Incidenti, prestazioni non all’altezza e sorprese. Tutto questo riguarda il resto del gruppo ma non Chase arrivato al nono successo stagionale
Il Kansas regala sempre emozioni incredibili e colpi di scena e anche quest’anno nella Xfinity Series non sono mancati. Solo uno degli otto piloti ancora in corsa per il titolo li ha evitati e si è portato a casa la decisiva vittoria che gli regala già un posto per Phoenix. Chase Briscoe era dato per favorito ed ha dominato la scena, non scomponendosi di fronte alla gara che mutava attorno a lui.
La gara
Appena un’ora dopo la fine della gara della Truck Series, con Moffitt e Hill chiamati al doppio impegno, scatta la corsa della Xfinity Series. La classifica a differenza di quella dei pick-up è ben più definita, con Briscoe e Cindric in netto vantaggio, Sieg e Chastain staccati e nel mezzo la vera lotta per Phoenix. L’algoritmo fornisce la pole a Gragson che parte e rimane al comando davanti a Cindric che deve difendersi da un Chastain come sempre combattivo ma che poi deve alzare il piede e viene scavalcato anche da Jones.
Al giro 10 arriva la caution che praticamente provoca il grandissimo colpo di scena della serata: Mills finisce in testacoda, nessuno va ai box e così si riparte a posizioni immutate. La prima fila non scatta al meglio e infatti Chastain e Jones dalla seconda si infilano subito e i leader vanno quasi 4-wide in curva1. Ross è quello che entra più deciso e quindi paga in curva2. Cindric vedendoselo sfilare verso l’esterno cerca l’incrocio ma non ha fatto i conti con Gragson che anche lui si sta allargando e non ha il tempo di alzare il piede.
Fra i due non c’è contatto, Noah toglie “solo” l’aria dallo spoiler di Austin e la #22 perde aderenza, prima sbatte contro Chastain che si appoggia al muro ma prosegue, poi torna verso la #9 e le due vetture si incastrano. Quando si fermano i danni sono notevoli per entrambe mentre Briscoe tira un sospiro di sollievo dopo aver visto l’incidente da spettatore privilegiato ma indenne; dietro invece qualche ammaccatura per Haley, Alfredo, Brown, Annett, Martins e Moffitt per evitare il tutto. Mentre la gara continua, in pit lane c’è la corsa contro il cronometro. Per Cindric incredibilmente la gara prosegue seppur staccato di qualche giro, per Gragson invece finisce subito con l’ultimo posto.
Si riparte di nuovo con sei giri da disputare prima della posticipata competition caution e Chastain scatta come sempre bene ma Briscoe è inarrestabile e dopo essere partito sesto è già al comando al giro 21. Al break Chase ha 0.75″ su Jones, 2″ su H.Burton e Chastain già in crisi di sovrasterzo e 3″ sul sempre più (e allo stesso meno, vista la costanza di risultati) incredibile Sieg.
Mentre Briscoe sorride, per Cindric la gara si complica infatti deve sostituire il semiasse e andando nel garage i giri persi vanno in doppia cifra. Nessuno dei big – tranne Annett – va a i box e quindi si riparte ai -16 con ancora la #98 al comando, seguito stavolta da Burton che passa il compagno di squadra Jones seppur solo per qualche miglio. Hemric invece fora e dopo essere finito a muro, senza gravi danni, va ai box e perde due giri. Davanti Chase mantiene 1″ di vantaggio sugli inseguitori e non ha problemi a conquistare la prima stage davanti a Jones, Burton, Alfredo, Chastain, Herbst, Allgaier, Sieg, Brown ed Haley anch’egli in difficoltà dopo aver dovuto aver dovuto riparare leggermente il muso.
Nemmeno uno stallo poco esaltante in pit lane frena Briscoe che rimane dunque al comando davanti a Burton e Jones che si scambiano ancora le posizioni. Pronti via e in curva3 Graf tampona (la differenza di velocità è notevole, al punto che si arriva ad ipotizzare la volontarietà) Jeffrey Earnhardt il quale finisce in testacoda coinvolgendo senza danni anche Timmy Hill, Starr e Vanderwal; Hemric dopo aver preso la wave around è il lucky dog e così in poco tempo torna a pieni giri. Nuova ripartenza e Briscoe mantiene il comando davanti ad un Jones che nei primi giri rimane in scia, ma che poi inesorabilmente – nonostante Chase non sia molto sicuro della tenuta di uno pneumatico – si stacca.
Guidando all’80% – come ammette lui stesso – Briscoe vince dunque anche la seconda stage (e sono sette su otto nei playoff) con 1.1″ su Jones, ma prima erano stati anche oltre 3″, Alfredo, Burton, Chastain, Herbst, Allgaier, Sieg, Moffitt e A.Hill. Haley dopo una lunga sosta paga anch’egli, come il compagno di squadra Chastain ed Allgaier, il sovrasterzo ed è solo 12° dietro ad Annett.
Altro giro di soste e Briscoe non molla la vetta neanche in questa occasione. Mancano alla ripartenza 104 giri alla fine, i primi 50 saranno ancora tranquilli, gli altri invece molto movimentati. Alla bandiera verde Jones scatta bene tuttavia Chase dall’esterno tiene giù il piede in curva3 e rimane davanti; Brandon come prima tenta di rimanergli in scia, poi si stacca sempre di più. Mentre dietro Chastain va in crisi passato anche da Burton e Moffitt, davanti stupisce ancora Alfredo ottimo terzo.
Ai -60, prima del giro di soste, Briscoe ha 3.1″ su Jones, 5.7″ su Alfredo, 6.6″ su Herbst, 13.6″ su Burton, 16.8″ su Chastain e Moffitt con Ross che tampona le falle, 17.2″ su Allgaier, 21.3″ su Hemric tornato nella top10, 22.5″ su Hill mentre Sieg è andato in difficoltà (12° a 24.5″) ma si mantiene davanti ad Haley (13° a 26.5″).
A 55 giri dalla fine ci sono le prime soste e non stupisce che ad andare ai box siano Chastain, Haley ed Hemric seguiti a ruota da quasi tutti. La sosta di Briscoe non è eccezionale e così Jones in uscita dalla pit lane gli è attaccato, tuttavia Chase mantiene la posizione e rimette subito 1″ fra sé e Brandon. L’unico dei big che va lungo a cercare una caution è Sieg che deve riaprire una gara iniziata bene e poi proseguita male. E la caccia è proficua visto che Reaume ha un problema meccanico e finisce in testacoda.
L’unico problema per Ryan è che in questi giri al vento tutti i big si sono sdoppiati e quindi sì ha una sosta gratis, con guadagno di un set di gomme su Moffitt, Haley, Hill e Annett che si rifermano ai box, però ai -37, dopo che Graf è andato in fumo con il gruppo già pronto per la bandiera verde, è solo nono. Si riparte e come in precedenza Jones ci prova ma in curva3 Briscoe si rimette nettamente davanti. La green dura giusto una manciata di giri, poi arrivano anche le piccole polemiche.
Alfredo è affiancato da molti giri all’interno di Chastain e cerca il sorpasso per la top5, Ross maliziosamente rimane il più stretto possibile per mettere difficoltà Anthony. Ovviamente la #21 o molla o sbaglia e succede la seconda opzione: in curva2 Alfredo ha un momento di indecisione e non c’è lo spazio per recuperare la vettura, Chastain viene toccato e si appoggia ancora una volta al muro mentre dietro di loro Burton frena per evitarli e finisce in testacoda. Lo spotter di Chastain è molto critico nei confronti di Alfredo, ma nella condotta di Anthony e nemmeno in quella di Ross ci sono appunti da fare.
Briscoe decide di andare ai box con Jones ed Herbst e montare ora l’ultimo set di gomme lasciando così la prima posizione a Sieg davanti ad Haley. Si riparte ai -28 e succede il finimondo: Haley parte male ed in fretta si forma un 4-wide, Alfredo va sull’apron per recuperare posizioni ed Allgaier va al suo interno cercando chissà che cosa. E infatti Justin non ha il tempo per tornare in pista, all’ingresso di curva1 tocca Alfredo e lo spedisce contro Herbst. La #21 finisce contro il muro e poi si ribalta terminando la sua corsa sul tetto. Per fortuna Anthony sta bene ed esce sulle sue gambe, ma lo spavento è stato grande.
Dopo una bandiera rossa di 12′, con Alfredo ed Herbst ritirati e soprattutto Jones col paraurti penzolante, si può pensare al termine della gara. Sieg è ancora in testa ai -23 davanti ad Haley, Moffitt, Hill e Annett, tuttavia Briscoe ha evitato l’incidente ed è sesto con gomme fresche. E infatti Chase le sfrutta a dovere e dopo un giro e mezzo è già di nuovo al comando.
La corsa sembra nelle sue mani visto che tutti i suoi rivali o sono incidentati (Gragson, Cindric, Chastain, Jones) o con auto dall’assetto improponibile per pensare alla vittoria (Chastain ricade anche in questa categoria con Haley ed Allgaier), tuttavia ai -9 c’è tempo per un ultimo reset, infatti Snider fora e finisce in testacoda. Sieg è rimasto in seconda posizione dopo aver lottato con Moffitt ed Haley ed ha un grande bivio davanti a sé: accontentarsi della seconda posizione oppure montare l’ultimo set di gomme sperando che in molti lo seguano ai box (sono in 13 a pieni giri) e puntando alla vittoria? Ovviamente Ryan sceglie la seconda.
Purtroppo per lui la bandiera verde viene sventolata a soli quattro giri dalla fine e rimontare dalla decima posizione è difficile. Briscoe non ha problemi a difendersi da un ottimo Hemric, se si pensa che due ore prima era finito a muro ed aveva perso due giri, mentre Sieg rimonta ma il tempo scade prima della realizzazione del sogno.
Briscoe vince la nona gara stagionale (meglio di lui nella categoria cadetta solo Sam Ard nel 1983 con 10) davanti ad Hemric, Sieg, Haley (che salva la serata), A.Hill, Williams, Moffitt (tutti e tre da applausi), Annett, Jones e Allgaier; Chastain è 12° mentre Cindric viene graziato dalla caution di Snider perché questa evita gli un altro doppiaggio da parte di Briscoe e concludendo a 27 giri di ritardo “sorpassa” proprio sul traguardo Alfredo ed Herbst guadagnando due punti preziosi.
Detto di Briscoe già qualificato per il gran finale, i due punti della #22 sono potenzialmente fondamentali perché Cindric si è bruciato il tesoretto a sua disposizione ma è ancora virtualmente nella top4 dietro ad Allgaier e Jones, e nemmeno lontano da loro che hanno perso nel finale, e davanti ad Haley e Chastain mentre Sieg rimane attaccato ai big. Gragson è distanziato e obbligato a vincere nelle prossime settimane.
I risultati odierni
La classifica della “Kansas Lottery 300”
La classifica generale
Così la griglia playoff dopo la prima gara del “Round of 8”
I prossimi appuntamenti
Stasera alle 20:30 prima gara del “Round of 8” della Cup Series sempre in Kansas. La Xfinity Series tornerà in pista sabato prossimo in Texas.
Immagine: nascarmedia.com
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