Sam Mayer vince la Drive for the Cure 250 a Charlotte e conquista il passaggio al Round of 8. Amarezza per Kligerman, superato dal giovane durante l’overtime
Descrivere il finale di questa gara è estremamente difficile per tutti gli spettatori. Insomma, abbiamo assistito a un turbinio di tecnica, strategia, velocità pura e, soprattutto, emozioni in campo. La volontà di vincere quando il proprio destino è già scritto, la necessità di far capire a tutti il proprio valore passando il turno e la caparbietà di volersi dimostrare superiore agli avversari nonostante l’inesperienza sono entrati nell’animo di chi ha avuto la fortuna di assistere a questa immensa contesa, così ricca di suspense da poter essere difficilmente dimenticata.
La NASCAR Xfinity Series torna al Charlotte Motor Speedway per la ventinovesima gara stagionale, terza e ultima del Round of 12. La prima fase dei playoff si chiude sullo storico ovale della North Carolina, che, grazie a diversi adattamenti, è stato trasformato in un Road Course per questa occasione.
Charlotte nasce come speedway da 1.5 miglia nel lontano 1960 e, da allora, è una tappa fondamentale per la NASCAR, dato che ospita da moltissimi anni più gare dei massimi campionati di stock car americani, tra cui l’importante Coca-Cola 600, la più lunga della stagione. Il road course, costruito nel 1971, fornisce la base dell’attuale Roval, costruito nel 2018 e modificato in vista di questo weekend. Curve cieche, chicane strette e vie di fuga ridotte sono elementi caratteristici del tracciato lungo 2,28 miglia (circa 3,67 km), che è composto da ben 17 curve, 11 a sinistra e 6 a destra.
Dal 2018, anno di creazione, questa variante ospita il secondo appuntamento stagionale a Charlotte, la Drive for the Cure 250. La corsa, tenutasi per anni sul tracciato ovale, è composta da 67 giri, equivalenti a 250 km netti (circa 155 miglia). Solo nel 2018 la distanza di gara ebbe una lunghezza diversa, visto che si percorsero 12 tornate in meno rispetto a quelle previste dall’edizione attuale.
Sono 38 gli iscritti alla competizione. Il cambiamento principale tra le entry list di Talladega e Charlotte Roval è lo scambio di vettura tra i fratelli Sieg, con Ryan che va sulla #28 e Kyle che passa alla #39. Entrambi restano con Ford e con il team di famiglia, RSS Racing.
JR Motorsports, per questo round, decide di iscrivere Connor Mosack sulla #88 al posto di Kvapil. Alpha Prime Racing decide di far tornare Brad Perez sulla #45 dopo che, nello scorso round, ha corso il presidente del team, Martins, dopo tanto tempo.
DGM Racing modifica l’intera lineup. Weatherman resta per la prima volta “in panchina”, visto che sulla #91 viene schierato Alex Labbé e sulla #92 è presente Dawson Cram, che sostituisce Leitz. La squadra con sede in Florida non è l’unica a rivoluzionare i propri piloti. Restando in casa Chevrolet, anche SS-Green Light Racing modifica per intero il proprio parco partenti, visto che sulla #07 iscrive Sage Karam al posto di McLaughlin e sulla #14 decide di mettere Nathan Byrd al posto di Starr.
Jordan Anderson Racing schiera sulla #32 Austin Green al posto del boss Anderson, che ha deciso di rimettersi in gioco a Talladega. Joey Gase Motorsports torna a schierare una vettura singola, affidata a Thomas Annunziata. Gase e Ware non saranno quindi in griglia sul Roval. Il numero di Chevrolet resterà invariato, visto che tornano dopo un lungo periodo di stop Preston Pardus e Pardus Racing Inc.
Per quanto riguarda Toyota, è necessario ricordare che la #19 di Joe Gibbs Racing è stata passata da Gray a Josh Bilicki e che la #26 di Sam Hunt Racing, guidata a Talladega da Thompson, è stata affidata alle esperte mani di Ed Jones.
Nelle qualifiche, i piloti sono divisi in due gruppi, ognuno dei quali ha 15 minuti a disposizione per cercare di siglare il miglior tempo possibile. I migliori 5 di ambo gli schieramenti affronteranno la seconda fase, in cui verrà decisa la top 10 grazie a una sessione supplementare dalla durata di 10 minuti. Shane van Gisbergen, pilota della Chevrolet #97 di Kaulig Racing, partirà al palo grazie a un buon 1’24.523″, tempo che gli permette di imporsi su Sam Mayer, alfiere della Camaro #1 di JR Motorsports.
Molti piloti ai playoff partiranno dalla top 10. Allmendinger, terzo a 3 decimi scarsi dalla pole, sarà seguito al via da Creed, Hill, Chandler Smith e Love. I quattro appena citati, situati tra la quinta e l’ottava posizione, hanno concluso il proprio best chrono con meno di un secondo di ritardo da SVG. Allgaier, nono, non è riuscito a compiere quest’impresa.
Sono diversi i playoff driver che partiranno fuori dalla top 10. La qualifica non ha sorriso ad entrambi i piloti di Stewart-Haas Racing: Herbst scatterà dalla dodicesima posizione, mentre Custer dalla quattordicesima. Sammy Smith, già qualificato al Round of 8 grazie alla vittoria a Talladega, è invece sedicesimo. L’ultimo dei contendenti al titolo, Kligerman, è solo ventiduesimo sul tabellone dei tempi.
Solo Sammy Smith ha già ottenuto la conferma del proprio passaggio al Round of 8 grazie alla vittoria ottenuta a Talladega. Chandler Smith, Hill, Custer, Creed e Love possono stare abbastanza tranquilli, a differenza di Herbst e Allmendinger, di poco sopra la cutline. Allgaier e van Gisbergen devono tirare fuori una grande performance sul Roval se vogliono proseguire il proprio viaggio ai playoff, mentre per Mayer e Kligerman è quasi obbligatoria una vittoria per poter continuare a lottare per il titolo.
La gara
Mayer scatta benissimo dall’interno e svernicia van Gisbergen che resta secondo fino al termine del secondo passaggio. Il giovane di JR Motorsports allunga sugli avversari prima che gli venga comunicata una nota della direzione gara.
Al termine del secondo giro, difatti, Mayer viene punito con un pass through per falsa partenza. Il giovane lascia così la testa della corsa a van Gisbergen. Durante il medesimo passaggio si assiste anche al testacoda di Kyle Sieg in curva 1.
Van Gisbergen mantiene la testa della corsa fino al termine del quarto giro, nel quale Allmendinger lo supera in percorrenza all’ultima chicane. Il neozelandese seguirà il compagno di squadra fino all’ottava tornata, nella quale, a seguito del taglio della variante sul backstretch, è costretto da regolamento a fermarsi fuori dalla traiettoria prima di ripartire.
Al giro 15 avviene un altro incidente in grado di cambiare le gerarchie. Love stacca molto tardi in curva 7 e colpisce in pieno Creed il quale, incolpevole, si ritrova fermo in mezzo alla traiettoria senza alcun preavviso. Il ragazzo di Joe Gibbs Racing riprende la via della pista senza esitazione pochi secondi dopo il fattaccio.
Molti piloti decidono di sostare prima del termine dello stage inaugurale. Al giro 18, difatti, Chandler e Sammy Smith, Bilicki, Mayer, Almirola, Brandon ed Ed Jones, Green, Alfredo, Williams, Labbé, Custer, Lupton, Retzlaff, Annunziata e i fratelli Ryan e Kyle Sieg decidono di anticipare gli avversari e svolgere la propria prima sosta in anticipo rispetto al programma.
A. J. Allmendinger, pilota della Chevrolet #16 di Kaulig Racing, vince in solitaria lo stage 1 a Charlotte. Il veterano è seguito sul traguardo da van Gisbergen, Allgaier, Hill, Love, Creed, Mosack, Herbst, Bilicki e Chandler Smith. Tutti quelli non citati in precedenza svolgono la prima sosta di giornata. Ellis rientra nei box per dei danni e ci rimane per circa mezz’ora. Kyle Sieg, unico doppiato, torna in coda al gruppo.
Il secondo stage si apre nel segno di Bilicki. Il part timer, oggi in forza a Joe Gibbs Racing, guadagna la prima posizione sfruttando la corsia esterna al via che gli ha permesso di mettere fisicamente le quattro ruote davanti a Chandler Smith. Durante le prime fasi in bandiera verde si assiste anche al testacoda di Labbé alla prima chicane, avvenuto a causa di un bump inaspettato da parte di Ed Jones.
Già al giro 27 l’azione si ferma. La direzione gara decide di rallentare i piloti a causa di un detrito situato nel bel mezzo di curva 2. Creed, assieme ad altri piloti di fondo classifica, sfrutta il momento di quiete per effettuare un rabbocco di carburante ma anche delle riparazioni al cambio.
Il restart non rivoluziona le posizioni in alta classifica, anzi, avviene tutto il contrario. Bilicki, autore di uno stacco di frizione fulmineo, si impone subito su Chandler Smith, partito nella corsia di sinistra. Il giovane di TRD viene superato anche da Mayer prima dell’esposizione delle bandiere gialle lungo tutto il tracciato.
DiBenedetto, difatti, nella foga di risalire la china, ha compiuto un grosso errore di valutazione. L’alfiere della #38 di RSS Racing, difatti, ha perso il controllo della propria Mustang in curva 6, che termina a bassa velocità contro le barriere protettive. Fortunatamente per lui i danni sono limitati e, di conseguenza, l’ex pilota Cup può proseguire la corsa. Cram sfrutta la neutralizzazione per svolgere la seconda sosta di giornata. Perkins rientra nei box per un problema meccanico. Tornerà in pista dopo diverso tempo.
Nuovo restart, nuovi protagonisti. La strategia di Bilicki non si rivela vincente contro un avversario aggressivo come Mayer. Il giovane, difatti, ruba la prima posizione al part timer in curva 3 grazie ad una manovra fisica che costringe il rivale a rallentare.
La pace car torna a compattare il gruppo dopo meno di un giro. Già, perché in uscita dall’ultima chicane avviene un incidente mostruoso in grado di coinvolgere molte vetture della più varia risma. Herbst stacca tardi in curva 16 e supera Alfredo. Il pilota Ford, però, non lascia al rivale lo spazio necessario per uscire dalla chicane e, di conseguenza, i due si toccano.
Herbst viene così spedito contro le barriere, anche se a velocità ridotta. La carcassa della sua Ford, però, si trova in mezzo alla carreggiata e, per questo motivo, viene colpita da numerosissimi piloti, tra cui Creed, Williams, Ryan Sieg, Retzlaff, Allmendinger, Poole e Clements, i quali riportano danni più o meno estesi al proprio veicolo.
Il bilancio difatti, è catastrofico. Williams e Poole si ritirano immediatamente, mentre Creed e Herbst, spinti dalla necessità di avanzare al Round of 8, provano a continuare nonostante le vetture abbiano subito ingenti danni sia a livello estetico che meccanico. Anche Ed Jones conclude la sua corsa nei box durante il periodo di caution.
Molti piloti sfruttano il periodo di bandiera gialla per svolgere il proprio secondo pit di giornata. Tra di loro sono presenti Mayer, Kligerman, Bilicki, Sammy e Chandler Smith, Allgaier, DiBenedetto, Allmendinger e Brandon Jones.
Il restart è nel segno di Allgaier, che riesce facilmente a sbarazzarsi di Karam, ancora su gomme vecchie. Il ventinovenne in forza a SS-Green Light Racing, partito nella corsia interna, viene superato subito da Honeyman. Anche Mosack, Mayer e Almirola riescono a mettere le ruote davanti al nativo della Pennsylvania entro il termine del primo passaggio in bandiera verde.
Il secondo stage si conclude in anticipo a causa di un guasto tecnico sulla vettura di Creed che obbliga l’alfiere Toyota a parcheggiare la propria Supra al largo del backstretch mentre gli avversari stanno affrontando il trentanovesimo passaggio. Si conclude così la lotta per il titolo del campione della Truck Series.
Justin Allgaier, pilota della Chevrolet #7 di JR Motorsports, vince il secondo stage sul Roval di Charlotte. Mosack, Mayer, Almirola, Honeyman, Allmendinger, van Gisbergen, Chandler Smith, Karam e Bilicki seguono il veterano sotto la bandiera a scacchi biancoverdi.
Sono pochi i piloti a svolgere la seconda sosta nel momento designato. Tra di loro sono degni di nota Allgaier, Alfredo e Retzlaff. Herbst si reca nei box per cercare di sistemare una vettura dilaniata dal grosso incidente avvenuto pochi minuti prima. L’ottavo posto permette a Chandler Smith di strappare con quasi un’ora di anticipo l’accesso al Round of 8. Il pilota Toyota raggiunge così Sammy Smith, già sicuro del proprio passaggio di turno grazie alla vittoria ottenuta a Talladega.
L’inizio del terzo stage sorride a Mosack. Il pilota della Chevrolet #88 riesce a prendere le redini della corsa fin da subito nonostante parta a fianco di un pezzo da novanta come Mayer, il quale è obbligato ad accodarsi al part timer, che lo ha circumnavigato già alla prima virata.
Il ragazzo sulla #88, però, non ha il passo del compagno di squadra sulla #1 che lo supera in curva 7 già al giro successivo. Nello stesso punto, appena pochi secondi più tardi, si assiste ai testacoda di Almirola e Clements. Il pilota-owner riesce a riprendere la pista dopo aver perso poche posizioni, Va peggio al veterano di JGR, costretto a rimontare dal fondo del gruppo.
La pace car torna in pista al giro 53 a causa di un incidente in curva 1. I freni delle Chevrolet di Annunziata non funzionano a dovere e il giovane sbatte violentemente contro le barriere. Fortunatamente il nativo del New Jersey non si è fatto male nell’urto, ma questo non basta per dargli la possibilità di proseguire.
Molti piloti decidono di sfruttare il momento favorevole per compiere la terza sosta. Mayer, Allgaier, Cram, Labbé, Hill e Kligerman sono solo alcuni dei nomi che hanno deciso di anticipare, anche se di poco, l’ultimo pit stop di giornata. Kyle Sieg, doppiato, torna a pieni giri.
L’unico dei playoff driver che ha optato per proseguire con gomme usate, van Gisbergen, ha la strada spianata verso il successo, o quasi. Il neozelandese, difatti, riesce immediatamente a bruciare Green, che verrà sopravanzato anche da Love, Kligerman, Mayer e Allmendinger nel corso del primo giro in bandiera verde. Il figlio d’arte si ritirerà poco dopo a causa di problemi al motore.
La strategia di van Gisbergen si rivela completamente errata nel momento in cui la sua Chevrolet viene recuperata senza troppo impegno da parte di Kligerman, che lo supera in curva 7, e Mayer, che lo attacca con successo senza grossi sforzi all’ingresso della seconda chicane. Il kiwi in forza a Kaulig Racing perde così ben due posizioni nel corso del cinquantanovesimo giro.
Nel frattempo anche Herbst si deve ritirare a causa di danni al semiasse, probabilmente dovuti al grosso incidente in cui è stato coinvolto al giro 34. Il risultato di oggi viene accettato con amarezza da parte del nativo di Las Vegas, visto che segna la fine della sua rincorsa verso il titolo.
La lotta per la vittoria sembra quindi un affare a due tra Kligerman e Mayer. Entrambi si trovano indietrissimo in classifica e solo il successo odierno potrebbe permettere loro di proseguire il cammino nei playoff. Il pilota di Big Machine si difende con le unghie e con i denti da quello di JR Motorsports alla ricerca dello spiraglio che potrebbe condurlo verso la vittoria del titolo.
Il duello tra i due non si accende mai concretamente fino al giro 64, nel quale Mayer mette le ruote davanti a Kligerman per un paio di secondi all’ultima chicane. Il pilota-giornalista, giunto alla sua ultima stagione a tempo pieno, riesce però a incrociare la traiettoria e tornare davanti a tutti. Contemporaneamente Karam si ritira nei box per un guasto ai freni.
Nel frattempo anche Allmendinger e van Gisbergen si uniscono alla festa, anche se il loro ruolo è quello di spettatori tutt’altro che disinteressati. La sorte sembra sorridere definitivamente a Kligerman nel momento in cui la vettura di Mayer subisce una brevissima battuta di arresto quando quest’ultima si trova sul backstretch nel giro 65. L’inviato di NBC guadagna così diversi metri, abbastanza da garantirgli un margine leggero ma, allo stesso tempo, rassicurante.
Tutti gli astri sembrano essersi allineati nel momento in cui, al giro 66, Honeyman perde il controllo della propria Chevrolet, terminando la corsa sotto le barriere di curva 3.
Il rookie, a causa della posizione poco visibile, non viene inizialmente notato dai commissari, che chiameranno la caution molto tempo dopo l’effettivo verificarsi dell’incidente. Le luci gialle, difatti, appaiono sul tracciato nel momento in cui Kligerman ha appena attraversato con le ruote anteriori la linea bianca che sancisce l’inizio dell’ultimo tornata.
Parker Kligerman, pilota della Chevrolet #48 di Big Machine Racing, vince la Drive for the Cure 250 al Charlotte Motor Speedway. O almeno così pare dalle prime immagini. Già, perché la prima posizione non gli viene convalidata per un cavillo regolamentare.
Difatti, la caution è considerata effettiva nel momento in cui il direttore di gara invia la comunicazione a marshall e segnali luminosi, non nel momento in cui questi ultimi effettivamente si accendono. Ovviamente, a causa delle leggi fisiche che regolano la trasmissione dei segnali, c’è un leggero delay tra il momento in cui avviene “la chiamata” e quello in cui quest’ultima viene segnalata lungo tutto il percorso.
Kligerman, difatti, nel momento in cui i direttori di gara hanno trasmesso il segnale ai pannelli, si trovava a pochi metri dalla linea bianca e, quindi, non era ancora entrato nell’ultimo giro. In poche parole la gara non è finita e bisogna proseguire con un overtime.
Love sfrutta il momento di pausa per sostare. Il pilota di RCR dovrà svolgere un “tempo supplementare” perfetto se vorrà passare il turno. Già, perché il campione in carica dell’ARCA Menards Series si ritrova in fondo al gruppo avendo cambiato le gomme a differenza del principale rivale, van Gisbergen, e, di conseguenza, dovrà superare il maggior numero possibile di vetture per avanzare al Round of 8 al posto del ben più quotato neozelandese. Lupton recupera un giro sugli avversari grazie al lucky dog.
Il restart vede Kligerman imporsi inizialmente su Mayer, che, nonostante abbia avuto la peggio allo stacco di frizione, è in grado di rubare la leadership all’avversario in curva 3. Il reporter, che non vuole assolutamente lasciare al rivale la vittoria al Roval, supera il giovane in forza a JR Motorsports già alla piega successiva. La manovra, all’apparenza vincente, è in realtà fatale per il pilota di Big Machine, che cade nella tela del ragno tessuta dal nativo del Wisconsin.
Mayer, difatti, è più veloce di Kligerman nel tratto interno dell’ovale. Il giovane riuscirà a compiere il sorpasso vincente in curva 7. Da allora si assiste al declino della Chevrolet #48, sopravanzata nell’arco dello stesso passaggio anche dalle vetture di Allmendinger e van Gisbergen.
Sam Mayer, pilota della Chevrolet #1 di JR Motorsports, si lancia verso in trionfo nella Drive for the Cure 250 al Charlotte Motor Speedway. Il ventunenne è seguito sul traguardo da Allmendinger, van Gisbergen, Hill, Chandler Smith, Kligerman, Allgaier, Bilicki, Almirola e Sammy Smith.
Sam Mayer, nato 21 anni fa a Franklin, Wisconsin, ha ottenuto un risultato fondamentale per il passaggio al Round of 8. La terza vittoria stagionale del giovane, settima in carriera, gli permette di proseguire la ricerca del titolo, a cui è andato molto vicino nel 2023.
I risultati odierni
La classifica generale
Così in campionato al termine del Round of 12 della NASCAR Xfinity Series 2024

La classifica all’inizio del Round of 8

Sam Mayer, Sammy e Chandler Smith, Austin Hill, Cole Custer, A. J. Allmendinger, Justin Allgaier e Jesse Love avanzano al Round of 8. Si conclude qui la ricerca del titolo per Shane van Gisbergen, Sheldon Creed, Riley Herbst e Parker Kligerman.
I prossimi appuntamenti
La Xfinity Series tornerà in pista al Las Vegas Motor Speedway nella serata di sabato 19 ottobre (in Italia sarà già domenica 20) per la Ambetter Health 302, trentesima gara di campionato e prima del Round of 8. La classe di mezzo affronterà la trasferta in Nevada assieme alla Cup Series.
Immagine: Media NASCAR
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