NASCAR | Xfinity Series: Allgaier vince in volata a Daytona

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Tempo di lettura: 15 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
26 Agosto 2023 - 18:00
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Tre big one a selezionare il gruppo. Creed beffato al secondo overtime ancora una volta, Allgaier vince per la prima volta a Daytona


Una gara veloce quella di Daytona, ma che non ha potuto evitare i soliti big one, alla fine tre di cui due a causare altrettanti overtime. Justin Allgaier in una carriera ricca di successi (parziali, mai il titolo) vince finalmente a Daytona rimediando al disastro del team ai controlli tecnici che lo aveva costretto a scontare un drive through ad inizio gara. Ovviamente Creed deve rimanere deluso in qualche modo come da tradizione e, dato che è arrivato intatto al traguardo, si deve accontentare di un altro secondo posto, ma almeno pare aver messo un po’ più al sicuro i suoi playoff.

La gara

La gara di Daytona è in pratica l’ultima wild card della regular season della NASCAR Xfinity Series prima del taglio che arriverà fra due settimane dopo Darlington e Kansas. Il programma è compatto solo al sabato con qualifiche e gara, ma il clou inizia già al venerdì.

In questa giornata, infatti, ci sono i controlli tecnici e nella tagliola finiscono addirittura in cinque: il trio del Jordan Anderson Racing (con Jeb Burton che corre sulla #22 che omaggia papà Ward e il titolare che torna in corsa dopo l’incendio con ustioni post incidente dell’anno scorso), Ryan Sieg e pure Justin Allgaier.

In settimana si attendono eventuali comunicazioni ulteriori, ma è noto il fatto che i controlli tecnici sono stati falliti più volte e per Allgaier, Burton e Retzlaff scatta l’espulsione del car chief e drive through da scontare al primo giro lanciato, per Anderson e Sieg – oltre a tutto questo – anche il divieto di disputare le qualifiche. Per modifiche in parco chiuso partiranno dal fondo anche Mosack e Decker.

L’attenzione di tutti è sulla lotta riaperta clamorosamente per la 12esima e ultima fra Hemric (+28), Creed (+22), Herbst (+3) e Kligerman (-3) dopo le difficoltà estive dell’uno e dell’altro e l’ottima rincorsa di Parker che prima di Daytona ha pure firmato il rinnovo di contratto per il 2024.

La qualifica è l’ennesimo dominio di Austin Hill, alla quarta pole consecutiva su uno superspeedway, che precede il compagno di squadra Sheldon Creed alla caccia di punti pesanti e, chissà, della prima vittoria in carriera nella categoria. Tuttavia i due, pur non rischiando mai, durante la gara raramente si aiuteranno quasi come se non fossero teammate.

Al via, infatti, il classico gioco di squadra non viene messo in atto, Hill non scende all’interno su Creed e così la corsia esterna avanza al punto che Sammy Smith riesce a mettersi davanti a Sheldon. Alla fine del primo giro i cinque scontano la penalità e rientrano in pista staccati di 30″, rischiano di sfilacciarsi ma Anderson riesce a recuperare la scia e così il trenino riuscirà a resistere a pieni giri senza perdere terreno, né venire doppiato.

La corsia esterna viaggia veloce e solo dal terzo giro l’interno inizia a recuperare terreno seppur non viaggi così compatto e dopo il quinto vagoncino (Berry) c’è un po’ di buco. Si scatenano così subito i side draft e a pagare per primo è Nemechek che si trova nel mezzo fra Haley (sulla #10 di Kaulig dopo le incomprensioni di Atlanta) e Alfredo. Chi invece la scia la perde subito è la Decker che si stacca e verrà presto doppiata.

L’interno è ormai sguarnito, ma nonostante questo recupera terreno al punto che al sesto giro sul traguardo Hill e Sammy Smith sono separati da 0.000″. Il gruppo si sta un po’ rimescolando, Alfredo cerca una terza corsia esterna e così a disunirsi è ora la ex corsia esterna.

Ed è a questo punto che arriva il primo colpo di scena della corsa: Riley Herbst via radio comunica di avere problemi allo sterzo che è come se non reagisse agli input al volante. E Riley ovviamente diventa nervoso.

Davanti intanto Sammy Smith ha approfittato della situazione per mettersi al comando, tuttavia fatica a coprire tutte le corsie si creano varchi ovunque, Bayne trova un buco nel mezzo dopo aver rischiato con Hemric, Creed riesce a mettersi dietro al compagno di squadra Hill e così a mettersi dietro al leader è Kligerman, ma il tandem RCR recupera su Sammy che poco più tardi viene fatto saltare.

Improvvisamente la corsia esterna diventa dominante e si va formando velocemente la fila indiana con pochi, fra questi i piloti JGR, all’interno. Herbst intanto si è sfilato in coda per non rischiare incidenti.

Mancano già solo 10 dei 30 giri della prima stage e l’unico problema per Hill sembra un detrito che si è posato sulla griglia del radiatore, ma è qui che ricominciano gli attacchi con Mayer che ci prova da solo, tuttavia il buco su Alfredo non c’è, i due si toccano e Sam rimbalza indietro; stessa sorte poco più tardi per Nemechek. Anche Kligerman attacca, ma Parker limita i danni.

Ai -5 cominciano gli attacchi più coordinati con Sammy Smith, Mayer e Berry, tuttavia sortiscono pochi effetti. Ai -2 ci riprovano le seconde linee con Alfredo, Moffitt, Jones e Bayne, Kaulig ci tenta in coordinato (solo Chandler Smith con Hemric), Hill copre senza Creed e avrà ragione perché la difesa ha successo e il ritorno dal compagno di squadra trascina la coppia alla doppietta.

Hill vince una tranquilla prima stage davanti a Creed, Chandler Smith, Moffitt, Alfredo, Hemric, Jones, Clements, Custer e Bayne. All’ultimo giro la gomma anteriore sinistra di Herbst esplode distruggendo il passaruota e Riley esplode via radio con il team che ancora una volta gli ha dato una vettura impresentabile (ko anche al Glen) e che lo sta facendo eliminare dai playoff. Herbst torna ai box e, venendo doppiato, fa saltare il lucky dog della Decker. Riley intanto perde tre giri ai box per le riparazioni in cui si scopre la causa scatenante di tutto: un bullone allentato della scatola dello sterzo.

Tutti vanno in pit lane ed Hill esce davanti grazie a sole due gomme cambiate precedendo Nemechek (idem), Creed (pit completo), Smith e Kligerman (anch’essi due gomme); penalità per Herbst, Guenette (che ha i piedi molto surriscaldati) e Bacarella.

Si riparte con 24 giri da completare nella seconda stage e Nemechek al choose cone sceglie di seguire Hill, dunque Creed avanza in prima fila e come alla partenza non c’è alleanza. L’interno ha un attimo di difficoltà anche perché dietro ad Hill ci sono due auto del JGR e poi due di Kaulig, ma la coppia Mayer-Berry che apre la terza corsia nel mezzo rimescola i valori in campo. Gase deve andare ai box perché ha perso il finestrino posteriore sinistro.

Ai -20 l’interno avanza di colpo e Creed balza al comando grazie al fatto che Nemechek avesse avuto un’esitazione; Sheldon si posta all’esterno davanti a Hill e la coppia RCR si riforma lasciando Kligerman all’interno e il trio JRM (senza Allgaier) nel mezzo.

Il gruppo si ricompatta un po’ e dopo nemmeno un paio di giri arriva il big one. Sul traguardo nella corsia interna Alfredo perde la linea e tocca Jones e da lì nel mucchio finiscono anche Weatherman, Mosack, Moffitt, Grala, Graf, Ryan Sieg, Williams e non si sa come la Decker che era in coda; solo in testacoda invece Allgaier e forse Haley che però soffrirà in termini di velocità per il resto della gara. Il lucky dog anche in questo caso non va a nessuno appunto perché la Decker è stata coinvolta nell’incidente.

Dopo qualche sosta non influente per la strategia si riparte ai -10 con il tandem RCR all’esterno mentre quello interno dietro a Kligerman e Nemechek si disunisce e così Sheldon rimane al comando. La situazione si fa bella intensa però fin da subito, Creed copre e la coppia Kligerman-JHN cambia corsa con Parker che si mette davanti, non riesce a coprire tutto e così spunta fuori Bayne.

Le corsie non sono per nulla unite e i rischi sono tanti. Bayne è sì davanti ma la sua leadership è in bilico, deve tenere a bada infatti la coppia C.Smith-Hemric che dietro di sé ha Allgaier entrato in top5 dopo la penalità iniziale.

Pian piano si forma la fila indiana lungo il muro con i soli Allgaier, Sammy Smith, Alfredo e Gaulding all’interno a perdere, ma l’attacco coordinato di Creed e Hill ai -5 fa saltare il banco. Sheldon si mette davanti a Hemric, poi al giro successivo passa Chandler Smith e di slancio pure Bayne tornando al comando.

Hill riesce a seguirlo e pure lui trova la scia, non c’è spazio per collaborare e così Austin torna davanti mentre Bayne è finito nel mezzo e Creed perde all’esterno. Queste due file riescono ad unirsi e Sheldon prende la scia di Bayne il quale fallisce l’attacco. E così si riforma la coppia RCR.

Ultimo giro ormai: Sheldon attacca di nuovo di slancio ma non completa il sorpasso venendo salvato da Custer mentre Hemric sostiene Hill. Creed si rilancia sul rettilineo opposto e passando vince la seconda stage davanti a Hill, Custer, Sammy Smith, Hemric, Nemechek, Bayne, Kligerman, Mayer e Chandler Smith. Gase è il lucky dog ma recupera solo uno dei due giri persi.

Altro giro di soste e altre strategie: Mayer balza al comando (solo pieno) davanti a Creed (due gomme), Allgaier (zero), Hill, S.Smith, Custer (due), Berry (zero, quindi strategia comune in JRM), Nemechek, Kligerman (due) e Bayne che il primo a fare un pit completo.

Si riparte con 34 giri alla bandiera a scacchi ed il trio JRM, inframezzato da Sammy Smith, che al choose cone sceglie l’esterno mentre il duo RCR va interno. Stavolta è la corsia esterna a non essere unita e così, mentre Creed e Hill si ritrovano subito al comando, dietro il gruppo è 3-wide con Kligerman, Sammy Smith e Custer a comandare rispettivamente le corsie da sinistra a destra. Parker però è quello che si perde per primo e si torna verso il 2-wide verso il muro.

Gli attacchi ricominciano da subito ai -30 e si fa vedere il JGR in blocco seguito dallo stesso Kilgerman; il loro guadagno all’inizio viene sottovalutato, poi però è travolgente ed ai -29 Sammy Smith ha già il muso davanti a tutti. La #18 di slancio prova un attacco che sembra riuscire, ma Creed riesce a rispondere. Queste manovre riportano Bayne al comando della corsia interna e Trevor passa al comando perché Hill ha spinto troppo Sammy e così la fila esterna ha perso inerzia.

All’interno ormai sono rimasti solo Bayne e Nemechek, tuttavia quando le loro speranze sembrano perse ecco che arrivano diverse vetture in loro soccorso. La coppia Bayne-Nemechek riesce a mettersi davanti a Creed mentre Sammy cerca un varco davanti a Sheldon non trovandolo e rimbalzando portando con sé Nemechek e avanzando Kligerman. I due del JGR si ritrovano nel mezzo ma vengono salvati da Berry e Allgaier.

C’è ancora tanta confusione nel gruppo con rimescolamenti continui. Custer viene mandato all’esterno 3-wide, davanti si tornano a formare due corsie e nel processo Mayer tenta l’attacco a Nemechek facendolo saltare dalla fila. Nemmeno mezzo giro più tardi e Sam si ripete su Sammy. In due miglia il trenino JGR al comando non esiste più con Bayne rimasto solo in prima posizione.

Siamo ai -20 e Mayer sembra aver finito il suo compito e all’interno perde terreno. Si riaccende così Creed che esce dalla scia di Kligerman aiutando allo stesso tempo proprio Mayer seguito da Allgaier, Burton e Chandler Smith. Bayne non riesce a coprire la rimonta dell’altra fila ed ai -18 Sam ha il muso davanti a tutti mentre Chandler Smith finisce da solo nel mezzo.

Mayer finché può copre pure lui, poi però ai ai -15 la spinta di Burton manda davanti Allgaier che riesce a saltare davanti a Bayne. Si riapre anche una terza corsia nel mezzo con Nemechek, Sammy Smith, Gaulding e Bayne che da davanti prova a dare loro una mano.

Il gruppo è sempre più sfilacciato e davanti la battaglia è nel vivo. Le tre corsie sono in continuo movimento e chiunque si trovi momentaneamente al comando prova a coprirle tutte. Ai -13 Bayne riesce a rimettersi davanti ad Allgaier passandolo, Justin tenta il controsorpasso non riuscendoci. L’esterno approfitta di questo e Hill attacca, Creed si sposta e lo copre. Il tandem RCR è di nuovo insieme e i due con Chandler Smith avanzano.

Un gruppo da 16 (Custer primo degli staccati) ora viaggia 2-wide con Creed e Bayne a lottare al comando delle rispettive corsie in vista degli ultimi 10 giri quando per forse un minuto torna la calma.

Ai -9 Mayer finisce nel mezzo, Sammy Smith prova a salvarlo, ma Sam trova da solo di nuovo un varco in scia. L’esterno avanza di nuovo e Bayne riesce a coprire Creed che viene mandato nel mezzo e così dietro a Trevor c’è ora Hill.

Poi però la caution a fermare tutto: Burton perde la vettura da solo in curva4 e in un incidente che coinvolge molte vetture anche in coda finiscono Haley e la coppia Alpha Prime di Ellis (brutta botta) e Bacarella con quest’ultimo che innesca il tamponamento a catena. Anderson è il lucky dog.

Qualcuno (Custer, Moffitt, Clements, Berry, Sieg) va ai box per un rabbocco e l’ultimo set di gomme fresche, poi si riparte per un cosiddetto “overtime #0”, ovvero un ripartenza ai -2. Al choose cone Bayne va esterno con Hill, C.Smith, Hemric e Creed, Allgaier invece interno con Kligerman, Mayer, Nemechek e S.Smith.

Pronti via e subito incidente: all’esterno Hill spinge, poi capisce che Bayne non ne ha, scarta verso destra per andare 3-wide. Trevor cerca il blocco (sul momento dirà assurdamente che è stato trascinato dal paraurti della #21), ma ovviamente il tempo di reazione non c’è e quindi parte un altro big one che manda ko oltre a questi due anche Mayer, Chandler Smith, Sammy Smith, Nemechek (Bayne per non finire 15° – secondo le sue parole – in pratica ha quasi distrutto tre vetture del suo team), Hill, Perkins e Yeley mentre danni minori li ha Hemric; Gase è ancora lucky dog.

Overtime #1: mentre Allgaier, nuovo leader, per paura di rimanere a secco viaggia sull’apron, si va al choose cone in cui Justin a sorpresa sceglie l’interno seguito da Creed e Retlzaff, all’esterno invece Kligerman, Hemric e Alfredo e dietro di loro una selva di underdog.

Bandiera verde e Creed spinge bene Allgaier, ma Kligerman reagisce sfruttando un esterno un po’ disunito in cui salta Gaulding. Da dietro arriva di rincorsa un Custer con gomme fresche e benzina a sufficienza per andare 3-wide, poi Cole trova il varco e si infila nel mezzo recuperando posizioni, ma in curva3 arriva il terzo e ultimo big one.

Nella serie di contatti è difficile trovare un vero colpevole, ma in sintesi Perkins scende su Williams e parte l’incidente che coinvolge anche Berry, Bayne, Nemechek, Burton (che non si sa come si prende lo stesso il lucky dog), Moffitt e Clements.

Overtime #2: stavolta dietro ad Allgaier al choose cone c’è Hemric mentre all’esterno ci sono Kligerman, Creed e Custer con Parker e Sheldon che hanno paura ad aiutarsi a vicenda per non regalare una fondamentale vittoria all’avversario.

Curva1 va come prima con Allgaier che scatta bene e Kligerman, poi però Custer si perde un po’, la #48 e la #2 rimangono da sole e Justin si trova con una lunghezza di vantaggio al punto che Hemric riesce ad infilarsi dietro di lui. Kligerman però trova lo slancio e attacca all’esterno Daniel seguito da Creed. Allgaier copre tutto questo e si va verso l’ultimo giro sotto bandiera verde dato che non arriva la caution per Grala che si gira da solo all’ingresso dei box sul muso di Anderson.

Sul traguardo Creed si infila su Kligerman e tenta di slancio l’attacco su Allgaier che però chiude una volta e alla seconda occasione Sheldon non riesce a completare la manovra. I due sono dunque affiancati, Creed per un attimo in scia, poi si rilancia all’esterno. La volata è ravvicinata ma Allgaier resiste per soli 0.005″.

Allgaier vince dunque per la prima volta in carriera (sembra incredibile ma è vero) su uno superspeedway e dunque anche a Daytona con Creed ancora una volta beffato; seguono Hemric, Kligerman, Custer, Ryan Sieg, Retzlaff (arrivati a pari tempo, decide il fotofinish), Alfredo, Gaulding, Haley (risalito dopo le difficoltà), Jeffrey Earnhardy e Burton, più staccati dopo i contatti finali anche Kyle Sieg, Gase, Anderson, Smithley, Berry, Moffitt, Mayer e Grala; A un giro gli Smith ed Hill, Herbst 24° a due giri.

Mentre Allgaier festeggia per la prestigiosa vittoria, Custer può consolarsi vedendo la classifica, infatti è balzato al decimo posto a +60 sul taglio grazie al lauto bottino, Hemric è a +57, Kligerman vola virtualmente ai playoff dato che un arrabbiatissimo – giustamente – e sfortunatissimo Herbst è scivolato a -20. Jones precipita a -89 e ancor di più è obbligato a vincere per salvare una stagione disastrosa.

I risultati odierni

La classifica della “Wawa 250”

La classifica generale

Così in campionato a 2 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2023

I prossimi appuntamenti

Stanotte a Daytona ci sarà la decisiva gara della NASCAR Cup Series che deciderà (e non solo) il 16° pilota qualificato per i playoff. Diretta su Mola a partire dall’1:00 con pre-gara a cura di Giovanni Esposito e del nostro Simone Longo e poi commento di Matteo Senatore e dello stesso Simone Longo.

Domani, invece, la NASCAR Truck Series torna al Milwaukee Mile per la prima volta in 14 anni. La Xfinity Series sarà in pista sabato prossimo a Darlington.


Immagine: Media NASCAR

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