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NASCAR | Xfinity Series: Allgaier finalmente conquista Bristol!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 16 Settembre 2023 - 16:25
Tempo di lettura: 15 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
NASCAR | Xfinity Series: Allgaier finalmente conquista Bristol!
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Dopo 12 anni e tante occasioni mancate, Allgaier conquista Bristol e il Round of 8. Gara combattuta con tanti big che hanno avuto problemi


Un ritorno alle origini quello di Justin Allgaier, alla gara primaverile del 2010 quando un giovane pilota del Team Penske vinceva a Bristol la sua prima gara in carriera. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ma soprattutto negli ultimi anni quando Allgaier ha spesso dominato la gara nel Tennessee senza però mai tornare a vincerla. Stanotte invece tutto si è sistemato e Justin ha conquistato di nuovo Bristol ancora una volta in maniera convincente, di velocità, tattica e intelligenza. E quest’ultima è probabilmente mancata a qualcuno dei compagni di squadra ed avversari per i playoff.

La gara

I playoff della NASCAR Xfinity Series iniziano da Bristol con una delle tappe più attese. E le aspettative per una prova ricca di emozioni iniziano sin dalle libere. Nel Gruppo A, quello dei piloti con il punteggio più basso dell’algoritmo, c’è il debutto stagionale di Dale Earnhardt Jr. che nella sua selezione di gare da disputare annualmente ha scelto Bristol. E fa riflettere il fatto che sia – nettamente – l’unico pilota over40 in griglia.

Le forature segnano le libere. Il primo a finire a muro è Emerling sulla #35 del proprio team ed il problema è che la squadra non ha un muletto e quindi l’altra auto, la #53, si ritira dall’evento e McLeod passa sulla #35 per la corsa.

Ma il colpo di scena, il primo della giornata, è nel Gruppo B: la vittima eccellente è Jeb Burton che finisce contro le barriere e deve ricorrere al muletto che, tuttavia, era la vettura di riserva per Darlington e quindi l’assetto di base è completamente inadatto a Bristol. Il weekend di Jeb appare già in rapida salita.

Dopo il ritiro della #53 rimangono 38 vetture e quindi non ci sono DNQ. A conquistare la pole position è Cole Custer, quinta della stagione, davanti a Berry, Nemechek, Chandler Smith ed Hemric, fresco di annuncio di promozione in Cup Series con il Kaulig Racing. Male invece Creed ed Hill, rispettivamente addirittura 21° e 26°.

Dopo aver mandato in fondo Kraus (sulla #11 di Kaulig), Alfredo (un po’ in involuzione nelle ultime settimane) ed Herbst (ancora vettura non preparata al meglio) per modifiche in parco chiuso, Burton per il muletto e McLeod per cambio pilota e auto, ed aver temuto per un paio di gocce di pioggia la corsa può partire.

Dall’esterno Custer rimane al comando seguito da Chandler Smith ed i due allungano subito approfittando del fatto che all’interno Berry rischi grosso e perda velocità e posizioni venendo passato di forza da Nemechek e molti altri stabilizzandosi al settimo posto. Bella battaglia poco più dietro con un 3-wide fra Bayne (fresco della nascita del quinto figlio), Mayer e Kligerman.

La classifica si deve assestare e la top10 è in continuo movimento, ad esempio Ryan Sieg mette pressione ad Hemric, tuttavia un Bayne emerso dalla lotta precedente ne approfitta e lo supera. L’interno è ancora la traiettoria dominante, ma il passare della corsa farà emergere anche l’esterno.

Si fa notare sempre di più Allgaier che, dopo essersi qualificato decimo, sta già rimontando e col sorpasso su Jones è entrato in top5, dietro invece Hemric viene mandato esterno ed è sfilato da Bayne, Sieg, Kligerman e poi anche Mayer. Daniel viene così raggiunto da Dale Earnhardt Jr e Clements e c’è un contatto fra i tre senza danni. Timmy Hill vede un po’ di fumo uscire dalla vettura e questo sarà il prodromo del suo ritiro a fine prima stage per problemi al retrotreno.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1702834466421346404?s=20

Intanto sono passati 15 giri e Custer è andato in fuga mettendo oltre 2″ su Nemechek e Chandler Smith, tuttavia ha raggiunto la coda del gruppo e deve iniziare i doppiaggi. I sorpassi però proseguono con un insolito long run per Bristol: c’è lo scambio degli Smith per la terza posizione (e così JHN si scrolla di dosso i rivali) con Allgaier che li ha raggiunti e Bayne che passa Berry per il settimo posto.

Custer perde sì circa 1″ da Nemechek, tuttavia una volta iniziati i doppiaggi Cole non sbaglia più un colpo e in appena 10 tornate doppia circa 10 vetture (fra cui un Kraus in giornata no). Chi è braccato in questa fase è Jeb Burton, il quale però non si lascia prendere dal panico e anche lui supera vetture. Soffrono anche Creed ed Hill (nervoso via radio), entrati sì in top20 ma rimasti sul fondo. Clements va ai box con la anteriore destra forata e sarà solo l’inizio dei problemi.

Dopo 30 giri Allgaier supera entrambi gli Smith, salendo al terzo posto e mettendo nel mirino anche Nemechek che deve cedere alla #7 dopo 43 tornate; ora però il ritardo da Custer è salito a 3.6″. Prosegue anche il su e giù di Sieg in fondo alla top10, passato da un Mayer in ripresa mentre anche Kligerman deve trovare la costanza in classifica.

A metà stage inizia persino il secondo giro di doppiaggi, tuttavia Custer pensa più al fatto che davanti a lui, ora in 23esima posizione, c’è Burton che rischia grosso. Va in difficoltà ancor di più Chandler Smith che esce dalla top5 a vantaggio di Brandon Jones; Alfredo poi non facilita il doppiaggio e Jones passa pure Sammy. Stessa sorte per Berry che viene scavalcato da Kligerman. Della coppia Hill-Creed quello messo peggio è Sheldon dato che Austin mette Graf fra la #21 e la #2 e poi anche Herbst supera Creed.

Ai -35 Burton deve alzare bandiera bianca e viene doppiato; Custer ha un passo gara quasi inarrivabile ed il suo ritmo è pari solo a quello di Allgaier che prova a inseguirlo. Chi si sveglia in questa fase dopo essersi tolto un po’ di polvere di dosso è Dale Jr., il quale si mette dietro Berry ed Hemric. Stessa sintesi per Herbst. anch’egli a rischio doppiaggio, che passa Graf ed Hill.

Ai -20 metà gruppo è doppiato e la calma è ancora lontana. Nemechek, che fatica a tenere la corda, perde la posizione anche da Jones, Earnhardt entra in top10 ai danni di Sieg. Il sorpasso di Creed su Graf non basta ad evitagli il doppiaggio. Berry è in crisi totale e vede sfilare anche un Herbst in crescendo.

Gli ultimi giri vedono il cedimento degli Smith, Sammy viene sfilato da parecchie vetture, Chandler viene passato in volata da Earnhardt. Custer vince una prima stage avvincente con 1.4″ su Allgaier, 3.7″ su Jones, 5.6″ su Nemechek, 10.7″ su Bayne, Chandler Smith e Kligerman, 11.8″ su Mayer, Dale Earnhardt e Sammy Smith; Sieg è 11° davanti ad Hemric, Herbst, Hill, Berry e Retzlaff, il lucky dog è Jeffrey Earnhardt 17° davanti a Graf, Creed e Burton. McLeod accusa problemi ai freni e poco dopo si ritirerà.

Il primo giro di soste lascia Custer in testa davanti ad Allgaier, Jones, Nemechek ed Earnhardt che fa un’ulteriore balzo in avanti; Burton, Caruth ed Ellis provano la wave around a differenza di Creed. Si riparte con 75 giri nella stage e Custer allunga subito approfittando del duello fra Jones ed Allgaier a lungo appaiati dato che Justin ha scelto l’interno; stessa scena dietro di loro con Earnhardt e Nemechek. Justin rischia grosso all’interno di Jones in curva3 con lo splitter che tocca il cemento per le pressioni basse delle gomme e scivolando tocca Jones che accusa un tire rub che sembra destinato al disastro e invece si risolverà senza incidenti.

Brandon alla fine, tuttavia, deve arrendersi ad Allgaier che torna al secondo posto, ma Nemechek non riesce ad approfittarne e, dopo essere stato anche superato da Earnhardt, si stacca dalla vetta. Proseguono nella rimonta sia Herbst (sorpasso su Chandler Smith e Bayne) ed Hill.

Allgaier tuttavia ora che è già davanti è subito pericoloso e in poche miglia colma il ritardo da Custer passandolo poi al giro 109 dopo un paio di incroci, dunque quando ne mancano 61 a fine stage. Dale dietro di loro approfitta del tire rub di Jones e supera il compagno di squadra puntando per qualche giro anche Cole.

Justin allunga ed ha già raggiunto la coda del gruppo con la wave around, Ellis e Caruth tornano fra i doppiati ed il seguente sulla lista è un comunque convincente Jeb Burton. Stupisce anche Herbst che, dopo essere partito dal fondo, aver evitato il doppiaggio ed i sorpassi su Chandler Smith e Bayne è settimo. La buona fase di Dale invece si esaurisce ed ai -55 quando tenta un attacco senza buon esito su Custer e Jones ne approfitta.

I giri passano in fretta e i temi però sono molti di quelli già visti, una foratura per Clements, Chandler Smith che scivola indietro ed Hill che cerca il riscatto però ora è addirittura 11° e vicino a Mayer. Ai -30 il primo vero colpo di scena della gara: Kligerman rallenta di colpo e va ai box con la anteriore destra in fiamme, ma non è un problema ai freni bensì uno ben più grave, il cedimento del mozzo. Dopo una lunga sosta nel garage chiuderà 31° staccato di 54 giri.

Intanto Allgaier, che ha 1.5″ su Custer e Jones, ha raggiunto e doppiato di nuovo Burton e vede poco distanti Jeffrey Earnhardt e Retzlaff. Però Jeb ha il colpo di fortuna che fa fruttare la comunque ottima gara. Mosack (ancora una volta troppo esuberante) manda in testacoda Graf con Jeb, Custer e Jones che rischiano di finire nel mucchio. E Burton è il lucky dog.

Il gruppo si spacca a livello di strategie: Allgaier, Custer, Nemechek, Sammy Smith ed Hill tirano dritto (impedendo così anche la wave around a Creed) mentre tutti gli altri pittano – col pieno si può andare fino a fine gara – ed Earnhardt esce dai box davanti a Jones, Bayne, Mayer ed Herbst.

Si riparte con 16 giri da disputare nella seconda stage e dall’esterno Allgaier e Custer vanno via, Sammy Smith perde all’interno e ad infilarsi nel buco lasciato dalla #18 è Dale che passa anche Nemechek. A sfruttare al meglio le gomme fresche è tuttavia Bayne che ai -10 supera per un attimo Earnhardt. A seguirli è Hemric con Nemechek mentre Sammy è crollato. JHN tenta l’attacco su Hemric, ma la manovra è decisamente poco intelligente e per poco non nasce un incidente.

L’incidente arriva però dietro di loro ai -4 ed è clamoroso. Berry è in recupero e attacca Mayer per l’ottava posizione. Josh è interno, Sam è esterno, in uscita di curva non sfiora il muro e nel rientrare leggermente si tocca con la fiancata della #8 che probabilmente pensava ad una #1 più vicina alle barriere. La sfortuna vuole che nel contatto Berry fori la anteriore destra e così alla curva successiva Josh parte per la tangente, travolge Mayer e nel mucchio ci finisce anche Jones e Sieg va in testacoda per evitarli. E tre auto del JR Motorsports finiscono qui la corsa.

Allgaier vince sotto caution la seconda stage davanti a Custer, Hill (ottima strategia), Dale Earnhardt Jr., Bayne, Nemechek, Hemric, Herbst, Chandler Smith e Jeffrey Earnhardt; a pieni giri anche Retzlaff, Sammy Smith, Sieg e Jeb Burton con Creed lucky dog.

Dopo le dichiarazioni piccate di Mayer che spera nella foratura di Berry “altrimenti non sarebbe una manovra degna di un pilota da Cup Series” nell’ennesimo incidente stagionale in casa JRM e Josh che subito spiega il tutto con la foratura, c’è tempo per il completamento del giro di soste e quindi a passare clamorosamente al comando è Dale Jr. davanti a Bayne, C.Smith, Retzlaff, Herbst, Allgaier, Hill, Nemechek e Custer che perde un paio di posizioni in pit lane.

Green a 121 giri dalla fine anche se durerà poco. Dale, che si gasa giustamente via radio, rimane primo, tuttavia Allgaier non sbaglia nulla e così in poco tempo salta Herbst ed è già quarto. Poi però un’altra caution con Graf che tocca Clements e lo manda in testacoda; in precedenza tuttavia anche due contatti fra J.Earnhardt e Burton con Jeffrey che stringe a muro Jeb, costretto ad una sosta precauzionale; anche Moffitt si ferma per riparazioni meccaniche. Kraus è il lucky dog dopo dopo il difficile inizio.

Nuova bandiera verde ai -110, Allgaier al choose cone sceglie l’interno e riesce a prendersi la seconda posizione da Bayne puntando subito Earnhardt e torna il favorito netto per la corsa dato che i possibili rivali sono ancora nel traffico. Il pronostico però si riapre subito perché Justin manca il sorpasso e viene infilato di nuovo da Trevor; Chandler Smith ed Herbst chiudono la top5.

I cinque giri successivi però vedono grossi rimescolamenti. I due su gomme più usurate rimbalzano indietro e così arriva Custer di rincorda passando entrambi, grazie anche all’aiuto di Nemechek che sbaglia i conti di nuovo e quasi manda Herbst a muro. Allgaier soffre e non si capisce il perché di questo calo improvviso, forse non riesce ad adattarsi subito all’esterno. E così Dale allunga a 100 giri dalla fine.

Mentre prosegue il calo di Chandler Smith (che ha toccato il muro), passato pure da Sieg, a sorpresa Custer supera anche Allgaier e di seguito anche Bayne, ai -95 Cole è dunque secondo ma a 2″ dalla vetta. Arrivano nomi nuovi da dietro e la sorpresa ad entrare nella top10 è quella di Creed. Alla lunga però le gomme fresche emergono, Bayne ed Herbst calano favorendo il recupero di JHN.

Poi però un’altra clamorosa caution: è nato all’improvviso un duello fra Hill e Creed, con il primo ormai in top10 ed il secondo in recupero. Sheldon attacca interno in curva4, tuttavia sbaglia le misure e tocca il compagno di squadra Austin, che non la prende per niente bene, che sta arrivando di rincorsa dall’esterno e lo manda a muro. E la gara della #21 finisce qui con la chiosa via radio: “Perché avere degli avversari quando bastano i compagni di squadra?” Grala, dopo uno speeding in precedenza, è il lucky dog.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1702853613305971044?s=20

Nuova caution e in pit lane il gruppo si spacca ancora con Dale, Custer (Cole supera la #88 ai box), JHN, Bayne, Sammy Smith, Creed ed Herbst che vanno ai box montando l’ultimo set di gomme a disposizione lasciando la prima posizione ad Allgaier davanti a Hemric, Sieg, Burton e Jeffrey Earnhardt.

Green ai -75 e Jeffrey non parte bene, quasi tocca il muro, poco dopo si ritira con problemi meccanici e questo permette la fuga di Allgaier, Hemric e Sieg, poi Burton con Dale a ruota e Nemechek che dall’esterno supera Custer. Jeb, tuttavia, paga per le ammaccature precedenti e scivola in fretta facendo salire la coppia C.Smith-Herbst.

Allgaier ancora non sembra quello delle prime due stage, non allunga e quindi pare importante il sorpasso ai -65 di Earnhardt su Sieg per la terza posizione. Nasce così una fuga a sei in cui pure JHN supera Ryan mentre Cole fatica molto di più. Lo scambio di posizioni arriva solo ai -54, pochi secondi prima dell’ultima caution di serata quando Caruth travolge Williams; Mosack è il lucky dog.

Il leader (così come Hemric e Sieg) ha gomme di 48 giri più usurate di quelle altrui e quindi ce le hanno da quasi 80, si arriva ad un bivio. Ed Allgaier a sorpresa decide di pittare (a differenza degli altri due) insieme e Burton e Retzlaff e di giocarsi tutto con gomme fresche dalla 14esima posizione.

Ripartenza ai -44 ed Hemric letteralmente trascende in una delle gare migliori in carriera dato che riesce a difendersi da un Nemechek che ha uno scatto d’orgoglio, Earnhardt, Custer e Chandler Smith. le battaglie si risolvono in fretta e si forma una fila di cui Allgaier è già il decimo elemento dopo appena quattro giri.

Un metodico Justin senza farsi notare troppo nei giri seguenti rimonta ancora ed in poco tempo è settimo, davanti ha sé ha Hemric che senza volerlo tiene compatto il gruppo in cui Nemechek non riesce a passarlo, poi Custer che scavalca Dale (che ci aveva provato su JHN), C.Smith e Sieg.

Il tempo rimanente è ormai poco e ci si deve muovere, Custer attacca e per poco non passa Nemechek, cosa che fa invece Allgaier su Sieg. Ai -30 l’ultimo colpo di scena: mentre Justin supera anche Smith, Earnhardt torna ai box per un principio d’incendio nell’abitacolo che lo lascia pure con la tuta bruciacchiata in mezzo ad una Bristol che gli tributa lo stesso un’ovazione.

A regalare spettacolo però è Allgaier che in un amen supera prima Custer e poi Nemechek issandosi al secondo posto. Inizia così il duello con Hemric che resiste alla grande. Justin ci proverà all’interno più e più volte. Daniel cederà soltanto all’attacco dei -13 quando il traffico dei doppiaggi condiziona le traiettorie, la #7 si infila e si invola.

Dopo aver perso a Bristol in cinque delle ultime sei gare quando aveva trascorso il maggior numero di giri al comando, stavolta Allgaier vince in Tennessee dopo 110 giri davanti a tutti (uno più di Custer) avanzando direttamente al Round of 8 battendo Hemric, Nemechek, Custer, Chandler Smith, Sieg, Bayne, Herbst, Sammy Smith e Grala; Creed è 11° davanti a Kraus, Burton, tutti gli altri big fuori dalla top30.

I festeggiamenti di Allgaier, che in victory lane fa lo spoiler e annuncia il rinnovo del contratto, durano tantissimo, prima con i meccanici sulle reti, poi con moglie e figlie ed infine sul palco dove carica in vettura papà Mike ed un Dale Earnhardt Jr. che puzza ancora di fumo e sudore. Un trionfo ampiamente meritato per lui.

I risultati odierni

La classifica della “Food City 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo la prima gara del Round of 12 della NASCAR Xfinity Series 2023

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Stanotte a Bristol ci sarà la gara della NASCAR Cup Series, tappa di chiusura del Round of 16. La bandiera verde è stata anticipata di un’ora alle 0:35 a causa dell’aumentare del rischio pioggia. A partire dalla pole per la terza corsa di fila sarà Christopher Bell. Diretta su Mola a partire dalle 0:25 con il commento di Matteo Senatore e del nostro Simone Longo.


Immagine: Media NASCAR


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