NASCAR | Xfinity Series, Daytona: Austin Hill vince per la terza volta consecutiva il season opener

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Tempo di lettura: 15 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
21 Febbraio 2024 - 11:00
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Austin Hill vince la United Rentals 300, prima gara di Xfinity Series caratterizzata da incidenti e strategia.

Austin Hill è, attualmente, il miglior pilota nei superspeedway per distacco, almeno per quanto riguarda la Xfinity Series. Il nativo di Winston è riuscito quasi sempre ad essere in alta classifica, ma non solo. Ha anche saputo sfruttare la capacità di fare le scelte giuste al momento giusto, fondamentale se si vuole concretizzare un risultato in una pista caratterizzata dal pack racing.

La NASCAR Xfinity Series 2024 inizia il suo lungo viaggio negli Stati Uniti partendo dal Daytona International Speedway, sede della United Rentals 300. Qui i 38 piloti ammessi si sfideranno in una prova di sopravvivenza: arrivare al traguardo è tutt’altro che scontato in questa gara.

La lunga stagione NASCAR inizia quindi al Daytona International Speedway, uno dei due superspeedway presenti nel calendario. Il circuito, costruito nel 1959, non è mai cambiato radicalmente, rimanendo sempre un ovale a 4 curve dalla lunghezza di 2,5 miglia (o 4 km), da percorrere sempre a pedale destro abbassato. L’ampio banking e le folli velocità che vengono raggiunte rendono la pista più veloce della Florida famosa per la presenza di grossi incidenti, soprattutto nel finale di gara.

La United Rentals 300 è l’apripista storico della serie intermedia dell’universo NASCAR. La gara, nata originariamente come prova più breve della serie maggiore, è sempre stata nel calendario di Xfinity Series, tant’è che fu, addirittura, proprio la prima gara della storia del campionato, tenutasi nel Febbraio 1982. Fin da allora la lunghezza non è mai cambiata: ancora oggi si percorrono 120 giri prima di passare sotto la bandiera a scacchi.

L’entry list è davvero molto ampia: sono 44 gli iscritti al primo evento stagionale. Diversi team optano per schierare una Chevrolet aggiuntiva. Alpha Prime Racing porta in pista anche Cesar Bacarella sulla #45, aumentando a 3 il numero di piazzole potenzialmente occupate in gara. Anche DGM Racing iscrive lo stesso numero di piloti, ma ben due di essi sono su vetture part time: Natalie Decker sarà al volante della #36, Josh Bilicki della #92. Sale invece a 4 il numero di Camaro portate a Daytona da Kaulig Racing: Daniel Dye correrà qui il primo dei suoi 10 appuntamenti al di fuori della Truck Series, tra l’altro, proprio a bordo della #10.

Garrett Smithley dà la possibilità a JD Motorsports di schierare una seconda vettura per i primi appuntamenti. Joey Gase Motorsports e Jordan Anderson Racing portano anch’essi un’auto in più per il loro owner (Joey Gase e Jordan Anderson, rispettivamente). L’ultima Chevrolet supplementare è di proprietà di MBM Motorsports, quest’anno impegnato part time con David Starr. Per concludere, si passa in orbita Ford, dove è degna di nota la partecipazione di C. J. McLaughlin con RSS Racing.

Prove libere e qualifiche

La stagione della Xfinity Series inizia venerdì con i molti iscritti che devono conquistare i 38 posti in griglia. La sessione di libere vede soprattutto prove a gruppetti e nel gioco delle scie il più veloce il più veloce è Jeb Burton. Sabato è giorno di qualifiche, tuttavia il destino sembra segnato data la pioggia che cade su Daytona. Una qualifica cancellata a Daytona può segnare la stagione di molti piccoli team al debutto o in crescita dato che le cinque provisional vengono assegnate sugli owner point (conquistati o acquistati nelle trattative invernali) del 2023.

E invece incredibilmente si apre una finestra e, dopo un posticipo di due ore, le qualifiche prendono il via su una pista appena asciugata; per ridurre ulteriormente i tempi si decide di disputare la sessione su un unico round.

A conquistare la pole position al debutto assoluto in Xfinity Series (record sì, ma pareggiato dato che è il 14° a riuscirci) è Jesse Love che batte di appena 0.003″ il compagno di squadra Austin Hill. Completano la top5 Allmendinger, Kligerman e l’altro rookie Shane van Gisbergen per il quale l’ok a correre su uno superspeedway è arrivato dopo la gara della ARCA Series della notte precedente. I sei DNQ sono Gase, Bacarella, Cram, McLaughlin, Kyle Sieg e Barrett.

Poi però un colpo di scena: la #66 guidata da David Starr risulta irregolare nei controlli tecnici post qualifica (sospensione fuori tolleranza) e quindi viene squalificata. Ad essere ripescato in griglia, sempre in base agli owner point, è così Dawson Cram sulla #4 del JD Motorsports.

– Gabriele Dri

La gara

Love parte meglio di Hill e si impone subito sul compagno di squadra. I due si mettono uno dietro l’altro e iniziano immediatamente a guidare un trenino a fila unica. Sono stati pochi (e fallimentari) tutti i tentativi di rompere l’egemonia del duo RCR che ha saputo tenere le redini della classifica per quasi tutto il primo stage.

L’equilibrio creatosi fino a qui si rompe nel corso del giro 23. In curva 1 si crea un rallentamento a centro gruppo. Suarez, leggermente più arretrato, alza per un momento il piede destro dall’acceleratore, ma il pilota alle sue spalle non ha il tempo materiale di evitarlo e lo tocca. La #14, lanciata verso il centro, prende in pieno Mayer, che vira ad ampia velocità verso le barriere. Deegan e Weatherman colpiscono le due vetture senza controllo quando queste sono in via di rallentamento. Tutti e quattro i coinvolti si devono ritirare. Molti piloti, tra cui Jones, Allgaier, Herbst, Perkins, Clements e Decker, anticipano la prima sosta, normalmente programmata a fine stage.

Si riparte per concludere le ultime due miglia e mezzo del primo tempo. Love e Hill sfruttano i loro draft partner, Kligerman e Alfredo, per cercare di portarsi a casa il primo posto sotto la bandiera a scacchi biancoverdi. Inizialmente pare spuntarla la #21, ma la #2, grazie al maggior banking dato dalla corsia esterna, riesce ad ottenere una velocità maggiore in uscita di curva. Sarà proprio questo l’elemento in grado di decidere al fotofinish il detentore del primo playoff point del 2024.

Jesse Love sconfigge la concorrenza di Hill, tagliando per primo il traguardo. Il rookie, campione ARCA 2023 e alla prima apparizione assoluta in Xfinity Series, batte il compagno di squadra di pochissimi centimetri. Kligerman, Alfredo, Burton, Creed, Nemechek, Allmendinger, Truex e Allgaier guadagnano punti grazie al piazzamento ottenuto al termine dello stage 1. Chi non ha effettuato la sosta durante la prima caution sfrutta il momento di quiete per fermarsi in pit lane.

Il restart vede un cambio completo dei protagonisti. Questa volta è Allgaier a imporsi su Allmendinger che, grazie a uno scatto perfetto, lascia immediatamente il fumo dei suoi scarichi in faccia all’ex pilota Cup. In pochi giri si assiste alla creazione di 3 corsie parallele, guidate, in ordine dall’interno all’esterno, da Perkins, Custer e dal veterano in P1.

Questa situazione anomala genera un’ulteriore caution. Nemechek spinge male Love sul backstretch. L’assenza di esperienza nel pack racing del rookie si nota: il diciottenne, non aspettandosi la bussata del pilota Cup, perde completamente il controllo del mezzo, virando su Allmendinger. Due auto fuori controllo in alta griglia causano, come di consueto, un numero ampio di piloti coinvolti. Hill, Van Gisbergen, Kligerman, Clements, Dye e Alfredo riportano danni estetici piuttosto evidenti. Muniz e Williams sono addirittura costretti al ritiro dopo una lunga sosta nella propria piazzola. Smithley si ferma per fare una modifica all’assetto.

Il restart premia, inizialmente Allgaier. Il veterano in forza a JR, grazie alla spinta di Herbst, brucia Custer e si porta nella corsia di competenza del campione in carica, quella interna. Il pilota dello #00, però, non resta con le mani in mano: un cambio di traiettoria al termine del backstretch gli permette di prendere la cima della classifica. Al suo fianco si ora trova il compagno di squadra: momentaneamente la situazione sorride a SHR.

Allgaier, però, si fa forte del gran numero di piloti in inner lane per guadagnare terreno. Peccato che in uscita da curva 2 il veterano non abbia ben compreso le intenzioni di Custer. La Chevy #7 si mette in mezzo proprio quando la #00 stava portandosi verso la stessa area per difendersi. L’esito è una perdita di controllo da parte del trentasettenne dell’Illinois, che causa il quarto ingresso della pace car nel corso del quarantacinquesimo passaggio. Fortunatamente per lui non ci sono danni. Love, Alfredo, Dye e Jones si fermano per compiere qualche riparazione e anticipare la sosta generale. Lucky dog per Nemechek.

Il restart non premia l’outside lane. Custer scatta bene, ma il duo Jordan Anderson formato da Retzlaff e Burton è impossibile da scalfire in quanto ad affinità. I compagni di squadra si muovono prima verso l’esterno e poi, in uscita da curva 4, in direzione della doppia linea gialla. Qui cambia il leader: il giovane sulla #31 lascia spazio al veterano della #27.

Il dispiegamento strategico si ferma subito. Nemechek subisce una foratura alla gomma anteriore destra e perde il controllo del mezzo proprio sulla linea del traguardo. Per evitarlo Cram e Bilicki si colpiscono in modo abbastanza violento: è ritiro immediato per entrambi. Van Gisbergen torna in lotta per la vittoria.

Quando la pace car lascia i piloti liberi di esprimersi manca davvero poco tempo prima dello sventolare della bandiera a scacchi biancoverdi. Burton, esterno, pare avere tutte le carte in regola per giocarsi il playoff point: il veterano allunga sugli avversari grazie all’ottimo assist offerto da Ryan Sieg. L’inner lane si dimezza. C’è chi segue Hill, interno, e c’è chi, invece, preferisce la scia di Creed, che si è portato al centro del tracciato. L’intuizione del vincitore delle ultime due 300 miglia di Daytona è la migliore. La Chevy #21 guadagna terreno sugli avversari, tanto da poter zigzagare comodamente negli ultimi metri per evitare sorpassi indesiderati.

Austin Hill si porta a casa il secondo stage di giornata. Lo seguono a distanza ravvicinata Sammy Smith, Creed, Custer, Ryan Sieg, Truex, Herbst, Allgaier, Allmendinger e Jones. Nemechek, penalizzato dalla foratura, sfrutta il pit generale e la neutralizzazione per tornare in coda al gruppo.

Sammy Smith non ha rivali all’inizio dell’ultima parte di gara. Il nuovo acquisto JR si fa spingere da Creed per allungare su Love nonostante quest’ultimo sia teoricamente avvantaggiato dall’outside lane. La pratica, però, è decisamente diversa. La Camaro #2 è decisamente danneggiata all’anteriore, e questo le crea problemi di velocità massima quando si trova in solitaria.

Nei giri successivi Creed ambisce al ruolo di attaccante principale. Sammy Smith si sposta all’esterno, lasciando al nuovo arrivato in JGR la leadership dell’inner lane. La situazione, però, si rivolta proprio contro il pilota Toyota: Allmendinger, con il cofano attaccato al retro della #8, guadagna molto terreno sulla #81, tanto da poterla bloccare all’inizio del giro 69. Al termine della stessa tornata, conscio di tutti i rischi del caso, anche il diciannovenne dell’Iowa si muove verso l’interno.

Herbst, ora leader esterno, recupera diverse posizioni nell’arco di una manciata di piedi. Sammy Smith non è immediatamente preoccupato. Il giovane lascia passare un po’ di tempo prima di bloccare il rivale, con cui instaurerà nei giri seguenti una convivenza pacifica, con scambi di leadership costanti e senza alcun tipo di incomprensione.

Giro 75. Hill e Love sono i top driver che inaugurano la terza sosta prevista. Alla tornata successiva decidono di fermarsi anche Sammy Smith e Allmendinger. Herbst è così stabilmente il leader della corsa. 2.5 miglia dopo è invece la volta di Jones, Allgaier, Burton, Karam, Retzlaff, McLeod ed Emerling.

Il grosso del giro di soste termina attorno al giro 80, nel quale Herbst e Custer decidono di dare una svolta strategica alla propria gara. Truex, rimasto a capo classifica, di ferma solo due miglia e mezzo più tardi. Altri, però, stanno sperando in una caution ravvicinata per poter scalare la classifica senza correre particolari rischi.

I tre pionieri appena citati sono Ellis, Smithley e Decker. La pilota-modella a bordo della #36, a partire dal giro 81, scrive un pezzo di storia della NASCAR: è la terza donna a riuscire a chiudere un giro in testa a Daytona. Sicuramente un obiettivo di cui potrà essere fiera.

Nel frattempo è guerra per la quarta posizione. Truex, Creed, Herbst e Custer si mettono davanti agli altri quando tutto il gruppone si ricompatta. Il gran numero di scie e l’ampiezza dei trenini permette presto ai top driver di recuperare terreno sugli avversari.

Giro 87. Un errore di Decker fa passare Ellis in prima posizione. Nel frattempo si stabilizzano le gerarchie nella massa alle spalle della top 3. Herbst, quarto, utilizza con successo ogni trucco pur di mantenere la leadership virtuale della corsa. Nemmeno il balzo di Ryan Sieg nel corso del novantesimo passaggio lo può impensierire. Il pilota della #98 passa da esterno a interno per rimanere fisicamente davanti al rivale, in corsa per la prima vittoria in carriera.

Presto tutti scoprono le proprie carte, muovendosi verso l’area desiderata. La testa del gruppo, in ordine dall’interno all’esterno, è formata da Ryan Sieg, Hill ed Herbst. La #21 guadagna terreno e presto copre l’interno prima e l’esterno poi. Appare lapalissiano che il piano migliore è quello del pilota in forza a RCR. Si procede in single file.

La calma è solo apparente. Presto i piloti si stancano della tirannia di Hill, che viene superato dall’intero gruppone. Ryan Sieg prende la P4, alias la testa virtuale della gara. Durante queste manovre si assiste, poco più indietro a un contatto tra Van Gisbergen e Burton in curva 4. Il neozelandese, probabilmente a causa dell’inesperienza colpisce il rivale ed entrambi perdono il controllo del mezzo. Fortunatamente, nessuno dei due subisce danni importanti.

La settima caution permette a Decker, Ellis e Smithley di compiere il proprio pit stop. Love e Hill si fermano per uno splash e una riparazione veloce. Emerling può finalmente riunirsi al gruppo principale, ora guidato a livello effettivo da Ryan Sieg.

Ryan Sieg riesce a mantenere la P1 alla ripartenza grazie all’aiuto fornitogli da Herbst. Il pilota della #98 si sposta poi all’interno per affrontare direttamente il compagno di marca. Peccato che non ci sia il tempo materiale per vedere una lotta fra i due.

Già sul backstretch del giro 103, quello del restart, avviene un incidente. Clements stringe Retzlaff, spinto dopo un bump inatteso in direzione di Honeyman. Le vetture senza controllo vengono colpite da Burton, Van Gisbergen e Smithley. L’urto non è stato particolarmente violento per nessuna vettura, ad eccezione della #42. Il debutto di Young’s in Xfinity si conclude con un ritiro. Danni abbastanza evidenti per gli altri. Decker sfrutta la caution per dare un’aggiustatina alla macchina. Emerling torna in coda agli avversari.

Il lavoro di Custer e Karam è fondamentale nelle primissime fasi in bandiera verde. Difatti, sono loro i draft partner di Herbst e Ryan Sieg, i due pretendenti principali alla prima posizione. Gli SHR, nonostante degli attacchi duri da parte del duo insolito posto in outside lane, riescono a terminare il primo passaggio davanti all’intero gruppo di vetture.

I compagni di squadra si separano dopo poche miglia. Herbst si muove verso l’esterno. Ryan Sieg comincia quindi a collaborare proprio con il ventiquattrenne nato a Las Vegas. Questo sconvolgimento permette a Chandler Smith di risalire nella zona vicina alla doppia linea gialla. La scalata del ritornante in Toyota è evidente: all’inizio del giro successivo ha già la libertà di muoversi dove vuole nelle tre corsie. Sarà questa situazione a generare l’ultima uscita della pace car.

Giro 112. Karam spinge Custer sul backstretch in modo inaspettato. Questo causa una perdita di trazione della #00, che vira prima contro le barriere e poi verso la #26. Tutti si spostano all’interno per evitare le auto in posizione innaturale, ma non tutti ci riescono. Allgaier, Dye e Poole si ritrovano a contatto l’uno con l’altro, ma nessuno dei tre subisce danni evidenti. La Toyota che causato il tutto, invece, si deve ritirare.

I danneggiati, come da tradizione in questi casi, mettono un po’ di nastro americano sulla scocca. Herbst decide di effettuare uno splash, probabilmente per avere del vantaggio in caso di overtime. Clements rientra nei box per ritirarsi. Van Gisbergen ringrazia e torna a pieni giri.

Chandler Smith guida dall’outside lane grazie all’assist fornitogli da Ryan Sieg. Anderson, però, nel finale del giro avanza di molto. Il rivale già citato copre il pilota-owner quando quest’ultimo si porta in centro, ostacolando la corsa di entrambi. Ne approfitta Hill, che, dall’inner, avanza.

Il vincitore dello scorso anno passa più tornate a zigzagare per evitare attacchi avversari. Creed gli resta alle spalle, ma può solo abbaiare senza mordere. All’ultimo giro Ryan Sieg va in testacoda in curva 2, ma la direzione gara decide di non chiudere la gara neutralizzando le posizioni. Si corre fino alla bandiera a scacchi.

Austin Hill porta a casa per la terza volta consecutiva il trofeo della United Rentals 300. Creed, Anderson, Retzlaff, Chandler Smith, Herbst, Nemechek, Allgaier, Jones e Allmendinger completano la top 10. Solo 27 auto su 38 giungono al traguardo.

Austin Hill riesce a prendersi il primo trionfo dell’anno, settimo da quando è in Xfinity Series. Il ventinovenne nato a Winston, Georgia, ha confermato per l’ennesima volta le sue abilità nel pack racing. Dopo due stagioni in cui si è trovato più volte vincente, la terza potrebbe essere quella buona per diventare campione della serie intermedia.

I risultati odierni

La classifica della “United Rentals 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo 1 gara della NASCAR Xfinity Series 2024

La vittoria di oggi permette a Austin Hill di strappare il primo posto nei playoff 2024.

I prossimi appuntamenti

Il weekend di Daytona è ufficialmente terminato. Tutte le serie NASCAR (Cup, Xfinity e Truck) si sposteranno verso Hampton, Georgia, luogo di ubicazione dell’Atlanta Motor Speedway. Il secondo round di campionato, la RAPTOR King of Tough 250, inizierà da programma sabato 24 Febbraio alle ore 23.00.

Immagine: Media NASCAR

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