NASCAR | Xfinity Series: Connor Zilisch trionfa al debutto al Watkins Glen!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 15 Settembre 2024 - 18:45
Tempo di lettura: 19 minuti
NASCAR | Xfinity Series: Connor Zilisch trionfa al debutto al Watkins Glen!
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Pole e vittoria all’esordio in Xfinity Series per lo strabiliante 18enne Connor Zilisch che sopravvive a due overtime malgrado la benzina agli sgoccioli


Se dovessi elencare tutti i record ed i successi di Connor Zilisch del 2024 probabilmente servirebbe un articolo in appendice vista la lunghezza. Però davvero il pilota del junior team di Trackhouse, che in Xfinity Series corre ora e lo farà a tempo pieno nel 2025 in prestito a JR Motorsports, è davvero il personaggio dell’anno fra i giovani piloti USA. A luglio è diventato maggiorenne, ieri ha debuttato in Xfinity Series ed ha messo in riga tutti i big che erano al via al Watkins Glen per una delle corse più prestigiose del calendario. Il tutto facendo fuel mileage a ritmi impossibili per gli altri e mantenendo la calma per due overtime. Si può dire il più classico “è nata una stella”, però bisognava dirlo già a inizio anno.

La gara

La NASCAR Xfinity Series si avvia verso il finale di regular season con una classifica che ormai sembra congelata in ottica playoff. Mancano solo due corse al taglio e sono due possibili wild card come Watkins Glen e Bristol. Tuttavia la corsa sullo stradale dello stato di New York è una delle più ambite e quindi la entry list, oltre che ricca (41 auto per 38 posti), vede tanti nomi come Gibbs e Almirola sulla coppia di auto a rotazione del Joe Gibbs Racing, Byron sulla #17 di Hendrick, Logano sulla #15 e Chastain sulla #92 oltre ai piloti a tempo pieno e che sugli stradali vanno forte come van Gisbergen e Allmendinger ma anche Mayer, Creed, Kligerman e via via tutti gli altri.

Ma gli occhi di tutti sono su un altro pilota, il debuttante Connor Zilisch, 18enne di Charlotte, già sotto contratto con Trackhouse e qui prestato a JR Motorsports (con cui sarà full time nel 2025) che nel 2024 ha stupito tutti vincendo in LMP2 la 24h di Daytona e la 12h di Sebring oltre che svariate gare in ARCA Series, e nel prossimo weekend potrebbe vincere il titolo della ARCA East, nonché quarto al debutto nella Truck Series ad Austin dopo aver segnato la pole position. Un fenomeno poliedrico già solo recitando questi risultati.

Il sabato il mondo della Xfinity Series si sveglia decisamente più preoccupato. Il giorno precedente c’è stata la ARCA Series e Connor Zilisch ha letteralmente umiliato il gruppo rifilando 1″ al giro o quasi al primo degli inseguitori (William Sawalich) andandosi a prendere la vittoria che gli era sfuggita all’ultima curva un anno fa a vantaggio dell’amico – e per queste occasioni spotter – Jesse Love con una vettura che aveva tre ruote buone e una malconcia per un cedimento.

https://twitter.com/ARCA_Racing/status/1834722223069827117

Nelle prove libere i timori della concorrenza sono ancora più realistici. Bastano i primi tre giri (simulatore escluso data l’assenza di test) al volante di una vettura Xfinity e Connor Zilisch balza al comando della classifica. La prima posizione (1’12.069″) gli rimane fino al termine della sessione con oltre tre decimi di margine su Gibbs, quattro su Allmendinger e Kligerman, ad oltre mezzo secondo tutti gli altri incluso un van Gisbergen (tecnicamente suo compagno di squadra anche se nessuno corre effettivamente per Trackhouse) che per tutta la giornata soffrirà di poca velocità sul dritto e mancanza di grip.

“Eh ma in qualifica i veterani devono emergere, mica il debuttante può fare la pole…” Pole di Connor Zilisch, un decimo e mezzo di vantaggio su Gibbs, quattro decimi su Allmendinger ed Allgaier, mezzo secondo a Mayer, a seguire Chandler Smith, Byron Almirola, Creed ed Hill. Zilisch diventa così il 14° pilota nella storia della Xfinity Series a fare la pole al debutto, ma il primo di sempre a farlo in due categorie diverse dopo quanto fatto in primavera ad Austin nei Truck.

Sabato pomeriggio è già tempo per la gara, una delle più lunghe (82 giri) se confrontata al corrispettivo della Cup Series (90); alla fine con i 2OT si arriverà proprio a quota 90 giri. Dopo aver retrocesso in fondo Ed Jones (motore sgranato in una cambiata), Williams (bumper leggermente ammaccato e qualifiche saltate per un nonnulla all’apparenza) Logano (freni), Burton, Chastain e proprio van Gisbergen per modifiche in parco chiuso e salutato i DNQ Perkins, Buford e Keller, la corsa può avere inizio.

https://twitter.com/NASCARonNBC/status/1835032997084438541

A differenza di quanto successo ad Austin, Connor Zilisch non va diritto alla prima curva e la fa bene, Gibbs resiste all’esterno ma nelle Esses deve riaccodarsi e tenere a bada Allgaier. I tre allungano e Ty nel corso del secondo e terzo passaggio (20 quelli della prima stage) forza la mano e si fa vedere in curva1, tuttavia l’attacco non va a buon fine e la classifica non cambia.

Dietro di loro Allmendinger si è già staccato e sta facendo involontariamente da tappo (6″ persi in cinque giri) ad un gruppo in cui sono presenti Chandler Smith, Mayer, Byron, Almirola e Creed; Hill completa la top10. Oltre ci sono le battaglie fra Ryan Sieg e Brandon Jones, fra Herbst e Custer e quella fra Kligerman e Clements. Sammy Smith intanto è già nei guai, una vibrazione al retrotreno gli fa pensare di avere un problema alla sospensione.

I primi timidi attacchi di Chandler Smith non vanno a buon fine e così alla fine il pilota Toyota deve sempre più guardarsi da Byron che supera in curva1 al nono giro, al giro successivo ma nelle Esses è la volta di Mayer. A metà stage Zilisch ha 3″ su Gibbs (problemi radio), 3.7″ su Allgaier, 8.1″ su Allmendinger e 10.2″ su Byron. In coda alla top10 Hill, in difficoltà di assetto, viene raggiunto da Love ed Herbst. Kligerman cede di colpo: è rimasto senza quarta marcia.

Più passano i giri e più Zilisch si trova a suo agio, nemmeno il long run fa emergere gli inseguitori che invece iniziano a sbagliare come ad esempio Herbst che tira dritto alla bus stop mentre il compagno di squadra supera Love. Weatherman va ai box e poi si ritira con problemi meccanici al retrotreno.

Si avvicina in fretta la zona in cui si entra nella strategia che decide la corsa, ma prima è necessaria un’ultima istantanea su cosa stia facendo il 18enne al comando: dopo 16 giri (dunque ai -4) Zilisch ha 7.6″ su Gibbs, 8.0″ su Allgaier, 11.5″ su Allmendinger, 13.5″ su Byron, 15.4″ su Mayer, 17.2″ su Chandler Smith, 18.6″ su Almirola, 19.1″ su Creed e 20.5″ su Hill, a seguire Custer, Love, Jones, Herbst ed un van Gisbergen risalito in top15 seppur a 28″.

Ai -3 vanno ai box Gibbs, Allmendinger, Mayer, Hill, Jones e van Gisbergen (e nell’incrocio in pit lane rischia grosso con Ty), ai -2 a sorpresa Zilisch (dato che non ha ambizioni di playoff point e punta al bersaglio grosso, inoltre alle spalle ora ha il compagno di squadra Allgaier che invece va a caccia di qualsiasi punto) tira dritto e non anticipa la sosta chiudendo la pit lane.

L’ultimo giro è da vivere col fiato in gola per un motivo inaspettato: visto il distacco e l’impiccio ai box, SVG è uscito dai box proprio davanti a Zilisch che di slancio fino alla bus stop cerca il doppiaggio sul favorito della vigilia, ma poi rinuncia.

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Connor Zilisch vince dunque la prima stage davanti ad Allgaier (+10.8″), Almirola (+20.9″), Chandler Smith che nell’ultimo giro a causa di un detrito ha patito un surriscaldamento notevole al punto che la #81 diventa una teiera fumante (+21.4″), Creed (+21.8″), Custer (+23.0″), Love (+31.7″), Herbst (+32.1″), Ryan Sieg (+34.8″) e Clements (+36.3″). SVG si salva e il lucky dog è il giovane prospetto Austin Green che pure lui si era fermato ai box.

Mentre Chandler Smith va subito ai box col cofano alzato a rabboccare liquidi, poi si apre la pit lane e a sorpresa Zilisch si ferma seguito da tutti gli altri; la sua sosta non è eccezionale a causa dello stallo (la #88 non era presente la scorsa settimana) ed esce dietro ad Allgaier, Custer, Creed, Almirola ed Herbst ed al 13° posto complessivo dato che Gibbs è passato al comando. Sosta prolungata per Sammy Smith (un giro perso per sostituire l’ammortizzatore posteriore destro rotto e il bonus su Ryan Sieg si riduce a 19 punti) mentre speeding per Alon Day (buona seconda occasione dopo i guai di Chicago ma qui un meccanico gli finisce sul cofano) e Annunziata.

Bandiera verde con 16 giri da disputare nella seconda stage e Gibbs scatta bene, ma dall’esterno Allmendinger lo supera fra prima curva ed Esses, seguono Mayer, Byron e Allgaier che è già tornato sotto, van Gisbergen è settimo, Zilisch 11°.

Allmendinger non ha il passo degli altri, lo si era già visto nella prima stage ma ora ancora di più quando fa da tappo al gruppetto di cinque auto che ha staccato l’altro tappo, Brandon Jones. In questa fase emerge dunque Byron che staccando all’ultimo in curva1 supera Mayer; ci mette un paio di giri di troppo invece SVG su Jones ma poi si lancia all’inseguimento dei leader.

Ai -12 la mossa che cambia la stage: Gibbs ci prova su Allmendinger alla penultima curva, ma non completando il sorpasso offre il fianco a Byron che lo attacca all’esterno dell’ultima piega e poi completa la manovra in curva1 portandosi al secondo posto. Dietro intanto Zilisch sta metodicamente passando pilota dopo pilota. Al giro successivo Byron si ripete, stavolta approfitta di un leggero lungo di AJ all’ultima curva per infilarsi sul traguardo, andare al comando ed involarsi dato che Gibbs non ne approfitta. Allmendinger è talmente lento che al Carousel quasi si innesca un tamponamento a catena nel quale Mayer finisce largo e Allgaier lo supera.

Il primo vero brivido della corsa lo ha Honeyman che fora la posteriore destra in frenata e finisce in testacoda, ma riparte e torna ai box. Nel frattempo Zilisch ha superato anche Creed e van Gisbergen vede Mayer. Gibbs invece perde la pazienza e ai -9 sposta Allmendinger (che non la prende bene) con un bump&run e lo supera. Mayer invece ripassa Allgaier alla penultima curva, tuttavia alle loro spalle ci sono ora SVG e anche Zilisch che si è liberato di Jones.

Il neozelandese capisce che non è giornata ed ai -7 lascia sfilare un Connor decisamente più veloce e che si lancia all’attacco ancora una volta. Mayer intanto punta Allmendinger ma non riesce nel sorpasso, Zilisch ai -5 passa Allgaier alla penultima curva; van Gisbergen non riesce a seguirlo al giro successivo.

Ai -4 Logano apre il giro di strategie andando ai box venendo seguito al passaggio successivo da Allmendinger, SVG, Jones, Creed, Chandler Smith e Bilicki. Byron non si ferma e così la classifica è cristallizzata. L’ultimo fatto è Zilisch che supera Mayer in curva1 ai -2.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1835048045714489763

Byron vince dunque la seconda stage con 3.4″ su Gibbs, 6.0″ sul rimontante Zilisch, 9.4″ su Mayer, 9.5″ su Allgaier, 12.1″ su Custer, 13.2″ su Herbst, 14.8″ su Hill, 16.3″ su Sieg e 17.5″ su Clements; seguono Love, Chastain, Kligerman (a cui è stata fatta una riparazione improvvisata), Ed Jones e Skeen, lucky dog per Bilicki dopo la sosta e così Sammy Smith rimane doppiato insieme ad Honeyman.

Con la pit lane ancora chiusa un altro colpo di scena: Almirola fermo nello stallo, cambio ko senza terza e quarta marcia; riprenderà chiudendo 26° a due giri. Il gruppo di testa intanto si spacca: Byron, Gibbs, Zilisch, Mayer, Custer, Hill, Skeen e Green tirano dritto puntando ad una sosta sotto green appena si aprirà la finestra attorno ai -30, gli altri invece rimangono regolari sulla strategia a tre soste. Intanto Annunziata scende a stento dalla vettura, vittima del surriscaldamento della vettura e portato al centro medico dove si riprenderà; dopo un po’ di lavori sulla #35 sale Joey Gase.

Altri colpi di scena prima della bandiera verde: Allmendinger si ferma nuovamente con la anteriore sinistra forata. Alla green dei -38, dunque, Byron precede Gibbs, Zilisck, Mayer, Custer, Hill, Skeen, Green, Creed, van Gisbergen, Jones, C.Smith, Logano ed Allgaier.

Bandiera verde e Byron sceglie l’esterno per avere più accelerazione in uscita, tuttavia la decisione non paga e Gibbs supera di forza anche con una mezza sportellata nelle Esses e così William scivola al quinto posto dietro anche a Mayer, Zilisch e Custer. Ma arriva subito la caution: alla penultima curva Skeen travolge Allgaier in frenata e Justin si insabbia perdendo un giro; Sammy Smith invece lo riguadagna.

La caution è la notizia peggiore per i leader che avevano bisogno di una lunga fase di green prima della loro sosta, ma quello che arriva al giro successivo è ancora peggiore: per un motivo completamente sconosciuto e incomprensibile, all’esposizione della bandiera gialla Gibbs tira dritto alla bus stop senza fermarsi e lo seguono sia Mayer che Zilisch. È un clamoroso errore che costa loro una penalità e una ripartenza dal fondo dietro a Hill (per lui speeding e rabbocco all’ultimo istante), Creed, Jones, Love Burton ed altri che decidono di pittare ora sperando di poter andare in fondo con il pieno malgrado manchino 35 giri.

https://twitter.com/NASCARonNBC/status/1835052295949521062

Custer passa quindi al comando davanti a Byron, van Gisbergen, Green, C.Smith, Herbst, Kligerman, Logano, Chastain ed Ed Jones e così si riparte ai -33. Cole sceglie l’interno e rimane al comando, SVG prova ad approfittarne nelle Esses ma deve rimanere terzo con Herbst e Chandler Smith che completano la top5 davanti ad un Kligerman che in qualche modo rimane là davanti.

Tutti i leader devono fermarsi e quindi davanti si tira a tutta per accumulare più vantaggio possibile. Dietro invece si dovrebbe risparmiare carburante e andare di puro passo. Evidentemente questo messaggio non viene passato a Zilisch che dopo la ripartenza recupera posizioni su posizioni e stacca gli avversari principali sulla sua stessa strategia, ovvero Gibbs e Mayer.

Custer pure lui non ne ha e quindi ai -31 Byron approfitta di un leggero largo della #00 all’ultima curva per infilarsi e tornare al comando. Van Gisbergen paga ancora e il fatto che Herbst gli sia incollato non è un buon segnale. SVG completerà il sorpasso su Cole il giro successivo.

La finestra per l’ultima sosta si è aperta e il primo ad approfittarne è Byron ai -29 che lascia dunque la prima posizione a van Gisbergen. Al giro successivo è la volta di Custer e Chastain mentre Herbst viene puntato da Chandler Smith prima della sosta ai -27 della #81 (cambio solo delle due gomme di sinistra, una mossa inusuale sugli stradali) insieme a Kyle Sieg che però si ritira col semiasse rotto. Ryan Sieg finisce invece in testacoda in curva1 ed il trend su Sammy Smith, che dopo la riparazione gira bene, si inverte.

Mentre le soste proseguono (Logano e Poole ai -26 mentre Day lo fa perché rimasto senza freni), Zilisch sta salendo sempre di più la classifica ed ha staccato di ben 5″ la coppia Gibbs-Mayer, però arriva la doccia gelata per lui: è a corto con la benzina di due giri e quindi deve andare di fuel saving. Quale è il problema degli avversari? Che malgrado alzi il piede, la #88 è la vettura più veloce in pista e in due giri sorpassa Allmendinger, Creed e Love.

Ai -25 SVG ha 3.2″ su Herbst, 3.8″ su Kligerman, 6.6″ su Ed Jones, 9.4″ su Zilisch già in top5, 9.9″ su Love, 10.2″ su Creed, 11.4″ su Allmendinger, 12.1″ su Brandon Jones e 14.7″ su Gibbs mentre Mayer è 11° a 15.7″; Chandler Smith è 24° a 32.4″ ma davanti a Byron (+37.0″) e Custer (+38.0″) grazie alla sosta più breve.

Mentre ormai van Gisbergen è costretto a tirare dritto finché ha benzina, dietro proseguono i recuperi ed un Creed in crescendo supera Love al Carousel. Ai -22 Ed Jones va ai box, ai -20 è la volta di Retzlaff, ai -18 di Herbst, ai -17 Kligerman, nello stesso giro clamorosamente Byron torna in pit lane a causa di una vibrazione all’anteriore e la sua corsa deraglia. Deraglia anche quella di van Gisbergen che poteva tornare in pista attorno alla 15esima posizione e invece dopo il pit ai -15 ne arriva anche uno ai -14 per speeding.

Zilisch passa così al comando ai -15 precedendo Creed di 4.3″, Gibbs di 6.9″ dopo il sorpasso su Allmendinger, Brandon Jones di 9.9″, Mayer di 12.0″, Love di 17.0″, Clements di 20.5″, Burton di 22.8″ e Sammy Smith di 23.8″ mentre Chandler Smith, il primo sicuro di poter andare in fondo senza fuel saving, è 13° a 26.0″, dunque non ha recuperato nulla su Zilisch in questi dieci giri.

La gara si gioca su due tavoli, forse tre perché a Creed dicono fin da subito che non potrà farcela e quindi ai -7 va ai box per uno splash&go dopo essere stato raggiunto e superato da Gibbs; Sheldon torna in pista in ottava posizione. Dietro emerge prepotente la candidatura di Herbst che supera Kligerman, Custer e DiBenedetto mentre Hill alza bandiera bianca.

La tensione alle stelle: può un debuttante vincere in fuel saving andando lo stesso veloce tanto quanto gli altri veterani? La risposta viene annullata ai -6 quando DiBenedetto si ferma alla bus stop con un problema meccanico al retrotreno e la caution è obbligatoria; Matt sarebbe stato il lucky dog.

Questa per Zilisch, che precede Gibbs, Allmendinger, B.Jones, Mayer, Love, C.Smith, Creed, Clements e Burton, però può essere la buona notizia dato che la caution è arrivata in tempo prima che si inneschi un overtime. Love, Custer, Hill, Bilicki, Ellis, Alfredo e pochi altri decidono di non rischiare e rabboccano, gli altri tirano dritto.

Si va ad uno sprint di due giri (una sorta di overtime #0) dunque con Zilisch a precedere Gibbs, Allmendinger, B.Jones, Mayer, C.Smith, Creed, Clements, Burton ed Herbst con van Gisbergen 14°, Byron 18° e Love 23°.

Connor non scatta bene e quindi Allmendinger prima è costretto a spingerlo, poi AJ come al suo solito si smarca e va 3-wide all’interno. Sembra fatta, tuttavia Zilisch riesce a destreggiarsi bene e rimanere al comando, tuttavia arriva la caution immediata. Sammy Smith è andato 4-wide e innescato un incidente in cui finiscono Hill, Williams, Burton e soprattutto Alfredo che si fa un giro col cofano alzato, spargendo fluidi per tutta la pista (sarebbe un caso in cui la direzione gara dovrebbe intervenire pesantemente viste le conseguenze) e venendo teleguidato alla cieca contro il guard rail (e pure si arrabbia con lo spotter); Allgaier si prende il lucky dog prima di una bandiera rossa da 22′ per pulire la pista.

https://twitter.com/NASCARonNBC/status/1835065296576528531

Si andrà quindi all’overtime e questa è una brutta notizia per Zilisch e gli altri perché i rimontanti hanno guadagnato. Dietro alla #88 ora ci sono Allmendinger, Mayer, Gibbs, C.Smith, Creed, B.Jones, van Gisbergen, Kligerman e Clements mentre Byron va ai box evidentemente con qualche ammaccatura.

Nuova ripartenza con Allmendinger che al cono ha scelto ancora di seguire Zilisch lasciando la prima fila a Mayer. Stavolta Connor scatta meglio, seppur non alla grande, e rimane al comando. Il primo colpo di scena arriva subito dato che Gibbs rimane a secco. La caution non arriva però per Ty che è riuscito a mettersi al sicuro dietro al guard rail (e poi non si sa come riparta), bensì per un incidente alla bus stop in cui Ryan Sieg tampona Jones mandandolo nell’erba prima di tagliare la strada all’incolpevole Skeen; Honeyman è il lucky dog.

Il secondo overtime sembra la fine dei sogni per Zilisch che è praticamente a secco ed ora deve difendersi da Mayer, Allmendinger e soprattutto Chandler Smith e van Gisbergen tornato clamorosamente in corsa per la vittoria.

Nuova ripartenza con lo stesso allineamento e Zilisch ha affinato lo scatto dato che riesce a parare l’attacco di Allmendinger e poi, con un po’ di malizia, sfruttando il cordolo si appoggia in uscita a Mayer andando in fuga dato che dietro di lui è nato un 3-wide con Sam, SVG e Allmendinger. Nelle Esses in tre non ci si passa e il neozelandese rischia di finire nel panino, tuttavia resiste, Mayer deve alzare il piede e quindi la coppia Kaulig si avvia verso la bus stop in cui Shane passa al secondo posto. Allgaier invece finisce in testacoda.

Sembra fatta per van Gisbergen rispetto agli avversari, invece gli altri tornano sotto e al Carousel sono già sul suo paraurti e il bump manda la #97 di traverso sulla spinta di Chandler Smith. SVG, Allmendinger, Creed, Smith e Mayer sono talmente vicini alla penultima e ultima curva che i contatti sono inevitabili se non voluti. Sam ha la peggio finendo in testacoda mentre ad approfittarne di tutto questo è Creed che alla bandiera bianca è sì secondo, ma a 3″ da Zilisch che è in fuga e può gestire l’ultimo passaggio.

Non ne avrà bisogno, basta molto meno dato che in uscita dalle Esses Herbst (che sul traguardo era ottavo dietro a Sieg e Chastain) finisce sull’erba, perde il controllo ed innesca un vero e proprio big one in cui terminano la corsa anche Ed Jones, Poole, Ryan Sieg e finiscono ammaccati molti altri. Zilisch deve quindi solo preoccuparsi dell’ultimo miglio dal punto di vista della benzina (43 giri con un pieno), ma ne avrà abbastanza anche per i burnout.

Connor Zilisch scrive dunque la storia della NASCAR vincendo al Watkins Glen precedendo dopo la moviola Creed (12° secondo posto senza successo), Allmendinger, Chandler Smith, van Gisbergen, Chastain, Kligerman, Love, Logano e Bilicki, buon 11° Austin Green davanti a Byron ed Herbst, Allgaier 17°, Sammy Smith 19° e con un piede ai playoff, Mayer 20°, Custer 21° dopo essere finito anch’egli in testacoda alla ripartenza, Sieg 22°, Gibbs 25°.

Mentre in victory lane un commosso Connor Zilisch viene intervistato, si aggiorna la lista dei record battuti dal giovane pilota Trackhouse/JRM:

Benvenuti nell’era di Connor Zilisch, basta questo per riassumere il weekend del Watkins Glen.

I risultati odierni

La classifica della “Mission 200 at The Glen”

La classifica generale

Così in campionato a 1 gara dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 (diretta su Mola con il commento di Daniele La Spina e Nicola Bondavalli) al Watkins Glen ci sarà la seconda gara dei playoff della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position sarà Ross Chastain. La Xfinity Series tornerà venerdì notte a Bristol per la chiusura della regular season.


Immagine: Media NASCAR

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