Nonostante il Chili Bowl abbia rubato la scena nella settimana passata, le notizie dal mondo della Nascar sono arrivate ugualmente, la maggior parte aspettate, ma non sono mancate le sorprese, in positivo e in negativo. E’ stato anche il momento per ricordare due figure importanti che ci hanno lasciato, ma il pensiero di tutti è quello di onorare la loro in memoria in pista, dato che mancano meno di tre settimane alla riaccensione dei motori.
- Christopher Bell ha vinto la 33esima edizione del “Chili Bowl” battendo all’ultimo giro Kyle Larson. Per il pilota in Xfinity Series del Joe Gibbs Racing è la terza vittoria consecutiva nella gara di casa in Oklahoma. Un resoconto più approfondito potete trovarlo qui. (19/1)
- Nella scorsa settimana è venuto a mancare all’età di 93 anni Glen Wood che, insieme al fratello Leonard, fondò nel 1950 il Wood Brothers Racing, la scuderia più antica ancora presente in Nascar. Nato a Stuart, Virginia nel 1925, in giovane età creò con pochi soldi il team che porta appunto il suo cognome; nonostante abbia disputato come pilota sole 62 gare in Cup Series, le quattro vittorie e le numerose innovazioni apportate alla competizione gli hanno permesso prima di essere nominato nel 1998 uno dei 50 migliori piloti della storia del campionato e poi nel 2012 l’ingresso nella Hall of Fame. Furono lui e il suo team a far diventare il pit stop da una fermata al benzinaio a momento cruciale in cui si può vincere una gara. Allenamenti, movimenti coordinati, efficienza e tempi ridotti fecero talmente scuola che un altro grande del motorsport, Colin Chapman, chiamò proprio Glen Wood e i suoi uomini per comporre la pit crew per Jim Clark che vinse la Indy500 nel 1965. Da lui sono passati quasi tutti i grandi piloti della storia e, quando le scuderie più forti sono diventate altre, si è trasformato in coltivatore di talenti, di cui l’ultimo, Ryan Blaney, ha conquistato la 99esima vittoria nella storia del team. Siamo sicuri che la 100esima sarà dedicata a Glen e a David Pearson, mancato lo scorso novembre, che ottenne ben 43 delle sue 105 vittorie con i fratelli Wood. (18/1)
- L’altro lutto che ha colpito il mondo della Nascar è stato quello di JD Gibbs, figlio di Joe Gibbs, con cui era stato fondatore e presidente dell’omonima scuderia. Amato e rispettato da tutto il paddock (era stato anche pilota in qualche gara in Xfinity e Truck Series) per i modi garbati e il sorriso che aveva sempre, è stato ricordato specialmente da Denny Hamlin perché è anche grazie a lui che approdò al JGR nel 2006 e inoltre il #11 era il numero di JD. Gibbs, mancato a soli 49 anni per una malattia neurodegenerativa che lo affliggeva da anni, lascia la moglie e quattro figli. (12/1)
- Che il team Ganassi avesse già dei legami con l’agenzia Spire Entertainment era noto, ma questo accordo è stato ufficializzato soltanto poche ore dopo l’uscita delle prime voci: Jamie McMurray disputerà la sua ultima (?) gara in carriera in Nascar al volante della Chevy #40 (usato dallo Spire Motorsports solo per questa gara al posto del preannunciato #77) alla Daytona500. La vettura in questione alla fine sarà una terza auto del team Ganassi schierata però dalla neonata squadra perché già dotata di charter e – quindi – sicura del posto in griglia. Il numero non è casuale dato che McMurray debuttò e vinse la prima gara proprio con il #40 alla fine del 2002. (18/1)
- Finalmente stanno arrivando le notizie dai team minori: Joey Gase ha annunciato che correrà la Daytona500 con il MBM Motorsports sulla Toyota #66 mentre Ryan Truex lo farà con la Chevy #71 del Tommy Baldwin Racing. Inaspettato invece l’annuncio di Mike Wallace che, a quasi 60 anni, sta cercando gli sponsor per correre sempre a Daytona, ma non solo, con la seconda auto (dotata di charter) del Rick Ware Racing. Per Mike, fratello dei più vincenti Rusty e Kenny, sarebbe il ritorno alle gare dopo quattro anni di inattività.
- La principale bomba di mercato è scoppiata nella Truck Series, completamente inaspettata: il 9 gennaio il GMS Racing ha annunciato che Johnny Sauter, campione nel 2016 con lo stesso team e lo scorso anno vincitore di ben sei gare prima di chiudere in calando (quarto) la stagione, non sarebbe stato più alla guida del Truck #21. Un’ora dopo, in una intervista radiofonica al vetriolo, lo stesso Sauter ha detto di aver ricevuto la notizia poco prima dell’uscita del comunicato ufficiale e che le motivazioni erano puramente economiche, dato che non portava sponsor. Inoltre, rovinando in parte la sorpresa dato che era stata già twittata da motorsport.com, Johnny ha annunciato che il suo sostituto sarebbe stato nient’altro che il campione in carica Brett Moffitt (nella foto di copertina), rimasto senza il sedile dell’Hattori Racing per lo stesso motivo, ma che evidentemente ha recuperato abbastanza soldi per un team più consolidato come il GMS. Il giorno dopo è arrivato effettivamente l’annuncio ufficiale di Moffitt, però come pilota del Truck #24, dato che – ahimè – il GMS Racing riduce l’organico da quattro a due vetture (l’altra è la #2 per Sheldon Creed).
- La Nascar ha comunicato il programma ufficiale per la Daytona500. Preceduta come sempre dalle prime libere della Arca Series, i motori si riaccenderanno sabato 9 febbraio alle ore 16:35 per la sessione destinata ai piloti qualificatisi per “The Clash”, la gara di esibizione che apre la stagione il giorno successivo alle 21. Per quanto riguarda la Daytona500, ancora una volta sulla Fox che ha rinnovato il contratto da opinionista con Jeff Gordon, le qualifiche saranno domenica 10 alle 18:10, i Duels all’una e alle tre della notte fra giovedì e venerdì e la bandiera verde alle 20:30 di domenica 17. I Truck gareggeranno invece all’1:30 fra venerdì e sabato e infine la Xfinity Series alle 20:30 di sabato 16. (9-14/1)
- In Xfinity Series il team di BJ McLeod si espande e avrà tre auto a tempo pieno, una per Matt Mills, una per Vinnie Miller (che nel 2018 ha causato fin troppe caution) e la terza a rotazione per il titolare, per Tommy Joe Martins e per Jairo Avila. Timmy Hill invece ha confermato l’accordo, già in vigore negli anni scorsi, con il MBM Motorsports, ma non ha chiarito se gareggerà in Cup e/o Xfinity Series. Per quanto riguarda le indiscrezioni, quasi ufficiali date le storie pubblicate su Instagram, ad affiancare Zane Smith sulla #9 del JR Motorsports ci saranno Ryan Truex e Jeb Burton, quest’ultimo l’anno scorso al RCR sempre in Xfinity Series. Per completare invece il discorso riguardante i Truck, lo Young’s Motorsports dopo Gus Dean e Spencer Boyd ha annunciato che sulla terza vettura ci sarà Tyler Dippel, vicecampione della K&N Pro Series East; Ross Chastain correrà inoltre alcune gare con il Niece Motorsports.
- Tra le notizie in breve, da notare i numerosi licenziamenti (si dice siano parecchie decine) operati dalla Nascar tra i suoi dipendenti a seguito della fusione per incorporazione con la controllata ISC, fatto che lascia aperte le porte anche ad un eventuale compratore dopo questa ristrutturazione aziendale, e la conferma di Roger Penske che, quando vorrà, c’è sempre una vettura disponibile per Scott McLaughlin, ancor di più dopo che il pilota neozelandese si è laureato campione nel VASC, il campionato turismo australiano. (11-17/1)
Immagini: youtube.com (canale ufficiale GMS Racing); twitter.com/CGRTeams
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