, Sanchez, Thompson, H.Burton, DiBenedetto, Smith, Retzlaff, Kvapil e Mayer, lucky dog per Scott.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1946688383629345067

Mentre dai box riportano un paio di gocce di pioggia, si apre la pit lane e c’è curiosità nel vedere se ci sia qualche audace. A tirare dritto è il solo Kyle Sieg che prende al comando davanti a Zilisch, Jones, Allgaier, Almirola, Love, Sawalich, Hill, R.Sieg e Creed. Doppia sosta per Chastain (obbligato dai commissari che avevano notato una ruota mal fissata), speeding per Smith, ruota fuori controllo per Retzlaff, interferenza per Clements.

Mentre i report della pioggia si allargano anche a curva1-2, si riparte con – sulla carta – 101 giri alla conclusione. Zilisch scatta bene dall’esterno e viene seguito da Jones e Almirola, Allgaier paga qualcosa, inevitabilmente, nel liberarsi di Kyle Sieg (che perde 20 posizioni in un miglio) ma salva il quarto posto davanti a Love.

Consapevole della situazione, Zilisch tenta l’allungo, forte del suo short run, Jones tenta a seguirlo lasciando sul posto un Almirola che ha già fatto molto recuperando alla ripartenza le posizioni perse (lamentandosi via radio) in pit lane.

Inizia anche la selezione a livello meccanico: mentre Bilicki soffre per la pressione della benzina, ai -95 curioso doppio ko in contemporanea e in maniera indipendente per Chastain (trasmissione alla giunzione fra albero e sospensione posteriore) e Sanchez (sterzo), per entrambi c’è il ritiro.

Mentre Hill entra in una nuova crisi uscendo dalla top10, Zilisch ai -90 ha circa 0.5″ su Jones e 1.5″ su Almirola, con la coppia JGR che perde centesimi ad ogni giro, e con Allgaier sempre quarto ma incapace di replicare quanto fatto a inizio corsa, Love chiude la top5. Ai -75 salta definitivamente la strategia di Kyle Sieg, costretto alla sosta, seguita poi da una penalità.

Inizia un nuovo giro di doppiaggi, dunque Zilisch (arrivato al massimo ad avere 1.1″ e 2.1″ sugli inseguitori), comincia a perdere nuovamente terreno. Jones non insiste nella difesa e così ai -69 Almirola passa senza troppi problemi.

Non c’è nemmeno il tempo di pensare se Aric possa recuperare col suo long run quel 1.4″ che lo separa da Zilisch che arriva la bandiera gialla (lucky dog per Honeyman) per la pioggia che, dopo essere arrivata, comincia a farsi più seria. Per qualche minuto le auto girano in pista nella speranza di riprendere, poi invece arriva una fase leggermente più intensa, la pista inizia a cambiare colore e quindi la direzione gara è costretta ad esporre la bandiera rossa con 134 giri completati (tecnicamente quasi 135 dato che la pace car, come di consueto, si ferma poco prima della linea) e 66 ancora da disputare.

Al momento della bandiera rossa mancano ancora 2h di tempo per concludere eventualmente la corsa prima del coprifuoco dell’oscurità (a Dover non ci sono luci), e la speranza di riprendere c’è visto che la pioggia non diventa mai troppo intensa.

Dopo una ventina di minuti c’è una breve tregua e si prova ad iniziare ad asciugare la pista ma, dopo altri 20′, la pioggia ricomincia a cadere vanificando tutto. Passano altri 10′ (nel complesso l’attesa è durata circa 50′) e la direzione gara – a 1h10′ dal coprifuoco – alza bandiera bianca (metaforicamente) e quella rossa (fisicamente) esponendo quella a scacchi.

Connor Zilisch viene dunque dichiarato vincitore, con merito anche se non sapremo mai come sarebbe andato l’inseguimento della #19, a Dover. Per il giovane pilota JRM-Trackhouse sembra quasi una consacrazione, dato che questa è la quarta vittoria stagionale, due su uno stradale, uno su un ovale che si corre quasi come un road course (Pocono) ed una un “vero” ovale. Zilisch, inoltre, è in uno stato di forma clamoroso dato che, nelle ultime otto corse, in seguito all’infortunio di Talladega ha ottenuto un piazzamento medio al traguardo di 2.25.

Dietro alla #88 si piazzano Almirola, Jones, Allgaier, Love, R.Sieg, Gray, Creed, Sawalich (che forse finalmente ha ingranato) ed Eckes, fuori dalla top10 H.Burton (che guadagna qualcosa sul taglio), Mayer, Hill, DiBenedetto, Kvapil, Thompson, un buon Finch in rimonta dopo la penalità, Ryan Truex che abdica dopo due vittorie consecutive al Monster Mile, Retzlaff e J.Burton, Smith 24°, Williams 27°, Scott 28°, Grala 31°.

Fin dove potrà arrivare Zilisch in una stagione che, alla luce del mercato, appare sempre di più one and done in NASCAR Xfinity Series. Connor sta prendendo fiducia con il mezzo e con gli ovali e questa estate è stata finora sua. L’autunno rischia di riservare delle brutte sorprese a piloti esperti che credevano di passarla liscia nei confronti del giovane fenomeno di casa Trackhouse.

I risultati odierni

La classifica della “BetRivers 200”

La classifica generale

Così in campionato a 6 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2025

I prossimi appuntamenti

Stasera alle ore 20:00 (pioggia permettendo) a Dover ci sarà la gara della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position sarà Chase Elliott dopo la cancellazione di libere e qualifiche a causa della pioggia. La Xfinity Series tornerà in pista sabato prossimo sull’ovale di Indianapolis.


Immagine: Media NASCAR

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