NASCAR | Xfinity Series: Austin Cindric torna alla vittoria a Pocono

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 28 Giugno 2021 - 12:25
Tempo di lettura: 10 minuti
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NASCAR | Xfinity Series: Austin Cindric torna alla vittoria a Pocono

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Cindric domina in rimonta e solo i doppiati negli ultimi giri gli fanno temere un’altra beffa come a Mid-Ohio, stavolta da parte di un Gibbs ancora ad alti livelli


Dopo un mese difficile Austin Cindric è tornato in victory lane sull’ovale che più si guida come uno stradale. Il pilota del Team Penske non si è fatto intimorire dalla 13esima posizione al via, causa algoritmo, ed in pochi giri è arrivato in testa al gruppo, gestendo poi il long run finale. Aveva 3″ di vantaggio a poche miglia dal traguardo, gli sono rimasti solo 0.3″ a causa di una gestione non ottimale dei doppiaggi, anche se nel caso di Starr è più colpa di David. Ancora male invece Harrison Burton e Riley Herbst, entrambi a muro dopo lo spavento per l’incidente di Justin Haley.

La gara

Sotto un cielo quasi sereno va in scena una gara che sembra di transizione per la Xfinity Series. Non c’è Kyle Busch, già impegnato nei Truck, e così sulla #54 torna Ty Gibbs che venerdì ha perso da Corey Heim la gara della Arca Series; non c’è Josh Berry sulla #8 del JRM (sale però sulla #31 del team di Jordan Anderson ancora alla caccia di punti per risalire la classifica) bensì San Mayer che a 18 anni ed 1 giorno debutta nella categoria.

Per un incredibile “effetto Mandela” questa è appena la sesta gara gara della Xfinity Series a Pocono e i precedenti cinque vincitori (Larson, Keselowski, Kyle Busch, Custer e Briscoe) non sono in griglia, dunque uno dei 40 presenti al via si prenderà un trofeo mai vinto. L’algoritmo dopo Nashville è molto equilibrato e a prendersi la pole è Harrison Burton davanti ad Allgaier, Allmendinger e Jones, mentre il leader del campionato Cindric è soltanto 13°; prosegue il 2021 difficile di Herbst, costretto a partire dal fondo per un problema al servosterzo.

Alla bandiera verde Harrison Burton rimane davanti ad Allgaier ed Allmendinger, Jones invece finisce larghissimo sul PJ1 e perde numerose posizioni facendo avanzare Hemric e Jeb Burton; rimonta anche Cindric che entra subito nella top10 e si trova davanti proprio Jones (sceso al settimo posto) e un Gibbs subito aggressivo con Austin. Ty non riesce a fermare la #22 e così deve vedersela con la sua metà (anche in altezza probabilmente), ovvero la #11 di Haley.

Da notare nei primi due giri ci sono due rimonte, quella di Cindric che passa anche un Jones molto loose, e quella di Hemric che risale nella top5. Anche Allgaier soffre il sovrasterzo e Daniel si porta al secondo posto. A metà stage (giro 10) il terzetto composto da Harrison Burton, Hemric ed Allgaier ha 2″ su Allmendinger, 3.5″ su Cindric e Jeb Burton, 4″ su Gragson e Gibbs, 5.5″ su Haley, 9″ su Mayer (entrato nella top10) e Jones. Ed è in questo momento che arriva la caution.

In curva1 mentre lottano per la 21esima posizione Williams e Ferrucci, tornato in Xfinity Series dopo un mese in IndyCar, Santino attacca Josh, però i due approcciano la curva in maniera opposta, il primo cerca un arco più ritardato e dunque va ancora un pochino dritto, il secondo cerca subito il punto di corda e dunque sterza, ma alla sua sinistra c’è Ferrucci che non sta girando e dunque il contatto è inevitabile. Contatto in pratica dovuto alla differenza di formazione fra i due piloti, una da stock car e l’altra da monoposto adattata alla stock car e messa in pratica senza test in questo 2021.

Solo Mayer, Jones, Austin Hill, Annett, Snider, Sieg (che finisce col cofano alzato), Graf (senza freni) e molti ritardatari ne approfittano per una sosta. La lunga pulizia della pista porta ad uno sprint di soli tre giri: Allgaier parte bene e sembra poter insidiare Harrison Burton, tuttavia la spinta ricevuta dal compagno di squadra Hemric è sufficiente per far rimanere in testa al figlio, nipote e cugino d’arte.

Harrison dunque deve solo difendersi da Daniel e ce la fa per poco più di un decimo: H.Burton vince la prima stage su Hemric, Allgaier, Cindric, Allmendinger, Gibbs, Gragson, Jeb Burton, Haley (anch’egli loose) e Berry. Al break tutti si fermano tranne Allgaier ed Haley, i quali dunque vogliono approfittare della lunga caution appena passata per fare quasi tutte le prime due stage con un solo pieno; dai box in una classifica rimescolata esce in testa Jones che cambia solo due gomme ed è settimo davanti ad Hemric ed Harrison Burton.

Si riparte ai -16 ed Allgaier scatta benissimo così come Snider, lasciato in prima fila all’interno al choose cone, poi però arriva subito un’altra caution: Haley finisce largo in curva1 e si tocca con Mayer al suo esterno. Il doppio contatto con le barriere è molto violento e Vargas non può evitarlo per il terzo botto. Haley è visibilmente scosso e senza fiato, al punto che arriva subito la bandiera rossa preventiva; Justin riesce a scendere e subito si distende per terra appunto per riprendere a respirare normalmente.

Quello più messo male fisicamente (relativamente, anche perché in pochi minuti è dichiarato ok dal centro medico, poi però per precauzione salterà la gara della Cup Series venendo sostituito da Allgaier) è Haley, ma quello che finisce ko psicologicamente è Vargas. Corre su una auto del JD Motorsports, finalmente stava ottenendo buoni risultati e invece finisce incolpevolmente ko con una vettura distrutta. Il colpo di grazia poi lo dà il pensiero al car chief mancato un mese fa all’improvviso; per lui questa sarebbe stata la gara di casa e invece l’ultima vettura da lui costruita finisce col muso fortemente danneggiato. E Ryan di fronte alle telecamere non può non finire in lacrime.

Dopo la bandiera rossa – come detto esposta preventivamente vista la violenza dell’incidente – si riparte senza soste ulteriori (esclusi i problemi di Sieg) ed Allgaier riprende da dove aveva lasciato ai -12 seguito da Hemric, Harrison Burton, Snider e Cindric; Austin passa uno Snider ormai a gomme finite, tuttavia i primi tre sono già scappati via. Dietro, invece, c’è una lotta interessante fra Gragson, Gibbs, Jones e Mayer.

Ai -8 Hemric riesce ad infilare il muso all’interno di Allgaier in curva3 e col side draft si porta al comando in curva1. Al giro successivo pure Harrison Burton ci vuole provare su Justin, tuttavia finisce loose al suo interno e bacia il muro col posteriore. Cindric, dopo aver evitato l’incidente di Haley, schiva pure Harrison che prosegue così con un ritiro il suo 2021 finora deludente.

Mancano pochi giri al break ed il gruppo si spacca, Hemric, Allgaier, Cindric, Mayer, il duo Kaulig e molti altri si fermano ai box lasciando la prima posizione a Gibbs; inizia in questo momento la consueta autodistruzione di Hemric che si prende una penalità per eccesso di velocità. La penalità arriva probabilmente anche in maniera poco lungimirante, infatti Daniel si vede sorpassato da Cindric uscendo dal proprio stallo e per rimettersi davanti alla #22 accelera troppo anziché desistere.

Nello sprint finale di due giri Gibbs tiene a bada la ripartenza di Gragson mentre nel gruppo ci sono vari contatti a causa della rimonta con gomme fresche dei big e a pagare dazio con qualche ammaccatura dopo un 4-wide è Allgaier. Gibbs vince così la seconda stage davanti a Gragson, Jones, Snider, Herbst, Cindric, Jeb Burton, Allmendinger, Berry e Allgaier.

A sorpresa nel break Gibbs, Gragson (ultimo pit al giro 20) e Snider (che non va in pit lane addirittura dal giro 10) non si fermano ai box e dunque rimangono al comando davanti a Cindric. Al choose cone i tre audaci scelgono tutti l’esterno e così Cindric avanza in prima fila all’interno; la bandiera verde dei -46 lascia Gibbs al comando, tuttavia Austin approfitta della chance concessagli e si porta al secondo posto.

Al giro successivo Gibbs finisce larghissimo in curva1 e così Cindric passa al comando, pochi secondo prima di un’altra caution: Herbst non si accorge di essere 3-wide in curva2 (e il dialogo non sereno con lo spotter chiarisce tutto) e finisce a muro proseguendo il suo annus horribilis. Nessuno si ferma ai box e così ai -41 (con Gragson che avanza in prima fila al choose cone) si riparte ancora una volta. Noah scatta bene sulla spinta di Snider, tuttavia Cindric mantiene la prima posizione.

Da qui al traguardo non ci saranno più caution e la corsa fa emergere le strategie, soprattutto per il timing dell’ultima sosta. Ai -35 il primo ad andare ai box – a sorpresa – è Allgaier, il quale precede pure Snider che si ferma al giro successivo. Cindric deve coprire le loro soste per evitare guai in caso di caution e dunque ai -33 anche lui effettua l’ultimo pieno (col brivido per una ruota mal fissata) ed Austin si porta dietro Gragson, Allmendinger, Jeb Burton e Berry. Anche Gibbs deve rispondere e ai -32 è il suo turno, tuttavia il secondo di ritardo dal leader che aveva prima della sosta diventano 3″ all’uscita della pit lane.

Tecnicamente il leader virtuale non è Cindric, bensì Allmendinger perché AJ ha cambiato solo due gomme, ma bastano un paio di giri alla #22 per tornare davanti alla #16 e passare ad uno ad uno tutti coloro che provano ad andare lunghi alla caccia di una caution. Anche Jones ci prova a fare solo il pieno, ma la strategia non va a buon fine ed i due lo scavalcano in curva1. Dietro di loro, invece, Gibbs ed un Allgaier che non ha grip lottano insieme a Gragson.

Il principale pilota che va lungo fino a quando può è un Hemric in ripresa dopo la penalità e che gira su buoni tempi. Daniel si ferma ai -19, ma ai box decidono di andare prudenti e gli fanno un pit stop completo e quindi la #18 scivola al quarto posto dietro a Cindric, Gibbs ed Allgaier ma davanti a Gragson, tuttavia Hemric rovina tutto per la seconda volta con un’altra penalità per eccesso di velocità.

Cindric a questo punto torna al comando e dato che mantiene 3″ di vantaggio la gara sembra chiusa. Ai -3 la #22 ha ancora 2.7″ di margine, poi però si trova da doppiare Starr che è in mezzo la pista ed Austin perde in un sol colpo 1.5″ rimanendo con soli 1.2″ su Ty ai -2, poi deve passare anche la coppia Little-Carson Ware e dunque Cindric inizia l’ultimo giro con appena 0.5″ di margine. Per sua fortuna all’ultimo giro non trova più ostacoli e quindi non viene beffato.

Austin Cindric vince la quarta gara stagionale, interrompendo il digiuno in casa Penske (fra Nascar e IndyCar) che durava da un mese davanti a Gibbs (+0.3″), Allgaier (+5.5″), Gragson (+9.1″), Allmendinger (+14.5″), Hemric (+17.1″ dopo una furiosa rimonta finale), Jones (+21.8″), Jeb Burton (+24.4″), Berry (+30.4″) e Snider (+30.5″); Moffitt, Annett, Clements, Ferrucci, Brown, Labbé e – nonostante mille guai – Sieg chiudono la lista dei 17 dei pieni giri in cui Mayer non c’è dopo un buon inizio in quanto primo doppiato.

In campionato cambia poco, Cindric allunga in vetta ed ora va da favorito a Road America, dove correrà anche in Cup Series, tuttavia in questo 2021 incredibilmente non ha ancora vinto su uno stradale. In coda Herbst perde ancora punti dall’ultimo posto utile per i playoff ed ora la situazione sta diventando drammatica.

I risultati odierni

La classifica della “Pocono Green 225”

La classifica generale

Così in campionato a 10 gare dai playoff

I prossimi appuntamenti

Il prossimo weekend la Xfinity Series farà tappa a Road America insieme alla Cup Series. Al sabato ci sarà la consueta gara della categoria cadetta, domenica invece il ritorno della serie regina in Wisconsin dopo mezzo secolo.


Immagine: media.nascar.com

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