Nella scorsa settimana si è chiuso il mercato della Cup Series 2019/20 mentre proseguono gli annunci da parte dei piccoli team, anche per la sola Daytona500. Nel frattempo a Phoenix Joey Logano ha disputato un secondo e molto interessante test per la vettura Next Gen, ma tutti sono rimasti ammutoliti di fronte alla notizia del ritiro di uno dei protagonisti degli ultimi anni, colui che ha ribaltato la Cup Series vestendo una T-Shirt e non la tuta ignifuga.
- La notizia a sorpresa di questo inverno è giunta dal Joe Gibbs Racing: Cole Pearn, il crew chief di Martin Truex Jr., ha annunciato il ritiro dall’attività. Per l’ex pilota e poi ingegnere canadese la vita negli USA non era mai stata il suo ideale e solo la permanenza a Denver, con il Colorado più simile al natio Ontario, con il Furniture Row Racing gli aveva regalato la tranquillità. La chiusura del team ed il conseguente trasferimento a Charlotte hanno evidentemente risvegliato la voglia di casa e di vivere tranquillamente con la famiglia. Nelle uniche cinque stagioni da crew chief in Cup Series, tutte con Truex, Pearn ha conquistato 24 vittore (sulle 26 in carriera di Martin) ed il titolo del 2017. Sembra incredibile ma questa singola decisione potrebbe riaprire il pronostico per la stagione 2020, con Truex che dovrà adattarsi ad un nuovo capo del team. (9/12)
- Gli occhi di tutti a inizio settimana sono stati su Phoenix e sul secondo test ufficiale della cosiddetta vettura Next Gen (il cui debutto ufficiale è previsto per Daytona 2021). Al volante c’era Joey Logano e a stupire non sono state le sue parole, ovviamente le classiche dichiarazioni di circostanza sulla bontà del progetto, ma la ampia copertura mediatica da parte della Nascar a differenza di quanto successo nel debutto con Austin Dillon (solamente una foto e una story su Instagram). Nelle due giornate sono state inoltre testate due soluzioni aerodinamiche diverse ben distinguibili dalla dimensione diversa degli spoiler, uno più grande e simile a quello presente sulle vetture attuali e uno notevolmente più piccolo che ci si augura possa essere introdotto già nel 2020 dopo le numerose debacle di questa stagione. A questo link si può accedere ad una gallery completa della due giorni in Arizona. (9-10/12)
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Next Gen is coming. @joeylogano | @ISMRaceway pic.twitter.com/6jJcfKXJ6S
— NASCAR (@NASCAR) December 10, 2019
- Il Front Row Motorsports ha annunciato ufficialmente i piloti per la stagione 2020. Si tratta del confermato Michael McDowell (alla terza stagione consecutiva sulla #34) e il giovane John Hunter Nemechek, il quale prende il posto di David Ragan, ritiratosi dall’attività a tempo pieno, e viene confermato dopo aver sostituito nelle ultime tre gare Matt Tifft, fermato dai medici per un attacco epilettico. Il team però ha annunciato anche il ritorno a sole due vetture dopo il poco fortunato esperimento di quest’anno con tre auto. Il FRM sarà dunque costretto a cedere, l’intenzione è quella di un prestito per poi ritornare il prima possibile a tre punte, uno dei propri charter, con il Rick Ware Racing che parte come favorito per il suo utilizzo. (12/12)
- Notizie dai piccoli team della Cup Series: Brennan Poole ha annunciato che disputerà tutta la stagione sulla #15 del Premium Motorsports sostituendo praticamente Ross Chastain, il quale ha confermato comunque l’intenzione di voler disputare il maggior numero possibile di gare (così come successo negli ultimi anni) nelle tre categorie focalizzandosi quest’anno sulla Xfinity Series. Timmy Hill invece disputerà alcune gare (Daytona500 inclusa) con la #66 del MBM Motorsports, team che ha espresso il desiderio di partecipare, budget permettendo, a tutta la stagione. Inaspettato invece l’annuncio della “double duty” di James Davison, il quale disputerà con il Jonathan Byrd’s Racing sia la Indy500 – la sesta in carriera – che la Daytona500. Per la classica della Florida la vettura sarà schierata in collaborazione con il Rick Ware Racing; Davison in Nascar ha corso quattro gare in Xfinity Series, tre a Road America ed una a Mid-Ohio (quarto nel 2017).
- Truck Series: il Niece Motorsports ha annunciato il successore di Ross Chastain. Sarà Ty Majeski, già pilota del vivaio del Roush Fenway e pilota di successo fra ARCA Series e dirt track. Con questo annuncio il team svela le proprie carte per il 2020, non sedendosi sugli allori di questa stagione ma investendo ancora su un buon talento. Il GMS Racing ha ufficializzato i numeri con cui gareggeranno i suoi quattro piloti full-time: Creed si tiene il #2, Moffitt passa dal #24 al #23, Zane Smith si prende il #21 ed Ankrum il #26. Infine il DGR-Crosley ha annunciato il passaggio dalla Toyota alla Ford e in questa settimana verrà anche rivelato anche il nome del talento che correrà col team. Il suo nome dovrebbe essere quello di Hailie Deegan, giovane talentuosa nel 2019 terza nella K&N Pro Series West.
- Felix Sabates, storico proprietario del SABCO Racing prima e poi comproprietario del Team Ganassi, ha annunciato che andrà in pensione all’età di 74 anni, uscendo anche dalla proprietà della famosa e vincente scuderia. Arrivato a Miami a 15 anni nel 1960 da Cuba dopo la rivoluzione castrista, Sabates ha iniziato una incredibile scalata sociale partendo dall’ultimo gradino fino a diventare il proprietario di una azienda con un giro d’affari da 12 miliardi di dollari. Entrato nel mondo della Nascar nel 1987 acquistando l’ R&D Center del Team Hendrick, portò in breve tempo al successo e a contendersi due titoli Kyle Petty. Nel 2000 poi ha unito il suo team con quello di Chip Ganassi tornando alla vittoria che mancava da tempo. Felix si ritira con 17 successi in Cup Series e molti altri trionfi in endurance. (12/12)
- Notizie in breve: Travis Braden ha vinto lo Snowball Derby dopo la squalifica comminata a Stephen Nasse per una irregolarità ai freni. Nessuno dei piloti Nascar è stato protagonista fino alla fine mentre sul palcoscenico ci sono state le consuete polemiche fra caution, ripartenze ed esclusioni annunciate o temute. La ARCA Series il prossimo anno disputerà una gara allo storico Fairgrounds Speedway di Nashville, ulteriore passo per cercare di riportare la Nascar in città per la prima volta dal 2011 (allora sul più moderno ma ora già abbandonato Superspeedway) e sull’ovale storico dal 2000. Il tira e molla fra la città e gli organizzatori vive da un anno a questa parte di numerose notizie – molte a sorpresa – comunque con più passi indietro o di lato che avanti. E a proposito di circuiti storici che non vedono la Nascar da molto (troppo) tempo, nella scorsa settimana un team di volontari capeggiati da Dale Earnhardt Jr. ha pulito da erbacce e sporcizia varia l’ovale di North Wilkesboro, chiuso dal 2011 e senza Nascar dal 1996. L’obiettivo non è stato quello però di riaprirlo alle corse, bensì di non perderlo per sempre facendolo entrare nel terzo millennio grazie al team di iRacing che provvederà a farne un rilevamento 3D completo e renderlo disponibile a tutti sul famoso simulatore di guida.
Immagini: nascar.com e twitter.com/nascar; tobychristie.com
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