NASCAR | Weekly News – #33

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 20 Dicembre 2024 - 10:00
Tempo di lettura: 12 minuti
NASCAR | Weekly News – #33
P300
Home  »  NASCAR

Il primo verdetto dal tribunale, tanti movimenti sul lato del settore tecnico e i principali eventi invernali in questo episodio a tema NASCAR in vista del Natale


Dopo tante vicissitudini e complicazioni nella scorsa stagione, la NASCAR ha annunciato il format che adotterà nel 2025 per prove libere e qualifiche.

Per quanto riguarda la Cup Series, il sistema sarà semplificato rispetto all’astruso format di qualifica introdotto in corsa nel 2024, tuttavia le basi della giornata tipicamente del sabato rimarranno invariate. Quattro le tipologie di format presenti a seconda della pista.

Per gli short track (Martinsville, Bristol, Dover, Iowa e Richmond) ci saranno 25′ (dunque cinque in più rispetto agli anni scorsi) per ciascuno dei due gruppi determinati sempre dall’algoritmo che, tuttavia sarà composto in maniera diversa, ovvero per il 70% dal piazzamento della vettura nella gara precedente e per il 30% dal piazzamento della stessa in classifica generale (dunque non più considerati i giri più veloci), inoltre i piloti non saranno più alternati, bensì i peggiori saranno nel gruppo 1 ed i migliori nel 2. Le qualifiche saranno poi su un singolo round, tornando dunque ad un format semplice e comprensibile. Stesso regolamento per le piste “normali” (Las Vegas, Phoenix/1, Miami, Darlington, Texas, Kansas, Charlotte, Nashville, Michigan, Pocono, Gateway e New Hampshire), solo con qualifiche su un giro anziché due.

Format simile anche per gli stradali (Chicago, Sonoma, Watkins Glen e Roval) dove dopo i 25+25′ di prove libere ci sarà però una sessione di qualifica modificata con un singolo turno su 20+20′ a disposizione dei due gruppi e griglia di partenza determinata dai tempi combinati. Nessuna modifica, invece, per i superspeedway (Atlanta, Talladega e Daytona) con assenza di prove libere, unico gruppo di qualifica e secondo round a cui accederanno i primi dieci.

Format per libere e qualifiche cambiato leggermente anche per Xfinity e Truck Series dove ci sarà lo stesso modus operandi tranne sugli stradali dove le prove libere saranno comunitarie da 50′.

Ci saranno prove libere allungate in alcuni eventi stagionali a seconda della necessità (nuove piste o tracciati di ritorno in calendario) oppure dell’importanza dell’evento e saranno Busch Clash (Cup Series), Daytona (tutte e tre le classi con il ritorno di una sessione prima delle qualifiche della Daytona 500), Rockingham (Xfinity e Truck), COTA (Cup), All-Star Race (Cup), Città del Messico (Cup e Xfinity), Michigan (Truck), Lime Rock (Truck), Indianapolis (Cup e Xfinity), Gateway (Xfinity), Watkins Glen (Truck), New Hampshire (Truck), Roval (Truck) e Phoenix/2 (tutte e tre le classi).

Per la cronaca, rimanendo in tema NASCAR, cambio di format anche in EuroNASCAR PRO dove dai due turni con superpole, si passerà alle qualifiche su giro secco.


Cup Series

18 dicembre, questa la data passerà alla storia della NASCAR. In questo giorno, infatti, la corte di Charlotte ha emesso il verdetto sull’udienza preliminare della causa fra 23XI/FRM e NASCAR. Dopo una prima udienza andata a vantaggio della NASCAR e alla rinuncia dell’appello a favore di una nuova ingiunzione su basi diverse, stavolta il giudice (diverso dal primo che ha preferito dimettersi in quanto in passato era stato parte in causa con entrambe le parti seppur non ricusato da nessuno) ha dato ragione alle squadre.

Il tribunale ha deciso che la NASCAR ha effettivamente esercitato un regime monopolistico nel mondo delle stock car americane e che i team, sotto queste condizioni, avrebbero subito danni irreparabili. I danni in questione sono emersi tramite tre lettere inviate dagli stessi piloti del 23XI Racing, ovvero Tyler Reddick, Bubba Wallace e (a sorpresa) Corey Heim i quali, avendo firmato un contratto per un team obbligatoriamente dotato di charter, chiedevano lumi alla squadra entro 30 giorni (con scadenza proprio il 18/12) altrimenti sarebbero potuti diventare dei free agent. In sintesi, la vittoria dei team (con FRM sempre in ombra) è nata con una sorta di “messa in mora” da parte dei loro stessi piloti.

Ora dunque la NASCAR è costretta a non impedire ai team di correre il 2025 alle stesse condizioni dei team dotati di charter e, fra i punti della discussione più accesa durante la seconda udienza preliminare, la corte ha convalidato l’acquisto dei charter delle terze vetture che 23XI e FRM hanno effettuato da Stewart-Haas Racing, divenuto parte della contesa suo malgrado in questi giorni.

Dietro alla ovvia gioia dei team, specialmente di Denny Hamlin, ora proseguono le incognite per il futuro: le squadre hanno vinto solo un’udienza preliminare, tuttavia ora ci sono due strade, o un appello della NASCAR immediato su questo verdetto, oppure il proseguimento del dibattimento con la causa vera e propria che il giudice stesso ha detto vuole concludere entro la stagione 2026. Solo allora si avrà il verdetto definitivo che potrebbe confermare totalmente o parzialmente quanto già emesso, andare oltre nelle pene nei confronti della NASCAR per il succitato regime monopolistico oppure anche ribaltare il tutto e dare ragione all’ente organizzatore del campionato.

Aggiornamento 20/12: la NASCAR ha deciso di presentare un appello parziale al verdetto dell’udienza preliminare. Gli organizzatori del campionato, pur garantendo l’iscrizione a tempo pieno alle due auto “originarie” di 23XI e FRM, chiedono il blocco dell’acquisto dei terzi charter da SHR. Inoltre, la NASCAR chiede il versamento di una fidejussione da parte team per l’importo della differenza dei premi fra auto charter e Open qualora le squadre stesse alla fine perdessero la causa. Infine, la NASCAR “ribalta la frittata” adducendo lei stessa ora danni irreparabili che invece i team non avrebbero e accusa la corte di obbligarla a rapporti contrattuali non voluti con i team.

Dopo Bobby Allison, il mondo della NASCAR perde anche Fred Lorenzen, vincitore della Daytona 500 del 1965 e di due World (ora Coca-Cola) 600 a Charlotte nel 1963 e nel 1965. 26 le vittorie totali in carriera con il terzo posto in campionato nel 1963 a cui si aggiungono due titoli USAC Stock Car nel 1958-9. Lorenzen avrebbe compiuto 90 anni fra pochi giorni.

Rick Ware Racing tira fuori un coniglio dal cilindro: al Busch Clash al Bowman Gray Stadium farà debuttare in Cup Series Tim Brown, il pilota più vincente della storia su questa pista con 101 vittorie singole e 12 campionati. Brown lavora anche in RWR come tecnico delle sospensioni e della trasmissione.

Live Fast Motorsports ha annunciato che sarà presente nel 2025 con la #78 sulle sei gare degli superspeedway (Daytona, Talladega ed Atlanta) e alla 600 miglia di Charlotte.

Annunci di mercato in Cup Series soprattutto per quanto riguarda i crew chief: in casa Joe Gibbs Racing il posto vacante lasciato da Chris Gayle sulla #54 (passato alla #11) è stato preso da Tyler Allen, protagonista in Xfinity nel 2024 con ben otto successi con la #20; su questa vettura (ora con il #54 e con Taylor Gray al volante) in Xfinity ci andrà Jason Ratcliff che un anno fa aveva annunciato il ritiro.

Kaulig prosegue la ristrutturazione del team annunciando che Mike Cook (ex SHR) sarà il direttore tecnico, che Trent Owens sarà il crew chief di AJ Allmendinger dopo esserlo stato per Hemric nella scorsa stagione e che l’australiano Andrew Dickeson (già nel team l’anno scorso fra terza e seconda auto) svolgerà lo stesso ruolo per Ty Dillon.

Per quanto riguarda Front Row Motorsports, Chris Lawson sarà il crew chief di Todd Gilliland. Lawson proviene da Rick Ware Racing ma ha già lavorato con Todd e nel team nella Truck Series nel 2020-21. Un possibile spoiler da parte di uno sponsor, invece, potrebbe aver svelato che Noah Gragson utilizzerà il #4, numero inedito per il team e chiaramente di estrazione Stewart-Haas Racing; il pilota stesso ha dichiarato, infine, che avrà Drew Blickensderfer al muretto.

Sempre di crew chief si parla anche in casa Richard Childress Racing: Andy Street guiderà il muretto della terza vettura che sarà schierata part time specialmente sugli stradali (Will Brown si è già prenotato per un paio di gare) venendo promosso dalla Xfinity a cui era legato ad Austin Hill. Il suo posto verrà preso da Chad Haney, alla prima esperienza da crew chief dopo 30 anni da meccanico prima e car chief poi. Danny Stockman, invece, rimane nel suo ruolo per Jesse Love.

Trackhouse Racing ha annunciato che in occasione della prossima 24 ore di Daytona schiererà in collaborazione con TF Sport una Chevrolet Corvette. Sulla #91 un equipaggio di livello assoluto: lo specialista Ben Keating, il vincitore della classe LMP2 nel 2024 (a nemmeno 18 anni) Connor Zilisch e i due amici-avversari di lungo corso nel campionato Supercars prima del viaggio in America, ovvero Shane van Gisbergen e Scott McLaughlin. Big Machine Racing farà una partecipazione simile e schiererà invece Parker Kligerman.

Wood Brothers Racing, dopo la conquista a Daytona della 100esima vittoria in Cup Series, ha aperto ufficialmente i festeggiamenti che dureranno per tutto il 2025 in occasione del 75° anniversario del team più longevo di tutta la NASCAR.

Xfinity Series

Jordan Anderson Racing ha comunicato la lineup per la prossima stagione: confermato malgrado qualche voce in uscita Jeb Burton sulla #27, al posto di Parker Retzlaff sulla #31 arriva Blaine Perkins. Retzlaff, tuttavia, non è restato tanto a piedi e si è accasato all’Alpha Prime Racing dove guiderà la #4.

Il grande assente nelle entry list del 2025 della Xfinity Series, ovvero Chandler Smith, a sorpresa durante il weekend dello Snowball Derby (chiuso all’ottavo posto) ha annunciato di aver firmato un contratto per la prossima stagione ma non ha svelato con chi.

SS GreenLight Racing ha reso noto che Garrett Smithley sarà a tempo pieno con il team sulla #14. Per il pilota sarà la prima stagione a tempo pieno dal 2019.

Joey Gase, che come team owner ha trovato per il prossimo anno come partner d’affari Scott Osteen (l’anno scorso presente nella Truck Series con il Floridian Motorsports per qualche corsa), ha annunciato che sulla #35 sarà presente per molte gare Greg Van Alst, vincitore in ARCA Series a Daytona nel 2024.

Haas Factory Team ha reso noto che Jonathan Toney (già al muretto di Custer nelle ultime due stagioni) sarà il crew chief di Sheldon Creed mentre Jason Trinchere (lo scorso anno con Spire Motorsports nei Truck) svolgerà lo stesso ruolo per Sam Mayer.

Per quanto riguarda, invece, Kaulig Racing Kevin Walter sarà il crew chief di Daniel Dye, Eddie Pardue quello di Josh Williams e Alex Yontz quello di Christian Eckes.

Dopo una stagione parecchio deludente, cambio al vertice del team di Jeremy Clements: saluta la scuderia Mark Setzer mentre il nuovo crew chief sarà Kase Kallenbach proveniente da Niece Motorsports.

Truck Series

Tricon Garage ha completato la sua lineup per quanto riguarda i piloti a tempo pieno ingaggiando – a sorpresa – Giovanni “Gio” Ruggiero, 18enne del Massachussets finora attivo soprattutto con le Super Late Model e che nel corso aveva debuttato in ARCA Series ottenendo ben sette top5 e nove top10 in dieci gare. Annunciati anche gli abbinamenti ai crew chief del team. #1: Jake Hampton (vettura a rotazione) #5: Derek Smith (Toni Breidinger) #11: Scott Zipadelli (Corey Heim) #15: Jeff Hensley (Tanner Gray) #17: Jerame Donley (Gio Ruggiero)

Ufficializzato anche il terzo pilota di McAnally-Hilgemann Racing che sarà Connor Mosack, il quale finalmente avrà una chance a tempo pieno dopo molti spezzoni di stagione fra Xfinity e Truck Series dal 2022 ad oggi. Il riconfermato Jack Wood completerà la lineup sulla #91.

Rajah Caruth è stato confermato ufficialmente (non c’erano dubbi in merito) sulla #71 di Spire Motorsports. Al Niece Motorsports arriva invece a sorpresa dalla ARCA Series Christian Rose che guiderà la #44 al fianco dei già annunciati Mills ed Honeycutt.

FDNY Racing ha annunciato che nel 2025 sarà presente in pista per quattro gare: Daytona (con Byran Dauzat al volante), Pocono, Lime Rock e Talladega.

Il National Motorsports Appeals Panel ha confermato la multa di 12500$ comminata a Ty Majeski in quanto il pilota, poi campione della Truck Series, non si era presentato al Media Day in vista della Championship 4 di Phoenix. Pilota e team non avevano comunicato alla NASCAR che il motivo dell’assenza era il viaggio di Majeski nel natio Wisconsin per recarsi alle urne per le elezioni presidenziali e la NASCAR (in assenza di giustificazioni) era stata costretta alla multa ora confermata. La stessa NASCAR aveva dichiarato che, in presenza di una comunicazione più efficace e tempestiva da parte di Majeski e ThorSport, avrebbe fatto di tutto per modificare il programma del Media Day.


Al Five Flags Speedway di Pensacola, Florida si è svolto il tradizionale Snowball Derby, gara principe del panorama delle Super Late Model. A vincere non è stato il grande favorito della vigilia, il campione della Truck Series Ty Majeski partito dalla pole position. Infatti, la sua vettura era dominante sul long run ma nello sprint finale è stato battuto dall’altro grande protagonista della corsa specialmente sugli short run, un altro grande protagonista della stagione dei Truck, ovvero Kaden Honeycutt che ha completato così la stagione della rivelazione sul palcoscenico nazionale.

Nel finale di gara Majeski ha dovuto cedere anche la seconda posizione a colui che ha rimontato per la seconda volta in due giorni. Stephen Nasse, re delle Late Model, infatti ha recuperato dopo aver sbagliato (come molti, viste le previsioni meteo mutate) l’assetto fino a sfiorare quella vittoria che ancora gli manca in carriera. Nasse il giorno precedente, invece, aveva vinto dal 24° posto la Snowflake 100 dedicata alle Pro Late Model; in questa gara a partire dalla pole position era stato Dylan Cappello, il crew chief di Layne Riggs. Tornando allo Snowball Derby, fra i piloti NASCAR Sawalich ha chiuso quinto, Ruggiero sesto, Sammy Smith settimo, Chandler Smith ottavo, Sutton decimo, Fenhaus 11°, Carson Kvapil 15°, Crews 18°, Gragson 19° (testacoda dopo una toccata subita nel finale), David Gilliland 26° (problema meccanico dopo un buon inizio), Garcia 30°, Conner Jones 32°.


Chiusa la parentesi Snowball Derby, si inizia a pensare sul serio al Chili Bowl 2025 che prenderà il via a Tulsa il 12 gennaio e che si chiuderà il 18. Gli iscritti hanno superato già quota 300 e dal mondo della NASCAR come di consueto ci sarà una presenza consistente: torna il duello Larson-Bell dopo che Joe Gibbs ha tolto il veto ai propri piloti, dunque ci sarà anche Chase Briscoe. Debutterà come annunciato Kyle Busch, immancabili invece Stenhouse e JJ Yeley.


Immagine: Media NASCAR

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA