NASCAR | Xfinity Series: Austin Hill beffa Chandler Smith a Las Vegas!

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Tempo di lettura: 14 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
5 Marzo 2023 - 18:15
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Tutti si aspettano Kyle Busch, al ritorno in Xfinity Series, ma a brillare è il suo giovane compagno di squadra Chandler Smith che negli ultimissimi giri paga l’inesperienza e in vista del traguardo viene scavalcato da Austin Hill, secondo successo stagionale, e Justin Allgaier


Austin Hill scala le graduatorie dei favoriti per il titolo e lo fa in fretta. La seconda vittoria in tre gare gli toglie la nomea di pilota da superspeedway e lo lancia in vetta alla classifica con ben 12 playoff point conquistati. Il successo però non è stato semplice, a dominare infatti è stato il giovane Chandler Smith, beffato però sul long run da un po’ di inesperienza proprio in vista dell’ultimo giro sia da Hill che da Allgaier che paga una gara non perfetta.

La gara

Questo weekend a Las Vegas non c’è rischio pioggia, in compenso il problema è il vento che spira forte se non fortissimo. Nella giornata di venerdì c’è l’ormai consueto format con libere da 20′ ed a seguire subito le qualifiche.

Nella sessione di apertura il più veloce, malgrado le stampelle ed il ginocchio ancora dolorante dopo l’infortunio in allenamento di 10 giorni fa, è Daniel Hemric.

Durante le qualifiche arriva invece la notizia che non ti aspetti: Chase Elliott si è infortunato ad una gamba (tibia fratturata) sullo snowboard in Colorado ed è out per il weekend. A sostituirlo in Cup Series sarà il pilota del JR Motorsports Josh Berry, scelto al volo perché quello con la stazza simile al campione 2020. La scelta è anche involontariamente perfetta perché Josh ha vinto le ultime due gare autunnali a Las Vegas.

Nelle qualifiche Cole Custer sembra destinato ad una pole position facile, malgrado non ami questa vista, visto il suo giro straordinario, ma alla fine a fare meglio di un decimo è – grazie ad un giro ancor più strabiliante – Chandler Smith, alla sua prima pole ad appena la sesta gara in Xfinity Series. Nel mezzo fra i due si infila anche Allgaier mentre stupisce anche Moffitt, quarto in griglia.

Gli occhi di tutti però sono su Kyle Busch, il quale due anni fa al raggiungimento delle 100 (alla fine 102) vittorie nella categoria cadetta aveva annunciato il ritiro dalla Xfinity Series e che ora invece, chiamato dal Kaulig Racing per colmare il buco lasciato da Landon Cassill, torna in pista sulla #10 qualificandosi però solo 11°.

Lunga però la lista dei piloti costretti a partire dal fondo. La NASCAR ha imposto per tagliare i costi della trasferta ad Ovest l’utilizzo di una sola vettura fra Fontana e Las Vegas e quindi l’uso del muletto da parte di Custer, Creed, Gaulding, Berry, Jones e Kyle Busch dopo gli incidenti di sei giorni fa li obbliga alla retrocessione in coda.

Partono in fondo anche Poole, Labbé, Ellis e Smithley per modifiche in parco chiuso e la #53 dell’Emerling-Gase Motorsports. Il pilota titolare era CJ McLaughlin, ma il giovane è finito duramente a muro nelle libere. Il team non aveva muletto a disposizione e con la vettura qualificata grazie agli owner point era necessaria una soluzione. L’aiuto è arrivato dal MBM Motorsports però ad una condizione: “noi vi diamo il muletto della #66 che non si è qualificata con Maggio (l’altro DNQ è Vargas), ma voi mettete in macchina Emerling al posto di McLaughlin.” Ed il team accetta, dunque c’è cambio pilota sulla #53.

Alla partenza Chandler Smith rimane al comando mentre in coda Poole non si allinea correttamente e viene penalizzato. La prima caution arriva già al terzo giro. Un Nemechek fin troppo aggressivo tocca Kligerman, che è un po’ in difficoltà con l’assetto, e lo manda in testacoda. Per fortuna l’unico danno per Parker è un treno di gomme spiattellato.

Si riparte con 39 giri da disputare nella prima stage e Chandler Smith, stavolta con più difficoltà, rimane al comando su Allgaier, Austin Hill e Moffitt. Ad emergere subito però è proprio Nemechek, partito settimo, che scavalca Austin e Brett e cerca di ricucire sui due fuggitivi. Stupisce invece Berry che dal fondo (o quasi vista la quantità di penalizzati) è già nono, meglio anche di Kyle Busch e Custer.

A pagare invece è Moffitt, mandato largo un po’ da tutti e costretto a limitare i danni. Battaglia anche fra Sammy Smith ed Herbst per la sesta posizione dietro ad Hemric. Davanti al giro 13 primo cambio di leader: Chandler Smith fatica a tenere l’anteriore sulla linea bianca in curva1 e apre la porta ad Allgaier che si infila e lo passa. Ne approfitta anche Nemechek per riagganciarli.

Il giro 18 è significativo per due fatti. il sorpasso di JHN su Chandler Smith e l’ingresso di Kyle Busch nella top10 al quale però non seguirà una ulteriore rimonta. Il rallentamento di Chandler è motivato: il vento ha portato un detrito in pista che si è messo sulla presa d’aria del radiatore. Nemmeno il mettersi in scia a Nemechek è servito per toglierlo e così la #16 è costretta a rallentare ulteriormente per evitare surriscaldamenti.

Quattro giri più tardi, mentre Allgaier scivola largo e Nemechek passa al comando, Chandler Smith riesce finalmente a liberarsi di parte del detrito grazie all’aiuto di Austin Hill. Il pilota Kaulig fatica però a riprendere il ritmo e viene passato per un attimo anche da Hemric dopo essere scivolato a 5″ dalla vetta.

Il finale di stage, relativamente tranquilla, vede l’assestamento delle prime posizioni. Nemechek vince con poco più di un secondo di margine il primo traguardo intermedio davanti alla coppia Allgaier-Hill, con Austin che ci ha provato ad infilarsi, Chandler Smith ad oltre 8″ ed inseguito vanamente dal rimontante Herbst, Hemric a 11″ che precede Kyle Busch il quale ha approfittato dei cali di Sammy Smith, Creed e Berry; non bene anche Mayer (12° dietro a Moffitt), Jones e Custer, loose e dietro anche a Kligerman.

Nemechek, Hill ed Allgaier fanno capire ancora di essere finora i tre dominatori del 2023, infatti sono i primi a superare quota 100 punti in classifica ed il fatto che il massimo distribuito finora è stato di 130 punti rende l’idea del divario sugli altri.

Il primo giro di soste premia Austin Hill che passa al comando davanti a Nemechek, Allgaier, Kyle Busch ed Hemric che rimedia un piccolo tire rub. Una ruota di Labbé rotola in mezzo alla pit lane e Berry e Moffitt corrono un bel rischio per evitarla. Il lucky dog è Caruth.

Tutto pronto per la ripartenza, e vedere cosa può fare Kyle Busch ora, ma tutto viene rimandato perché Gase si ferma in curva1 con problemi alla pompa della benzina, poi arriva la bandiera verde per i 37 giri della seconda stage. Kyle dalla seconda fila spinge Nemechek di nuovo al comando, Austin Hill scende in seconda posizione mentre Busch si sacrifica e deve lottare in un 3-wide con Chandler Smith ed Allgaier. Ad emergere è proprio Justin che di slancio passa pure Hill. Busch invece viene passato pure da Sammy Smith.

Lo slancio di Allgaier è talmente potente che quasi passa pure Nemechek, ma Austin Hill salva la #20 e la rimanda davanti. Ad approfittarne è Chandler Smith che si infila nella battaglia ai danni di Austin Hill che perde posizioni a vantaggio pure di Busch e Sammy Smith. Nel frattempo Smithley torna ai box in fumo con il serbatoio del fluido del servosterzo che ha tracimato. Ko anche Retzlaff anche con problemi al retrotreno.

Lo short run di Chandler Smith è ancora molto valido e gli permette di passare al secondo posto davanti ad Allgaier mentre dietro altri big soffrono: Hemric è nono, Kligerman manda Jones fuori dalla top10 e più dietro ci sono ancora Creed, Berry e Custer ma anche Reddick, praticamente mai in gara come Graf sulla #19.

Chi invece emerge dopo una prima stage nell’ombra è Sam Mayer che passa in sequenza un Austin Hill in difficoltà e poi anche Sammy Smith per il quinto posto. In difficoltà anche il leader Nemechek che accusa una vibrazione per quella che crede sia una ruota mal fissata.

Nasce così una fuga a quattro perché davanti si raggruppano, ma Kyle Busch a sorpresa pian piano si stacca e cerca traiettorie sempre più larghe. Ai -18 le difficoltà di JHN si fanno sentire sempre di più e Chandler Smith ne approfitta per tornare al comando.

Pochi secondi più tardi arriva una caution: Josh Berry, molto loose, attacca un Herbst, anch’egli andato in difficoltà dopo un buon inizio, per la decima posizione all’interno di curva4, ma perde il controllo e finisce in testacoda. Ad andare ai box sono solo coloro che hanno avuto problemi di sorta, Kyle Sieg e soprattutto il leader Nemechek che cerca di risolvere la vibrazione. Clements è il lucky dog.

Si riparte ai -12 ed Allgaier, malgrado non riceva aiuto, supera la #16 e passa in prima posizione; dietro di loro Sammy Smith tenta un attacco impossibile su Mayer ma per fortuna non crea danni. Poi però il colpo di scena: Allgaier viene penalizzato per una irregolarità al restart, sul momento si crede falsa partenza (e Justin si lamenta subito) e invece la #7 ha tagliato troppo all’interno della linea bianca e così Allgaier deve fare mea culpa.

Questo lascia la porta aperta a Chandler Smith davanti ad Austin Hill e Kyle Busch. Sembra fatta per la #16, ed invece Chandler rallenta bruscamente negli ultimi cinque giri a causa di una vibrazione che è causata probabilmente è provocata da una foratura lenta all’anteriore destra.

All’ultimo giro Caruth finisce in testacoda e la stage si chiude sotto caution. Austin Hill la vince davanti a Jones, Kyle Busch, Mayer, Sammy Smith, Chandler Smith, Herbst (sfortunato nel trovarsi lenta la #16 in curva4 e così perde tre posizioni), Custer, Moffitt e Creed. Allgaier è l’ultimo a pieni giri dopo il drive through e così il lucky dog è Currey.

Secondo giro di soste ed Austin Hill rimane al comando davanti a Kyle Busch (altro pit stop molto veloce) e a Berry che fa solo il pieno dopo aver cambiato gomme dopo il testacoda. Clements, brutto inizio di stagione, si prende una penalità per speeding, Ryan Sieg per una ruota fuori controllo, Moffitt deve tornare ai box due volte.

Bandiera verde a 102 giri dalla fine e Kyle Busch torna ad essere Kyle Busch balzando al comando dall’esterno. Quanto dura però l’idillio di Rowdy? Appena quattro giri, poi arriva di gran carriera Chandler Smith che passa prima Austin Hill e poi Kyle Busch andando al comando. E forse per Rowdy riemergono i fantasmi di esattamente quando esattamente un anno fa, ma nella gara dei Truck, a batterlo ad armi pari in quanto compagno di squadra (esattamente come in questa occasione) fu proprio Chandler Smith.

Lo short run della #16 è ancora il migliore e Chandler allunga su Busch, Hiill, Jones e Berry che, malgrado gomme leggermente più usurate, resiste nella top5 difendendosi da Mayer, Herbst, Sammy Smith, Hemric ed Allgaier già rientrato nella top10 e che nei giri successivi prosegue nella rimonta. Nemechek invece è 13° dopo una sosta lenta per mettere uno wheel spacer e rimediare ai problemi precedenti.

La stage finale scorre senza troppi scossoni, ma allo stesso tempo il long run permette l’assestamento delle posizioni con varie battaglie. Allgaier recupera posizioni mentre Berry ondeggia attorno alla quinta posizione. Ai -85 Josh passa pure Mayer ed è quarto davanti ai tre compagni di squadra in fila. Il quartetto JRM si scioglie in fretta perché Brandon Jones inizia il suo crollo.

Ai -75 Chandler Smith precede Kyle Busch (+0.6″), Austin Hill (+1.3″), Mayer (+3.0″), Allgaier (+3.2″), Berry (+5.4″), Herbst (+6.0″), Nemechek (+6.6″), Sammy Smith (+7.7″) ed Hemric (+9.0″); seguono Hemric, Kligerman, Jones, Creed, Custer e Reddick.

Il vantaggio di Chandler oscilla e quando sembra che Rowdy possa riprenderlo ecco che lui riallunga a causa del sottosterzo di Busch, ma il più veloce in pista è Allgaier che, dopo il sorpasso su Mayer, scende sotto i 3″ di ritardo dalla vetta. Battaglia anche fuori dalla top10 con Creed e Kligerman che si toccano leggermente e Sheldon passa.

Il sottosterzo di Busch è tale che Kyle è costretto di nuovo a seguire traiettorie lungo il muro e questo rende il sorpasso di Austin Hill molto più semplice. A seguire la #21 poco più tardi c’è anche Allgaier. Busch precipita a 4″ dalla vetta proprio mentre Justin si porta al secondo posto davanti ad Hill e a 1.6″ da Chandler Smith.

La crisi della #10 è tale che ai -60 Kyle Busch è il primo a fermarsi ai box per il pit stop finale appena si apre la finestra per il pieno. Chandler Smith copra al giro successivo, Allgaier e Hill pittano ai -58, poi in sequenza tutti gli altri fino a Berry e Jones ai -55.

Tante le sorprese nel giro di soste, infatti malgrado l’undercut Chandler Smith esce dietro a Hill e davanti a Kyle Busch ed Allgaier. Tanti problemi invece per Sammy Smith, che si ferma di traverso e si prende una penalità per speeding, e Brandon Jones che prima commette un eccesso di velocità ai box e poi scontando la penalità fa il bis. Per il pilota della #9 i giri persi diventano due.

Lo short run di Chandler Smith è però ancora il migliore ed ai -54 ha già ripassato Hill (approfittando del doppiaggio di Grala) che può stare tranquillo per qualche giro, infatti le due posizioni ed i 2″ perse da Allgaier sono state deleterie per la #7 (a posteriori decisive). Ai -50 la classifica rimescolata vede Chandler Smith al comando su Austin Hill (+0.5″), Kyle Busch (+2.3″), Allgaier (+3.8″), Mayer (+8.4″), Herbst (+11.5″), Berry (+11.7″), Nemechek (+14.0″), Creed (+17.6″), Hemric (+18.4″) con Custer, Kligerman e Reddick ultimi a pieni giri.

Il finale è relativamente tranquillo, Allgaier passa Kyle Busch ai -40 approfittando dei doppiati e di un’altra crisi della #10, Herbst viene passato da Berry prima e da Nemechek (con contatto evitabile da parte di JHN) poi. Berry migliora di giro in giro e si prende la quinta posizione su Mayer.

Intanto davanti la convinzione è che solo una caution possa fermare Chandler Smith. E invece a fregarlo è l’inesperienza. L’inizio a tutta lo porta a fargli guadagnare 3″ di vantaggio ai -25, poi però il pilota Kaulig inizia a calare il ritmo e faticare a doppiare le vetture più lente.

E così Austin Hill inizia a rosicchiargli decimi su decimi, con Allgaier a sua volta più veloce e che riprende la #21. Ai -20 i vantaggi sono ancora di 3.1″ e 3.7″, ma ai -15 sono già 2.2″ e 2.9″, ai -10 addirittura 1.3″ e 1.7″ con Allgaier che si fa vedere su Hill. Chandler Smith cerca di limitare i danni, sembra potercela fare quando ai -8 i tre girano praticamente sullo stesso tempo al millesimo, ma ai -5 Hill è a solo 0.6″ ed Allgaier a 1.0″.

Il momento decisivo è curva4 al penultimo giro: Chandler Smith non riesce a stare attaccato alla linea bianca, si allarga pian piano ed Hill si infila subito, al punto che su traguardo alla bandiera bianca è già davanti. Alla curva successiva praticamente stessa scena ed Allgaier che passa pure lui la #16.

Austin Hill vince la seconda gara stagionale (e sono già 12 playoff point per lui) davanti ad Allgaier (+0.2″), Chandler Smith (+0.6″ e beffato dopo ben 118 giri in testa), Kyle Busch (+7.2″ dopo aver alzato bandiera bianca ai -25), Berry (+8.3″), Nemechek (+9.6″), Mayer (+12.3″), Herbst (+13.9″), Creed (+21.5″), Hemric (+28.9″), Kligerman (+29.8″) e Custer (+32.4″), 12° e ultimo a pieni giri. Doppiati Reddick, Burton, Graf, Sammy Smith (17°), Jones (21°) e Moffitt (22°).

Chandler Smith mastica amaro ma il futuro è suo dato che ad appena la sesta gara in Xfinity Series ha fatto questo ancora meglio di Kyle Busch. Mastica amaro pure Allgaier per una penalità evitabile (dice che voleva evitare il side draft della #16) ed un’ultima sosta non ottimale che gli è costata la vittoria. Nel frattempo Austin Hill vince pure sui cookie cutter ed ora diventa un pericolo per il campionato. I playoff point saranno decisivi per passare i round in una lotta per i playoff già decisa o quasi fra i 12 piloti ed il pilota RCR sta già mettendo fieno in cascina.

I risultati odierni

La classifica della “Alsco Uniforms 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo 3 gare su 33 della NASCAR Xfinity Series 2023

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30, diretta su Mola con commento di Matteo Senatore e del nostro Simone Longo, ci sarà la gara della Cup Series senza Chase Elliott, infortunatosi venerdì alla tibia in un incidente sullo snowboard, a sostituirlo Josh Berry; in pole position partirà Joey Logano. La NASCAR Xfinity Series tornerà sabato prossimo a Phoenix.


Immagine: Media NASCAR

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