NASCAR | Xfinity Series: a Dover prima vittoria stagionale per Josh Berry

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
1 Maggio 2022 - 08:30
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In una gara senza troppi scossoni Josh Berry vince e convince davanti al compagno di squadra Allgaier, anche se Mayer è quello con più rimorsi dopo due rimonte dal fondo. il JR Motorsports sorride anche con Gragson che conquista l’ultimo assegno da 100000$ del Dash4Cash


A Dover i big stanno tutti in pista e solo la pit lane riesce a far saltare i piani di qualcuno. Fra tutti quello con più rimpianti è Sam Mayer che chiude quinto dopo essere uscito dai due break in un caso su tre ruote e in un altro con una penalità per eccesso di velocità. Il JR Motorsports può però sorridere in una gara dominata sì, ma non da Gragson ed Allgaier come ci si poteva immaginare, bensì da Josh Berry che, malgrado un paio di rischi alle ripartenze, si dimostra il migliore nella gestione complessiva della corsa sorpassando Justin ad un quarto di corsa dalla fine.

La gara

Nel venerdì di Dover non ci sono troppe sorprese se si esclude il fatto che Ryan Sieg accusa un problema meccanico e quindi la sua rincorsa ai 100000$ del Dash4Cash e al trio composto da Gragson, Allmendinger e Cassill si fa più difficile; non è una sorpresa nemmeno la DNQ per Poole per una #47 che completa al rallentatore il giro di lancio e basta.

A partire dalla pole è Brandon Jones, già veloce nelle libere e alla caccia di una vittoria che lo confermi fra i possibili favoriti in questa stagione che sta vivendo una flessione di Ty Gibbs (0 su 4 nei premi del Dash4Cash); insieme a Sieg in fondo ci sono Moffitt, Finchum, Snider, Caruth, Ellis, Clements e Williams, tutti per modifiche in parco chiuso.

Al via Brandon mantiene il comando su Mayer e Gragson mentre perde Gibbs che al via era quinto; lo scatto migliore è quello di Allmendinger che da ottavo si trova nella top5. Ty è quello che inizia subito a rimontare e approfitta del calo di AJ il quale soffre fin da subito a causa di una vettura non ideale e che nella prima stage anche avrà un surriscaldamento. In vetta Jones allunga subito e dopo 10 giri ha già 1.4″ di margine su Mayer.

Nel gruppo si lotta in quanto la classifica si deve assestare; il grande protagonista, nonché osservato speciale, è il giovane Caruth che si rende protagonista subito di un bel salvataggio in curva1. Anche nella top10 ci sono degli assestamenti ed in questa fase è degno di nota il contatto fra Nemechek, qui sulla #18 del JGR, che aiuta e tocca in curva2 un Allmendinger già loose.

Davanti il pronostico intanto viene rispettato e dietro a Jones c’è il poker del JR Motorsports con Mayer davanti a Berry, Gragson ed un Allgaier che ha iniziato la rimonta passando Gibbs che ha sovrasterzo. Al giro 15 Jones inizia il turno di doppiaggi con 2″ su Sam, però poco più tardi la prima caution congela la classifica: Starr stringe a muro Weatherman e per evitarli Clements finisce in testacoda proseguendo la sua stagione disastrosa.

Solo in pochi in coda al gruppo vanno ai box e, dopo una lunga caution per riparare le SAFER Barrier, si riparte ai -19 con Jones esterno dopo il choose cone. Brandon approfitta della sbandata allo scatto di Mayer per rimanere al comando, seguono Berry, Allgaier e Gragson con Justin che aveva scavalcato Noah poco prima della bandiera gialla.

I primi due vanno in fuga approfittando di un Berry che non inizia lo stint al meglio e di una coppia da fuochi d’artificio composta da Gragson (loose e con poco grip) e Gibbs (che prova ad infilarsi all’interno di Noah e poi viene accusato di un brake check dallo stesso Gragson) che si ostacola al punto che Nemechek aggira – tenendosi il più lontano possibile – i due in curva1-2 e poi pure Allmendinger sorpassa la #9.

Ai -14 Mayer, riprende definitivamente Jones, si infila all’interno, i due si sfiorano, Brandon finisce loose e così Sam passa al comando allungando subito e fa bene perché Allgaier ha raggiunto di già il pilota Toyota dopo aver superato il compagno di squadra Berry. Nella top10 entra Creed che scavalca Hemric che sta correndo con una frattura al piede sinistro dopo l’incidente di Talladega.

Ai -10 Allgaier supera anche Jones ed ha 1.3″ di ritardo da Mayer, ma i doppiati ed i giri mancanti sono troppo pochi: Sam vince dunque la prima stage davanti ad Allgaier (+0.2″), Berry (+2.6″), Jones (+2.9″), Nemechek (+3.8″), Gibbs (+4.4″), Allmendinger (+5.1″), Gragson (+5.4″), Herbst (+7.0″) e Creed (+8.1″).

Il primo giro di soste sembra tranquillo fra cambiamenti di assetto (Mayer e Allgaier tight, Jones loose che torna però in testa), però poi Sam perde la posteriore sinistra e torna ai box su tre ruote; in settimana arriverà la consueta squalifica di quattro gare per crew chief e meccanici. Allgaier invece perde posizioni dopo una sosta lenta e Retzlaff manca lo stallo finendo anch’egli in coda.

Si riparte ai -36 nella prima stage, dunque, con Jones e Gibbs in prima fila e Brandon rimane al comando; lui e Ty vanno in fuga perché in curva3 Berry finisce loose e rischia di fare strike, ma tutti lo evitano. Ad approfittarne ancora una volta è Allmendinger che si porta in terza posizione. In coda, infine, Caruth fora e va ai box, ma in realtà si è rotto l’attacco dell’ammortizzatore e per lui arriva un prematuro ritiro.

Mentre Mayer sgomita nel recupero e beneficia della sosta fuori sequenza (quasi certamente ruota mal fissata) di Grala, Allmendinger davanti è già staccato di 2″ e così il gruppo rimane abbastanza compatto. Ai -25 Allgaier lo scavalca e deve recuperare 2.3″ dalla coppia di testa. In appena cinque giri Justin li raggiunge proprio mentre i due iniziano una nuova fase di doppiaggi con Brandon che si tiene largo e Ty che prova ad infilare il muso all’interno.

Davanti a loro per un attimo c’è anche un 4-wide in cui Graf, Grala e Currey rischiano grosso, ma la lotta vera è fra i tre di testa con anche Allmendinger che prova a riunirsi a loro. Il primo momento decisivo è il doppiaggio di Finchum, Jones se lo trova davanti, Gibbs non ne approfitta e così in accelerazione Allgaier lo affianca e, dopo due giri di incroci, lo passa. Come in precedenza sul long run la #19 cede e così ai -10 Allgaier va pure al comando.

La #7 allunga subito mentre dietro di lui c’è ancora confusione: Creed finisce loose e deve alzare il piede, Allmendinger scavalca Gibbs, Nemechek – che era sesto – va ai box con la anteriore sinistra forata ma la causa è il freno che è esploso ed è in fiamme; per John Hunter c’è il ritiro. La stage si chiude sotto caution per il testacoda di Massey che bacia il muro, Allgaier la vince davanti a Jones, Allmendinger, Berry, Gibbs, Herbst, Gragson (ancora senza grip), Hemric, Creed ed Hill, 23 i piloti a pieni giri e fra di essi non c’è Brown che ha sbagliato strategia pittando nella prima stage.

Un altro giro di soste arriva ed Allgaier rimane al comando, stavolta su Berry, ma a pagare sono Jones (doppia sosta per un’altra ruota mal fissata) e Mayer che dopo aver rimontato fino al 12° posto ora commette un eccesso di velocità in pit lane; penalizzato anche Moffitt a causa della pit crew. Si riparte dunque a 102 giri dalla fine con Allgaier davanti a Berry, Allmendinger, Gibbs, Herbst, Hemric, Creed, Hill, Cassill e Gragson.

Alla ripartenza Allgaier rimane al comando malgrado ancora una volta Berry finisca loose in curva3 e rischi di travolgerlo; Josh rimane secondo davanti a Gibbs – che dà il 101% per stare con la coppia di testa – ed Allmendinger che, malgrado una gara non eccezionale, è saldamente ancora con un altro assegno del Dash4Cash in mano. La caution arriva dopo pochi giri per il testacoda di Parsons e Brown prende il lucky dog.

La pit lane si riapre e praticamente ai box ci va solo Herbst che sacrifica la quinta posizione. Riley, o meglio il suo crew chief, infatti vuole fargli il pieno dato che così la #98 potrà arrivare fino in fondo mentre tutti gli altri dovranno risparmiare tanto, oppure pittare nel finale, per vedere la bandiera a scacchi.

La classifica alla green dei -92, stavolta con la #7 all’interno per non rischiare di essere eliminata dalla #8, vede Allgaier davanti a Berry, Gibbs, Allmendinger, Hemric, Creed, Hill, Gragson, Cassill ed Alfredo. Il piano in casa JR Motorsports funziona e quindi Justin rimane tranquillamente al comando davanti a Berry, Gibbs ed Hemric che scavalca il compagno di squadra; Cassill, il terzo del Kaulig Racing, invece è coinvolto in una dura battaglia con Alfredo e Jeb Burton.

Justin prova l’allungo, ma Berry non molla e rimane sempre a 3-4 decimi. In una situazione che sembra cristallizzata in vetta, l’occhio va dunque sul gruppo con Mayer, Jones ed Herbst impegnati in tre rimonte dal fondo di cui solo due veramente impegnate dato che Riley deve gestire le gomme fino in fondo. Hemric viene staccato subito con una vettura buona sì, ma non ottima e quindi la vittoria diventa una questione a tre, anzi a due visto che col passare dei giri anche Gibbs perde decimi su decimi.

Mayer ai -75 entra nella top10, ma il suo ritardo è di 8″ da Allgaier, inoltre la fatica che ci mette a scavalcare Cassill (così come Gragson con Creed) spegne i suoi sogni di ulteriore rimonta. Allmendinger invece è costretto ad andare avanti ancora con una vettura tutt’altro che perfetta e sente pure nell’abitacolo puzza di bruciato, ma dal muretto gli dicono di andare avanti.

Ai -55 però il colpo di scena: mentre Allgaier sembra poter gestire la situazione, i doppiaggi invece impongono aggressività a Justin che però privilegia traiettorie sempre più esterne offrendo il fianco a Berry che approfitta del doppiaggio su Clements per superarlo. Justin prova l’incrocio approfittando del sorpasso della #8 su Currey, ma alla fine Berry è il nuovo leader.

Ai -50 Josh ha 0.4″ su Allgaier, 2.4″ su Gibbs, 7.0″ su Hemric, 7.6″ su Allmendinger, 8.2″ su Gragson, 10.2″ su Mayer, 11.9″ su Creed, 12.2″ su Hill, 12.4″ su Cassill e 12.7″ su Jones che ha perso la scia di Sam, Herbst è 15° a 18.1″ con soli 18 piloti a pieni giri. Mentre Berry allunga sul compagno di squadra i giri passano e sembra che un giro di soste sotto green che rimetta in gioco la #98 sia inevitabile, e invece ai -45 Currey si appoggia al muro interno dopo una foratura e così arriva una caution; il lucky dog va a Jeb Burton.

Il giro di soste decisivo è questo (e ai box ci va pure Herbst a montare gomme fresche) e Berry esce dalla pit lane davanti a tutti sperando che il sottosterzo sia stato risolto. A pagare dazio è però Allgaier che, dopo un’altra sosta lenta, scivola dietro ad Hemric (a sorpresa secondo), Gibbs ed Allmendinger.

La ripartenza finale è quella dei -34 e Berry riparte bene venendo seguito in un primo momento da Hemric, ma poi il sottosterzo della #11 ha la meglio e Allgaier lo aggira tornando secondo. Daniel entra in crisi di assetto in maniera inaspettata, fa da tappo a tutti ed il primo della fila dietro alla #11 è Gragson. Sì, perché ad indovinare lo scatto è proprio Noah che ora è quarto con Allmendinger solo sesto anche dietro a Gibbs: l’assegno da 100000$ è passato di mano. Anche Jones e Mayer sono tornati nella top10 a differenza di Herbst.

Gragson riesce a passare Hemric soltanto ai -21 quando ormai il ritardo da Berry è di 4.3″, ma il distacco che conta è quello di Allgaier, infatti anche lui paga tanto da Josh, fin dai primissimi giri, ed ai -20 la sensazione è quella che solo una caution possa fermare la corsa della #8. In una caution spera anche Hemric che sta letteralmente crollando passato da tutti, incluso un Mayer in grande rimonta ancora una volta.

L’ultimo atto è praticamente il sorpasso, pulito e per fortuna senza altre scaramucce, di Gibbs su Gragson ai -6 quando ormai c’è poco in palio; Noah può gestire il finale con una vettura non perfetta dato che fra lui e Allmendinger ora c’è incredibilmente Mayer che probabilmente si sta mangiando le mani per una vittoria buttata.

Josh Berry conquista la prima vittoria stagionale battendo Allgaier di 0.6″, ma il vantaggio era stato anche di 2″; seguono Gibbs (+5.6″), Gragson (+6.0″), Mayer (+6.7″), Allmendinger (+8.3″), Jones (+9.5″), Creed (buona gara per lui che aveva bisogno di punti, +10.5″), Herbst (+11.7″ dopo la strategia non andata a buon fine) e Sieg (+13.3″); a pieni giri anche Hemric, Cassill, Moffitt, Hill, Alfredo, J.Burton e Retzlaff con un’altra gara consistente.

Il JR Motorsports può festeggiare una giornata molto soddisfacente su una pista amica come quella di Dover: doppietta, assegno da 100000$ (il secondo del 2022, gli altri due se li è presi Allmendinger) per Gragson che con cinque “successi” eguaglia Sadler in vetta a questa classifica e inoltre piazza le quattro vetture nella top5. A Darlington potrebbe essere un’altra giornata di gloria per Dale Earnhardt Jr.

I risultati odierni

La classifica della “A-GAME 200”

La classifica generale

Così in campionato dopo 10 delle 33 gare della NASCAR Xfinity Series 2022

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 (diretta su Mola TV e NASCAR Trackpass) ci sarà la gara della Cup Series; dalla pole position, al termine di in una giornata animata, a sorpresa partirà Chris Buescher. La Xfinity Series torna sabato prossimo a Darlington.


Immagine: media.nascar.com

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