Se Christopher Bell si pentirà della penalità per eccesso di velocità in pit lane quando stava dominando lo scopriremo soltanto fra sette giorni esatti. Già, perché a causa di questa infrazione ha consegnato la vittoria a Justin Allgaier, tornato alla vittoria dopo ben 39 gare a digiuno (ultimo successo a Indianapolis l’anno scorso), il quale dunque ora va a Homestead da quarto del gruppo (come da pronostico dopo quanto successo ai suoi avversari fra Kansas e Texas) contro i big3 che hanno rubato le copertine finora in questa stagione. E si sa che quando si parla solo dei big3, poi a Miami rischia di portare a casa il titolo il quarto perché più libero dalle pressioni oppure dato che ci arriva con l’inerzia giusta.
La gara
La corsa di Phoenix in pratica deve solo chiarire chi si dovrà unire ai big3 Bell, Custer e Reddick in vista di Homestead e il favorito n°1 è Justin Allgaier, il quale parte con 18 punti di vantaggio sul primo degli esclusi e quindi è chiaro che – a meno di sorprese – Briscoe, Cindric, Annett e Gragson saranno obbligati a vincere per andare a Miami. Le libere riducono ulteriormente le chance dato che Bell e Allgaier sono i favoriti visti i passi gara e la coppia Custer-Reddick non sta a guardare. Le qualifiche invece regalano qualche chance a Briscoe, terzo in griglia dietro a Bell e Custer ma davanti a Reddick e Allgaier.
Alla bandiera verde Custer ci prova su Bell ma si deve riaccodare mentre dietro di lui Briscoe finisce leggermente lungo in curva3 e apre la porta ad un 3-wide con Reddick e Cindric, tuttavia alla fine ne escono tutti senza danni. Le due Ford di Briscoe e Cindric affondano quasi subito, con la #98 che bacia il muro e la #22 che soffre di sovrasterzo e così i big3 con Allgaier allungano subito. Ed è proprio in un momento di difficoltà di Cindric che sia Annett che Herbst ne approfittano per sorpassarlo; Riley non si accontenta e in curva3 attacca pure Micheal ma perde il controllo in ingresso di curva per poi finire a muro col retrotreno.
Nessuno va ai box (siamo appena al giro 15) e così si giunge alla ripartenza con le posizioni invariate. La bandiera verde permette ad Allgaier di passare all’esterno da quarto a secondo dopo un breve duello con Custer, ma non ne ha abbastanza per attaccare Bell, il quale sembra neanche forzare il ritmo. Christopher vince dunque la prima stage davanti ad Allgaier, Custer, Reddick, Briscoe e Annett.
Il giro di soste rimanda Allgaier da secondo a quarto – e Brandon Jones in fondo al gruppo per una penalità – ma solo per poco dato che quella è sempre la posizione giusta per una buona ripartenza e così Justin si riaccoda in fretta dietro a Bell mentre Annett approfitta della lotta fra Custer e Reddick per portarsi momentaneamente in terza posizione. La seconda stage vede gli stessi valori della prima e da notare ci sono solo Reddick che fatica a sorpassare Annett ed il recupero di Cindric dopo gli aggiustamenti di assetto. Bell vince in assoluto controllo anche la seconda stage davanti agli stessi tre piloti di prima nello stesso ordine e poi stavolta Annett davanti a Briscoe.
E quando tutto sembra pronto per il trionfo di Bell, ecco che arriva l’errore assolutamente evitabile: pizzicato per eccesso di velocità (insieme a Cindric) quando la sua pit crew aveva fatto il suo dovere lasciandolo in testa alla gara. Ad ereditare la prima posizione è così Custer visto che i meccanici di Allgaier ancora una volta non sono impeccabili. Tuttavia ancora una volta Cole non si dimostra un falco nelle ripartenze e così Justin alla prima curva gli è già davanti. Dietro intanto Bell comincia il suo recupero dal fondo della top20 e dopo poco, a 95 giri dalla fine, è già in decima posizione. Dopo aver passato Haley, Christopher fatica a mettersi dietro J.H.Nemechek, ma un paio di giri più tardi commette un’errore incredibile tagliando troppo curva2 mettendo l’anteriore sinistra sull’apron e finisce in testacoda.
In una gara molto lineare, questa è l’unica occasione che i crew chief hanno per ribaltare la gara: Briscoe, Annett e Cindric fanno solo il pieno (si può andare fino in fondo anche se usando fino all’ultima goccia di carburante) lasciando ai box l’ultimo set di gomme a disposizione per una eventuale caution nel finale di gara. Gli altri tre big invece optano per una sosta completa e prudente, con Allgaier perde ancora posizioni finendo dietro a Reddick e Custer.
Alla bandiera verde a 79 giri dalla fine Cindric prova il tutto e per tutto inventandosi una traiettoria strettissima in curva1 ma alla fine non guadagna né perde, così Briscoe rimane in testa (Clements non si era fermato ai box ma pochi metri dopo lo scatto è finito dietro a Chase). Dietro di loro la ripartenza di Allgaier è ottima e ritorna davanti ai suoi due rivali. La fuga di Briscoe dura poco viste le gomme usurate e ai -66, non senza rischiare dato che Justin finisce leggermente lungo e si arriva quasi al contatto, Allgaier torna in testa.
Purtroppo per Briscoe e Cindric la caution non arriva e così il loro azzardo non paga. Nel finale Reddick decide di non rischiare (gli basta un 15° posto) col carburante e così alza il piede lasciando passare Custer (matematicamente qualificato dopo la seconda stage) il quale si mette in caccia di Allgaier. I 2.5-2.7″ di ritardo rimangono stabili a lungo, poi Cole inizia un recupero deciso fino a scendere ad 1″ a cinque giri dalla fine, ma non c’è il tempo per un tentativo di sorpasso.
Allgaier vince dunque davanti a Custer, Reddick, J.H.Nemechek, Z.Smith, Cindric, Haley, Briscoe, Annett e Gragson e vola così ad Homestead sulle ali dell’entusiasmo visto il ritorno in victory lane dopo il lungo digiuno e a questo punto il pronostico per il gran finale diventa ancora più incerto.
I risultati odierni
La classifica della “Desert Diamond West Valley Casino 200”
La classifica generale
Questa la graduatoria alla fine del “Round of 8”
I prossimi appuntamenti
Stasera a Phoenix alle 20:30 nella gara della Cup Series verranno decisi i due piloti che si uniranno a Martin Truex Jr. e Kevin Harvick nella lotta per il titolo della settimana prossima a Homestead.
Immagine: GettyImages per nascar.com
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