Una gara tranquilla a Bristol si risolve di strategia: Almirola ragiona di testa sua, non pitta e batte Zilisch che, ancora una volta, era al comando
Il numero del giorno è il 15. Connor Zilisch abdica dopo quattro vittorie consecutive (ed era vicino al pokerissimo), tuttavia lascia Bristol con la 15esima top5 consecutiva eguagliando il record storico nella NASCAR Xfinity Series di Sam Ard a cavallo fra 1983 e 1984. Invece, Sheldon Creed arriva secondo sul traguardo e per lui nella categoria cadetta è la 15esima piazza d’onore senza aver ottenuto una singola vittoria. Entrambi lasciano il Tennessee con un mezzo sorriso ma anche un po’ delusi per quanto sfiorato e non ottenuto. A festeggiare è Aric Almirola che, ragionando di testa sua, prende la decisione strategica giusta e torna alla vittoria nella sua stagione part time che, tuttavia, regala il Round of 8 alla #19 nella classifica owner.
La gara
La NASCAR Xfinity Series inizia i suoi playoff nell’arena di Bristol con una prova che potrebbe costare cara a qualcuno dei qualificati. In un venerdì di fine estate sono presenti 38 auto, una in meno della entry list in quanto la fantomatica #5 di Alpha Prime Racing, nata dopo l’acquisizione dei punti del defunto Our Racing, si è presentata solo a Daytona e anche stavolta ha ritirato l’iscrizione. Stefan Parsons viene dirottato dunque dalla #5 alla #35 del team di Joey Gase al posto del previsto Glen Reen.
Le prove libere vedono il miglior tempo di Ryan Sieg (dal gruppo1) davanti a Thompson, Corey Day, Almirola (al ritorno sulla #19 di JGR qualificata per i playoff owner grazie al suo successo a Phoenix e il favorito fin da subito vista la velocità sul long run), Creed, H.Burton, Allgaier, Brenden Queen (al debutto in Xfinity Series sulla #11 di Kaulig) e Zilisch. Da notare solo un testacoda senza danni di Perkins in curva4 e i problemi, risolti, ai freni per il rientrante Jeffrey Earnhardt sulla #24 di Sam Hunt Racing.
In qualifica, dopo il bis di Perkins, stavolta in curva2 e con toccatina al muro interno, la pole position (15.843″) va a Justin Allgaier (prima pole in due anni) davanti a Mayer, Almirola, Zilisch, Gray, Sawalich, H.Burton, R.Sieg, Love e Creed. Male Sanchez, Hill e Jones, racchiusi fra 20° e 22° posto.
Dopo aver retrocesso in fondo al gruppo per modifiche in parco chiuso Bearden, DiBenedetto e ovviamente Perkins, la corsa da 300 giri (85+85+130) può avere inizio. Alla bandiera verde Allgaier dall’esterno scende subito venendo seguito da Mayer mentre Zilisch passa Almirola. Al giro seguente Justin scivola leggermente e per un attimo apre la porta a Sam che non riesce ad approfittarne e così a sua volta la apre a Connor, ma la classifica non cambia. In top5 entra Ryan Sieg ai danni di Sawalich che viene attaccato anche dal compagno di squadra Gray. Passa poco e Ryan supera a sorpresa anche Almirola.
Dopo appena 11 giri la prima caution: Kyle Sieg si gira sul muso di Honeyman e nella piroetta tocca al retrotreno Ellis mentre DiBenedetto quasi finisce nel mucchio. Due testacoda per complessivi pochi danni. Ai box ci vanno Kyle Sieg, Perkins e Bilicki, poi si riparte ai -68 nella prima stage Allgaier sempre primo su Mayer, Zilisch, R.Sieg, Almirola, Gray, Sawalich, H.Burton, Creed ed Eckes.
Mayer non scatta bene e Zilisch si prende la seconda posizione mentre Sam viene poi anche attaccato senza successo da Sieg. Nel gruppo, Love viene tenuto all’esterno e perde posizioni anche a vantaggio di un clamoroso Parsons che è in top15 e che ci prova su Sammy Smith. Mentre Gray supera un Almirola deludente almeno rispetto alle aspettative, Ryan Ellis prende la via dei box, ma non a causa dei danni precedenti, bensì a causa di un surriscaldamento. Dopo due viaggi nel garage ed altrettanti tentativi di tornare in corsa, Ryan si ritirerà a causa della rottura del circuito di raffreddamento dell’olio.
Le battaglie sono soprattutto a centro gruppo, come quella fra Sawalich ed H.Burton per la settima posizione, quella fra Kvapil e Creed dietro di loro e quella fra Love, S.Smith, Eckes e Parsons mentre Jones perde terreno ed è ancora in lotta con Hill e J.Burton. I primi due, intanto, allungano e a -50 inizia la trafila dei doppiaggi da Carson Ware ed un Perkins ancora perso con l’assetto. Poi è la volta di Austin Green e Gase in battaglia davanti al leader e così Zilisch riaggancia Allgaier, tuttavia Justin riesce sempre a divincolarsi bene.
La fase positiva di Parsons si esaurisce ai -40 quando viene infilato da Corey Day e da un Dean Thompson che inizia invece qui la sua gara stellare passando poco dopo sia la #17 che Sammy Smith. Per la #8 sembra un problema di assetto, invece il suo motore sta esalando l’ultimo respiro. A sperare in una rottura esplosiva forse sono Hill e Jones, 20° e 21° e circa 3″ davanti ad Allgaier, ma ai -30 Smith prende la via dei box e il primo colpo di scena dei playoff è servito.
Al comando, Allgaier doppia ancora molto bene le vetture e per la prima volta in gara mette 1″ su Zilisch, mentre Almirola perde ancora e viene superato anche da Sawalich. Ai -15 i due hanno 3.8″ su Mayer, 4.1″ su Sieg, 4.8″ su Gray, 5.4″ su Sawalich, 6.5″ su Almirola, 6.8″ su Kvapil, 6.8″ su H.Burton e 7.2″ su Creed.
Poi, dopo il sorpasso su Thompson su Love e quello di Jones su Hill, arriva la seconda caution: nella lotta fra Day e Love, Corey stringe troppo la traiettoria su Jesse e finisce in testacoda, ma a pagare le conseguenze peggiori è Parsons che non riesce ad evitare la #17 (che perde un giro). Stefan torna ai box per le riparazioni, poi viene portato nel garage in cui i commissari decretano il ritiro, infatti la #35 era ancora sotto DVP. Il team protesta dicendo di non essere a conoscenza di questo, ma pare un po’ impossibile pensare che non sapessero che la vettura fosse in regime di DVP e che, dunque, doveva proseguire le riparazioni in pit lane. Alfredo è il lucky dog dalla 25esima posizione.
Manca poco a fine stage e l’occasione è ghiotta, sia per fare una sosta, sia per prendere punti insperati. Tirano diritto solo Harrison Burton e Love che alla ripartenza vengono seguiti da Zilisch (che sfrutta al meglio il primo stallo), Allgaier, Mayer, Sieg, Gray, Sawalich, Almirola e Kvapil; speeding per Creed.
Si riparte per uno sprint di appena due giri. Love parte meglio e infila un Burton che pare solo guardare negli specchietti per tenere dietro Zilisch. Allgaier segue Jesse, poi dietro di loro la #25 e la #88. Tutto pare a posto per Love, tuttavia all’ultimo giro scivola largo e finisce in un 3-wide con Mayer e Burton che è stato passato da Zilisch. Allgaier vince dunque la prima stage su Zilisch, H.Burton, Mayer, Love, Almirola, R.Sieg, Kvapil, Gray e Sawalich, Sanchez 11° e in recupero dopo un inizio non convincente, Jones 16° davanti ad Hill, Creed 24°, lucky dog per Bilicki dopo le wave around di Honeyman, J.Earnhardt, Williams e K.Sieg.
Dopo le soste di Burton, Love e delle wave, si riparte con la classifica sostanzialmente invariata escludendo l’ingresso in top10 di Sanchez e Thompson. Green ai -72 e l’esterno va con Mayer che passa Zilisch il quale, per cercare di resistere, sbanda vistosamente in curva4 salvando vettura e terzo posto da Almirola.
Sam è scatenato ed al giro 102 si infila all’interno di Allgaier e passa al comando. Justin rimbalza clamorosamente e pure Connor lo supera mentre dietro di loro Sieg si porta al quarto posto davanti ad Almirola che viene attaccato pure da Kvapil il quale, tuttavia, deve guardarsi anche da Gray. La corsia esterna sembra funzionare sempre di più col passare dei giri dato che Thompson e Sanchez cercano di avanzare da qui e Dean si mette alla pari di Taylor.
Dietro, invece, a recuperare è la coppia Creed-H.Burton che lascia sul posto Love e va a riprendere Jones ed Hill che, poco dopo, precipiterà di nuovo in fondo alla top20. Ma il fulcro dell’attività è tutto in top10 dove un Kvapil loose si stacca da Almirola e va pure lui all’esterno in difesa su Thompson che ai -60 prova l’incrocio. In vetta, con il nuovo giro di doppiaggi, ai -55 Allgaier si riavvicina alla coppia di testa, tuttavia Sieg non molla e prova a restare con i big. Almirola, invece, scivola a 3″ e può respirare vista la lotta che prosegue alle sue spalle fra Kvapil, Thompson e Gray. Dopo lunga battaglia in cui Dean sembrava cedere, è invece lui a passare Carson e Taylor deve difendersi da Sawalich.
Dai -35 in poi è Zilisch a rompere gli indugi e cercare l’esterno per incollarsi a Mayer e cercare un varco. Un vero attacco, tuttavia, non arriva anche se la pressione rimane. Ai -15 il gruppo di testa, in un momento di tregua dai doppiaggi, sembra allungarsi e così l’attenzione torna a centro gruppo dove si sfiorano H.Burton, Jones, Creed ed Eckes. Nuovo colpo di scena ai -13: Ryan Sieg fora ai -13 (senza apparenti avvertenze) e va ai box dal quarto posto; perderà due giri.
Il doppiaggio di Bearden permette a Zilisch di tornare vicinissimo a Mayer e da qui la battaglia entra nel vivo con vari incroci di traiettorie e auto da superare. Si decide tutto negli ultimi due giri quando il doppiaggio di Austin Green permette a Connor di affiancare Sam e, dopo un quasi contatto, completare il sorpasso dall’esterno all’ultimo metro. Zilisch vince la seconda stage (ed è un playoff point in più) davanti a Mayer (+0.16″), Allgaier (+1.7″), Almirola (+4.4″), Kvapil (+6.96″), Thompson (+6.99″), Gray (+7.4″), Sawalich (+8.1″), un grande Poole in recupero (+9.5″) e Sanchez (+9.6″); a seguire Eckes, Creed, Jones, H.Burton, Clements, Love, J.Burton, Dye, Hill e Queen, lucky dog per Alfredo, 22° dietro a Retzlaff.
Altro break ed altro giro di soste e Zilisch rimane al comando su Allgaier, Mayer, Almirola, Gray, Sawalich, Jones, Creed (nuovo speeding per lui, poi però revocato a sorpresa), Eckes e Sanchez, Love 13° davanti a H.Burton ed Hill, Kvapil 22° dopo una doppia sosta per ruota mal fissata mentre Kyle Sieg tenta un’altra wave around. Alla ripartenza mancano 116 giri alla fine, completabili con un pieno, ma ai box è rimasto un set di gomme fresche.
Zilisch scatta bene e approfitta del duello fra Allgaier e Mayer per allungare (ai -110 1.2″ è il più grande vantaggio per un leader in tutta la corsa), Justin sul momento rimane secondo, poi Sam infila nuovamente il muso e si riprende la piazza d’onore mentre la #7 accusa il sovrasterzo. Alle loro spalle stessa dinamica fra Gray ed Almirola con Aric che torna davanti al compagno di squadra e Taylor che viene scavalcato anche da Creed.
La situazione si stabilizza in seguito, con Allgaier (che perde terreno e scivola a 3″) che tiene dietro Almirola e Creed, con Jones che è per la prima volta in top10 e pure lui supera Gray, con Sanchez che cerca di difendersi all’esterno da Eckes, con Day che rischia grosso con J.Burton ed Earnhardt e con Kvapil che supera un Hill ancora in crisi di assetto e prosegue la sua rimonta.
Ai -96 Almirola completa l’incrocio e supera Allgaier; Aric così si trova a 4″ dal leader, ma forza i tempi per recuperare terreno. Justin invece deve vedersela con Creed (e arriva anche un leggero contatto e poi il sorpasso) mentre Jones li riprende. Quando Zilisch si appresta ad iniziare un nuovo giro di doppiaggi, ai -90 una nuova caution per il testacoda di Dye. Lucky dog per Kyle Sieg.
Il momento rischia di essere decisivo per la strategia: a montare l’ultimo set di gomme sono in pochi ma sono Allgaier, Gray, Clements, Hill, J.Burton, Queen e Alfredo. La classifica aggiornata vede dunque Zilisch al comando su Mayer, Almirola, Creed, Jones, Sawalich, Sanchez, Eckes, Poole ed H.Burton con Allgaier che deve ripartire dal 16° posto.
Bandiera verde ai -82 e la #88 rimane primo mentre Almirola punta Mayer, Aric apre la porta in cui si infila anche Jones. Nel 3-wide è Sam quello che viene toccato e viene passato non solo dalle due Toyota, ma anche in seguito dal compagno di squadra Creed. Almirola rinasce improvvisamente dopo una prima metà di gara in ombra e si incolla al paraurti di Zilisch, Jones cerca di restare con loro, ma si staccherà di quel tanto che basta per non essere un pericolo. Più dietro prosegue la lotta fra Sanchez ed Eckes, solo che stavolta ad avere la meglio è il pilota Kaulig; Allgaier, intanto, inizia una metodica rimonta nella scia di Thompson che né Gray e soprattutto né Hill (in crisi nera a questo punto) riescono ad imitare.
Il divario fra Zilisch ed Almirola oscilla sempre fra 0.15″ e 0.3″ con Aric che vuole davvero un successo per sé e per la #19 in ottica owners’ championsip, anche se un vero e proprio attacco non arriva. Più intensa la situazione fra Sanchez, Harrison Burton e Sawalich, ma inizia a farsi notare Kvapil che rientra prepotentemente in top10. Allgaier invece ha passato Thompson e Love ed è 12°.
Ai -50, già in fase di doppiaggi, il momento più critico per Zilisch che deve chiudere al pelo in curva1 su Almirola e questo permette sia a Jones che a Creed di tornare sotto il secondo di ritardo, Mayer è a 2″, poi Eckes a 5″ a guidare un trenino con Kvapil, Sanchez e H.Burton mentre Sawalich si è staccato ed ha dietro Allgaier. Justin tornerà in top10 ai -45.
Proprio mentre Zilisch sta per iniziare il vero giro dei doppiaggi, ovvero quello dei piloti che finora erano rimasti sempre a pieni giri, ecco che arriva una nuova caution con Mayer che tocca Carson Ware e lo manda in testacoda. Nuovo lucky dog per Kyle Sieg.
A questo punto mancano solo 35 giri alla fine e il tempo scarseggia, anche per cambiare gomme e sfruttarle al meglio. Il muretto di Zilisch, che manca di un po’ di lateral grip decide a sorpresa di andare ai box. Ad Almirola dicono di fare lo stesso di Connor, qualunque sia la decisione, ma Aric decide di fare di testa sua perché “sono stufo di perdere dalla #88”. Sarà la decisione vincente. Con Zilisch pittano anche Jones, Creed, Eckes, Sanchez, H.Burton, Sawalich, Poole, Love, Thompson ed altri.
Rimangono fuori in otto e sono Almirola, Mayer, Kvapil, Allgaier, Gray, J.Burton, Hill ed Alfredo, seguono Zilisch, Jones, Creed, Sawalich, Eckes, H.Burton, Love mentre Sanchez scende al 20° posto con una sosta lenta.
Bandiera verde esattamente ai -30 e Almirola scatta bene venendo seguito da Kvapil, Mayer invece si perde e, dopo aver toccato il muro, viene attaccato da Allgaier, Zilisch invece non trova il varco giusto e supera solo Hill, poi tenta la manovra su Gray, ma scivola ed apre la porta su Creed il tutto mentre Love è finito nel panino fra Eckes e Poole ed ha rimediato una foratura per cui deve andare ai box. Ma il caos non è finito: Creed stringe leggermente a muro J.Burton che rimbalza, tocca Gray che finisce in testacoda con Harrison Burton che lo tocca senza troppi danni. Day è il lucky dog.
La classifica aggiornata vede Almirola al comando su Kvapil, Mayer, Allgaier, Creed, J.Burton, Zilisch (che non sente più a posto i freni), Hill, H.Burton e Jones. Sanchez è 17° mentre Gray ha pittato per sistemare il passaruota.
Bandiera verde ai -18 e Mayer segue Almirola, stavolta Zilisch trova il varco giusto e sale al quarto posto dietro a Kvapil, tuttavia il suo sogno di vincere nuovamente viene frenato dall’attacco deciso di Creed che lo ripassa.
Il gioco delle traiettorie ad incrociarsi fra Almirola e Mayer va avanti fino a quasi alla bandiera a scacchi, tuttavia Sam non sembra mai in grado di sferrare un vero attacco. Ai -7 Creed passa Kvapil e si lancia sui due leader, ma Sheldon arriva giusto in tempo per la bandiera bianca, piazza uno slide job buono per passare il compagno di squadra, poi però il tempo a disposizione scade.
Aric Almirola vince a Bristol e manda la #19 al Round of 8, sul traguardo precede Creed (+0.38″ e 15° secondo posto senza successi in Xfinity Series), Mayer (+0.54″), Kvapil (+2.1″) e Zilisch (+2.3″, 15esima top5 consecutiva, record di Sam Ard eguagliato). A completare la top10 Allgaier (+3.1″), Harrison Burton (+3.2″), Eckes (+4.1″), Clements (+4.2″) e Poole (+4.6″), Jones 11°, Sanchez 13°, Gray 14°, Hill desolatamente 19°, Love 25° a -1.
Esclusi Smith e la coppia RCR, Bristol è passata indenne per i piloti playoff. Nessuno è ancora matematicamente qualificato anche se Zilisch ha un piede e mezzo al turno successivo. In Kansas ci sarà battaglia con sei piloti racchiusi in nove punti proprio a cavallo del taglio.
I risultati odierni
La classifica della “Food City 300”
La classifica generale
Così la griglia playoff dopo la prima gara del “Round of 12”

I prossimi appuntamenti
Stanotte a Bristol ci sarà la gara della NASCAR Cup Series, tappa conclusiva del Round of 16 al termine della quale ci sarà il taglio di quattro piloti dalla corsa al titolo; a partire dalla pole position sarà a sorpresa AJ Allmendinger. La Xfinity Series torna in pista sabato 27 settembre in Kansas dopo aver l’ultimo turno di riposo del 2025.
Immagine: Media NASCAR
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.